rimessa in circolazione nella forma dell'elenco, che sarà peculiare all'« altra» scrittura di Baudelaire, il Baudelaire . peintre de la vie moderne. L'inanimato esercito infantile di joujoux - attraverso un'arte rapida, lo schizzo veloce, l'acquerello, lo scritto d'occasione raffinato, elegante, leggero (questa sì scrittura di flcmeur) che si contrappone all'opera perfettamente compiuta, massiccia, pesante, « unica» - riprende a vivere. In Baudelaire ci sono due scrittori: il poeta delle Fleurs, messo a morte dalla sua opera; e il pittore che ritrae la vita moderna (contrapposizione che ricorda quella tra Poe e Constantin Guys)... Ma ritorniamo al mondo dei giocattoli: di cosa si tratta? Di quella ricchezza primordiale (e l'accento cade soprattutto sulla pienezza di quel mondo infantile), di quel patrimonio che a un certo punto è andato perduto. Di fronte a questa perdita « ingiustificabile» il perverso si difende con un artificio: la creazione di un feticcio 25 • Il feticcio riprende in sé il carattere artificiale della marionetta infantile che veniva animata e diviene ciò intorno a cui si costituisce il campo del grottesco. Baudelaire aveva già osservato che « per quanto oggetto di venerazione un idolo non differisce da un pupazzo sempre a piombo o da una figurina da caminetto». La perversione ha a che fare con la MAROTTE: idea fissa, mania, follia, capriccio, e, al tempo stesso, marionetta, testa di cartone o di legno di cui si servono modisti e parrucchieri. La marotte è Madame Edwarda (la scrittura) a cui Bataille sta di fronte (« J'étais seul devant cette pierre noire»); Edwarda ora come crue: « piena, flusso di godimento, ora come pietra, aridità, sosta» (il tema dell'acqua, dei liquidi, e della siccità: le due facce della scrittura) 26 • Un'esigua linea di confine separa l'arte dalla perversione. Nella perversione al posto dell'opera c'è il feticcio. L'artista sa trarre profitto, sa far fruttare l'incanto suscitato manovrando abilmente tutto l'arsenale dei pupazzi a piom51
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