La Nuova Europa - anno II - n.12 - 25 marzo 1945

LA NU01t4. EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA, . I 'ANNO Il - NUMERO 12 SPEDIZION'& IN ABDON. l'OSTAtll 4 o ♦ UNA COPIA J.!. 1ij ). :( --------------------==--====--=------------=----=======..à.====------=_;_=~~.; \., ♦ ROMA - 25 MARZO 1945 IN QUESTO NUMERO: PIETRO PAOLO TROMPEO: Per li futuro •~tto politico della non g,à di spartire quei nazionalismi DESTI :V O DELLA e BELLE Germania c'è, preliml:nare, la questlo• moltlplicandoll. Tentativo,, oltre tt re– LUIGI SALVATORELLI: LA GERMANIA DOPO LA 'RE· SA . , ••.• , , •.•• P. l H EL E .V E Jc. • • • • • ,· • • P. 5 ne territoriale. Essa si presenta, a sua sto, arllfictoso; polchè, :,e negli statl G u I o o p I o v E NE: ART E. P. o volta. sotto Oue as1>etti: distacchi par· divisi t popoli rimangono uniti da una FRA :s: e E 5 e O J O y 1 NE: T 8 A. ticolart dl territori tedeschi del Reich: coscienza nazionale comune, la dlvi· TR o . . . . . . . . . . . P. 6 ~:~1!f~;!~1c;i~,u~\Ju;:~~a1~i~~ro di· ~~e l S:1~~i~m:;e~~T va~t ~1~ P1;: LEOPOLDO PICCARDI: l/A· LIMENTAZlONE: PROULE· MA MORALE •••••• P. l A. PI cc ON E STE; L LA: LA U • Rtguardo al ))rimi, la situazione è lhntnarmente qualsiasi plano tll spar- TRE AMO N T 'I' ORNATO AL· assai diversa a occldente e a oriente. tb:lone in 1>iù stati dell:1 Germania re- •••: LA SETTIMANA, , P. 2 CLAUQIO SALMONI: I CET· LA. RA. G I ON E • • • • • • P. 7 Per quel che sap1>iamo. la Francia non sidua. .. FRANCESCO FLORA: VIAG· domimda a1mession1 terr!toriall (Il rl· Altra cosa è, invece, 1>arlare di mo- N ICI. , ••• , ••••. P. 3 G r o Dr F o R Tu N A (VI) p s torno dell'Alsazia-Lorena non è una dlficazloni nel!' assetto Interno del · annl:$SiOne), salvo forse, la Saar (o Reich e del Paesi tedeschi. con un rl· BA s IL J o e I AL o E A: LA G u E R- O Sarr~). Quando tn Francia si parla dl torno eventuale a forme federali 0 REGGI A T A NEUTRALI T A• GUIDO DE R UGO I ERO: / N. « gu3rdla al Reno», O di sottrazione anche la dissoluzione della Pru8$ta, DELLA Tu Re H 1 A • . . p. 3 D 1 v 1 u u AL r s Jf o E so e 1 .-t • all'industria tedesca di guerra del ba· rimasta sempre. In larga misur:l, una CARLO GRACNANJ: ECONO· LIZ ~AZIO.VE .••••• • p. s cl"r indu!~rlale re_na~o-we~tfa\lft·non ~~~~:;~~~ea~l~a1'e.dall'alto, un con· Af I A PR o GR A MM A T A IN 1.v. E R s EST O CODI C SO LA : LA. di ~aiS~reodt~~~~f1~ 1 1 ;:~r{~ 0 ;;ui-e~: G H I L, TERRA t . . p. -l SCUOLA UN I CA • • · • P. lO e 11 dlsJ.rmo. Potrebbe darsi che anche Bo~ A V E N Tu RA TE Ce H I : IL Belglo e Olanda chiedessero qualche o , s ALT o • : TIP I e o A T T o rettifica; si tratterà, se mai, di piccola FASCISTA., • • . , • • • p, 10 COS3. MASSIMO BONTEJ\f PELLI : ~'10D ESTINO PETROZZIELLO: Altra lmJ)Ortanza avranno le cess\onl p A NOR A M A. D EL L,E A T TI· L • A MM J .V J S TRA z I ON E DEL,. a oriente. a favore della Russia (O, per l' J 7' A' U J( AN E , , • . • • 1). 5 LE BELLE" A R 7' 1 . • . . P. 11 ::~:~ Wftia~i~,t~ ~~1~'1~at~~r~~b~if: l~~: LA ·GERMANIA 'DOPO LA RES_A Ionia. Non I) li caso di starle a dlscu• tere 1>.:-irticolannemeora. mentre man• ca.no dati precisi: diciamo solo il no• stro 1>.1rere.che. mentre certe cesslo· nl ap1>a:onotnevltabl\i. sarà bene llml· tarle a ciò che risulti wramente ne· ces;,arto e util,, soprattutto per con· s0l!dare territorialmente lo stato po· lacco, e sta pure per sopprimerP ulu• ne delle basi deflo e junkeristflo » e del potenziale di guerra tedesco. Tanto più sarà 01>1>0rtunaquesta limit..1z,i.one O\"C si Jiudlchl lndls'pcnsabHe accol11pagnn· re la cessione di territorio col u·r1sf~· G LT alleati avranno dopo la vitto• i:leschi, a tutti l piani dell'organtzzazio- rimento di po1>0lazlone: espediente. tori{ un 1rt1>licecòm~to lmme· ne amministrativa. S'intende, sotto li auest' ult!mo. che non può essere ac· diato la Germania: occup:izlone, loro controllo: ma altro è controllare, .cettato se non con estrema !"ipuiman• disarmo, governo. altro è, puramente e semplicemente. za. per tlmorc del peggio. Riguardo all' occupazione, sa1,ptamo sostituire. Ciò slgnlfka che eSS!.dei>, Cl sarà p,ol, naturalmente. la restau• che cl sono già gli accordi nece!iSarl per bono 1>0rsl fin da adesso Il problema razione dell'Indipendenza austriaca. La ripartirsela, e insieme.per unificare l'or· dl un apparato di governo e lnd!ge- qu:.le non è un problem:i ~rmanlco ganlzzazionc. rclativ~. Pre,·i~ta dappri• no», (>er li Relch e p~r i _singoli P~e· tl)a d, ... ll~uropa danubiana. Es-.;a, c~0t< ma come tr1pHce. loccupazLOne è or.a si, al centro e alla perH~1,a: e eh) m· rli4lun3-erl Il suo scoon soio c:.P $;arl dh·enuta quadru1>lice nel plano concor· dipendentemente da ogni plano sul fu· accompagnata dall'Inserzione della nuo. ~!;r u~!::'!~~a f nt:;;\~1':n~es~ia. ~;;ar~ci11~ ~~a a~t~h~~ll~~>l:;~~o. G;!~~b~ ;~n~~s~~ 13 c1'i~. ul~ fu~u~! st f n~r::~~~t tutto a quella delle tre 1>0tenze mag• I anarchia. Non solo dovrà essere ac· tornerebbe a gravitare verso la Ger– glorl., o se inv~e concorrerà con un'al• cettata una collaborazione tedesca nel mania . .Non mertt;i neppur discussioni? tra potenza ali occupazione di una delle gover~? della Germania, 111:1 ~avrà. es- li plano. di dilettanti lrres1>onsabm, tre zone. Occorr~. 1n ogni c~so. che la sere r1c~_1es.ta e promossa. E la que· dell'unione fra Austria e Baviera. Francia sia soddtsfatta e assicurata. stlone p1u dtffiOile che gli. al~ati do· In generale. ogni moltiplicazione dl , Sarebbe. da constde_ra~. cl sembra. nanno affrontare immediatamente. piccoli stati. Isolati O anc~ a coppia, I opportunttà "'"7 a ph.t d1 u_n titolo - Speriamo ~he abbiano meditato il pro- e dei>recablle. L'Europa ha bisogno di di r~r lnteryemre altre naz-i.onlalleate blema e dtsegnata la sotuzlone. unioni e non di divisioni; ha bisogno nell occupaztone. s_embrerebbe che bel• di superare in un sentimento e in l!=.tl· gl e olandesi a ovest, danesi e norYe• g tutl federalistici I grandi nazionalismi gcsl a no~. cechi e p,olacchl ad est, sorti per la trasformaztone avvenute Rimane dunque li problema più di!· ficlle e l>iù importante: la futura or– ganizzazione politica della Cerma· nia. « Qui si J)arrà la tua nobilitate». 1>0SSiamodire al concerto del Tre e delle altre :-lazlonl unite. La loro am– ministrazione colfett\va della ~rma• nla occupat;i dovrà al tempo stesso riattivare la ,·ita politica Sl)Ontanea del po1>0lo tedCSCO.e clntrollarla. It sorger\! di una democrazia tedesca è una necessità capitale per I' Euro1>a: essa non 1>0tr-d sorgere che per oper.w, ilei popolo tedesco stesso. ma lnvlgi• lato. sorretto. e alruo1>0 corretto. da– gll alleati. c1'e faranno cosi adesso quel che a,-rel>oero dovuto fare (~ ~~rae:e df1~~oi~ 1 ;a, ~:~paa,~~r~~~b ~i l'umanltà la seconda guerra mondiale. Essi dovranno incominctare dal com– prendere tutti che il pervertimento na• zlsta della Germania non è stato un fenomeno li barbarie pr\mltiva (l[ caso. allora. sarebbe abbastan7.a facile), ma di degenerazione culturale: e oi vuol altro che abecedari a cate-chtsmi laici 1>erguarirla. Occorrerà. che i te– deschi v~dano. fra loro e intorno a lo· ro, un ordine di cose m\gllO!",? di quel• lo nazista: e tocchino con mano, al temp0 $tesso. eh-e quest'ordine di cose mlg)lore essi non J>OSSOnO attentarsi a sovvertirlo. perchè si 1-om1>erebbcro li capo ('ontro la muraglia della soli: darletà europea e mondiale. Quando questa 801\dartetà cl sarà. li famoso 1>erlcolo tedesco avrà cc-ssa.to dl esi· s;tere; e insieme con esso Si sarà prov• veduto a! pericolo di qualsiasl donti· nazione e SOJ)raffazlone. da parte df uno o J>iùstati singoli. a danno della comunità umana. LUIGI SALVATOJtt-;l,Ll ~~!'i~~~ ~a~f;~ 1 :; 1 do~a~3as;;~:~r:i .Ge~:n~! ~up;rz~~~~d~grJ~fla d~f. dalla rivoluzione francese ad oggi; e ser rappresentati. Sarebbe un vantaggio Jaborazion,e tedesca finirebbe nell' a• ======"='==================""" materiale e morale per la causa co· narchia. certi. plani rad\call per il dl· mune. Considerando anche Il fatto che sarmo permanente tedesco,. - quello l'occupa;,;ione durerà vari anni. e cl che possiamo chiamare disarmo me• sar-;\ bisogno di turni per le trUP1>eoc· diato o 1-n.diretto,- slgnlficherebberl:> cupanll. potrebbero l'ssere i>rese in con· rannientamento fisico. non del popolo siderazlone anche trupl)C di nazlonl tedl'SCo soltanto. Pàrllamo dell'idea dl alleate non confinanti con la Germa• distruggere - 1>uramente e sempUce- L'ALIMENTAZIONE nia, e 1>erfìno cH stati neutri. Sarebbe mente - tutte le fabbriche e le tndu· p R O B L E M À un primo esperimento ct·tnternazlona· strie tedesche capaci di alimentare un lizzaziorte. riarmo della Germania. MORALE Sul disarmo immediato, o diretto. Anche ,·olendo dare al plano una LE d!retth-e ln materia di alimen• canza di quelle forze morali che sole clell:.tGermania c'è J>OCO da dire. SI limitazione ragionevole, anche se. tazion-e che le autorità governati• ne consentono la soluzione. I sacri· traua di piani tecnicl da lasciare nl per esempio. volessimo parlare di di· ve hanno recentemente mostrato flcl....chela guerra moderna richiede al competenti. Osserviamo solo - antl· struggere le industrie siderurgiche e di voler seguire e che sono state con• cittadini dei paesi belHgerantl sono co· cipando parzialmente quel che dire· chimiche. noi dltiamo (snza andar a fermate da esplicite dichiarazioni uCR• s1 gravi, che soltanto la più ,stllda com· ~~~à c:~~1a 1 :·et~~1~ 0 ~~~~n~~o dt ~~~11~~~~: ~~~'f:~·ep~~tl~~il~~-is:1~~~~ 0 c1! t~et~t\~cr~ ~iaA~1 11 1~ib1~\~~~ 10 aig;,~~i,z~e~:v~;:~~~~ ~:~~~~ Q~ 1~~fa!fn~g\g 0 ;: 1 ?z:u~~~ ~~is~ ~~ic':f~. 1 .~e~~~~; ~~ab?N;~a·cte1 ~~s~u~:~ :~~:~ti~u~o~~~~ 11:rJ1::~ 1~ 1 c~f~i~~1 s1~~ La ripresa della gu,erra contro Il mm·· fatta questa•compaglne noi già sape• forza armata sarà lasciata in questo tezza .3 danno dell'Europa. La quale, ~f~f~-~ ~ 1 ;~ 1 ~;1t:!a~\ c~~~t~hi~t~ 0 ;~ :~:Y,/~al~ntè ~ ~as~r 1~~1~:·~t1~ 1 ·d\ 10 E~ prlmo stadio alla Germania, nonostan· al termine della fa&edi liberazione, si lasciato scettici e ann?ia_ti ! cittadini. l folle esperimento. ~1:f~~:::i~r~!?~,:; 1 \fd~;r. rt~'. 1~ ~t è ~E~ J}i';!·~t,~:1~:l~~1+: J,;:E~rr 1 ti l-ttl~~~J~\:1!t lo 5 s); ~'i 0 ~~"~t;i. ~~ ~~~~. 11 ~ 1 ~ 11 ~~ ;~;~~~~g~~fzz~:~~e, n~t~Ì~e c~~v~~: ~~~~~~:: 10 f~;n~U~1:~z\ 1 ~~1~io~!i~~ir:~:~ }~n;~lO~~àmJ1 v;~iC?~~~: ~i ~I~ ~~~~:C ~cii ~~~::::~!~ 1 ;!ita1f r:~~~~i~~?f :1~1 ria. dfi"a Genn.,:nla fo nd ata 1 5tt11a ca• parato industriale da avere U.llbisogno loro crltlcl, il 1>robl-emadell'a.llmenta• te ,essi sentono della causa per la qua· sta ·n ilare tee sca sia a$SOutamente estremo di qualsiasi avanzo di questo, zione sia stato considerato quale esso le sono chiamati a combattere; allora r:P•~~~~;~li~t;n~ d~~ edlTc~f:~ quale che sia il paese in cui l'avanzo è r~alment":_,e cioè come un problema soltanto si può sperare che essi si di• per I qunll li nazionalsocialismo ò un &i trovi, quale che sia la nazionalità pc,htij; plu a1;cora. cm~e un pr~b:r sponga·no In uno spirito dl fratel'lla semplice derivato d,el mllltarlsmo dl coloro c~ quell' avanzo faccianò ~fa rl)~~tt\~~-s~ ti:cri~~t q~\~~ 5 f· 1~\:. sol~darietà a ogni sacrificio. orusslano; ma è perfettamente giusto funztoi:are. Non si p:trll dunque di st,mza ln un vrnblema mora.le. il fascismo non ha ma\ avuto \ntor- mettere 11 secondo aecanto al primo distruzione di questa o quella fabbri· no a sè questa atmosfera di consenso, sul plano di responsabilità della ca· ca tedesca~ di questa o quella indu· Q perchè tale non si può chlumare l'a• tastrofe europea. stria tedesca. L'aviazione alleata avrà desione, più o meno forzata. ma sem· E con questo siamo al terzo punto: già distrutto abbastanza. Si dlca, piut· Anc.he in questo essenziale proble• prc fredda e passiva che Il popolo lta• governo della Germania occ:upata. Fra tosto., che u complesso della potenzia· ma del pane quotldiano noi abbi.imo li:ino ha ad esso prestato e che neppu· Ie molte strampalerie che, formulate lilà produttiva tedesca dovrà essere rice\•uto una ben pesante eredità dal re la sapiente rcgla delle adunate è più o meno chiaramente, circolano rl· organizzato. diretto e controllato In f.IB <:h;;mo. che vl si era inutilmente af• è mal riuscita a mascherare. La guer· guardo nll'assetto della Germania, cl mocfo da servire, al di là dell'indispen· faticato, co!Talternative di stanchezza ra fu subita con tn'qul-eta rassegnazlo• sembra non manchi 11 Postulato che sabile per la sussistenza del popolo t.e· e tli rnblliosa ostinazione, senza riusci· ne da un paese che. nonostante gli l tedeschi siano interamente spogliati desco, alla ricostruzione europea, e In· re ad altre se non a dimostrare l vizl sforzi della propaganda. senllva Il con• di autogoverno, cioè governati Intera• nanzi tutto del paesi invasi, devastati ~ J impotenza del governo che ha per trasto della posizione assunta dnl\'Ita· mente e direttamente dagli alleati, e saccheggiati dalla Genmania. Sarà vent'anni um!Uato il nostro oae~. li lta con i nostri interessi e la nostra dalle autorità centrali alle camuna-il. uno dei settori princlJ)all di quell\xo· rasdsmo non poteva risolvere• quel tradizione nazionale. Vano sarebbe sta• Non occorre spiegare che l'lclea sareb· nomla monc1'1alepianificata la cui ne• problema: non poteva per la scarsità to quindi li tentativo di 1>ersuaderc gll be assurda. Gli alleati avranno blS0· cessltà nel dopoguerra solo un liberh dl?lle risorse materiali delle ·quali dl· Hallant ad nccettare q,uella rigorosa di· gno. e Jargo bisogno, di funzionari te· sta cieco dalla nascita potrebl>c negare. sponc\'a, ma sopratutto per la man- sclp~na di guerra che la nostra tmpre-

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