La Nuova Europa - anno II - n.20 - 20 maggio 1945

1-- 20mogglo 19-15-------------,--- LA NUOVA EUROPA ------------------ 5 -- LA MOSTRA D'ARTE ITALIANA ·A PALAZZOVENEZIA pro1>osito.e certo la competizione con 13rit;), facendo la sua arte sempre lo collezioni pubbliche è dlsJ>Crata. più llmltata alla srcra della sua coi Tuttavia 1111 sembra si debba acco. ,.;clcnza, anzi di un l)articoklrc n 1 o– glicrc con favore l'occasione dt vedere mento della sua cosclcll7.a, li J>n)s:m– opcrc che generalmente rimangono na- tulto... L'impo1>0larllà dell'arte astrat– scostc negli am>art.omentl 1>rivatt e SO- l3 deriva am>unto dal poten7larncnto no conosciute anche dagli studiosi solo dell'io, ripudiante l'altro da ~- a tr;:wcrso le fotografie e quindi non La stessa, se non J}cggìorc sorte, adeguatamente giudicate. Sl Potrà di· tocca all'arte pro1>ugnatt1:dalle teorie R OMA non st contcntn di esporre 11 non senza retorica. Ma è Il colore dov1: scutcre se valeva la pena o meno dl clnll'u1consclo. le quali non s·appagann cap!lavorl artistici ch"cssa posstc-- la crcati\"ità di Sebastiano giunge ad mostrare ql!":sta o qucll'oJ)l•ra, o dt far dell'autonomia dell'arte, ma \'ogltono dc, mo anche quellt che c_ustodi· altezza eccc:zlonalc:. è notte; vari tonl tede a questa o quella attribuzione. l'autonomia dell'artista In quanto uo– scc tcmpor:iticamente. La Galleria Bor- di azzurro su bru111scuri; grigio caldo Ma in generale la scelta è stat:i lntel· mo. Alla tragedia del cosclc-nte quoti• ghcse ha aperto le sue sale .:,gg!ungcn• e bianco sono rlsertatl al cadavere del llgcntc. e ha avuto la fortuna di mcl· diano questo artista crede di potersi do alla sua collezione varlè meraviglie Cristo e al lenzuolo. Assai più. che tcr le mani su qualche capola,·oro. sottrarre rifugiandosi nell'lncoscto. venute dn Venezia e d'altrove: ha cosl l':meggiau,entu dell:1Madonn:-t,sono gli Per escm1>lo. c'è nella mostra una Egli J}rNende chci ln un mondo reco• messo assieme una sala di Glorgione e azzurri che pregano e si lnmcntano, i1ado111u1di Piero della Francesc3 dl lato dn leggi lnlJ)erfette. in cui domi· 'l'izlano cho rlmarr.) ncll:i memoria del perduti nelln notte• Un ritratto dl sio- cccez'.onalc bellt'zza. A guardarla. scm• nano nrbltrlo ed cgolsmo, sia buona visitatori come un mlrJcolo che non vane e la predella della pala di Jesi bra lm1>0Sslblleche la critica moder- no,·mo esasperare li proprio egoismo • pU.ò ripetersi. Orn ò Palazzo Venezia' di Lo~nzo Lott,o sono anch'essi ca- nn abbia dubtlato dc11asua qunlltà. A S('J)J)Cllendosi nell'lncoscio. nell'lllu– che celebra 10 pittura \"eneztana. Ctn• pllll.\'Ol"I,do\·e 1edonismo del colore parte te quest101h di allrlbuzlone, ac- s1onc dl trovarvi un ordine 1>erfetto que secoli di i>ittura, da Lorenzo Ve: scomp~re e_ la forma si adcb'Ua ngh cenncremo qui soltanto ad nlcune fra e Incorruttibile. F'orsc J>erciò I-1:ln· i neziano al 1'i<'Jlolo.dal Trecento al Set- accentt quasi tmpi-csslonlsllcl cli luce le 01>cremigliori: Esequie di S. Fran• mann diceva a Taine: <1 Dove cercate teccnto, Nella prefazione al cffta!ogo Oltre che con Qualche fo1'le rltratto. ces<:odi Lo1·enzo Monaco. Mndonna e voi la salule? Suppln1c che l'lncoselo gll organizzatori della moslr.1 si scusa• Jncopo Tintoretto e~ esalta con l'Ada• Santi dt Matteo di Ciovann\, MnLlonnae non conosce mnluttlc "· no di non aver completato la serie I mo ed Eva e col Camo e AIJele, aml>o Santi di Luca Signorelli. Crocefisso L'at·te non è, nè può essere mal au– ·dei grandi veneziani: si diano p:ice. dipinti tra Il l:i50 e li 1553.quando egli astile del Plnlllrlcchlo. Madonna del to,101110, come ncssunn 11ttlv1tàumana , non è la serie completa, è la qualilà scoprl\·a a sé stesso e al mondo le In• Borgognone, Il Oeato Lorenzo Giu~tl- è autonoma. Sl potrebbe ·dirla etero. dei singoli og~ettl che -conta. Mentre finite Po~bllltà artistiche del lumi- nlont di Gc-nllh:.~Bellini, un mera\i.• 1&oma, purchè si sia disposti o ra:r ca– osservavo la mostrn. ò Jlass.1to u• m<'I-nlsmo e della: vlbrpzlonc cosmlc~. i:tlloso trittico del Botticelli. tre 01>ere dcrc l'accento non sulla ctioendenza resciallo Alcx:mdcr. Ilo poi aJlPl'C"SO dal Plazzctt.t, Tiepolo, Canalt!tto e Gum- fra \e ph'.1re-licidi Cosmé Tura. un Cri- dell'arte da una legge cstranc:i, ma giornali che nella stessa matuna avC\'ll di cl rivela~o Infine la fioritura artt• sto di :\1nrco Zoppo. una Jnruronazlone sulla sua uo,t-autonomw. sull°Linterdl– vtsitato l carabinieri, Il Luogotenente sttca della \•cnezia del Settecento. di Cima. un.:1 Madonna di 'riz!3no. e J>endcnza cioè tra l'nrte e le altre ·generale e l'on. Bonoml. s 11ctiamo che Alla mostra di opere di pittura ve- una di Bartolomro Veneto, un rltrat- umane .itttvllà. L'eteronomia (ossia abbia c 3 p1to dove è 11vero \'Olto d'J· neziana· provenienti da pubblici musei. to di Paolo Veronese. l'Interdipendenza trn l'Io e l'altro· da talla.. gli organlzz.ntorl .ne h.:1nno ag_g\unt:, Ce n'è più che abbastanz.., per ral- m~. tra l'io e roggt-tlo. e J'impllc.1zio- Loren1.0 Vent'zlano cl g1unge da\fa un'alt~a ~I qun~n pro\'e~lcnll da col• !cerare 611 occht della mente. ne, nell"atto creativo. dl tutti I gradi Ca' d'Oro con un polittico ch'ò un glo- lezioni pnvntc d1Roma. Non sono man- della coscienza) ti ciò che conscn1e al• 1.ello dove lo stile bl?.antlno domina O cale le critiche preventive a qur.:sto LIONELLO VEN'l'UIU l'arllsta dl rest.ltulr<.•'alla società tan• quelÌo gotico affiora. con tutte le qualità ~~ 3 ~~~~!~7;;Cn~:sr;:u 1 ;:,e~ 1 1 ~:~~ di colore smaltato proprto del primo nito all'artista per ogni via e con ogni e accenni di umanità proprt del se- mezzo. Si stablllscc cosl un rapporto condo. Passano clf'(":lcinquant'anni, cd p E R e H E' di dare e di avere, dalle cui oSCt11.1zlo- ecco Michele Glambono. che rinunzi:\ nl dii>encle la maggioro o ·minore po- agli srogi:;i ciel colore e si raccoglio l>Olarlt.àdell'arle, In ulttma analisi, la nelle sue llnee slnuose o nelle sue sru- sua nrng~lore O minore univcrsallt/'I. mature dl chiaroscuro. chiedendo :ilio T u R A A questo punto occorre precisare stile e gotico fiorito• Intensità dl r,ic- L A L E T T E R A· che In una società com<' la 1,reseme, cog\lmcnto e vita Interiore. Un 1itrat- In cui vige la divisione del lavoro, gll tino del Car(Jlnale Fr:fncesco Gon~ag:1 Individui scamblnno u·a di loro non dipinto- da Anflrca Mantcgna attorno E soltanto strumenu m produzione o 'b'o,140 60. , .. ,cv\cr,c_.,•,~u~~~t~1 ~Un~: 1~~1tf~~1~~ 1\101\T PUO' NON ESSERE POPOLAR !J lll~ZZ\ di consumo, Ol)Jllll'c'oJ)Cl'elntel- lctluull, ma si scmnblano altresl una e mornl<': l'umanesimo è in atto. Il go• 1 1 1 h somma di esperienza condensntn· nel tlco ò scomparso. Pochi toni di rosa ESISTONO varie maniere di allon• 1 gonc, ma .o se tema !flamon nno, c e Prodotto del loro lavoro, esi>erlenza ,e un disegno sicuro del profilo: pochi tanarc l'arte dal papolo, o - che da lui derwa, è la pietra che la tra· che tende conllnuan,ente 3 sanare 11 centimC'trl di pittura e un grande ca• fa to stesso - Il PoJ>Olodall'arte. dizione ci lega nl collo per tarc1 anne- distacco, tra l'uno O l'altra attività polavnro. 11 f3sclno che ne emana è E una di oueste maniere è la persi• i;-are net ma1·e dell.:1nostra lcttcratu· umana. Ne consegue che In ogni mo– tnsJ>legablle. SI spiega Invece troppo stente e generica denuncia delj'lmJ)O· ra. Un grande artista suol sempre, mento la coscienza dell'individuo, \n: bene Il jlr:-tndo San Sebastiano del mc- polnrità dell'at'tO italiana. Si afferma con l'ecc~llenza dell'OJ>erasuu, infran- tento a l)rodurre un determinnto be· desimo Mnntegnn. pC'rchè è un pc7..(Z;O da taluno, con l'ingegnosa affettazione gcre una diga 1>ercrearne una nuova, ne, ha presenll I dati della sua espc: di virtuosismo <'CCelso;mo t'animn è del sah·atore delle patrie lettere. che 1>1Ct 3\·anll; Intorno a Questa nuova rlenza O una Quantità lmprC<'isabile assenlL. rarte ltallana. la letteratura tn ts1>e· chiusa si addo11nentano. le acque e col dl dal!, che provengono a lui, già eia• Contempor:mel del Mantt-gno sono cle, è stata per motu sccq_lt Lm1>0pola•t•·U11>0 Sl fanno Hmacciose, lmputrldl· borati, da altre coscienze, :ittraverso due decor.:1tori squisiti. Napoli ci man• re, non riflettendo essa le as1>lraziont scono. lo strunlC'nto di produz!onP.. u mezzo da una Madonna e Santi di Bartolo- e i monlU delle e masse», che sl è li t'.Om[)itOdell':lrttsta, degno d1 un di consuuto, l'oi,cra dell'intelligenza. mco Vlvartnt. dove la pocsln della dc chiusa in uno sta.Ilo .:1rcadlcoper non tale nome, è Quello di !"om1>crcle ac- Tra II coltivatore et, tabacco, l'oL,"'Cralo corn2'lon(' fcstos..1Incanta. Milano e An- aver contatti con il mondo es1erno, c que morte o creare una nuova cor- che con quel tahacco confeziona una cona cl offrono due Crivelli. uno gran- simili; materia quanto si vuole opina- rente. Sotto questo aspetto, sono Po· sigaretta. li tabaccalo che fa vende, il de, l'altro piccolo. ambedue ca1>ilavort. bile, li cui effetto J>Crò \! Quello di ne· chi gli scrlttort 1taUanl che nanuu ciabattino che la ruma mentre risuola ma per diverse ras,ont. Quello picco• centuare un divario che bisognerebbe· osato Interrompere. nel grigi anni le mie scarpe, lo che scrivo . .1ven· fo ti tutto accentramento di gemme, studiarsi Invece di rlcomparre. sia traS(.-orsl, la riposante oz1os1tll mauu.r do calzato quelle scar))C, si stabilisce tutto armonia: una testn per gli occh1, con l'esame diretto delle fonti, per rl· ntrma, per creare qualcosa di nuovo; un r:iin,orto di esperienza di cth clascu– che. quai.I dlmentlcano di accorgerS1 cercare tn qual punto della nostra stcr e1mure ve ne sono stati. Per gracile .no di noi sl giova e a cut cinscuno delle forme squisite• Quello grande ra ria letteraria si produsse la fratturq cho sia la loro 01>cra,per debole che di noi dà nuova concretezza fissando• ,sentire lo sror1.o di sovrnec.irtcare gll di cui tanto si discorre, sia per uc• sin la SJ)inta da essi data alla storia 13 In un nuovo l)l'odotto. Simll111en– ori. anche n rlllovo. I broccali, l mar- ccrtarsl della gravità del guasto e del delle nostre lettere per farla progre- w tra i costruttoili di nuovi acro– mi t festoni di frutl:l con un gu!ltO modi di porvi r1paru... · dire, non si 11uòtn buona fede non ri· plani, t piloti che li guidèra1.mo, pl'Ovlncialo e J)èscmtc' che pare non Non condivido comunque tanto pc:,- levare lo sror7.o sostenuto dal nostri F'autkncr che scriverà Pylon, Sàlnt .· sogni nemmeno che cl sl.:1 la Pàrol:. simlsmo; non mi sento l'animo di SO· acrlttorl; srorzo tanto più. lodevole Exui>éry che scriverà vol d~ ,iuit, abbastanza. l~ppure Il genio di Crive111 stcnere li discorso di tnnll diletti a1n1· quanto nrnggiorl sono stati gli osta· mc che leggo Quel lll>ri oppure odo riesce n dominare tutto quel suvrn1,- ci sull'impopolarità dcll'arle lt.1\lana, coli che li fascismo av~·va di~mlnato sulla mia tesla li rombo cli quegli ae– ,>orsl di moLtvl. anzi lrno esaltnmento discorso che si ra generico o bscuro, nei cam1>0della cultura. roptanl. si forma un tessuto di espe- da esso. coo una tecnica cosl prodi· \-ia via che Si allontana nel tempo alla Per uscire dalla opac1tà de1le Crasi rlcnza a cui ciascuno d! noi a~glungc giosa e lm1>egnativa dell'animo dell'at• ricerca di e pezze d'appoggio•· detto e non dette occorrerebbe a que- un filo servendosi del proprio ago. tlsta. che persino la tecnica d.ivent:l Abbiamo ereditato una tortun 3 su su:, i>unto r.:1r~del nomi; ma preren· Perclb sl pub leglttlmanu•nte "IUP- per una volta grnnde arte- cui gravano. è vero,. J)lolll debiti, ma sco astenermene fidando nel buon gu- porre che l'operalo ebanista, nell'atto 11 J>lttore più ampiamente n1ostrato il patrimonio è cos))lcuo: accettandolo sto dei mlel eventuali contraddlttort. d'Intraprendere la costruzione .di un è Giovanni Bellini. dalla grilnd-iosa In• esso et obbligherà a pagare tra ta~ Essl sanno che, malgrado li fascismo. tavolo. abbia presenti alla sua coscl~n: coron:izlonc di Pesaro del 1475 alla e ·11>0techeI nove dco,ml dcli ammon• c'è stata In Italia una letteratura che za. non solo J'es1,e1icnz.1derlvan~egh ·Madonna col Dnmblno trn S. Giovnnnt tare, ebbene paghiamo. ma !10" abbta• nessuno dl not potrebbbe senza ver- dal suo particolare lavoro, ma tutta Battista O u11a Santa che pub datare mo il diri~to di rlfiutarc l_ercdltà. O gogna ignorare. Bisogna saper riCO?O. l'espcrtenza dei suol contemporanei circa il 1510. Glo\iannl Belllnl è uno forse vog'"11-unrare gli Ailstarchl e scere al cont.enworanei I loro meriti, Intenti come lui ad un lavoro utile; dei più grandi pccll crlsllnn!. dt tutti t correggere le opere di Omero, prmiu prima di acctngersl ad un ouai.'ìtal'il più O meno egli ha conSJpcvolezza temi>i e luoghi. e l'intensità della sua nncora di aver detto se cl, conviene lavoro. e Perchè allontanarsi dalla· dello stadio di svllu1>po della tecnica, pietà st dispiega n trn.verso torme va• accettare le 01>ercdi Omero. Sarebbe bellezza vera - diceva Lenin - e rl· dello scienze e delle artl del suo tcm· rtc, l'una pii) teltce dcill'altre. ruò farti un grosso eq:ulvoco. anzi un errore. nunclarvl auale buon punto di par• po; e nella misura in cui ne è conS:l.· grande e monumentale. o 1>1ccoloe E' troppo tacile affermare che tutta ten 7 .a per gli sviluppi successivi del· pevole. n tavolo da lui fabbricato sarà accurato. ma la sua creatività. è sem• la letteratur.:1 nata sotto l'oppre sst0. 11: l'arte, solo 1>erchè essa è _vecchia?•· bello. 0 brutto, ulite o inutile, ti çhe pre naturnle. sicura. composta e com- fascista era e o fascista o fasclSllzz.a Ma noi non possiamo llm1tarcl. F,(X)- cl consentirà di giudicare lnfint! della mossa. Persino nèlte ~nque ramose al- ta i, ed era indifferente al concreti pcrto u buono, a 1>rometterc di rlma• t>erizla e del valore di quell'ebanista. legorle dove n motivo vuole essere pa- problemi del J>OJ>0lo, ed era a st ratta, nergll fedeli e di non vol&ergll mal le A maggior titolo tn un artista que– gano. 11 tono cristiano permane nella e nella maggior parte del ca s l sl rlv~l- spalle; ma dobbiamo dare una CO?JC:~-st:i consai>evolczza deve essere totale senslbillt.à dell:i forma. ge,ra prop11o contro quel popolo a cui tezza alla nostra promessa, con i assi· cd es)')llclta. L'arte è una gronde dissi- Due Carpncclo, non del pill belli ep: era deslinnta; J>iù dltlìclle ti indicare. au3 r1"cercadel buono e con la pertt· 1,au·lce dl esi>erlcnza; e un artista 1>urc dellz\ost: niente Glorgton~ (con tra le opere infette, q,uellc In cui sl nace Jnda5;\ne volta a dctermln.:1re le spende i.n un verso o In ui1:i1>enncllata preghiera cli andnre :illll Galleria Bor• avverte Invece II sintomo di un_rl• condizioni e I modi onde Il buono si rnnw. eSJ>erlenzaquanta torse ne oceor– ghese} cd eccoci a Tlzlnno. La p.:1la scatto alla servllltà. quelle In cut fi~u- attua. re a cento oi>Cralnell'(.-ciificareun palaz– d'Ancona del 1520ò un~ finestra aperta rano e contadini. cd operai•• non 1~: Cadute e smarrimenti :ion manc.1nu zo. Perciò l'artista non può lsol:irsl, non sull'arte moderna. sulla conquista della porta, ma personaggi vivi, che co . mal• In nessuna cultura: 1.1o1chcsu può, se non o tisch'io di perir~. accentua- lo dell'uomo sulla tu• cretamente vivono la )oro csperlenz..,, uaiche nostrn cittadella letteraria alr i·e 11distacco tra la sua atllVJtà e c1uella : 1~~~~ad,fm~~g~~i O cose ne? gener;1lc la Qtiale (a1>Pu! 1 to perclli) concrctn· glumo visto sventolare Ja bn"cllera del suol slmlll, Egli dev'essere avici? effetto di luce e ombra. Il colore. che mente vissuta). non pub non dt~ 131 1l dell'astrattismo. 1 vessilJHerl di 11ue- cli esperienza nltrul, deve rars! ricetti· • non è plù ratto di bel colori, è diven: re la sua funzione dlalclllca, 0 a < t redo estettco pretenaevano lso-- vo al massimo grado, deve studiarsi lato li protagonista: esso ordina. rivela opposizione alla Politica della caSla fa~sl cdal mondo circostante, esaspc- di allargare sem1>ro più l limiti della e nascC\nde, per giungere a un·un\tà dominante: più dlfficllc, ripeto. fu, rando 1 moti\'i del distacco tra l'una sua coscienza, sino ad aCQ.uislre l'in· (H visione plO serratn di prima. E II quanl? tali opere sono poche e 3 a~ 'l'altra attività umana, distacco che tera esperienza del suo secolo. Uno Pier Lulgl Farnese ch'è del 15.jG ne: tica s1 collocano In una certa mnl1ntci ~onsc ue dalla divisione del lavoro scrittore che oggi menasse vanto di centua tutto questo In un effetto di sa tradizione delle lettere ltall~ne:. 1! gsoctetà capitallsttca. La messe sentirsi pago doll'es1)Crlcnza Inerente grandezza, di vita e d! moto. Tutti sanno qual è queS t a ti ad~: ~~ll~tortus co 11 clusus, si sa, non è mai alla sua particolare professione, e vo• At rnarg\nl della pittura vcnezlnna ne: è la tradizione m.:1nzomana. . • . ma essa sl ra tanto più gra· lesse Ignorare li progresso della tecnl- stanno Sebastiano del Piombo e Lotto: miro il Manzoni; _ma ml è lnSOPJ>?1 · copio~;nto >lù rartista si tsola, recl· ca e delle scienze del nostro tempo, ambedue vengono da Yenezia. ma han: tabile il man?.Onesimo, Quel compie~ ~ia.dCl• le Jcne capillari che allmen- respingendo ogni nozione relativa al no sentito II bisogno di gettar nonu atteggiamento etico ed c st cttco, cloc, cn ~ 1 8 coscienza con l'afflusso bombardamento dell'atomo, o che so verso Roma e anche altro\'e. La Pietà che al Manzoni si ricollega piutnfla~: ~~~1nin S::e1 esangue» dell'Intera so– Oi Viterbo dlplnt3 da Sebastiano nel me che nella soSt.an~. e pur u I tà L'artista astratto aooutat..a cosl 1520-25 l! disegnata In modo degno di ro~1lnaa,,z'o·n1dill~~a :i:r~ ~f~r~:\11 para• ~aeutOnomia ' ma rinuncia alla popo- Mlchelangclo. con molta grandlOsltà. e .., (_Continua In G'- pagir1a).

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