l’ordine civile - anno II - n. 14 - 15 luglio 1960

pag. I 6 l'ordine civile già di per sé programmi. La sensibilità, che poi è l'onestà dell'intellettuale, sarebbe indicazione di scelta al posto dei comizi, dei falsi programmi. Simile governo a sua voha in– fluenzerebbe le masse rappresentate, assicurando così H rag– giungimento dell'uomo nuovo. Simile governo as~egner~bbè la medesima importanza alla risoluzionè di prohlemi •éontin– genti, ,pro·pri dell'uomo in •quanto coesistente con altri uomi– ni, ,di quanta importanza assegnerebbe alla -diffusione della conoscenza di· queilo che è il fine dell'uomo. E quando simile conoscenza sarà patrimonio ·di ogni uoono civile, allora e solo allora si potrà dirè d'aver raggiunto lo stadio 4i perfetta società o - come dicono i cattolici - identità fra città del– l'uomo e città di Dio. • L'uomo attuale - malgrado lo scombussolamento di un affrettato teénicismo - è vicino ormai a -questo passaggio, a divenire uomo nuovo. E forse la cancrena delle sovrastrut– ture in sfacelo è il primo avvertimento di una inadeguatezza .che - malgrado i programmi a lungo termine degli attuali politici - non durerà a lungo.· La polemica • SUI "punti fermi,, \'' .. •Tutto può essere reso oscurQ, an- ' che; le, cose .più_ :chia:i;e. Un ~sempiò di !,.qµestQ -prhicipio è._ la • poll}~ica ••imi .. ,<t,pµnti formi.~> ,dt}U'Osservatore Ro· :;m_anQ. -, : ·' • ., .. Vorremmo __ ,.!ìapere ,che ·cosa si trova ..d~,, ;1iuo.vo : . iµ--: essi per 1'.ispetto alla an- tica dottrin a della Chiesa, ·così...enun– , ciatit da -S. Tommaso d'Aqui~o nel « -De __ ;e.gin:ùn~ pci~cipum,»_(I, 14): •« Summo .'$~~.e;r(fo,il;.sµcces'!ìori :Petri, -Chdsti vi- . ~a~~P, ·, Rr~~-iio - ~~:ntifio1,. -omnes reges _ _.p9.puU, c~riiitiari~ .opprtet esse sub,ditos, • skudnsi Dominò· nostr~ Jesu Christo >i. ,,ç,h~ , o~~-( ~zio·n~- .del, crist>iano, che _·ogn~ a#òne: ~ell)i.omp_'s1a. sottoposta al precetto ·Jei Romanci Pontefice e della ;·(r,el'a~~hi~ ·ltccl~si~stica è la conseguen– za diretta ·:dell'elev.aiione della natura '.'~II1°a~a al . 4esti~~ ,',.sò~rannaturaie • e quindi _de-Ilasu~ordi,#azfone· del suo fi. ne 'natu~a-ie a quello soprannaturale.' ! • . .., ;Gi .Jroviamo di .fronte.ad ~n .principio •'es;sellzi,a:le al Cristianesimo,.: ·guindi .di– ; nanzi. lld un insegnamento irrenuncia- :J,ilij1pe~ '..I,a'·Chi~sa.· • • (: • ..nq,iUrta,volta tanto, siamo d'accordo éon • l • • ·" d' 1 .. L l Id Pi :• rs: aI'ClSt1· • 1• e asse ,come ·eopo o c- ' 'Clirdi,: che è uomo che non. si abban– '' dona, .com'è' vezzo -diffuso, al· travisa– ' mento 'delle· idee e· non ha il gusto dei :•,pasticci dottrinali, ·Ed infatti :ègli scrive sul·« Mondo ii I che éc'i, punti fermi ,costituiscono una r.igorosa riaffermazioné di due princi– pi,i ai quali si ' è· uniforma tà l'azione della Chiesa nella sua storia millèna– ria i,. Siamo d'accordo. Che questo principio 'non· neghi la li– bertà del singolo è evidente : -la legge non ·è la contracl.dizione ma il fonda– mento della libertà. E perciò è lecito meravigliarsi che chi sostiene· questo principio nell'ordine civile; lo neghi con tanta for:z;anell'ordine ecclesiastico; E' chiaro :che la'. G-eraréhia •Ecclesia- stica giudica di una dottrina o di un co1n,portamento in funzione del prfn– cipio cristiano. La fede insegna ài cat– tolici che il magistero ordinario ha l'as– sistenza dello Spirito Santo e che l'ob– bed_ienza al precetto guida sempre il cristiano sulla via giusta, poichè ,lo Spi- , rito Santo è l'anima increata dellà Chie– sa e da Lui tutto proviene., E proprÌo per questo la verità, di cùi anche il singolo cristiano è porta- • iore, non pitò mai essere·-obnubilata; ma è sempre infallibilmente compiuta. Se dunque Piccardi· riconosce ìl va~ lore tradizionale de,llà •dottrina dei « ~miti fermi » :. se si meraviglia, con– seguentemente, dell'esistenza di un « laicismo interno ii alla Chiesa, è del tutto co,ntraddittol'lio ,poi iche Piccardi si impegni nello sforzo di trovare dei dissensi eoclesiastici 1ai •«,punt>i fermi ii. Non è questo ,puntare ·sutl ·«liafoismo interno»? •1n un conv,egno pubblico, Piccal'ldi ha opposto ai cc ,punti formi » le 1di– chiarazioni del sem Kennecly, che :af– ferma di ,ritenere i cc punti fermi ii una questione specifi.c:amene italiana. L'iimprec:i-sicme ,deH'espre!lSii.on1e,1che ha confu·so .l'occa,sione ·,dello scritto con la sostanza deUa ,dottrina, ha offerto al Piccal'!di un argomento •polemico effet– tivo, da cui egli deduce che .la Chiesa muta in fatto i suoi ·principi-i quando gli interessi materiali o· idi prestigio lo richiedano. La chiarezza obbliga ricordare che da tempo, da Leone XIII per esattezza, la Chiesa ha ·detto •ciò che pensa del re– gime ecclesiastico degli Stàti Uniti ed ha espresso il senso, di fatto -e :hon di pI'incipio, con cui i cattolici possano :iccettare la seP'a·nizione tria ·Chiesa e •Stato. Un cattolico può riconoscere leahnen– • • 'te il V'igènte regime -di separaziiòne tra Ch:iesa .e Stato vigente negli Stati Uniti come H · più -adatto •alle presenti con– dizionii ,d.elfa Repcl>blica nordamerica– na. Non si .può certo però ammettere :che questo riconoscimeni:ò, chè .~a Chie– sà èonsente, esenti un cattolico ameri– cano, se investito di responsabilità po– .li,tii-ca,dalle obbligazioni -della religio– ne e ,della mo-rale ca'tt01lioa. • Rico'raìamo Je. chiare ,p.aro1e••di Leo~ ne XIII nella lettera ,al ·ca11d,irialeGib– bcins, 1 a condann'a 1dell'ta,m,ericanismo: cc Una ll'llitate ,doctrinae 'sicut umtaite reg1min-is ea,qu-e -catho,lica est Ecclesia: ouius ·quoniam ,deus in :cathedra ·beati Petri centrum ac fund•amentum esse ·sta,tuit, iure Romàll'a dicituT; uhi enim Petius, ibi ·Ecdesia ii. I •«·punll!i fermi >i·riigua11dano dunque anche i caUoli-ci americani, perchè so– no dottri,n;a della ·Chiesa universale. La ,Chiesa, •assistita dallo Spirito San– to, non interviene sen:z;a .l'fagiione :, •ma negare in principio il vailore di qu•esto iintervènto, negare il •primato della .reli– gione e dell:a i:aorale sulla pol,iti:ca, ·ne– gare fa supì-emam:a ,del fine ecclesi:asti– co, è negare non solo ,la Fede, ma i:I fondamento stess·o deHa civiltà ,d'occi– denite. Il sen'atoie Kennedy non è certo giun– to .a qu•esto : ma le sue ,di,chia·razionii so– no stJate abhastanz,a improoise ·per .dar Pimpressione ,,che la Chiesa ~on solo tenga conto delle -circostanze, ma •addò.– rittura adott>i ,dùe 'pesi e due ~isure: • Ù,na ,per l'lt,ali 1 a ed un,a ,per gE Stati Uniti. Quesito è :tia1lso/ .e non giov,a a nes– . suno. La stessa grande e no·bile ,causa -del– la libertà, che gli Stati UD1iti difen– dono con generosità e -coraggio in un mondo ,difficile ed ostile, non ha ,nes– smi più .sicuro fondwmerito che la Tra– dizione ,crislli,an1a.In nessun modo essa può veniTe offuscata senza che questo si risolva in ,danno èomune.

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