Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

Allegoria ed enigma in W. Benjamin Tant'è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte. Dante, Inferno, I, 7-9 L'attuale rinascita dell'interesse per .la fo11II1l;l. allegorica deve molto agli scritti di W. Benjamin. Di pari passo con la loro riscoperta è emerso uno stile interpretativo che individua nella forma alle gorica una costante discreta dell'art , e moderna, dai frammenti della Romantik fino alle ultime propaggini di certa arte d'avanguardia di matrice surrealista e concettuale, di cui possiamo prendere ad esempio le opere di iDuchamp e Kosuth. Il radicale mutamento nello statuto dei rnpporti tra immagine e parola nel mondo dei media indtca l'esattezza della originaria intuizione benjaminiam.a, che vede nel1'aillegoria di Baudelaire e nello choc della . visione filmica i modi di un ,confronto necessario fra arte e trasformazioni percettive indotte dalla tecnica ,riproduttiva. Con fa pubblicazione del gra!D!de torso incompiuto del Passagenwerk si dischiude ora all'interprete l'officina del pensiero benjaminiano ,della ma:tm::ità, in cui il concetto di aUegoria viene ripensato nei rapportri storici tra allegoria medievale, barooca, moderna. ,Scopo di questa breve nota vuole essere appunto il portare alla luce alouni dei tratti distintivi che costituiscono per Benjamin la specificità ,dell'allegoria moderna rispetto ai suoi modeHi storici. 176

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