Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

nenza alla sfora ,corporea; proveilliente dall'al di ,là del mondo sublunare, 1' , anima razioilla1e non è ,soggetta a leggi , fi:siche né a meocanicismi: « Si intellectus et voluntas essent vires corporeis organis alligatae ( ...), ex necessitate sequeretur quod corpora coelestva essent causa electionum et actuum humanorum; et ex hoc sequeretur quod homo naturali instinctu ageretur ad suas actiones, sicut caetera animalia (...); et ita sequeretur quod homo non esset liberi arbitrii, sed haberet actiones determinatas, sicut et caeterae res naturales: quae manifeste sunt falsa» (Summa theologiae, I, q. CXV, 4). Se l'uomo non potesse sfoggire alle inclinationes dei corpi ·astrali, non avrebbe luogo · il libero arbitrio bensì egli opererebbe in virtù di scelte istintuali sicut caetera animalia (e dunque « a oaso »); l'uomo, fatto •e fattore, può invece convertire a pi'aicimento le inolinationes. Così anche Dante, in Purg., XVI, 73-78: Lo cie lo i vostri movimenti �nizia; non dico tutti, ma posto ch'i' 'l ,dd,ca, lume v'è ,dato a bene e a malizia, e libero voler; che, ,se fatica nelle prime battaglie rool del dura, poi vinoe tutto, se ben 1sii notrica. AHe inclinationes astrali l'uomo può, dunque, opporre 1a voluntas e fa electio; voglia, volontà e scelta. Ancora Tommaso: ·« Corpora coelestia non sunt causa voluntatum nostrarum neque nostrarum electionum. Voluntas enim in parte intellectiva animae est») (Contra gentiles, III, 85). Le electiones dell'uomo ,sono libere perché « aslette » e dunque sottratte alle Vlirulenze sideree; l'uomo ha ,dentro di sé, come sancisce l'etimologi 1 a di intellectus, ,la viirtù elettiva e con essa va compara.Tl!do il mondo. Questa capacità di ,scegliere può esse11e rifiutata solo nei gua i sti patologici dell'intelletto umano (il folle, lo sdoc105

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