Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

rogava sul luogo ambiguo ,della dimensfone mistica. Alla fine degli anni Settanta, 1e domande sono cambiate: ma in una direziQIIJle a mio pairere di , scutibile. Ciò che abbiamo visto d11colare nella letteraitura pfo recente sulla Vienna di Wittgenstein è un'immagine troppo pacificata e uniforme ,delfidea di silienrio m Wii.ttgenstein. Come altri illustri luoghi 1etterairi di 1afasia, il silenzio in Wiittgenstein è stato interpretato come luogo ,emblematico di un passaggio epocale al ·silenzlio. È ,srt>aro in altre parole assimilato alla sperimentazione viennese e mitteleuropea dell'inizio del ,secolo ,sui limiti del Hnguaggio, sulla crisi .del linguaggio, sulle ,tJ:riasformazioni dei linguaggi. In questo modo ,il ,silenzio è stato trovato come crisi della parola, ,come evento nel cuoI1e di runa cultur-a: una cultura che, avendo perso l'illusione ,sul potere denotativo de11e parole e sul fondamento ontologico del linguaggio 2, si t11ova oost11etta a ric()[l:oscere la caducità dei ,segni e la necessità di tacere. Nella ricostruzione di questa scena culturale, pensata come avvento di un'epoca, s,i ,sono costruite corrispondenze perfette tra il si1enziio in WHtgenstein e altre immagini della crisi del1a pamla: le immagini di Rilke, di Hofmannsthal, di Musil... Si è evocato in parallelo l'::i.mmagi.rne 1rilkiana del poeta che non si sente a casa, che si ,sente ,spaesato nella fo11esta dei ,segni che è il mondo interpretato 3; l'atto di rinuncia alla letteratura di Lord Chandos, che nell'.esperi: enza della perdita di un oentJ:10 or-dinarore rioonosice l'indecenza della parola che nomina e defi. msce, ,e sceglie di •starie presso le cose; oppure fa ,scena musiliana in cui ,ai ,soggetti decostruiti, dissolti nella loro unità, 'a!Ooade di parlare nella forma del1',esseI1e soeltri dalle parole 4 • In questo modo si ,è letto il tema del S1ilenzio in Wittgenstein icome le alwe famose figul"e del silenzio: come risposta alla perdita del ,senso, oome rappresentante del dfoagio .deHa civiltà (Zivilisation). Un'interpretazione in 80

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==