Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

Proprio Hume tra l'altro è stato il critico dei tre metodi di associazione: somiglianza, contiguità spazio-temporale, rapporto di causa-effetto - connessioni che Conchita schiva sempre dal lato del divenire incorporeo che, non ri_ conosciuto come tale, viene_giudicato illusorio tanto da Hume quanto da Mateo. Conchita, essere relativo - contro Mateo, scettico assoluto - sfugge alla propria immagine, non permette a Mateo di trarre alcuna conclusione necessaria dalla contiguità, né infine consente inferenze causali. Sotto lo sguardo sempre più humiano di Mateo Conchita si differenzia dalla propria immagine (da ciò che Mateo crede di vedere): « Dormiva, signore, come una bambina di sei mesi ». Conchita spezza ogni contiguità spazio-temporale: « A tutte le . mie suppliche rispondeva con un 'più tardi' che non riusci­ . vo a infrangere. (...) dopo dodici settimane di premure assidue ritrovavo insieme, nel suo sorriso, le stesse promesse e le stesse resistenze ». Conchita infine mostra la contingenza dell'oggettività; Mateo dice: « Nemmeno un'ora di vera unione con quella ragazza serbavo nella memoria; no, non un vincolo, non una realtà compiuta, nulla che potesse consolarmi pur col vano pensiero che, se non l'avevo più, perlomeno l'avevo avuta, e che questo non avrebbe potuto togliermelo nessuno... » (p. 72). Il fatto è appunto che Mateo potrebbe proferire queste ultime parole anche alla fine del romanzo, dopo aver avuto il corpo di Concha; oppure anche, a metà del romanzo ipotetico degli amori (completi) di Mateo e Conchita, o in un capitolo qualunque di ogni altro romanzo possibile. Non vi è dunque romanzo possibile per il quale egli non possa pronunciare questa frase, che è dunque la sua frase (la nostra), frase dell'escluso semplice o dello scettico retroattivo: da un lato l'amato si fa noumenico, dall'altro il vissuto esperito - in tutta la sua estensìone temporale - si fa illusorio; e ogni possibile divenire si sbriciola. Vi è dunque un effetto retroattivo dello scetticismo: 188

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==