biologia, tra « crescita» e « sv:iluppo»: la crescita come -aumento delle dimensioni, lo sviluppo come differenziamento deHe forme e delle .funzioni. Nella nostra specie !i due fenomeni s'intrecciano: la fase embrionale è la fase, insieme, di più rapida crescita e di più rapido sviluppo. Noi abbiamo, cioè, uno sviluppo « in orescita». Ma non per tutte le specie le cose vanno così. Certe specie hanno, al contrario di noi, lo sviluppo « in diminuzione». Per esempio le forfalle, che crescono di dimensioni e di peso •soltanto finché ,sono bruchi: poi, da pupe, consumano i materiali che avevano aocumulati da bruchi mentre, chiuse nel bozzolo, si sviluppano; alla .fine dello sviluppo la farfalla adulta perfetta che esce dal bozzolo pesa meno del bruco grasso che vi si era rinchiuso. Una farfalla pe:ociò non farebbe mai confusione, come hanno fatto tanti uomini, fra lo sviluppo e la crescita. Cominciai a riflettere ,come il dibattito culturale si sarebbe svolto in maniera più chia:m e profic ua se il libro lo avesse t-radotto una farfalla, e scivolando su ,questa china cominciai ,a riflettere sul Club di Roma presieduto da una farfalla, sul Massachusetts Institute of Technology diretto da farfalle... Quando toocò a me parlare non potei fare a meno di invitare gli ,studenti a riflettere sul grande cant· ributo alla chiarificazione scientifica che le farfalle saprebbero dare. E, dopo qualche iniziale perplessità, gli s·tudent:i f.urono d'accordo con me. Vedi dunque, Piocolo Hans, qual è il lavoro che mi sono :inventata quando ho smes, so di lavorare e sono andata in pensione e ho cominciato a oocuparmi soltanto della Lega per l'J\mbiènte: sono una nonna che gi: ra per l'Italia e tutti credono che io gi , ri per raccontare le favole, invece gi • ro per ascoltarle e per inv, entarmele. Come tutte le favole, anche le mie riguardano gli uomini e il bosco, gli uomini e gli animali. Qualche volta fanno anche ridere, ma in generale ,sano un po' tristi. Non è colpa mia. 158
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