Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

Quanto la relazione che ha con gli oggetti l'illustratore Holiday (con alle spalle Carroll) sia diversa dall'approccio dell'illustratore scientifico, è forse un rilievo ovvio, in quanto ci siamo spostati sul versante della produzione di racconti, di miti, e l'ineffabilità da un lato e l'iconoclastia dall'altro sono prerogative del sacro. L'illustrazione di un testo letterario dato è però molto diversa da quella tecnico-scientifica, anche in un'altro senso molto più piano e pratico. E che emerge se ci si occupa di come agisce, o forse di come è costretto ad agire, l'illustratore sopra il testo. Anche il procedimento dell'illustrare un testo letterario, di fiction, può essere modellato su una metafora cinematografica: ci si può immaginare un set, costituito da un insieme di attori, da un insieme di scenari, e da un punto di vista mobile che rileva e registra. Un insieme di elementi che interagiscono fra loro secondo le opzioni di retorica ostensiva che abbiamo visto. E da questo insieme di oggetti e operazioni risulta un film virtuale, fra i fotogrammi · del quale vengono selezionate alcune viste principali e trasformate in illustrazioni, scegliendo ancora nel ventaglio delle tecniche esecutive, coi significati aggiuntivi che ciascuna di esse comporta. Ebbene, un simile modello è certamente esplicativo ma come procedimento sarebbe assai dispendioso in termini di economia degli sforzi anche solo m�ntali, visto fra l'altro che tanta coerenza non sembra poi molto richiesta dai destinatari che accettano, (amano?), discordanze di dettaglio anche notevoli fra immagine e immagine, di una medesima storia. Più concretamente, almeno forse fin'ora, prima della definitiva introduzione di una illustrazione eidomatica (cioè computergrafica), il procedimento può piuttosto configurarsi come una lettura analitica del testo. Si può ricorrere all'idea di riduzione­ /traduzione, di sintesi, e di trasposizione del teste;:> in immagini. Una questione davvero rilevante a questo punto consiste nel domandarsi, che cosa esplicitamente del testo ven141

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