La Nuova Europa - anno II - n.12 - 25 marzo 1945

· __ 2 ------------------ LA NUOVA EUROPA-------------- 25marzo 19-15 -- parai(one e Ia nostra povertà- cl lm· ponevano. . n tasclsmo, posto di trontl' a queGto fnSOlublle problema, lo affrontò i:lando J)rova di quella che. fra le tare che lo rodevano, era Corse la più grave e la più disgustosa, voglio dire l'insinceri– tà. Sl fecero leggi nelle quall nessuno credeva, sl distribuirono tessere sulle quali erano scritte promesse che ben si sapeva di non poter mantenere, st tmposer{) limitazioni di. prezzi.e di con• suml che trovavano nei faltt una quo– tidiana smentlta. D'altra parte. a sfo– go del malumore che t governanti pro– vavano di. fronte alla resistenza pa1sl– va della popolazione e alla gravltà stessa della situaztonc, sl tnfllggevano a casaccio pene severe. GH ttallant sopPortarono anche qu~ sto. grc1zlca quello scanzonato scettl· cismo che è l'equivalente medlterra- .. neo del sense o/ humour anglo-sasso· ne, ma sopratutto, gr;azle a quella te11- tlenzn alla duplice verltci che il nostro popafo parta con sè dall'età della con· tro-riforma e che il fascismo ha pur– trOppo rinnovata e approrondtta. Ma non mnncava net miglior\ un sent<· mento di vergogna e di sdegno per lo s1>etrncolo che offriva un paese dove tl legislatore firmava leggi che eglt stesso avrebbe violato e il magistrato era costretto a distribuire anni di ga• 1era per falli che e,tll stesso quotldln• nament:c commetteva e I cittadini af– frontaVuno ll pericolo di unn condan• na pennie con la disinvoltura e In ras– sei::nazlone con la quale uscendo di crisa In una sera d·estate si affronta un LA SETTIMANA 1 ce~!~sf;~è ~~~tt~ 1 ~~a~e~~f:t!,~:S~~ f! f~nS:J~~':,~' u ~ft?S~, ~1re1f:.e;,;:u~~ :~1~e~~~;f e:: 11 ~~n;1~~J:,;:e aft:ie~t::;, desco per la pace: le confermano /or• to percht non. sono d'accordo su que• no,i è rosea. matmente oli ambie11liufficiati alleati. sto appooolo. A•!fche IL fatto che il co- In quest'ordine dl aroomenU rientra Un alto fu11zlonariodel ministero de- mandante in capo dell'esercito polacco la e Convenzione economica di mutua glt este·rt tedesco, Fritz II esse, venuto dipendente da Londra, generale An· consultazio11e • conclusa testt a Pariol a Stoccolma, ha tentato dt p,-c,uler con· dcrs,, abbia trovato necessarto di con- da Francia, Befulo, Olanda e Lussem.– tatto con la legazione inglese. senza riu• oedare tre generali per ,- dlveroenze b1uoo. Altri accordi commercialt e ban.– sdrr.i. Il passo tedesco ~ stato comu· personaF », è sJonificativo. Certamente cart so,w stati conclusi fra la Jò'rancta nicato dal uovemo britannico al due st tratlfl di dissidio politico. e non sap- e il Belgio. orandi. alleali. Tutti tre sono d'accordo piamo fino a che punto siano stati rl· Per le condiziont finanziarie ed eco– .sul ma11te11imento deU'esioenza della mossi perch~ propendevano f)er il oo• nomlclte Uallane avrà importanza mas- resa inco11dizio11ata. vento di Ltublino. . swia la condotta degli Stan Uniti. La Nella vreparnzione della confere'llza Abbia11wora lo scloolimento del Con· missione Quintleri-.Mattioli, ricevuta. a, dt San, Prcmctsco st chiflrlsce sempre stolio nazionale polacco a Londra de· sue, ritorno dal yovemo H 17 corrente meglio l'ntteogiamento frallccse, grazie cretat'! d~t presichmte della repubblica lia prese 11 tato uhà nota de\ governO a dichiarazioni fonnali oovcmative. La Raczkiew,cz. americano espo11ente i punti rlt vi.da Francia l11tende insistere sut pattt re- U110dei quattro socia!i~tt dlmlssto11a di Questo riguardo alla situazione mo- :~~1~~,~~ti~J,~ 'Ji' 1 ~r:~c:z~~ 1 7l'iu~~;i~~r:. ~~. ~:: dt!i/J:;;,~~- Sf e ~ s;~~n1~' c:a:~r. ~i~~~r~a an:l~~ 1 !St~i~~ori~ 1 :i~~fa,~:. 11 ~i~ mento dell'organizzazione mondiale do- laborare alla sotunone .dellQ.qucstlo~e II primo punto te autorità americane vrebbe essere tale da 110nparalizzare polaccll, con l'i~tento di cretire relazlO· hanno preso f1' cowiiderazione, e stan– quello di questi vatti locali. Al pri11• ne d~ buon _vlcrnatotra la Polonia e la ne discute,ido con. i qover11talleati, la cipio delle orga11izzazio11i regionali st Russi'!.. Eull. ha fatto voU perchè Leo· vos.stbititù di re.çWwre all' /lolla (se• è anche mt1ni/estato favorevole il prt· poli s10 1asc,ata alla Polonia.-e soprat· condo t, suggerHne,itt della commlsslo• 1110 mt11istrodel Sud-Africa, Smuts. tuUf! li.aa, ermato _Ia nccessltd che sia ue J 1c; piena autonomia monetarla. Jn• L'Italia aveva domandato di inviare costituito m Polon,': un ooverno_v~a• tanto -il gouerno deuli Stati UniU ha osservatori a Sa11Francisco: la doman· me11terappresentativo. _c~s!da d1ss1'pa·riconfermato faccreditame,ito ili dtvtse da non è stata accolta. Ciò secondo ·in· re i sospetti che non si intenda tratta· alrlt(llia di tatuflc spese (cio~ una par- formazioni loncli11esi. re la Polonia come paese incltp~nffe.nte. te delle Am-lire) oltrechè det ricavo Della co11fere11Za di S. Francisco, e La, prepo_nderanza.russa nellLuiop'} delle e~vort'aztont italiane.· In oe 11 era- temJ)Orale. della futura organizzazione mondiale, orie1~ta~esi rispecclua ~~che nelle di• le fl oouemo deuli Stati Unitt st t tm- Q ha parlato tt 21, a Glosuow, 1l ministro chia1az1tn~ldel.primo 1nl111stro flnlande- ptgllalo a dare il 4uo aiuto al nostro Un governo ilemocraH<:o non può ft:::i/e'J:;gg11;:;;1u:r~er;o'l::.ul:01~ se Paa_s1~1vl a,Jm oiomale r~edese. re~ 11e,lu sforzo per moba,uure al masst- pen>etu,1re questa atmosfera di ln!-ln- ha detto, vanno t11sieme;occorre perll ~~\1~~/!nF'~::Ì!11d1a s;;:,f;el.i~io~c:~~v~:. r~ialc attività iii t.li.1. 1 isa eSlera dell' 1- ~~~ità s1~e1~l\'Crl~ts:at;;:~·n!:o~~e ast\ld~ ~~~ :;c~~:r:e, s~~i1~:i~io c110;1 s i~t~,:a~g-:~~~s1L7v7'}1a~1t:a~l~lfo a~~~ v3:s:on~b~~~: . 1ulluc~rdoali~ poli~lca .c~mmerciale. volontà e alcune clamorose operazioni cettati. ·1:.·den ha anche parlato specifi· zione culturale et/. economica. I vaoht il oove,no deuh Stoti Uni~i h~ espres– di polizia per assi"Curare realmente camente dell'Europa, che 1101idovrù disegni dell'anteoUerra per una con/e· s~ la Slfa spera 11 za che ~ ltalrn possa l'osser\·anza di obblighi e dl restrlzlo- mai cadere sotto il dominio di ~a sola dcrazione nordica sono dunque posti da ,~coSlru,re la il~ eco,~~nn.asecondo le ni che sono da anni unanimemente potenza. ma esse1'e u11ita 'OCT la libera parte. lm~.e dl f)rodUZl(!ne_PlUadatte alle rii .violati? volontà del popoli e1tropei. Di mia tale Mosca è divenuta uno del orandt cen· so,1>e ea alle attitudml del suq popolo, Si dirà r?rse che ogg\ si può rare aJ-' ~::r;~ec~n;~~~t~~'r:i~t~r::i: ~1r: :~1~~ ~tn1~~~tTr~~~~SoDH t~r:g~tt~ g :f~i:. iut!~~llf:~1 ;~i:-c:~,~~!!~~ci!~~: .fidlamç71to apprnto su quelle forze mo, oovemo 1nqlesc mette avantt, r1uesta re e inviato personale dt Roosevelt llttrt,ver,so l mlermezzo f)rwato, su una ra i. su e qua 1 non poteva contare li prospettiva· E,lwar<lFt,,mi che è stato ricevuto dai hw~e multilaterale e no,i discri111f11an.- ·fa.sc1smo. l\la. ancora una volta. non · o Pontefice Il '1ome del "Flynn ~ stato te. Sono sugoerlme11tl signlficatfvt e di accontertlamoci di parolt; e guardia- Il ooverno souietico ha annunciato fatto conle quello di un intermediario vasta portata, clt"éham10 già dato luogo mo in .tecla la realtà, L Italia. attra· la sua decislo11edi denunziare il trat· 11fficioso tra Vatlca110 e Cremlino· e a discussioni e più ne daram10, ma la ver~ ladfatas~rofe. ;1 è ltber~ta di un tato di amicizia con la 7'urchta del ormai è ammesso ch'egU JJbbia cOm- cui sostanza, ragio11evolme11te tnterpre- ~~~~~1:zav~~~~~ le,_, ~•lt~o~~rpn~:;:; 6~ 1926. La llichfarazio11e è formulata plulo una missione informativa. tata, et sembra. sa1«J. . 60no rivelate forze polltlche che clan- 1n maniera amichevole per la 7'ur• e .._ l'er quanto ngu(lrda la ~1costru·zlone no prova di \·ilalità- e che fanno hene chia; ~Ili no,i nwdJfica la,. sosta,). Segnaliamo ·1c voci e re· discussioni italiana., in aggi1111tai P_IOdotti, che·" BJ)erarc di un rinno\·amento dello spl- za dellatto, che C!)ns1stetn Wla ripre- Intorno alla Spagna Si parla di una govern~ americ1mo formrd. alt Italia rito nazionale; di fronte alla brutale sa totale di. Uberto della Rt1s&Ja rls~~t· revisione radicale dl!lla politica estera fedi assisterla ne~ mantent':re un livello C>ppressionedeinm·asore, il nostro po-, to a que1la_potenza. alla vlgllia.dellm.; sa nola: la Sp gna penserebbe a di- " spen_sablle da tenor di vi a p1;r la polo ha rltrovato virtù guerriere che tervento d1 essa a San Fran1isco. !J c~l:rare guerra gal Gta pone. Probabil· pppolaz101lectvile, il oover110italiano, rifulgono nella dura lotta del partlgia- noto co.me la stampa e la radio sov1e• monte essa presenterebbe la dichiara• d accordo co~i quello deoli Stati Uniti, ni; •la guerra contro il tedesco è sen- tlç_aneoti ultimi tempi abbiano tenuto ztonc come un atto di solidarlettl con ~ia oid v,red_rspostoun r,ro!irnmma dt tita da .ilcunl strati della poPolazlone 1m Unmtaooio piuttosto brusco verso la le bbll 1 sml merlcane· (L 1nlnt· unportazto,ii necessarie per la prima nelle sue profonde ra~'lonl morali. Ma Turchia, rimproverandol~ l' attec,oia· str;e~:oli ~~fe;t s:agnolo Lequerica rimessa tn. efficle11.z:a. dell' att_:-ezzatura scambiare questi. che sono l S.?gnl au• mento ~a11J,bioiw du_rante lattuale guer- infatti ha parlato recentemente tn mo'. produttiva e ~1ulustriale italrana. Sui -,ural\ di una rinascltn del paese, con ra e q1~ah/icm1do dt semplice mossa op• do sil;ipatlco dell'unione panamerlca- fo11dame11todi questl s!'ogerlmenti e la realtà di una compagine nnzionale portunistfca la sua. dichiarazione dt na e delle decisioni prese a Clttd del accordi, per il tramite diplomatico nor• ormnl. ristabilita sarebbe una pericolo- guerra alla. ~ermania. Messico (o a Chapultepec). Ma questi male c.rapienamente rtstabil1to, si ~pe• sa illusione. Non nascondlnmocl che La comm,ssione delle tre potenze per allettamenti n,,n sono bene accolti dal· ra dl oiunoere ad una collaboraz1on.e Ja massa del popolo Italiano, trm·lata la formaz[one del ~uovo ooverno po- l'oplnio,ie pubblica net pae.d alleali. veramente e/fi_cle1itefra Italia e Stati da un ventennio dTcorruzione e dtso- lacco sta lavurando s~gretamente a Mo- St accentua l'impressione elle tl reot-. U11ittper la ncostru-zlone eco11om1ca e rientata dnl tragici avvenimenti di sca. A Londra e a n ashl11ototist_.con· me di Franco non sia desth1ato aà nu111elarla. que~to .perl~O- 1:"trà riacquistare una ~w:~~ P~rg:,'t: 1~:~ic:;~d:~;p~:;e~~~~r: ancor lunga vita. O fi~in~rf~1~ac1ì 0 ~~~~tggl~~~~~~~rs:t~~ San Fr?uclsco:. sarebbe_ro Slatt fatti Una triste nota ~er l'Europa conti• fir~/!'u!~'è~tr':- 0 :;:e:~~ 1e;:naur~~r~ J: rieducazione. Frattanto questo popolo. ~:;:~. diplonwticl a Mosca in queSlo nentalc ha risuonato quasi contempo- parte dt Egitto, Slrfa, Libano, Iraq, d_ell~Clii fiducia e della cui pazienza Intanto diviene sempre plt'l.chiaro raneamente aolf Stati Uniti e i,i lnghtl· Transglordania, Arabia saudita. E' un Si è tanto_abu~ato, stenta a prestar, {e• che tra f polacchi all'estero non c'è a/· te1'ra. Tanto Roos!_velt. qua11to Chur- avvenimento importante, dt cul ripar– de a n~IO\ l i<h:>ali e si rifugia _nel pro- fatto q11ell'ima11imlttldi co11sensoper, chill han110parlat"'lfdel pericolo di ca• leremo. Diciamo t11tanto eh' esso 'PO– prlo e 0 olsmo dome st tco e lndl\•lduale. il governo di Londra che surebbe fle, restia per i popoli europei nell'inverno trebbe esser riguardalo come un con- D'altra p..1rte,quel rls'\"egllo di rorze cessaria perchè questo potesse tener te· prossimo. Roosevelt ha affermato che I trapposto della demmcia sovietica del morall di cui •dobbiamo rallegrarci tro• sta ai suoi avversari. Qunttro eminenti fl popolo americc,110dovrebbe fare sa• trattato rus.~o-turco. va la sua contro·partlta nelle tragiche mem.bn (lel partito soclatista, che è uno crificl per inte11sificare l'esportazione • • • conseguenze del dls..1stro mllltare ed economico. L'apparato statale compie. ===-==============""""""""""""""'"""""'"""""'""""""""""""""'""'~"""""""""""'""'""""" tamente disorganizzato, le forz'c'di pa– llzia esautorate e impotenti. la dcl\n· quenza, spesso armata, che fioriSce, la corruzione. alimentata dalla miseria delle nostre condizioni, che dilaga. .r-.fa quello che è forse nrnle più pro• fondo e più dlrtìcile a curarsi è rasso– Juta disaffezione eh~ si è creata fra Il popolo e le leggi eh~ lo governano. Le çausc di questa elisi della legalità ri· salgono al periodo fa9Clsta. Il fascismo, che non soltnnto ern privo di una ba• se morale, ma era llltessuto di elemen– ti irrazionali, non sèppe mai creare un ordine e una legalità. Tutti ricor– Uano come le stesse leggi che li fasci· smo emana,·a fossero sistema,!tcamen• te violate da coloro che avrebbero do• yuto Imporne rosservanza. Il rispetto della legge sembrava fnr!salsmo a cht gabellava per rivoluzione tn cammmo lo sfogo sfrenato del propri appetiti tndlvlduall. E appunto per questo lntt• mo dlsprezzo della legalità nessuno abu.sò tanto dello strumento leglslatl• vo quanto li fascismo, il quale non po– teva sapere quanto sia delicato quello strumento e come esso sl spunti nelli! man\ dl un legislatore Incauto o tne– s~rto. La legge cess() dl apparire qua• te 11romanticismo giuridico cl ha inse• gnato a vederla. e cloè come un·espres– slonc della coscienza sociale. E u clt· tacllno reagi con l'lncl!ITerenza Ja resi• stcnza pnsS'lva. l' industriosa 'elusione della legge, Armi lnvlnclbl:I, di fronte alle quali !I rigore de!J.c pene a nulla giova se non a gettare maggiore dl· scredito sul legislatoro. g In queste condizioni. non si t>('Ssono Imporre al PélCSepesanti controlli di cui soltanto una organlzznzlone statale pienamente efficiente pot!'ebbe garan· ure l'attunzlone; non si può p!'etende· re dai cittadini che si sottopongano a una dura disciplina, accett:mdone com– postamente l rigori e I sacrifici. Ma allora Il governo deve rassegnarsi alla Inazione, deve lasciare che si scatenino gli egoismi lncllvtdua"I\. che il ricco e il forte sopravvivano mentre Il po– vero e Il debole soccombono? No, un governo .non pub fare questo pcrchè è suo compito sforzarsi di ripartire fra I clttat'llnl le magre risorse del paese. l\fa esso deve adeguare t suol sforzi alle sue possibilità. A nessun caso il proverbio di Mao– metto e la montagna si attaglia come al rapl)Ortt fra li legislatore e l citta· dlnl. Se Il cittadino non si avvicina alla legge, la legge si deve avvicinare al cittadino. Crlst dl legalità. qual! quella che attrav,ersiamo, si superano solt.an • to temperando il rigore delle d!s~osi· zlont Jegtslativc, rendendone più sem· p1ict e lievi 1 controlli, più umane P plù aderenti le sanzioni. La crisi di legalità, meno grave e più llmltata della nostra, che colse gli Stati Unltl al tempo del proibizionismo deve tnse– gnare qualche cosa. Agire divcrsnmen– te vuol dire aggravare la crisi. appro· fondtre la frattura fra la 1egge e li Poi intensificarsi l'opera del Commls– Popolo. fomentare la-corru.ztone, scuo· sar1ato dell'alimentazlonc, diretta a t1· tere ma~gtormentc il prestigio c1Pl1ocercare I prodotti nelle campagne. pa• Slélto. gandoll al prezzi correnti, per distrl· so~~a~~1çle 1 ~l~;s~~r~~t~ov 1 ~ugt~:;eer~ ~:i~ c1! 11 :sef~1~~~zl~~~ ~~~~?~~~· c~r. applicato al nostro problema alimen, mieratrice sulla speculazione privata. tare? Non sarebbe sede opportuna per Le sanzioni per Il mancato conferi· discuterne a fondo questo scritto. nel mento di mercl dovrebbero essere pre– quale Il tema de!l'alimentaztone è tn ferlbllmente pecuniarie e dovrebbero sostan7.a servito di pretesi.o per dire ~onslstere nel pagamento di una somma cose che hanno una portata più gene· certamente superiore al prezzo libero raie. Ma. a titolo di tndic«ztone, ecco della merce non conferita. Le somme che cosa si potrebbe fare. a mio avviso. cosl riscosse potrebbero essere desti· ~~d~~~~ ~u~~~e~lù s~~tn°z~~ 1 u; if 0 ::~~ ~at;osa/l~~~~!t~I d~u~f!cAo~ulc~1~~~: e l'oli..,. Per questi adottare 11sistema I vantaggi di questo sistema ml sem· del conferimento p.irzlale, già esperl· brano slcurt. Non credo che I quan• ment.ito In altre legtslaztont. II pro· utattvl di prodotti conferiti sarebbero duttore sarebbe tenuto a conferire una tnferlort ag-li attuali, perchè tutti sap– determlnata percentuale di prodotto: plamo che anche oggi, nonostante gli tanti quintali per ettaro. tanti Jllrl per obbllghl Imposti dal1a legge e la mlnac– albcro, in misura da stabilirsi zona per eia cli sanzioni, si conferisce soltanto :f;;c. f~~~:z~ dl;a~d:f:~~~nt~e~~v::~: r"~~l~i~~~a :ael fJ~~~gtsl" a~f.~~~~~: bero <'Sserendeguatl al costi come ora sarebbero semplificati; t movlmenu non sono sempre. La part~ ~on sogget· delle merci sarebbero resi più agevoli: ,.. ta a conferimento potrebbe essere com• 11 produttore avrebbe uno stimolo a merclata liberamente. senza vlncoll di intenslncarc 1a produzione perchè In circolazione o di prcz7.o. Con la quota tal modo aumenterebbe la quota dt· conferita il governo garantirebbe a sponlbile. lutti l cittadini un minimo di mezzi Ma sopratutto si restituirebbe sin– di sussistenza: ciascuno, in quanto Jo ccrttà alla nostra vita e S!. creerebbero possa. ~i procurerebbe Il di p !D.su un le bnsl per i_magraduale riafferma1.10- mercato che no.n sarebbe più tf mer- ne del prestigio della legge e dell'au• tnto nero, ma semplicement(' il met". torità pubblica. cato libero. In questo settore dovrebbe LEOPOLDO PICC,1.RDI

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