privo cioè di corpo, con quattro facce e sei ali. Nella seconda scena, il protagonista cerca di abbracciare la donna amata, che gli resiste con decisione (cfr. vv. 15-16). Più oltre la sequenza si fa mossa e vivace: è Amore stesso che . insegue ad ali spiegate il poeta; questi gli sfugge, ma, nello stesso tempo, cerca di raggiungere una figurina di donna che si allontana veloce (cfr. vv. 19-20). Un particolare importante: l'immagine femminile che si sottrae all'inseguimento del poeta ha gli stessi tratti fisici della donna che, nella scena precedente, rifiutava il suo abbraccio; però, mentre quella indossava un abito rosa, questa è abbigliata con una veste dello stesso colore azzurro cupo del fondo delle ali di Amore. Così, non solo si crea una perfetta corrispondenza cromatica fra le due figure estreme di questa scena, una corrispondenza che è elegante cifra dell'immagine speculare dell'inseguito che insegue, ma anche si pone nel massimo risalto l'idea dell'ineluttabilità della servitù.d'amore, largamente implicita nel .testo di Folquet: anche quando crede di sottrarsi ai vincoli di Cupido, l'innamorato rimane di fatto prigioniero di un ideale femminile che non è altro che un fantasma creato dal perfido serafino, una sua diretta e pericolosa emanazione. L'idea che l'amore spesso si riduca ad un gioco di specchi, ad una forse ingannevole proiezione esterna del soggetto favorita dall'inquietante regia di Cupido - idea spesso presente, seppur in maniera implicita, nella lirica trobadorica - ispira in verità a più riprese e in maniera del tutto conclamata l'iconografia del manoscritto della Morgan Library: nella rappresentazione del triangolo amante-damaAmore il ruolo più concreto sembra giocarlo proprio quest'ultimo, a dispetto del su'o evidente statuto di personificazione allegorica. Mentre infatti, in una miniatura altamente emblematica, la figura della donna amata si riduce ad un semplice simulacro dipinto nel cuore del suo innamorato, l'immagine alata di Amore si fa sovente padrona del 181
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