mite razionale all'azione del caso o, meglio, alla sottrazione dell'dndiV'l!duo, ,da soggetto, dall'alea del caso che, per proporisi, Vlllole l'oggetto. Ciò che può ,susc itare maggiore interesse della tradiZJione ermetica è pertanto non }a Lucida valutazione delle forze :in gioco in 'll!Il divieto (pure per noi, credo, tanto inaspettata), bensì oiò che vi è di mi:ra'bilmente propositivo e cioè, aUa lettem, il tentativo di (e le indicazioni per) aggirare il divieto. Sulla strada su ,cui è vietato ,l'aocesso, s'è detto, si può accederie dal senso opposto: occorre, è vero, fare un gi!ro e questo gi - ro, talvolta, può essere lunghissimo ma prima o poi ,si arr.:riiva. Non è un ,oaso che la tradizione ermetico-astrologica forniva ogni .ìnflusso di una duplice - e opposta - chiave mterpretativa. Ciò a cui si è rinunciato, con l'dntervento della ratio, questa , stessa ratio può impeginarisi a raggiungere: il compito della ratio è quello di ,divi! dere e fare le pa irti. Si tratta ,di ciò che l'analisi conosce •sotto il nome ,di sublimazione - che è, tecnicament�, un modo di conservare le energie convert·endole 6 mentre nell'alchimia equivale alla volatilizzazione ,dei metalli (così come nella chimica ,soettica), alla dissoluzione {ma ·in attesa di nuova ,soluziione) della materia impura - e che la ,saggezza ermetica definiva (e quanto ,strano che non lo si sia notato) «inoesto filosofale». Esso non è altro che la ripetizione contestualizzata nell'«arte» (cioè in una tecnica condotta dal soggetto) del dramma edipico. Nella strada ,sulla quaJe non eravamo potuti accedere, •sappiamo, vi era il male, cioè la moirte individuale; ed è giusto la morte a cui i «filosofi» indirizzano gli �,iniziati» come elementare punto di partenza. La prima fase dell'opera alchemica è la nigredo, oioè la «mortificazi()IIl!e», ,l'«annichilimento» - soltanto dopo aver provocato ,la «morte» di «quel vostro nemico» {il corpo) e dopo aver atteso che ,se ne disfacesse «la polpa e l'ossa e ogni sua giuntura» 7 , si può cominci:arie quell' ars regia che porterà mno all'«incesto filoso109
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