Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

ger: un movimento teleologico che converge verso l'essere, ma non è capace di trascendere la (heideggeriana) « dimora dell'essere», vi· sta come ennesima ripresentazione del Medesimo; la Ticerca di un'archè, che però non ha la forna, l'audacia di pervenire ad un luogo/non-luogo an-archico, dove l'originario ,sia radicalmente spiazzato da un'autentica differenza; una concezione ontologica global , e che deve invece, per Levinas, essere trascesa dalla costituzione di una anteriorità (etica) pre-or:iginaria (vedasi .allora Neher). In Husserl, Levinas vede ancora attivo un primato (greco) del theorein come pre-costituzione dell'oggetto e pI'e-comprensione (e ,quindi assorbimento nello Stesso) dell'altro: , ancora la metafora (platonica) della ·« luoe» che non consente il suo superamento verso !' , enigma dell'alterità (non-luoe), ma che, anzi, ,si dà come vio1enZJa penetrante di un gesto epi! stemofilo (ciò che, ad un altro livello, Foucault chiama la �< volonté de savoir»). .L'alter ego husserliano (nelle Meditazioni cartesiane) è ancora « run fenomeno relativo all'orizzonte dell'ego». D'altro canto, in Heidegger ,si assisterebbe ad ·un'ipostasi dell'essere, quale risultante dell'analitica del Dasein; più precisamente, Heidegger avrebbe�< verbalizzato» l'essere, nella sua differenza con l'ente, in direzione di una originarietà dell'evento del ·linguaggio nell'essere, di una intimità con l'essere che non presuppone, anzi nega, ogni istanza di esteriorità e dunque di- reale alterità. In questa area di rif1es, sione, il concetto levinasiano di Il y a (esattamente il neutro ripreso poi da Blanchot) 5 come « esistenza senza esistente», segna il punto zero, nell'ambito della serrata critica al pensiero heideggeriano, da cui è possibile passare alla posizione di Autrui. L'« orribile neutralità» dell'Il y a ha la funzione di incunearsi, come terzo esdµso, fra l'ente e il nulla, laddov,e Heidegger concepiva un' extasis dal m11 lla operata dal Dasein: momento apotropaico infinitesimale, che divarica l'esistente 28

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