Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

che abbia di mettersi in valore» (p. 94). Così« la creazione che egli porta alle stelle è l'opposto del partorire... l'oggetto creato non vive, è imperituro e inanimato come una pietra o una verità eterna» (p. 95). Le liriche di Baudelaire sono create per sterilità e, come ancora scrive Sartre con un'intuizione che gli viene dalla sua riprovazione morale, « tutta la vita Baudelaire ha ricercato l'infecondità » (et vous, vierges, / Du vice maternel trafnant l'hérédité / Et toutes les hideurs de la fécondité! - ma si pensi anche alla sua ripugnanza per « quel fiume sempre in piena » che è Hugo) « e, nel mondo che lo circonda, sono le forme dure e sterili dei minerali che hanno trovato grazia ai suoi occhi» (p. 95). È noto il disgusto di Baudelaire per la passione che è vita, turbamento, umanità(« Perché la passione, scrive nel suo articolo su Théophile Gautier, è una cosa naturale, fin troppo naturale, per non introdurre un tono sgradevole, discordante, nel campo della Bellezza pura »); cosìegli più che possedere le donne, come osserva Sartre, le respira. Il suo interesse si appunta sulla froide majesté de la femme stérile che è Machine aveugle et sourde, en cruauté féconde (la crudeltà è l'unica feconditàammessa da Baudelaire). Infine il suo amore della frigidezza « che è, all'origine, sterilizzazione per mezzo del freddo, trova finalmente il suo clima vero, che è la morte; e la sua raffigurazione oscilla... dal metallo lunare ghiacciato e incorruttibile al cadavere che sta perdendo il suo calore animale. Assenza di vita e distruzione della vita: lo spirito di Baudelaire è contenuto tra codesti limiti estremi» (p. 119). L'analisi linguistica del verso baudelairiano fa da riscontro alla analisi tematica. Jouve ha visto nella tensione sintattica la novitàdella sua poesia 15 • La « tensione ineguagliabile» del verso di Baudelaire coagula, rapprende, precipita (in senso chimico) la sintassi nell'intento di pietrificare, di prosciugare, di essiccare il linguaggio. I tratti caratteriali di Baudelaire riflettono la rassegna qualitativa del 46

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