l’ordine civile - anno II - n. 13 - 1 luglio 1960

pag. 22 Ri'ma.Qgono solo due ,_q,U:estion1imarginali sulle quali è 1• ff 1 ', •• appena necessario so, eJ."1mars1. La prima riguarda la differenza del trattamento che se– cond-o taluni, è riservato ai cattolici italiani rispetto a •quan– to si dice ai cattolici di altri Paesi, ma come si può di– menticare che, in Italia, l'apertura a sinistra sup1pone l'al– leanza con un partito nettamente marxiista e stvettamente unito al co'munismo, situazione ,che non si tro·va in que1le altre Nazioni, ove il socialismo è qualche cosa di ben di– verso dal socialismo nenni-ano? Nè si deve dimenticare la posizione e missione dell'Italia,. massime di Roma, suggel– late da un concordato. La seconda questione concerne l'affermazione secondo la quale i cattolici sarebbero privi di una piena ,autonomia di giudizio se accettassero e seguissero 1a ,dottrina dei punti fermi, e perderebbero il diritto ad intervenire nella vita pubblica italiana. L'affermazione è talmente perigrina che perfino un giornale indvpendente la commen.tarva cosi: « Nel– la faccenda della Chiesa e dei cattolici il ·co:lmo dell'umo– rismo è stato ·raggiunto dai radicali. Hanno costoro senten– ziato che i cattolici, non potendo autoona,ticamente decidere la loro azione politica, si sono messi in una situaz.ione di incomparahi,lità con lo Stato democratico. Bravissimi aspet– tiamo che i radicali espellano tredici milioni di caHolici l'ordine civile dallo Stato democra-tico, privando:li dei diritti civili e poli- • tici. 1Sarà fatto un esame uno per uno: siete cattolico? ob– bedite alla Chiesa? allora via ( !) non scherziamo, signori. Non crediamo di essere sospetti di clericalismo ; ma certe ridicolaggini non possiamo accettarle ». * * * E' passato un mese dalla pubblicazione di « 1punti fer– mi >) ; la polemica ormai .tace, ma il settarismo dei soliti perdura. C'·è da sperare, tuttavia, che questa polemica e que– sto settarismo siano stati e siano utili a chiarire le idee ad alcuni, -che f~rse ne hanno bisogno petchè come ha detto il Santo Padre Giovanni XXIII nel suo ultimo messa·ggio di Pasqua, la vita del cristiano è una continuazione del com– battimento che sostenne Cristo e che culminò con fa sua resurrezione ; e, in questo combattimento, « tutti noi vi as– sistiamo e vi abbiamo ,parte. Da un lato sta il Cristo, con i suoi rappresentanti e seguaci nella Chiesa, in ,santa eleva– zione e fraternità; ·e con la Ohiesa benedetta stanno la buona dottrina, la v.erità, 1a giustizi-a, la pace: da:ll'altra furoregigia lo spirito anticristiano che è errore, falsa con– cezio-ne della vita intima e sociale, prepotenza e violenza an:che mat•eri'ale, disordine nefasto e rovinoso ». BANCO DI SICILIA I ISTITUTO DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO PATRIMONIO, FONDI RISCHI E DI GARANZIA: L. 33.632.876.601 PRESIDENZA E DIREZIONE GENERALE IN PALERMO Sedi in: AGRIGENTO, BOLOGNA, CALTAGIRONE, CALTANISSETTA, CATANIA, ENNA, FIREN– ZE, -GENOVA, MESSINA, MILANO, PALERMO, RAGUSA, ROMA, SIRACUSA, TERMINI, IMERE– SE, TORINO, TRAPANI, TRIESTE,VENEZIA. - Succursali in MARSALA e PALERMO. 200 Agenzie Uffici di RappresentanZé:l - LONDRA l, Great Wiinchester Street - MONACO DI BAVIERA - Thea~ tinerstrasse, 23-1 - NEW YORK - 37, Wall Street - PARIGI - 62, Rue La Boétie - Filiale all'Estero: TRIPOLI d'Africa - Forme speciali di credito attraverso le Sezioni di: CREDITO AGRARIO E PE- SCHERECCIO • FONDIARIO • MINERARIO - INDUSTRIALE e Sezione Autonoma per il Finanziamento di Opere Pubbliche e di Impianti di Pubblica Utilità. Le cartelle fondiarie 5% del Banco di Sicilia, garantite da prima ipoteca sopra beni immobili, rappresentano uno dei più sicuri e vantaggiosi investimenti. CORRISPONDENTI IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA E NELLE PRINCIPALI DEL MONDO TUTTE LE OPERAZIONI DI BANCA E DI BORSA I ,

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