l’ordine civile - anno II - n. 21 - 1 novembre 1960

l'ordine civile I ta ool mondo anglo-sasso e si vedeva praticamente ahbandb- nata a se stessa ed anzi ~inala nei suoi ma,ggiori interessi prp– prio dalla condotta dagliianglo-sassoni. Cominciarono ,gli amr– ricani, costretti ad inter,vfnir-e in Inrlonesia neHa lotta ·contro il comunismo, a sostenerf movimenti ed interessi nettamen~e contrari a ,quelli oland~si; negli anni seguenti la poli tifa inglese nei confronti delflndia poneva l'Olanda .in una situa– zione insostenibile nei suoi ampi possedimenti della Son~a. Così ,que~to piccolo ma - 0 lorioso Stato europeo, lasciato coti– pletamente isolato dai s]oi alleati, si trovava costretto a cede– re in un .breve giro cli empo senza essere stato in ·grado /di prepar.are una classe di igente capace di dirigere la ,politi~a del nascente Stato inclo esiano in collaborazione con 1a v~c– chia madrepatria. L'Ola da si vedeva costretta a ricercare •sein– pre più la solidarietà de!Paesi dell'Europa continentale d,alla quale essa in epoche anc ra recenti si era quasi sentita ·distlc– cata, protesa com'era ve so gli spazi transoceanici. Il fallim.in – to -della tradizionale pol"tica olandese metteva in crisi ,que,fla ricca classe diri,gente bo ghei,e e ealvi,nista che da gran tempo dominava la vita politic e culturale del Paese. Tutta•via oigi il processo di rinn•Jva~ento e trasformazione so,ciale e cul– turale dei Paesi Bassi ~i sta svolgendo ,lentamente e senza scosse notevoli,. ma in 1irezioni nettamente nuove rispetto a quelle passate. tL'01'and1 ritorna al continente europeo in un momento storico in ,cui Folte delle antiche ·divisioni storiche in Europa tendono a s omparire sia sul piano politico ehe culturale. 'Gli stessi rapforti tra il calvinismo e il cattolicesi– mo olandese { quest'ultiipo rappres·entava ormai la metà degli olandesi pro<fessanti un1 religione), un tempo aspri ,e polemi– ci; stanno migliorando il conflitto tra ten:denze ipolitiche in– fluenzate daHa eultura ìe:desca e tendem,e politiche ·di i 1 spira- zion·e anglosasso·ne o fr ncese. / D'altro lato l'indeb limento -della classe rieea borghes~ e della aristo-crazia che r~ppresentavano l'el~~ento _nazionaltsta conserV'atore, e che davljlnO al Paese una .fas10nom1:atutta pro– pria anche rispetto ai raesi confinanti, portavano nel ·do:po– guerra in primo piano: le forze del socialismo democratico. TJna caratteristica sin·go~are di -questo movimento è ,quell~ di aver avuto come uno degli uomini più rappresent,ativi un euro• peista d'altri tempi, mr.' che con sorprendente· intuizione ~to- 1 rica aiveva previsto· 1a ecessità di un'Europa foderata. )j>er– tanto già da tempo in questo Paese i movimenti federa,isti europei •del ,dopoguerra hanno trovato un vialido sostegno -hon solo .fra 1 cattolici ed ltre forz-è centriste, come è aocà 1 duto i_naltre parti d'Europa., ma soprattutto negli ambienti del par– tito socialista. D'altra arte !~opinione pubblic•a aveva avlvl ·er– tito per tempo il si,gni calo di mutamenti storici avvenuti sul continente e aveva ,già appog-giato senza_ riser,v·e i progett~ di integrazione economie col confinante Belgio. I positivi r~sul~ tati in questa ·prima e perienza anche in quei settori in' cui più dubbia si present la possibilità di affermazione ddle industrie olandesi .han o -incol'aggiato il ,Paese a p 1 orsi decisa• mente sulla strada dell urolpeismo. Non_ostànte le simpatie de– gli olandesi per -l'Ingh lterra e le .pressioni esercitate· da que• st'ultima per rallenta e il pro.cesso integrativo euro-peo,- la Olanda ha ormai seelt da tempo la strada che conduce alla unificazione politica .1 continente. Questa è o:rm•ai a che- la strada intrapresa dal confinante Belgio con altrettanta conv_inzione ed entusiasmo, principal– mente, per merito di lcuni uomini di no·bile e lungimirante ispirazione politica. Il Belgio aveva già ,duramente speri.men- • lato sin ·dalla prima g erra rp.ondi:ale cosa significasse lo ,scon- ' • tro armato fra due gr mdi Stati europei. Sia la· ,prima ohe la seçonda volta il popol belga ave·va subito perdite terribili a causa di ,guerre che e so non aveva nè in alcun- modo -,provo• calo e dalle quali a-v a -cercato co-n tutti i mezzi di tenersi lontano. NeH'ultimo d poguerra il Paese, che pur av-eva attra• versato una brillante ripresa economica, era 'travagliato da un'aspra lotta fra il_ J a'rtito_ cattolico e ·quello socialista che arri1VaV'a .fino -al par.a' o.ssale ·formazione di _un governo com– posto 1 da _liber.ali eom, ·rvatol'i e socialisti. L'intesa fra questi due partiti ayeva le su pre_mes-senon tanto in esigenze sociali ed economiche quanto in una ripresa della lotta ideologici\ di qµ.esti. d~e rampolli tel razionalismo· ottoc~nte~co contr'~ _il cattohces1mo. La ques~10ne verteva_ su una sene d1 problemi m . cui risaltavano particolarmente quello della_ scuola e benchè, apparentemente in se 1 ondo pia,w,_{lµr,h.t quello della p~lit{~a pag .. 7 da condursi nella vasta colonia rlel ,Co,ngo. Ma Eentre gli intér– venti del governo so•cialista nelle ·questioni scolastiche non potevano aver-e ,carattere ,transitorio, dati i entimenti della stragrande maggioranza ·della ,popolazione 1belh, il breve per- - manere ,dei so-cialisti al •potere eblbe gravi riRercussioni nella politica _coloniale bel 1 ga. Quel1a che sino allo~a era stata con– sid,erata la colonia più tranquiHa d'Africa veata messa in mo– vimento ,con dei provvedimenti che contra•s~a-v,ano non solo con quelli della tradizionale ·politica belga -~a :anche con le migliori tradizioni dei laicismo europeo. Se ,già sin ,dai tempi di Gambetta si era aHermato che -il laicismo ron era materi•a di esportazione a causa dell'immaturità ,delle popolazioni colo– niali di •comprendere i,l -significato del razion11lismo, il go,ver– no so,cialista belga iniziò una serie di provve-dimenti volti non solo a promuover.e la scuola la-ica· nel ·0ongo, un paese che non cono-sceva che le tradizioni delle schole missionarie cristiane, ma si pro-prse di sviluppare un cl~ma politico· con indirizzo progressista e di ispirazione sociaFsta in -seno al Congo stesso. Non esistendo forze nè uomini ,pr,ep·arati ai ,nuo– vi in 1 d-irizzi, dato che le classi istruite congolesi iproveni•vano dalle scuole cristiane, i socialisti si appoggiarono sulle sette africane assai· numerose nel Congo. Queste foNI1azioni ,lo-ca-li, qualcosa di mezzo tra l'eresia cristiana e le superstizioni loca– li, tra un generico nazionalismo e un ancor più pericoloso ·e generieo o,dio contro i bianchi, erano state represse duramente da·gli :amministratori belgi così eome dalle amministrazioni coloni•ali di tutti gli altri territori africani proprio per il loro carattere d negazione della cultura e delìa civiltà occidentale e mo 1 derna insieme, i.vi compreso il -razionalismo. Non •aver capito il ,carattere primitivo e antistorico delle sette;!, fu uno degli errori che ·portarono in primo piano nella vita congolese demagoghi_ e ·profittiatori che, in altre circostanze, sarebhero stati relegati alla periferia della societ~ civile o addirittura posti in condizione di non nuocere. Che dalle sette no•n fosse in grado di uscire alcun-a consisteQte formazione polìtica per la loro assoluta ,mancanza di indirizzi compati:hili ,con la vita moiderna, avre:bbe dovut'o .essere un fatto anche troppo eviden– te, ma ,quel che ,è più grave esse costrinsero anche gli am•bienti più con-sap:evoli e moderati delle nuove cla,ssi dirigenti con• golesi su posizioni estremiste iper non perdere il favore delle masse aizzate dal comporta-mento- irresponsabile di eoloro che· ina'spettatamente si erano trovati a poter giocare un ruolo •di primo ·piano nella vita del Paese. D'altro lato la costante pressione dei socialisti sull'opinione pubbhca belga e la debo– lezza ,di un governo che per la verità non aveva mai do,vuto a-ffrontare -prima alcuna ,grav,e crisi_ coloniale, faceva preci-pi• tare la situaz-ione -con la •concessione dell'ind·ipendenz,a a:d un Paese assolutamente immaturo per· riceverla. In questo mo– mento storico come ,già era ·accaduto agli olandesi in Indo– nesia, il Belgio veniva a•bbandonato •dai suoi alleati o perchè troppo- impeg.nati anche essi nella crisi del mondo coloniale o perchè -non sufficientemente eonsapevoli che la sconfitta del Belgio avrebbe comunque significato sconfitta per l'Europa. Sia una male int!'.s:a concezione anticolonialista, sia l'influenza della ,dialèttica comunista, riecheggiata da tutto lo sehiera– mento democ'ratico di sinis~ra, avrebbe reso difficile se non impossibile, a parecchi Paesi Qcc-identali, di intervenire eiffi– cacemente a .fianco -dei ·belgi._La ,crisi 'belga cadeva in un mo• mento in cui 1-'idea unitaria ·europea •sul piano politico segna– va il passo, ma provava ima volta di più la necessità per tutti i _Pae:si occidentali di agire -di comune acco:r,do su tutti -i p~ohlemi. L'episodio belga è l'ultima prova in 01,dine di tem• po; :ma rn;m. sarà _certo l'ultima nel futuro, ,della necessità -di una politica e di un'a~ione concreta, militare ed economica unilaterale da parte di qualsiasi Paese europeo .. Un altro Paese che o-ggi.può ~onsiderarsi uno •Stato-cu, scinetto e che nel passato assolse al compito storico ,di far penetrare la civiltà opcidentale fra. i popoli del bacino danu– biimo ,è l'Austria. Oggi questa unione, dopo aver attra,versato numero-se eri,-i· che hanno sconvolto r·a•dicalmente la sua vita e la sua -costiiuzione statale non è ,più che una delle membra sparse di. ,quello che fu l'Impero asburgico. L'Austria, pro– fondamente legata .alle tradizioni civili dell'Occidente e a :quel mondo germanico del quale fa parte per comunanza ,di lingua e di interessi, aderirebbe ,di buon grado a 1 d un processo inte– grativo europeo se ciò non gli fosse vietato dalle •condizioni di pa,ce iµiposte arl essa dai vincitori. Dalla firma del trattato di

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