Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

co); in realtà per tutti gli altri non vi è che la possibilità ,della scelta del bene, del proprio bene insistentemente i'Il'seguito. La pars intellectiva animae è il fattore economico che guida Ericole a ,scegliere dò che già s'è scelto: ,anche questa libertà è aù't'6µcno\l. 4. La scelta alienante. Ma dove t , rova omgl!ne, allora, }a spinta che muove l'uomo? Essa è interna o esterna, dominiio « filosofico » del microcosmo o ingerenza, per 1 simiglii arnza o analogia, del macrocosmo ,sull'uomo? La risposta parrebbe, per quanto bellamente ,ambigua, che tale spinta non può che essere interna, per quanto drrezionata all'esterno e, cosa a'Il'cora più notevole, dall'esterno in :fìin dei conti giunta. L'uomo ne è come attraversato. Diventa oramai necessario, in questo luogo dell'analisi, operare di esegesi ,su quanto priecedentemente riportato. In realtà, questa spinta è innanzitutto urnidirezionata (e patrimonio genetico); l'uomo, s'è detto, nOlll può che perseguire il bene ma manchevolezze a ,1ui connaturate (pressioni corpo!I'ee) pos,scmo talvolita ingiungerlo ,a considerare bene ciò che bene rnon è. Al bene, dunque, si oppone l'appar , ente bene; il male è insanabile lacerazione esistenziale, :integralmente escluso da ogni ,sua prospettiva. Ad fa1cole, giunto al bivio, ,sono state date ,suffidenti informazioni per permettergli una scelta priva di electiones. Il biviio c'è, su questo non ,si discute, ma vi è anche un divieto di acoesiso che d annuncia ,la possibilità di trainsit 1 a:re, se proprio ,si vuole 0iccedere nella sit:irad� vietata, solo dal senso opposto. Tutto si svolge all'incirica oome in urna delle ,solite situazioni alle quali ci hanno abituato le banalità· dei serial televisivi: c'è , sempre chi s1iI1J11amora deWamica o della ,sovella della propria fidanzata •ed è perta1I1to afflitto da un'esi tazione pa106

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