Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

di aliterrazione: 1a pe:risorra si vede per la prima volta in un altro, sia questo 1a madre o lo specchio» 7 • Ma tale ,stato di alienazione appare comunque determinante: l'immagine ,speculare è formativa dell'io, svolge una funzione di in�forma:zlione 8 • Il passaggio suocessivo richiede l'abbandono della costruzione immaginaria e l'aooettiazione del1a propria identità delimitat ia e mortale. Da un Iato, dunque, lo specchio ap:rie la ferita della: separiazione e dall'•altm pacifica di fronte a un'immagine, finalmente a:-icompos1Ja, ponendo 1a speraITTZa nella riu-­ nificazione del « corps morcelé» che ha popolato d'angosda i primi mesi di vita del bambino. È di nuovo l'illus' ione di appartenere alla totalità. Per questo Narciso,. pur temendo di vedere i propri confini, spera che l'aoqua gli restituisca ±1 riiflesso di sé, Ma chi potrà dargli �a certewa della , sua identità?' Anco:ria una volrta è oostretto a vivere il tragico alternarsì di interrogativi a cui non ,sarà mai rin grado di dare risposta. Soltanto un 'terzo' potrebbe placargli il tormento, oonfermando la 'ver.ità ' .di quell'immagine. Un 'terzo,. che metta a confronto il corpo-,di-Narciso e il oorpo-riflesso: la madre che a!Ocompagna il bambino nel doloros0< riconoscimento di se stesso, testimone della sua identità.. Ma, come sappi ' amo, l'unic a presenza accanto a Narcisonon potev;a che rimandargli l'eco del suo lamento, ca-­ stringendolo alla contemplazione. Narciso no1J. sa e quindi si ferma aUa superficie del1',acqua. Qui è costretto a rinco�er,e l'unica cosa chegli appare: la bellezza ,della , sua immagine. 40 « O •simile, e anche di me stesso / sei più perfetto,. effimero immortale...».

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