Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

costituisce la ripetizione letteralmente «r.isarcente» di uno ,strappo avvenuto, con la piccola ma ,sost'anz,iale variante ,che nella rjpetizione questo strappo non avviene o, se avviene, lo fa soltanto per «risarcirsi». Potrà stupirie ma l'ultimo dei grandi akhrimisti. di cui ci sia giunta notizia, altri non è che il nipotino di Freud e iJ suo fort-da. Gabriele Frasca NOTE 1 La favola pitagorica di ErcOile al bivio parte dal presupposto, già ermetico-orfico e poi socratico-platonico e definitivamente accettato dall'ortodossia cristiana, che 'l'uomo per sua natura pers·egue semrpre il bene; sono pertanto errori di valutazione quelli che arrestano l'uomo - ma sulla strada giusta - nel possesso di beni infimi. Sintetizza Dante in un famosissimo passo del Convivio: « E sì come peregrino che va per una via per la quale mai non fu.e,. che ogni casa che da Iungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere, dirizza a credenza a 11'altra, e così di casa in casa, tanto che a ,!'albergo viene; così l'anima nostra, iincontanente ohe nel nuovo e mai non fatto cammino di questa vita entra, di · rizza li occhi · al termine del suo sommo bene, e però, qmclunque cosa vede che paia in sé avere alcuno bene, crede che sia esso. E perché Ia sua conoscenza prima è imperfetta, per non essere esperta né dottrinata, piccioli beni le paiono grandi, e però da quelli comincia prima a desiderare » (Con.v., IV, qii). 11 male, pertanto, non diviene mai oggetto deUa scelta; è sul bene che l'uomo esercita il suo desiderio ed il suo errore può essere soltanto di valutazione - causato da una conoscenza inesperta e priva di dottrina -: « piccioli beni » possono essere scambiati per « grandi » e frettolosamente perseguiti (tutto ciò che è buono lo voglio per me). 2 La traduzione di queste due espressioni è essa stessa motivo di polemica. Mentre, iinfatti, L. Russo rende <btò 't'titrcoµ&.'t'pu con « dal caso » e &:n:ò 't'U)(T]ç con «dalla fortuna», J. Liddell-Scott, più oculatamente, suggerisce di tradurre la prima espressione con « spontaneamente » e la seconda con « per caso ». Cfr. Car111

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