l’ordine civile - anno II - n. 14 - 15 luglio 1960

l'ordine eivile Ed a confe-,ima di tanto graye disagio nella politica estera ed intema degli Stati Uniti, giunge il rapporto della Conferenza sul progresso economico, a . cui hanno partecipatq personalità quali Leon H. Keyserling, consigliere e·cono– mico ,dell'ex presidente Truman, W al– ter P. Reuther, presidente del sinda– cato dei lavoratori deU'industria auto• mobilistioa, Ja.mes G. Patton, ·presiden- te del -sindacato degli agricoltori, e Thorman Arno/;d, già esperto del "New Deal". Nel rapporto si afferma che la politica di stretta economia d,el presi- , dente Eisenhower ha provoca,to costi ec– ces·sivi, disoccupazione crescente e pos– sibile iroflazfone; che l'amministrazione "ha proigressivamente abbandona-to gli obbiettivi della massima produzione e del -massimo ·impieg,o"; e che lo svifoppo economico, dal 1953 al '59, è stato man– tenuto ad un tasso del 2,4% all',anno, i,l che rappresenta cirva la metà del tasso di sviluppo necessario "per so,stenere fo p-iena utvlizzazione della mano d'opera e le altre risorse produttive'~. Come ri– sultato di ciò si è avuta la diminuzione del reddito ,individudle e l'a,umento del– la disoccupazione. Non c'è quindi da preoccuparsi: gli americani, con ben maggiore competen– za ed auto.rità di noi, stanno tirando le somme. Ed a noi rimarie da esprimere la speranza un maggior sen·so di re– sponswbilità -ed una pi'ù chiara visione degli ·sviluppi mondiali ispiri d'ora in– nanzi la politica degli Stati Uniti, a cui siamo cosi strettamente legatL Perchè, in tutta sincerità, non possiamo ammet– tere che, co,m·e sta avvenendo a Cub,a, si porti ·il monJdo in una grave situa– zfone di disagio 1 e poi si dice: "non è CO'~pa: ,nostra". DIBATTITI Lippmann . . . , e 1 c1nes1 Un articolo di Walter Lippmann- ap– parso il 4 maggio sul cc New York Herald Tribune», è stato· ripreso il 21 ~ giugno u.s. dal giornale cinese cc Peo– ple's Daily », che, per la penna del com– mentatore politico Wu Tsian.g, ha po• lemicamente contrastato le aHermazio- ni del columnist americano. Vale la •pena di seguire i punti fon– da mentali deUa polemi,ca, interessante sia. dal punto di. vista ,del no•stro inte– resse ,di occi 1 dentali ed euro,p-ei, .sia per– chè essa riafforma la stretta ortodossia rivoluzionaria ·dei cinesi ed i con~eguen– ii categorici ,giu,dizi sulla politica oc,ci– dentale. Lippman scriveva èhe•è intere'ssante, e senza dubbio significativo, notare che I Europa è ~< calma >>, ed appare stabile po1itic•amente e prospera economic,a• mente. Al contrario notevoli turbamen– ti si riscontrano al di fuori dell'Europa - in Corea, in Giappone, nell'Asia sud orientale, in Turchia, ·in Africa, a Cuba, n-el Panama ed ,altrove nell'area -dei Ca– raibi. i< In Europa, ·so,ggiungeva LiP'p,1 man'I!, possi3mo aggi notare un 8,$$~~ta,, mento c;he non ,è invece visibile in Asia, i-n Africa ed almeno in una parte del– l'America Latina >>. L'articoli'Sta ·cinese, che intitola il suo pezzo : « Europa èalma, Asia, Africa ed America Latina inquiet,e », inizia con il ,chiarir,e, ,a sè ed agli altri, la figura di Lippmann. Egli è, ·per i ,cinesi, ccun giornalista capitalista che ha una no– tevole influenza negli Stati Uniti. Lipp– m.a-nn serve la politica di ·aggressione e di guena del governo USA puhblican– do frequentemente critiche irrilevanti ,a tale ,politica aUa ,quale però, in effet- - ti, concede il suo pieno appoggio )), Messe ,così a po'S_!:o le cose, l'articolo cinese ·ammett,e che, ccin certo senso e • formandoci ai fenomeni superficiali, pa- • re •effettivamente che neU'Euro1pa occi– dentale e nel Nord America -vi sia u-n certo grado· di calma so,ciale e ,di pace. Le dassi diri,genti di ·quei paesi sem- • brano fin qui in grad·o di evitate un attacco diretto· della tempesta rivolu– zionaria >>. ccTuttavia, so,ggiunge Wu Tsiang, è stato precisamente nel mo– mento. in cui gli imperialisti ed i loro portavoce vociferavano ,di '"pace socia– le" e normalizzazione della situazione europea; che sono esplosi le violente tempeste ne.ll' Asia, ne11'Africa ed in parte dell'America Latina. I popoli di quelle nazioni; che avevano sopportato ogni genere ,di, so:Herenze sotto il giogo d'ell'imperiàlismò capitalista, hanno ora preso ,coscienza di sè ed hanno inizia– to a comhattere contro l'imperialismo >>. Tàle risveglio, decreta Wu :fsiang, ha gettato -nel panico l'imperiaHsmo. Esso signifi'ca •che in questa epoca •« il ,vento dell'est ·diventa ,sempre più forte del vento deI.l'ovest >>. Il •giornale cinese pro,segue con cita– zioni· dass1che. Ecco apparire Lenin: ccNel 1913, all'inizio della rivoluzione del ridestato popolo cinese ,al quale si opponeva la clàsse caipitalistica europea d'accordo con le forze, reazionarie -deUa Cina, Lenin scrisse un articolo ·dal ti– tolo· "EurOipa arretrata ed' Asia in· pro– g,resso". Oggi, ri,corda Wu T 1 siang, la situazione è. ben cam.bi, ata: il sociali– smo ha conquistato la vittoria in un ter– zo del mondo, si svilup.pano forti movi– menti demo,cratici n~zionali dovunque in Asia, Africa ,ed America Latina. Gli oppressi e i d·eboli divent,ano· forti, men– tre gli o•ppressori ·,si indebolisc_ono >>. - Ma· che dire della situazfone sul con– tinente euroipeo? ,ccProprio come affer– mò Lenin, nella progredita Europa sol– tanto il prol-etarìato ed il popolo lavo– ratore sono -veramente • ,progrediti >>. Li:ppmann ·ha scritto che ·n continente europeo è ora molto calmo : cc ma que– sta è solo un'apparenza superficiale. Di ritorno da una visita nella Russia, nel– l'autunno 1958, Lippmann scrisse che il conirinismo ·non poteva produrre uno svifoppo parago-na•bile a quello delle nazioni ca,pitalis'te dell'Ovest >>. Wu Tsiaiìg nota èhe, •affermando ciò, Lip; pma:im n·on stava solo diHondendo una illusone, ri:1a, cced è •ben più irripo'rtan• tè, 'Intendeva far credere ·éhé ,se una pag. 13 rivoluzione-fosse all'improvviso scoppias pà nei paesi occi-dentali, essa non sa– rebbe stata "spontanea", m,a "importa~ ta" dall'esterno e "i,mmessa a forza" in quei paesi. La Polonia, la Cecoslo– vacchia,· la Germania Est e PUngheri,a, scri-sse Lippmann, furono ,conquistate mi~i,tiarunente 1daUa Russiia ; ed egli non riteneva ché il •si-sterna socialista potes– se ·prender •piede ed essere mantenuto in ·queste n 1 azioni. Ma 1 le affermazioni di Lippmann vennero confutate da Wil– liam Z. F•oster, preside n.te onorario del P.C. ameri'cano, il quale sottolineò che il comuni,smo, al contrario -del capita– lismo, può ·svilupparsi, e si sviluppa, in ogni nazione. La forza del campo so– cialista, il collasso del sistema colonia- . le e la lotta ,dei popoli contro l'oppres– sione monoipolisti-ca del ,capitalismo· stanno ,gravemente indebolendo il s~– stem!a ,ca 1 pita'li-sta >>. Bd eccoc,i ,àl punto centrale della polemica: ccL'attuale non ,è -che un breve mo– mento di ,pa~sa. L'imperialismo ed i reazionari, forti in apparenza, non so– no che delle tigri di carta. Il continen– te euro,peo, che oggi sembra c~lmo, è un arsenale che ·può esplode.re d,a un momento all'altro. ,Gli imperialisti non possono 1 s·entirsi al sicuro : i loro gior– ni •saranno sempre ,più inquieti )). Qui l'articolista cinese si lancia in una breve e prevedibile analisi deUe « cause di turbamento ,del nost!O mon– do >>; e ·queste naturalmente sono tro– vate nell'o·ppressione ,capitalista, nella •persecuzione dei popoli coloniali, ecc; Ma, accertato che fa-li ,cause pro•ducono l'effetto deU'irre,qui-etezza, Wu Tsiang si domanda : cc ,E' ·questa una buona co– sa oppure uo? .E' favorevole o contra– traria alla pace? >>. ccPer ,gli imperialisti, i reazionari, e gli appartenenti id brain-trust capitali– sta, ,come Lippmann, tutto ciò è anor– male. E la ragione. di •questo è che la lotta dei popoili opp:Ì'essi'ha disturbato la tranquillità dell'imperialismo colo– niale, ,scuotendolo alle fo~damenta e av– viandolo alla ,disintegrazione >>. L'o·ccasione è huona, ,a questo ,punto, per dare anche una -lezioncina d'i •teo– ria ai ,ccnon allineati >>. ccOltre agli im– perialisti, c~è un altro gruppo di. gen– te, i moderni revisioni 1 sti capeggiati ·da Tito, che si è fatto- innanzi a·d aiutare . !:imperialismo in questo campo. Essi cònsigliano ai p01poli ,coloniali e semi– coloniali una ''attiva coesistenz.a" ed una "amichevole coUa,borazione" con gli imperialisti, affermando che "qu·e– sta è la sola via: d'uscita" e quasi "un· prere,quisito per il sociaHsmo". E con– si 1 /!iliano inoltre di accettare con, grati– tudine l'aiuto economico dell'imperia– lismo USA >>. E'd ecco.ci ,alla lezfone ·.di marxismo :pratico : ·« I revisionisti hanno, da un lato, fàtto ·confosione tra •1a politica estera pacifista delle nazioni socialiste; e la politioa interna : de,l proletariato delle riazi.oni capitaliste; essi ritengòno , che ,la cci'esistenza pacifica tra le na– zioni del ,sis'tema socialista. e· quèlle •del

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