l'ordine civile - anno II - n. 3 - 1 febbraio 1960

bi I voti non verranno usati strumentalmen– te per la conservazione del potere detla DC, ma confluiranno per rendere pos– sibile ... l'apertura di nuove prospettive per i lavoratori all'interno dello stato democratico". Con un colpo solo Galloni buca due monete : . garantisce i cattolici q,alle "flessioni'' e i socialisti dalle "strumen– talizzazioni''. Perché, appunto, egli na– viga sul fondo e ha scoper.to l'identità sostanziale delle differenze superficiali. P_eccato che per quasi un ·secolo ci si sia limitati, con così grave danno, a considerare il problema in superficie : questo errore açcomuna Pio XL, Leone Xlll e Carlo Marx ... Non proviamo nemmeno. a con/ utare Galloni. Non ci troviamo di f ron,te ad un ragionamento, ma ad un gioco di parole. Sost~nete, amici miei, l'apertura a si– nistra : ma cercate di sostenerla meglio. Possiamo assicurarvi che è possibile ... Capisco poi che dir • male del PCI è una necessità. Ma se si vuol deridere uno, perché poniamo balbetta, non bi– sogna dire che è guercio. Se no, nessu– . no ride. Ora dire che il PCI non ha scoperto il partito ed il PSI sì, è un'altra di quelle osservazioni che fanno impalli– dire la storia. Ma chi ha costruito il partito moderno, se non Lenin1 Chi ha combattuto quello che voi una volta chiamavate ·"sociologismo", se non il PCI? Non difendiamo il PCI in nome della ideologia ma della filologia. Dire che il Partito comunista non ha ancora distinto· tra partito politico e movimento di classe è come accusare, che so, il partito radicale di essere per il libero amore. Quella distinzione è una distinzione fatta da Marx stesso, mantenuta dalla socialdemocrazia e portata alle sue pie– ne conseguenze dal leninismo, che fece una rivoluzione con il partìto là dove erano deboli i· termini di classe. • Va bene, fa tutto brodo, ma chi man– gerà poi un simile ingrediente? Gli elettori cattolici? Quelli socia– listi? Nonostante tutto, la cosa non ci sem– bra così sicura : né per gli uni, né per gli altri. "- Gli «intellettuali» Non abbiamo mai capito bene quello che significa il termine « intellettua– le )), Ci sono i filosofi, i poeti, i lette– rati, gli scienziati, i giornalisti, ecc., cioè le professioni intellettuaJi. Fin qui ci arriviamo. Per noi intellettuale è l'uo– mo, in qua11;to capace di idee univer– sali.- Ma invece (( intellettuale » è oggi l'attributo di una -categoria di persone. Uno -che non è né filosofo, né poeta, né scienziati, ecc., -che •cos'è?' Un(< intellet– tuale », si -dice -con paroletta dignitosa che co·pre i fallimenti e le disavventure segrete e stende un velo di rispetta– hili tà sociale non priva di quàlche com- mozione (<scapigliata ». Non a caso è una parola -che ha tanto successo tra le donne e con le donne. Abbiamo avuto il piacere di vedere un manifesto di intellettuali contro il razzismo e abbi'.aino veramente ammira– to l'ingegnosità del linguaggio umano. Abbiamo visto' ivi raccolti tanti nostri a.miei .( alcuni, 1 per la verità, si dice non siano stati preventivamente inter– pellati) che ci, erano noti per la loro attività politica e amministrativa e -che ora heneficianb ( essi; ()OSÌ concreti é corposi) del roµiantico fascino di que– sta parola. Ma allora tutti noi in Ita– lia siamo inteUettuali : si isti et istae ... Bene, la soddisfazione di· Monsieur Jourdan è cosa antica, ma sempre nuova. Però certo, cari am1c1 intellettuali, questo allarga:diento di categorie com– porta qualche pericolo : -cioè dove si fer- •ma il titolo di intellettuale? Se tutti di– ventano -cavaliere, a che se_!ve esserlo? La distinzione si chiama così appunto perchè distingue. À testimoniare il pericolo dell'esten• sione indebita, vi segnalo· un piccolis– simo •episodio, ;scelto a caso : -cioè il dibattito su Camus che è apparso su (<Italia-mondo>>, organo del movimen .. to 'giovanile d.c. ltalia-mondo è un ·giornale dì giova– ni. Ora ~osa colpisce in quei dib~ttito •di giovani? La quasi ridicola imitazio– ne dei Forums dei notabili: quelli in– somma a cui l'« Express >>ed il « Mon– do >>ci hanno abiluati.' Assumendo con un. 1 certo gusto la po– sizione .di j emolo, di Piccardi, di Scal– fari e di Servan Schreiber, i nostri ami– ci { tra -cui, intendiarlioci, :i sono per-, sone di.valore) hanno fatto il loro reci– tal non privo di di,gnità. L'umorismo nasce dalla forma inadatta del Forum che trasforma i giovani in sussiegosi (( intellettuali >> che ·dicono la loro pon– derata opinione, come al 'Convegno dei Cinque di passata memoria. Le posizioni sono diversissime: e, se una cosa interessante si nota, è che le più svariate posizioni culturali si ren– dono presenti in questo dialogo di. gio– vani democristiani-: da quella semplice– mente cristiana di N'arducci a qu'ella pa– scalia.na di Mattioli • infine •a quella confusionariainente marxisteggiante di Pompeo .De Angelis. E qui con il De Angelis il piccolo <( forum >>di (<intellettuali >>cade pre- cipitosamente. • Un piccolo elefante è entrato nella cristalleria raffinatissima ctell'in telli– ghentia moderna. Se ne senta il risultato.<( be Angelis):' (( L'as~mrdo dell'uomo nella fase della negazione, è dato dalla -considerazione, in fondo banale, ,che i bambini mori– ranno ingiustamente anche in "Q.naso– cietà perfetta >>,. Si rimane con il fiato mozzo. Tutti ricordiamo il famosissimo dialogo di Ivan Karamazov sul dolore innocente, che motiva il suo rifiuto di Dio e del mondo. ~ Tutto si può dire di quella posi_zione : I ma sen.tir dire che in fondo. è banale perché le statistiche insegnano che i bambini muoiono sempre, è come cam– biare pianeta. Ma siamo solo alle prime chiacchiere : (<Ma a livello delle ideologie c'è il proposito di diminuire aritmeticamen– te il dolore del mondo, diminuendo le ingiustizie. A questo proposito egli fa l'analisi dello strumento che_ crede sto– ricamente più efficace: la rivolta. Però nelle rivoluzioni si ricorre inammissi– bilmente all'omicidio. Qual'è allora lo sirumento? Su questo Camus pensava in silenzio. Aveva diritto ad una ri– sposta >>. Siamo lieti che le ideologi-e abbiano q u e s t ·e but>ne intenzioni (<aritmeti– che';>: si sentiva veram~nie il bisogno di questi sani propositi. ( Ci sorprendia– mo ad usare lo stile inconfondibile del– l'on. Fanfani. Ma la ·colpa è di quel (< -c'è il proposito >>di ,De Angelis -che è stile di purissima scuola). • E qual'è il r:isulta.'.to di quest'impegno delle ideologie? E' inaspettato : la· sin– dacalizzazione del problema. De Ange– lis accerta il fondato diritto di Camus di avere una risposta. Solo -che, sicco– me il giovane d.c. ha preteso di. man– tenersi su una posizione agnostica, -co– me scrittore, egli non p/ecisa la contro– parte. Ad ogni modo il problema posto è questo: ,si può ammazzare nelle ri– volte? Qui il nostro Forum si -conchiude, perchè N arducci sbotta seccato a tutto questo frastorno e dice : « ma chi può darla la risP.osta? Quella che noi pos– siamo formulare prescinde da Camus >>. Ed. è"ovvio, trattandosi, in questo caso, della risposta· -cattolica. Il nostro De Angelis non è meno sod– disfatto per questo. Si sa, •ciò che fa l'intellettuale è la coscienza critica o meglio e più semplicemente la coscien– za insoddisfatta. Ed il nostro è insod– disfatto e problematico!· Non è un bel problema il suo? Il problema dei mo– narcomachi ! Ho un problema : e r g o sum. Ma sì : estate intellectuales, todos, todos f. «Par~iamo dunque dell'Ungheria ... » -Con ,questo titolo, un mese fa circa l'on. Pajetta, retour d'Hongrie, con un senso dell'ironia che ora sa -di ma– cabro, intratteneva, nella marguttiana Associazione artistica internazionale, uno spregiudicato uditorio di "intel~et~ tuali" di sinistra ·sulla ormai stabilizza– ta situazione politica e sociale dell'Un- / gheria, sul deciso progresso economico del paese, sulla ,concorde unità del po– polo magiaro nell'edificazione dell9 Sta-· to socialista attorno a Kadar, il restau– ratore della legalità contro la re.azione borghese e capitalista. Anche a Budapest, quindi, per Pajet• ta - come con gofjagine il Chilanti di Paese Sèra scriveva da Mosca - il ,,

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