Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

Intersezioni: Levinas e il discorso del volto NuHa di più che un camminamento 1, un'erranza, un esodo attrave11so alouni pochi nuclei dell'opera di Levinas, nelle sue ripercussioni, nelle sue intersezioni con altri nomi, altri testi, lungo un sentiero daille voci incrociate, in cui echeggia il «passo» (le pas) dell'assente. Neher, sulla·«lettera» senza origine e senza termine: « Nell'universo ebraico della Bibbia non esiste alcun punto Omega per la sempHoe , ragione che non esiste alcun punto A:lfa. La Bibbia ebraica inizia non con la prima lettera dell'alfabeto, ma con la seconda, con il bet (...) Con la Genesi, non è la storia che comincia: è fa parusia di una storia già matura che comporta i resti, forse i frantumi ma anche i germi stimolanti e soprattutto le realtà definitivamente perdute dell'Alfa anteriore(...) Nella concezione ebraica, A non è l'inizio ma l'anteriore. E Z non è la fine, ma l'apertura. La grande affermazione ebraica è che Omega non è né la fine, né il centro, né la svolta decisiva. La lettera ultima dell'alfabeto ebraico è il taw, segno del futuro della .seconda persona, coinvolgimento dell'uomo interpellato in un avvenire infinitamente aperto (...) Al limite, Omega non apparirà mai, come, a1ll'altro capo, Alfa non è mai apparso. Alle due porte opposte della ,storia, l'ingresso resta ilibero, ed an25

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