l’ordine civile - anno II - n. 7 - 1 aprile 1960

l'ordine civile LETTURE GIUSEPPE PREZZOLINI, L'Italia finisce, ecco quel che resta, Vallecchi, 1960. Co,sì l'edito,re Vallecchi ha presentato un li:brro&i G.iuseppe Prezzolini cc Tihe legacy of It~ly » apparso a New York nel 1948. L'i!rotento del, "li!b-r-0 è det!to chiaramen– te dall'autore nel'la sua p.refazione aJ. l'edizione italiwna: cc Co·n ques-to lvbro l'autore si -sif orza di mostrare ohe i ca– ratter,i de~la civiltà italiana fwrono di ti.po un,i,versale e non na~ionale, ossia capaci di sodx1isfare le aspi-razioni uma· ne dei pOlpO'linati nella civiltà -greco– latina, ·ma non specificamente italiani. lnso,m,ma la civiltà i•taZianaviene consi– derata tutta quanta dal 1'200 al 1800 come un grande ·rinascimento che .ha f o-rmato le basi de-»la civiltà d'•o,g.giin tutti i ipaesi di oultur-a ooropea. E U perosiero e la lef)temtura italiana ven– gono quindi veduti soUo questo aspetto ca.me il co.Ìropl,emento e la corotinuazfo. ne de»la oggi mo,rente civiltà greco-fo– ti,n:a : e van perdendo di valore in quan– to questa sta sco,nvparenxl,o JJ. •( op. cit. p. IX). Questo li: b.ro del Prezzolini costitui– sce una sorta di rovesciame-roto del Pri– mato :giobertiano, l'autore a!Je,r,ma da un làto chiaramente -wnaprimazia intel– lettuale e civile degli i·t·aliani, e la so• stiene ne'l medesimo modo del Gioberti, cioè affermando che in ogni disciplina e al!tività umana e anzi persino in quel rùvnovamen:to di esse che noi chiamia– mo età ,moderna i principi, i modelli, gli impulsi generatori vengono dall'Ita– lia. Tuttavia proprio da questa capaci– tà di universalità morale e civile discen– de l'incr1pacità di costruirsi a Stato. Si sente ohe in questo le,game vi è queMa frattura tra principi universali e prassi che è originaria nella visione del Prez– zolini, pragmatista e attivista. E l'atti– vismo ed il pragmatismo del Prezzolini si rivelano anche .poi nella valutazione delle componenti ·della civiltà elabora– ta dall'Italia, sia della componente cat– tolica che di quella umanistica, e giun– gendo a sostenere, appunto, il loro su– peramento da parte di una civiltà atti– vistica che avrebbe al vertice l'A·merica. « La creazio·ne più grande, più du– ratJura, più universale deU'Itailia non fu i•l Riso•rgimento, ma la Chiesa Cat– toUca, la q,wale può essere definita la risposta cihe il mondo ha dato al Van- gelo. • L'U•mane,sinno poi « fu la serra che tenne calda la f aiàle illusione deUa di– sce-ndenza dai Romaroi, :la creazione di una classe inclinata a p,render la parafo CO'me equivalente dell'atto ... senza con· tare che gli umanisti f.uran reS'ponsa– biU d'aver aggravato il linguaggio it·a- liano con mo 1 lte parale latineggfonti ... Sohanto in questo uZtimo secolo, quasi per forza dei contatti volontari od ob– bligatori con leue,rature straniere, so– pratutto dOipo l'ùvva,sione dell'America vinci-trice, -eS'si se ,roe ,stanno allegge– rendo )) {op. cit., ip. X). Co·me il G.iobenl!i, il P•rezzoli,ni ri– conosce z.a grande capacità italiana di creare 1< modelli artist,ici e di verità di icono-scen;zaumana )): m·a « dal punto di vista nt{zfonale, la grandiosa riuscita cosmopo'.litica deM'f.talm è stata una sventura JJ. Come dicevamo, il dualismo è nella cultura del Prezzo·lini, non nella ,stor,ia d',Itmia. Non è iJlvalore intellet,t;uale e culturale deMa civiltà italiOJnaa causare il suo depawperamefflJto politico e so– ciale ma senvmai l'irofedeltà degli· vta– liani ai loro ,modelli civili. Non è il classicismo la cawsa dei mali italiani, ma semmai ,la diffreoltà ad accettare e a vivere i valori de'lla oivvltà classica. E sopratutto non è la fedeltà al Cri·stia– nesimo e ahla Ohiesa ma semmai l'in– fedeltà pratica ai ,principi prof es-sati che .int•roduce .la decadenz·a e la e-risi neUa sto•ria d'Italia. Pemhé ciò che è cr,i'Stiano e civiJle è di per sè anche so– ciaZmente ,feco,,vdo.Non nel senso della potenza mater.iale, ·che q,uesto è vera– mente -volta dalla ruota di fortuna e toc– ca ora all'wno e ora all'altro popofo seco.nxl,o la grande ~m.p,arz.ialità della storia: Ma invece nel ,senso di quei beni di pace •e co·ncordia umana e ciJJJi·le che sono /,rutto vero d~lla liJbertà e de!lla virtù dell'uo,mo. Non che il Prezzolin•i non lasci il lettore con qualche speranza sul futuro d'Italia : ,cc Gli italiani, questo mistero che dà sempre da perosare, son sempre p.ieni di sor,.prese, le ,portan nel sacco, le cavan fuori dalla manica... La loro industria e la loro genialità, la loro ca– pacità di risolver con un tratto d' astu· zia o con assvdiuità d( lavoro i loro pro– blemi personali non finiscon mai dal– l'indurci in ammirazione ... JJ ( op. cit., p. XIII). Certo, q,uesto ,modo di vedere rreorda che in ,ultima ·analisi una c-iviltà, è più che wn~ or.ganizzazione sociale: è una tradizione, una cultura ed un costume che plasmano .Zapersomilità, che infor– mano la so-stanza intima ·del singolo. E - twttav-ia il porre :un dualismo ed una contra&dizione tra queste ·attitu!dini e l'or,gwnizzazio-ne so.ciale non finvsce con il dar f 0 1 T1Jdame-n:to al ·mito anglosassone degli it~liani, geniali capo·s=richi, bra– vi in cucina e a let-to, e dell'Italia, paese dove si sa far da mangiare con gusto • e far -·all'amore con concen:t·razione ap– passionata? cc-/,n Italia è sempre stato possibile pag. 19 viver bene. Fo,rse gli italiani no,n sono esaittamente creatori di esempi di virtù, nè sono imbevutii . del senso dei diritti delCuomo, ma certamente, sia neU'ab– bondanza ,c-he nella cwres-t!ia,seppero alimentare il gusto -della vit·a. Se non sem 1 p-re hanno saputo far dwnaro, han– no sempre saputo dirvi come spen– derlo J> ( op. cit., p. 365). Il Prezzo Uni dà qui f orodamento cul– turale al-l',olea.grafia del 1 s<.nperr vivere italiano, con quel tal1itodi at,rangiamen– to e di •ma·ncanza d{ digroità e di serietà che carat!terizza appunto la nostra « leyeroda negra )). La cultura prezzoliniana, intinta di americanismo, esipone ,ve'ramente cc .i[ le– gato dell'Italia JJ ad usum A,m·ericae. Il letto•re ,americano avrà visto in questo libro la teoria generale del pr()!prio pre– giudizio. P.urtwttavia il tentativo del Prezzolini di eSiporre una filosofia dehla civ-iùà ita– liana è un'imprresa ,interessan,te che an– drebbe -ritentata co,n diverso respiro e con diverso spirito. Ed è del res-to un',impresa che una cultura cattoUca italiana non i,ndegna del nome .( e o,ggi oultura cattolica si– gnifi•ca soltanto un superficiale eclètti– smo, una stinta ·assimilazione di o:gn.i opinione mader.na non for.malmente atea) do,vrebbe tentare, sa·rebbe proiprio quella di riscrivere un libro del genere, wna e•sposizione del •«·legatodell'Italia)). Poiché-, co,me questo lib;ro del Prez– zolini wbbondantemente di1nostra, - la critica della civi'ltà italiana si risolve necessariamente in una c,iitica del Cat– toli-cesimo: e una crit-ica del Cattolice– simo motiva e.d alimenta una critica dehla civi·ltà italiana. G. B. B. J. GH.l S.J., The Council of ,florence, Cam– bridge, Un. Presse, 1959. '« Si ,11r1hlegrino i ci·eli -ed esulti la ter– •ra. E' s,l!atatoZta la parete che dwideva la Chiesa Or,ierotale ed Occidervl!a,le,la pace e la co•ncordva sono ritom.ate; poi– ché Cristo pietra angolare ,ohe fece nel– l'una e nell'.a!htraparte 1l'unrità,ha oon– giuroto entr.amb·e le pareti co,l vincolo fortissimo della c_arità e della pace, sal– da.rvdo.Ze con una patto di wnità penpe– tua; e dopo lunJ!Janebbia di afjl-izione, nera e ,s,gradita c-wliJ!JÌ!ne di diutur,no dis– sidio, si è ·manifes,tato a twtf!i i;l sereno spilen:dore deWwnione des-ider.ata. (;.ioi– sca anche la M,oore Chiesa, che or,mai vede i suoi figli divisi ritomati .nWwnità e aiihapace; e come •prim•a amarissi•ma– mente pvaT1Jge~a per la separ,azione, dal– la lorn mimbvle con:c,ardia renda grazie a D.io Onnipotente' con gaudio cilneff a– b .i le)). Con .la forma de.[ decreto di unione •« Leatentur Coeli JJ avvenuta il 6 Lu– glio 14,39 a Fire-,',,zesi nÌ!co•mponeva lo scisma che ,avev.advvvso la Chiesa d'Oc- , oiderote e -Za,Chiesa d'Oriente dal se– colo IX. I ·Greci riconoscevano l'o.,it0:dossiia del– la fede della Chiesa Occ.identale, accet– tavàno come fon.dato 1 sul Vangelo _ e swl– la T,radizione il Pr.imato Pa.rotificio,

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