l’ordine civile - anno I - n. 11 - 1 dicembre 1959

l'ordine civile Grecia e l'Asia » ed afferm,a ancora: « Europa è stata rapita all'Oriente da un dio del Nord ... al culto di Zeus, quello di Europa è stato associato eome una manifestazione secondaria ....... questi miti ·non sono forse il simbolo della grande -civiltà generatrice di tutta la civiltà europea? ». Il culto di Zeus e quello d'Europa rimonta al nord, si espande in tutta Ella-de, e attraversa, la Tracia ra-ggiunge la parte settentrionale ·dell'Asia Minore, rimonta verso H Cau– caso e si abbina al mito di Prometeo. Durante l'epoca romana non si parla di Eùropa, ma del– l'unità imperiale comune all'Oriente e all'Occidente e nella iscrizione egiziana dell'anno 7 a. C. trovata nell'isola di Phi– lae, Augusto è designato « Signore dell'Europa ·e dell'Asia con– sacrando così l'unità del complesso mediterraneo come i miti e le leggende, alle quali abbiamo rapidamente aecennato, co-lm legano.al Mediterraneo l'Asia Anteriore sino al Golfo Persico, culla della civiltà mes·opotamiche, il Caucaso col mito di Pro– meteo e ,l'Egitto nel qua'le confluiscono e dal quale si irra– diano le civiltà mediterranee. Più tardi col Cristianesimo il nome d'Europa s1 estende rapidamente. S. Ambrogio, nato nel 340, afferma ehe i tre figli di Noè: Sem, Cam e Giafet si divisero rispettivamente le tre parti del mondo : Africa, Asia ed Europa. I commentatori -dei secoli successivi .Paolo Orosio e Fila– stro da Brescia confermano e precisano la tri par_tizione di S. Ambrogio. Successivam·ente S. Agostino afferma che Giafet è l'avo dei popo1i d'Occidente, che comprende l'Africa e l'Eu– ropa, mentre ·sem è l'avo dei ·popoli d'Oriente. L'Europa con essi si precisa, diventa un'unità e già Paolo Orosio la divide in 54 nazioni: resta però indeterminata all'est e lo resta oggi ancora. 'Con Carlo Ma-gno (768-814) si precisa una coscienza~co– mune dell'Europa. •Ma più che Carlo ·Magno, il quale resta ancorato all'ideale romano-cristiano, imperialista e universa– li~ta di un imperium mundi, sono gli storici deH'epoca che ci parlano dell'Europa, però come precisano gli Annali di Fuld,a ( fine del IV secolo), essa consiste ·nel regno di Carlo Magno : « Europa vel regnum Caroli ». E' un impero cristiano, nato fuori di Roma, sotto il do– minio franco, che oggi più esattamente si é-hiamere·bbe fran– co-germanieÒ. L'ltalioa vi è annessa -più tardi quando Carlo Magno conquista i Lombardi ed aggiunge il titolo di Re d'Ita– lia a quelli di Re di Neustria, Aquitania ed Austrasia; e quan– do egli oltrepassa gli antichi limes all'est e al nord, ed i Pire– nei ,all'ovest, suo genero Angilberto, poeta di corte, nel 799 lo chiamerà: Rex, pater Euro·pae e nella sua esaltazione lo proclamerà insieme imperator et Pontifex: Rex Caro1us caput orbis, amor popu}ique, decusque Europae venerandus a-pex, pater optimus, heros Augustus ... Durante il -lungo tramonto carolingio il significato di Europa si attutisee nuovamente, e ten:de a polarizzar~i a nord delle Alpi, e quando Enrico II l'imperatore Sassone fugge dall'Italia devastata dalla peste, egli è accompagnato da po– chi soldati: sostenuto solo ,da quelli che la madre Europa aveva inviati in suo aiuto r(••• exceptis his quos si•bi mater Europa occurendo admiserat) e quando Enrico II, successi- BibliotecaGino Bianco pag. 11 . vamente santificato, morì, un poeta renano nel suo canto funebre consacra la fine dell'Europa Carolingia: Ploret hun-c Europa iani decapitata. Nella notte del Medio Evo la coscienza dell'Europa si ecclissa definitivamente: sarà necessario i-1 pericolo mortale :delle successive o·ndatè 'dei popo-li uralo-alta-ici: unni, mon– goli, tartari, turchi per risvegliare l'idea dell'Europa. Arriviamo così aU'Europa di oggi, coi suoi confini ben delimitati eccetto che all'est ( come all'epoca di Paolo Orosio) composta d,Ì regni e :repubbliohe in pieno subbollimento. Spiriti generosi vorrebbero oggi unirla, integrarla, f~r cooperare economicam·ente i suoi componenti ·per poter o-p– por:i,e. una valida resistenza a.gli altri continenti, e saldarla politicamente con un parlamento, ,con una sovranità superna– zionale che, pur rispettosa della pien·a indipendenza delle singole nazioni, ne coordin;sse la comune politica. E' come abbiamo già detto un i·deale al quale diamo tutta intera la nostra a-desione sincera. Tuttavia esso non sarà integralmente realizzabile se pri– _ma non -avrem-o consolidato -quel Com-plesso Mediterraneo che da miUenni -alimenta la Civiltà Occidentale. Come pros·pettato, sia pure a grandi tratti, l'Europa 'dei geografi e dei mitografi ·antichi, è collegata e fa corpo ,co'l vi– cino Oriente: l'Europa -di •Carlo ·Magno è legata all'Italia solo dalle sue vittorie. E' ,bastata la peste per allontanare il Santo Enrico V dal– l'Italia, dal complesso mediterraneo, e consacrare, sia pure inconsciamente, le •due Europe. · Lo constatiamo nuovamente oggi: l'Europa del MEC, della quale fa parte, solo provvisoriam·ente, la Germania di Adenauer, e l 'Euro-pa dell 'EFT A, della •« Free tra de associa– tion », Zona del Libero Scambio, rappresentano, grosso modo - ·poichè il proc-esso -di sedimentazione è in atto, m-a non è -ancora compiuto - !'-Europa mediterranea e l'Europa -nord- occidentale che si potrebbe chiamar.e atlantica. Quest'ultima Europa infatti trova, sia pure in-consapevol– mente, la sua profonda ragione d'essere nel fatto che le di– verse nazioni che 'la compongono hanno etno.gra·ficamente una comune origine, per cui si dov.rebbe -parlare di Blocco o Fe– derazione Gothonica adottando il felice t~rmine usato -dallo scienziato danese Gudmund Schiitte, ·per indicare il complesso etnico costituito .dai popoli ,germanici, olandesi, anglo--sassoni, frisoni, scandinavi, danesi, franchi. .. In quanto all'Europa orientale, i cui con-fini sono an• cora indeterm,inati come all'epoca -di Orosio, è troppo im·por– tante per non parlarne a parte. Essa incom·be infatti sull'Europa tutta, Gotho·nica e M-edi– terranea come un pericolo mortale. E' infatti attraverso -l'Eu– rasia ,che ,potrebbe passare nuové\mente l'ondata di fondo asiatica che minaccerà -di sommergerla, di riassorbirla c01ne una inutile e fastidiosa appendice, -abitata da gente irrequie– ta, irriduci•bilmente avversa a ·quel livellamento che ebbe in Gengiscano il suo massimo esponente e prototipo. Abbiamo cercato in queste poche pagine non già di di– mostrare, ma 1 di prospettare alcuni elementi sufficienti a fare intuire che esiste un'Europa mediterranea la qual-e fa parte preminente di quel -complesso che solo potrà realizzare l'Eu– rafrica, senza la quale l'Euro-pa non ·potrebbe sopravvivere.

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