Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

MAURIZIO CALVESI La Metafisica schiarita Milano, Feltrinelli, 1982. pp. 280, L 22.000 Nell'�ntreocio di istanze in un deoennio movimentato dalle p:ratiche che avevano sconvolto gli schemi classici, la Metafi.si-oa è forse il movimento meno indagato del1'Arte Moderna. E Maurizio Calvesi, attento conoscitore delle Avanguardie Storiche e delle Neo-Avanguardie, dopo alcuni brevi scri!tti sugli autorj della MetJafisica, riportati nella seconda parte de « 1La Metaiiisica schiarita», (e già nel titolo il riferimento a Vico) attraversa il viaggio del « paocobotto». Il paocobotto, cui Calvesi dedica il saggio principale del suo libro, un hattello. che fa ,servizio di postale, « ... indica un lento e pesante navigare», è per l'autore l'immagine stessa della Metafisica: �, Un viaggio nella, o meglfo ,della, propria -stanza, scivolante come una cabina su tesi mari dell'infini • to mistero.», scrive. Calvesi delinea nel -suo saggio, due Metafi$iche: da una parte de Chirico, e dall'altrn Carrà, Morandi e Savim.io. De ChiTico rifiuterà ogni aggregazione o costituzione di gruppi, il suo isolamento volontario è già da sé un atteggiamento indicativo della ,sua visione del mondo. L'individual • ismo esasperato, la eonsiderazione ,ironica di sé, l'impossibilità a coesistere, fanno di lui il vero vate metafisi,co. È nel ,suo isolamento, in un panorama arti197

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