l’ordine civile - anno II - n. 21 - 1 novembre 1960

bi NOTE Gli . I tellettuali Non è una novità, or ai, che la sin.i- , stra ,democratica - 1qu Ho schieramen– to, cioè, che va dai so ialisti ai caHo– lici pro-gressisti ed alla !borghesia radi– cale - costituisce il nu, vo strumento di rottura ,di cui si serve. ·1 ,partito comu– nista per spezzare -le re istenze ipolitiche . _e morali ehe esso trova ~el su~ c;immino in lta-lia. I E' ormai chiaro, aLipeno per colo·ro che 1hanno discernime~~o e non sono in malafede, che la sinistfa democratica è la nuova fo-rmula ifro tista adatta alla situazione -attuale. 1Al assimalismo ,dei .blocchi popolari, riten to utile nel ,pe– rio'do della ,guerra -fre da, è staito sosti-· tuitò il gradualismo ci e pone in primo piano il radical.sociali mo e ohe ifa del partito co:m'unista il m ssiccio gruppo di pressione incaricato ,di spin,gere sempre più a,vanti e di indica e sempre nuove mete. Si tratta di una tattica -astutamente a:riticolata che ha dimibtrat'O- .già la sua autorità :permettend~ _ l'allarg311Ilento della sfera di intfluenza dell'estrema si– nistra. Il co·tnunismo hk potuto ra•ggiun– gere, così, quei settoti che -gli erano • rimasti ostili. C'era ino a ieri -gente. alla 1quafo si inumidiv no gli occhi ogni– qualvolta sentiva ,parl re ,di vrogresso e • di ri:Eor.me, ma che n n accettava H ito– talitarismo comunista. Oggi, pur essen– do isemprè il p.c.i. il, p-artito~guida, la dislocazione nello· sclhieramento della . . , I . . . e_st~ema smi$t~a. e m1;1,ata: i capi socia: listi sono scesi 1n pn,a ·hnea ,mentre 1 dirigenti comunisti sono rimasti al quar– tier ,generale per 1 diri~ere fo operazioni. i murtaimenti sono stati soprattutto di grande giovamento· psicofogico : la cupa -freddezza di Amendola ed il -grinto idi Paje~ta si ~elan? ,dietrjr>la i:na~suetudine da r1voluz10nano stan!co -d1 Pietro Nen– ni. Niente è mutato I iperò, sul piano delle i,dee : le finalità sono le stesse, da ra-ggiun,gersi attravers;o la con:quista di quei caposaldi che de!hbono permettere . al- socialcomuilismo 1i superare l'isola- • mento dell'opposizione. E' una manovra 1 • l ' ~ •1 • • a . argo rag-gio, come· e i:acTe 1,mma-gi- nare: una manovra the non si esauri– sce sul'piano st-rettamfnte ·politico { del– la lotta fra partiti. ciòiè), ma·che si svol– ge· ·a-nc!he / sul terren , particolarmente smd,roso, ·della cultura. • I A questo ,punto ci sembra necessaria una precisazione : la I parola cultuta,. ai. giorni nostri, non sigrliific1\ niente, o me. gliò si,gnifica tro·p1ie j cose, le più varie e disparate.· 1Second I la concezione in E CO MM E N,T I e il frontismo di Fausto Belfiori voga, il callll.tpo,della cultura è talmente vasto -da· a:b!bracciare le manifestazioni più s-trane e discusse ,di certa snoibistica mondanità. Di 1questa situazione si ·gio– vano i socialcomunisti ohe ado,perano la cultura come ·un'arma ,per aumentare l'incertezza e il disagio ,degli spiriti. La cultura -diviene, in tal •mo-do, ,delforma– zione intellettuale, depravazione mo– rale. •Ma i socialc-omunisti non :hanno scru– poli e seguitano ·a p9rre vicino scien– ziati prolbi e ,valoros.i a cinemato,gralfari iri cerca di pu 1 blblicità, 11rtisti coscienzio– si a redattori ·di giornali scandaHstici. Per i socialcomunisti non c'rè .-diffe– renza tra il fisico nucleare e l'interprete ed il regista di film osceni : tutti pos– sori;o essere utilizzati nel giuoco po– litico. Ne aibbiamo avuto in •passato. prnve molteiplici : convegni 1cculturali >> in cui attricette note soltanto ,per la loro pro– cacità avevano fo stesso ;diritto· alla ,pa– rola di ilÌustri professori universitari che erano colpev,oli, :però, ,di a·ver trop– pò ingenuamente aih:boccato all'amo del– la pro,pa,ganda matxist11. Ne ah:biamo un'altra prova in ·qu.esti giorni. n ,quotidiano del p.s.i. ha pub– blicato un •manifesto elettorale degli << uoinini ·di cultura » in cui si invitano i ciuadini a votare per il socialismo. Chi sono ,questi «• uomini ·di cultura )> che hanno •firma•to il maniifesto? Dalla lettura ,dei ·nomi appare ev•idente l'in– differenza, anzi, il ,disprezzo •dei social– comunisti, di tutti i marxisti tper o:gni autentico valore spirituale. Così, vici– no ai -pro!fessori universitari come Nico– la Aibibagnano 1( il cui intelletto, però, è no·toriamente -ca:dut,oin disuso) vi sono i divi del cinema, -dei fumetti, del ,teatro popolare e ·della televisione come Vit– torio 'Caprioli, Marcello Mastroianni, Arnoldo Fo.à, Vittorio :Gassman e Fran– ca Valeri. Accanto a studiosi come Lanfranco -Caretti ( non ci sembra ché l'erudizione gli abbia molto giovato nella ricerca della verità) vi sono eroi ed eroine della mondanità. . Il caraNere « -frontista » del manife– sto; poi, è evidente. E' tutt'altro che dif– ficile av•vertire, leggendolo, la vigile presenza dei funziona-ri del partito co– munista. Non si può ,dire che ahbiano avuto timore •·a nascondere i :propri o/biettivi : ,dopo le solite tirate contro l'attuale,malcostume (ma:non sono i so-· cialisti ed i còmunisti i maggiori respon- - sa:bili, i ·prota'gonisti dei più grossi e vergognosi scandali di •questi tempi?), il manifesto continua afferu'.iando senza titulbanze che i radicali ed i socialisti si propongono, come i loro amici comu– nisti, idi distru:ggere ,completamente la autorità dello Stato a,ttra-verso il depo– tenziamento, la svirihzzazione degli or_– gani preposti alla sua difesa. 1I ra-dicalsocialisti come ,punte avan– zate ,del comunismo: .tquesto è l'insegna– mento cihe si trae dalla lettura del ma– niifesto . .J rndicalsocialisti, crorè, la sini– stra ,democratica, sono chiamati à rea– lizzare 1queHo •C:heleninisticamente po– tremmo -def.inire il •~< programma :mini– mo » del ,marxismo italiano. • E nel :p:r:o,gramma minimo è compre• sa ovviamente la neurralizzazione del movimento -catt.olico. L'azione in ,ques sto senso è facilitata dalla ibene-~olenza della democrazia cristiana nei loro ri– guard·i. Del resto, le sorti del 1partito di Fanfani e ,di !Moro stanno a cuore ai so– cialcomunisti. Nel manifesto in 1questio– ne si sostiene c'he la fotta contro il cle– ricalismo i(leggi lotta contro la Chiesa) giova innanzi tutto aHa ,democrazia cat– tolica ( leg,gi democrazia cristiana). Si deve riconoscere ohe .staivolta i ·so– cialcomunisti sono stati più sinc·eri e leali : non ·hanno nascosto le loro car• te. La loro •battaglia -è·,duplice : contro fo Stato ,per favorire l'involuzio-ne mar– X:ista; contro la Chiesa çthe rappresenta il ,balua11do dell'ordine spirituale e del– la civiltà. C'rè da aggiungere che il ma• nifesto degli « uomini ,di_cultura » ri– vela una ralbhia anticlericale più forte e velenosa dél solito: le firme de1l'ex prete Carlo :Fafooni e del I(( libero pen– satore » Ernesto Rossi stanno a testimo– niarlo. 1Così pure i liegami organici ,dei socialisti e ,dei comunisti sono tes•timo– ni~ti dalle firme di tanti,« intellettuali » che hanno sepre la-voràto come_ -a.git– pro:p del frontismo. In ,queste de.zioni i radica-lsocialisti giuòcano un ruolo di particolare im1portanza •per tutta .Pestre– ma sinistra. Si sapeva da tempo que– sto. Al « convegno delle riviste », s,vol– tosi tempo fa al Teatro Valle· di Roma e conclusosi ,con un'inutile e ·grottesca riaffermazione :di settarismo anti,f.asci– sta,- era stato proprio·· un or,atore co– munista ad av-vertire i radicalsocialisti che ad essi spettava il dovere di entrare . per primi nella (< dtta,della cristiana » .. per facilitarne ila ,conquista. .. - •I radicalsocialisti b'anno preso que-, sta indicazione 1 dei comunisti come un imperativo categorico. Preparare la strada al comunismo, annientare gli ul– timi « pregiudizi » di :quei ·borghesi pro~ • gressisti dhe vorreiblbero .evita:re , di se– dere in-torno . allo· stesso tavolo con ·,gli. uòmini di Togliatti -e· di .. Amen·dol:a,:, questo ,è il compito che spetta ai ra,di- •

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