avevano perso tutto il loro patrimonio e sui quali restava ormai solo.. qualche ricordo di quella ricchezza una volta tanto generosamente sparsa di cui traboccavano sino alle radure e alle boscaglie» (p. 137). Il rudere è la testimonianza e il rimpianto di una ricchezza passata, un patrimonio che è stato dilapidato al vento e di cui non rimangono che malinconiche rovine. La ricchezza e la generosità della natura è andata perduta, la foresta originaria è andata distrutta a causa... dell'inquinamento dello sciame dei fratelli. La fedeltà alla natura primigenia deve allora passare attraverso un processo di disumanizzazione: oggetto d'amore sarà la natura ciclica fissata dal rigido determinismo delle leggi della fisica; una natura indifferente, al di là del Bene e del Male, che non tiene conto dell'uomo 4 • Il paesaggio in cui ci troviamo è agli antipodi di quella natura antropomorfizzata che ci è familiare; si tratta piuttosto, per riprendere un'espressione di Benjamin, di una natura che mostra la facies hippocratica della storia umana, una storia compendiata nei trattati medievali sulle complessioni 5 • È su questo paesaggio senza vita che si apre lo sguardo del malinconico, dove le Arti e le Scienze e tutti i simboli di potenza terrena sono rappresentati nella loro Vanitas. Ed è ancora questo stesso paesaggio che ritroviamo in alcuni quadri di Boecklin, di Claude Lorrain, di Poussin, di lngres 6 « abitati da umane figure i quali malgrado ciò sono in stretta correlazione con il paesaggio dell'epoca terziaria», come lo chiama De Chirico che ha fatto di questa « assenza umana nell'uomo» il fascino inquietante (ornamentale) della sua Metafisica 7 • Pinzi ha osservato che « Lacan riconduce la perversione all'universale umano, trascinando così il pensiero di Freud in una direzione che perde di vista la sottile discriminazione tra il desiderio umano e le sue aberrazioni» 8 • Viceversa, la perversione sembra sostenersi sulla negazione irriducibile dell'universale umano e il godimento perver43
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