Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

e anche « specchiare », « spoochiarn!Ì.» (sich spiegeln) 12• Il tema del « far vedere» per , siste insieme all'int�dizione al metalinguaggio anche dopo l'opera più visionaria, architettoniica, eS!ibitiva che è i1l Tractatus - anche quando il lessico fiJosofioo di Wittgenstein è armai domi,nato dal1e metaforie pratiche del calcolo, del gioco, del fare, del costruii re. I. Il silenzio in figura positiva Il ·Silenzio in figum positiva è il tema principe del Tractatus, ,anche se vi è <lavorato molto poco. Ma è il tema che d emoziona di più, per :Je immagini con cui Wittgenstein vi al1ude: come 1l'immagine della parte non scritta del librn, « tutto quello che non ho scritto» che costituisce il senso del libro (così egli scrive all'editore Fiiicker) 13• NeMa Prefazione aJ Tractatus Wittgenstein dice: « Tutto il 1 senso del ilibro 1si potriebbe ,ria:ssumerie nelle parole: Quanto può dirisi, ,si può dilr ch1wo; e •su ciò, di cui non si può par1are, -si deve tacere. 11 Libro vuol dunque tracciare al pensiero un limite, o piuttosto - non al pensiero, ma all'r esp:ressione dei pensieri... Il ,limite potrà dunque esser tracciato solo nel linguaggio, e ciò che è oltl'e wl limite non sairà che nonsenso» 14 • È in questione dunque il trnoo:ia!'e un limite alfa .pos1 sibilità di parola. Il limite va 1letto qui in due forme: 1. il limite è delimitazione, non iii nsufficienza; 2. il limite è sfondo, non confine. 1. n limite viene triaodato come delimitazione del dicibil,e, dello •spazio del dire o 1 spazio dei dati di fatto (Tatsachenraum). Nel Tractatus, parlare significativamente è essenzialmente « di,re» (sagen). « Di 1 re» è costrui!'e proposizioni che ,sono immagini del:la realtà, dei fatti, di come stanno le cose nel mondo. In ,questo modo 85

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