Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

ma presenza fattuale, con la quale il mondo dei destinatari deve venire a patti. Nei confronti di tali presenze oggettuali le figure disegnate, le illustrazioni si comportano come descrizioni. Ma nei confronti dell'oggetto da raffigurare, l'illustratore non è limitato ad intervenire, producendo una sorta di bozzolo figurativo puramente restitutivo di puro rendering. Non basta una figurazione che accompagna la superficie, l'apparenza dell'oggetto. Egli può intervenire sull'oggetto (o l'insieme di oggetti), per così dire mettendoli in posa, in prima istanza, e, per certi versi sollecitandone le inclinazioni esibizionistiche. L'esempio principe è, in anatomia il far compiere al soggetto un gesto che evidenzia i muscoli, e il disporre in maniera opportuna la natura morta di una attrezzatura chimica. A questo intervento sull'attore e sullo scenario (coreografia e scenografia raffigurativa), il nostro illustratore (regista), deve associare la determinazione del punto di vista (l'inquadratura), ed anche il tipo di tecnica proiettiva (l'obiettivo). Non solo ma sull'oggetto può compiere delle operazioni anatomiche (anche solo concettualmente anatomiche). L'illustrazione che deve dire come qualcosa è fatto, deve consentire una visione endoscopica, che si ottiene spingendo agli estremi la messa in posa: sollevando carter (facendo spalancare la bocca del modello ad. es.), e servendosi di spaccati, parziali e generali, e magicamente rendendo trasparenti involucri e componenti. Non solo, ancora, ma l'illustratore si può permettere di intervenire sull'integrità dell'oggetto in senso per così dire essenzialista, sopprimendo cioè parti accessorie che farebbero concorrenza al nucleo del da raffigurare. Ci troviamo qui in una zona teorica che può essere definita come il corrispettivo ostensivo, espositivo, delle forme retoriche: e in parti- . colare di forme ellittiche. Ma in altri casi, si potrebbe parlare complementarmente anche di enfasi: in casi dove l'intervento fosse di tipo caricante, come direbbe il Fuchs 139

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