La Nuova Europa - anno II - n.8 - 25 febbraio 1945

-- 25fcbbr. HM5 --------------- LA NUOVA EU !!OPA' ------------------ fi -- I FIGLI DEL CAOS di c:ul sentono parlare, !?SiStonoper es· sere !atti deragliare. che lo stato, 11 governo, le autorità, da quel poco che essi riescono a capirci, non sono in grado e no.i ~no stati mai in grado, E allora che fare? Educarli, rtcdu• carll è presto detto. Ma. come? L'erro– re pili grantle sarebbe quello, de.nato dalla pigrizia e dalla mancanza di im· maginaztone, dt una pura e semplice e restaurazione• pedagogica, assurda e pericolosa nè più nè meno di una pura e semplice restaurazione politi• ca. Spaventa Fillppl, li bravo e co– sc1enzt0p0 direttore del Corriere det piccoli, a uno scrittore assai noto. ma allora alle prime amll, restltutva un racconto pcrchè ,i si parlava del sui• eld\o ùi una penna ._sutograflca. ·5ta pui:c di una penna, m•H.m sulddto non sarebbe mal ap1>arso nel suo s,ornaie. Uno scru\>olo slmile, sempre rtspetta• bllc, 01. parrebbe un Po' ingenuo e gra. tutto oggi che r bambini hannp visto penzolare per molti gtornt nelfe' pinz.·· 1.c <\Cl villaggi ln Polonia, ne-I/Belgio, P OCHE cose sono altrettanto lri· stl come la conoscenza anticipata del male 1iel bamblnl. Pochl per– sonaggi sono allre\tanto tristl come certi bamblhl <il DostoJcwski che al cospetto del male guardano con occhl troppo grandl e gravi ~per l loro po– chissimi anni, uno sguardo in cui non c'è il terrore del male, e nemmeno i! rimprovero e li giudizio del male, ma soltanto ti peso e la. mesUzia d1 una conoscenza cosl premat.ura. O come quel patetiClSSlD\O fra i patellcl perso- ...DJll<Bl di 'l'howas llardy, J:illl<la illlllOI' ~ (]cl romanzo Giuda l'oscuro che l conoS<.'fJlU avevano soprannomlnato e Piccolo r'adre '1'e111Po » pé~hb sem· brava -cosl vecchio a ncnnncno dicci anni. O come il bambino che vidi in un banale film di 11uuysters; quasi prigioniero, insieme a suo padre, ne\· la casa di una canaglia di cui suo pa· ~drc era più vittima che complice. Fl· nalmentc l'uomo trova la forza di reagi.re e, nel nnale del racconto, tn una colluttazione feroce riesce a pren• dcrc alla gola il ga•tgster e lo stran !,'Ola.L'incubo ò finito. Ma dietro una p0rta a vetri, con la faccla incollata al cristallo, li bambino guarda. Non è lo sguardo di un bambino che ha paura o di un bamlkno che gtudtca, ma quel conoscere anzltempa una cosa cosl se· ria e grave come l'uccisione di un uomo, lo fa rassomigliare a « Piccolo Padre Tempo• <il Hardy; è un bam· bino vecchio. Anche in Europa l'incubo sta per fl· nire, anche .in Europa i mostri, presi alla gola, stanno per essere strango· lati. Ma i bambini hanno visto come hanno fatto I gr.i.ndi per strangolare i mostrt e i grandi, trop1>0 occupati a combattere. a nascondersi, a procurar· sl pa vivere, non si sono accorti~che l bambini non solo erano spettatori ma spesso di\lcntavano loro complici, loro assistenti e, dalle ctrcostan~e ec· cezlonall dl una esistenza cosl eccezlo· nalc, erano messl al corrente e a con· 1.atto di cose gravi e sc1ie come la guerra, le JlC1'SCCU',liont, Jc razzie, le fucUaztoul, le impiccagioni, la crudcl· tà, la violenza, l'lllegalltà. l granoi non si sono accoru che in Questl cinQue anni l'Europa s'è andata rlc.n\D\Cndodi. bambini vc«hl. Abbiamo sott'occhio la COt"l'ls()On· dcnza di un glorm'ilista amertcano. Arnold Havcrlec, che, tn Svezia, ha Potuto prendere contatto con le orsca· nizzaztont elandesttne nel paesi scan· dtnavl occupati dal tedeschi. L'artico· lo è dedlcnto all'attività delle • ban· de I di bambini 111Danimarca e in Norveg\a. Un bambino di cinque anni ~ !11atoarrestato in Danimarca dal te· llescht per sabOtaggio. EgU è stato preso mentre. tentava di far deraglia· re un treno. li lettore non sorrida. ll piccolo Erlk face,·a ;parte di una « bo.nda• di bambini al disotto del dicci anni costitui.tasl n~l vtllagglo di Btrkerod. 11loro quartier gencr.lle era ::it.nto~tabillto dentro una conduttura ~[;~ a~~m~~f~~~o re.,·~~i:1~~t~i1l.~nd~ tronc:hl d'albei-o e di pietre sul binari . ~~~~o~~o~~~~~;\~~n 1 ~uÒ~~~ O ~o~ sera I tedeschi rlmandavono a casa 11 sabOtatore. l·ta un altro sabotatore di set anni :u-rcstato nella città di Freclericta fu trattenuto tn carcere. Quando suo pa· dre si recò al posto di pollzta per pro• testare, egli e sua moglie furono arre– staU. E da allora non_se ne è ~puto più nulla. Tempo Ca, essendo venute a conoscen1.a che nr.lle scuole norvegesi 1 maestri trnscura,·aoo queUe Wti de\ llbrl dl testo che vl erano state tnsl• n.uatc dalla propaeanda tedesca, le au• to1·ttà dl oc.cupazlòne .obbllgarono esplicitamente gl'inscgnantl a propa· gandare le dottrine naziste. 1 maestri oppoecro un netto rifiuto e f_uronoar· restati a mi.gliata. Deportati nel campi ùell'Artlco e brutallr.tatl, molli di essi sono morti. Alcuni sono rluaclU a tug· glrc. L'Haverlee ha potuto parlare con un maestro evaso. La storia dellé 4ue Sofferenze è più o meno la solita sto– ria triste che conosciamo- Più intc· res.sante è quest'altra dlchlarazlone; « La mia clccistone di opporn,;i aga ~~~1~~\n~el~~l?.'\es~1 <?.~;!s~~-1i1r~~av!1;~ che essi sl erano raggru1)patl in. una · «'banda• e avevo seguito lo sviluppo dell'organizzazione. insegnare loro le bugie della propaganda tedesca sareb– be. stato lo stesso che Lradlrll, a pre– scindere dalle terribili co11seou.enze clte ne sarebbero ve11ull a me e alla 111fafamfolia»;·n che equivale a dlr~ che in quelle «bande• di. bambini esl· steva una organizzazione sta pure ru· di-mentale di giustizia e che vi si. cele– bravano processi contro l traditori. Non finiremmo maJ dl citare gli , episodi, pieni dt eroismo, ma anche di malizia, di circospezione, di ùtsslmula• zlone, nnrrall nella corrlsponclcnz.i del g1or11~Hstn~nncric.inn l' (')1'• qi rìferl per quanto indietro essi rLSalgano net scono alle attività più rischiose del loro ricordi, nd assicurare un vitto fronte clandestino, .fabotagglo. stam· sumctentc, un vc~Ua1to suifi.clente al pa proibita, spionaggio. L'Haverlee è ctuadlnl. Essi sanno che le leggi sono ammirato ed csterefatto: «Per secoli I fatte, ùove governano 1 tedeschi, per ~:c!~~i ~fl~~~~e~c~~~-re~1:°i~r1~ia~ gg~J~rrie O~~v!~d:ti,q~~~dio~ :. al rispetto dell'avere altrui, al rtspet• ter essere osservate. to del loro maggiori e del loro Dio. Questo è u mondo al quale eSSI. La delinquenza lnfanllle in quel paesi hanno aperto gll occhi. E' un mondo~ era p!1$Socchè tneslsten\c. Ma sono malgrado tutto, movimentato, ayven· ormai quasl cinque anni, vale a dire turoso, colorito. E' comunque 11 solo fin dO\'e arrivano l ricorùl di molli dl che essi. conoscono• :\la verrà pure t1 aud:~=~bl~~c e;~-~- 1 :8°1~ :~r~ng~~~~n~bta;~g1,·~~:~n~o~~o e~~ p0ssi.bile tener lontano un bamblno da• cui hanno semito ,f.avoleggio.re ,.,1elle gli effetti dell'invasione. Egli Si è sve• elegie famigliari, il mondo della pace, ~~;1\ 0 si;~,ic~o~~c.1ae,~:;s~ 0 f~\g~1J1~ 0 ~ f; 11 ~~~ 11 fc,it 1 Qu~1~ur:n~f 1~e~e~~~1~ visto i suoi viohll trascinntl nel ca· di qucsll flg~i del caos a u_n mondo mion della Gestapo• Forse suo pa3re, più umano, morigerato e clvilc'! Que· suo fratelld sono stàtl presi, forse Suo sta è la gr'avc incognita, se pure è nonno è stato messo contro li muro e un'incognita. 11 caso del «gobbo• ~ fucilato. Sua madre che gll aveva ln• un caso Hmite ma va. coscienzlosamen· segnato a dire la verità .id ogni costo te medi.tato. ora forse"" è occupata tn attività se- Una generazione cresciuta fra le greie contro li nemico. Essa lo avvcr- suggestioni della violenza, denutrtta, te: «Se ti chlej}ono do,·e sono stata sta- con una lstruzlòne Insufficiente o ad• notte, devi dire una bugia - devi di· dirittura nulla, una generazione lm· re che sono rimasta Jn casa•· Egli ha pres9ionablle, diffidente, astuta J)C:rle– udito i suol parenti rallegrarsi per ll gttllma difesa e per contagio tn un sabotaggio di treni, ponti, fabbriche; mondo che è vissuto sottoterra per egH sospetta che anch'essi facciano tanti anni, lnvecc:hiata anzitemp0 ~e qualcosa di simile. Egll ha visto 1 mae- nnzllempa dtstncantf,la dal mestieri stri e i sacerdoti, c:he erano esempio facill e di racllè apprensione e dalle dI lealtà e rettitudine, sfidare ogni Jeg• raoill dissipazioni della moneta svatu• ge ogni ordinanza emanata dal tede· tata, una generazione che ha brucia· scht. Nella sua intelligenza diretta di lo le sue tappe, come faremo a persua· bambjno, chiunque porU un'uniforme dcrla non dico all'innocenza. ma alla rappresenta l'autorità, ed esll è ere- modestl..i e alla decenza? Fra le tante sciuto nell'odio e net dtsprezzo di ragioni che si sono date del fascismo qualsiasi autorità. 11 risultato è un anche questa ha la sua parte dl vali· completo capo,•blgimento di valori, una dità, che l'lrrJztonate suscitato, e,·oca• indifferenza crescente verso ogni !or- to nei. quattro anni di guerra, l'arditi· ma di autorità. Ed è un problema co- smo, u «carsismo•• dl front~ al mon• mune alla Francia, al Belgio, alla Ju• do al loro occhi scialbo, scolorito, goslavia, a tutti 1•paesl lnvaSt dal na· inerte della pace, le « bassure di Mon· zlst.i in Europa• Esso è ora e .arà tccitorlo », u l'aula grigia e sorda•• li negli' anni del dopoguerra una delle « puntano paclf,i&la •• cercarono dl pro· ÒJ~;,~~!ut1zeplù tragiche del «Nuovo !-~~1f~·e ~~~~~ri~~ 1 e ~g~~~e~?;i\il P~ Non sapremmo dargU torto. I bam• del I loro• Podgòra. Non penserall• bini al di sotto del dicci anni sento- no anche questi bambini con puna-on· no parlare di pace, ma non sanno che te nostalgia, Quando i treni and.r~nno cosa sia come nel 1914, l bambini In oraiio e non saranno più fatt-i de– della mt3. genei-azlone scntiv.ino par· ragllave, e la vita come i treni avrà ~i;;. ~~~e~raba~ilii~rnalsa~:~~ ~~ ~~~ r:~n 8 :1sie::°pftgi;1~ee~ic~~~ dieci anni sanno che le razzie, la odiare, non penseranno con nostalgia «macchia», le fucllazlonl sono la Ce- al loro paradiso perd~to? E non fa· nomenologia naturale della nostra ranno facile presa su d1 ~sst le ~ole umana condllAone. Sanno che le case e le lusinghe del nuo,·o trrnzionale non sono rane per abllarci ma per quando esso, sotto ,nu~,e sp0glle, osc– na.sconderviSI; che i treni, quei pochi rà rimettere fuori il capo? FONTI DELL'ERMETISMO francese cercava di t11dividuare e se· oulrc la realtà di sentimenti capillari e creava cosl ima nuova t:ipoorafia men,, tale e psichica. Du. Bos 11011 sempre et e,tasla: •ma sappiamo .per lo meno cl1e con lut 110nc't frode, e che la sua rt· cerca ~ una paziente e fruttuosa fatica che otÌiene 1.1naserie di sia pur m1nu– scolt premi. u. m.. MOTIVI ETERNI DI ARCADIA L A stampa americo11a ri!eT"isce un epi1odio che si Legoe con stupita ualezza. Herbert Floyd, capitano di. una 11ave amerlca11a naufraoata 11ei Pacifico, l1a narrato ima avve11tu.ra romanzesca quando t sbarcato a Sidney, in Austro· lia, assieme al sedici suverstiti del suo equlpuuofo- La nave da lui comandata colò a picco sette olonli dopo la parten• za da Honolttlu, ma eol.i e seclicf mart· Hai riuscirono a raggiungere, con le fm· barcalfo11I di salvataggio, l'isola dt 7'ap• !~1r1?l~~~laio~~ s::!'to~f;fs v Aor~e~;,a~ ... colletti tn.1m1c,att e l loro occ:hlalli· 1)l/lce•ncz. Rieducarli alla vita civile e ordinata ignorando l'esperienza da ftft~n"~rlifJ:;,~ugs~t at~~t~lfec:: durrebbe al peggio. I bambini si tro– verebbero trasportati dl colpo nella più tncomprcnsiblle delle terrae f11crr 011ftae. Sentirebbero parlare deJlferol.. smO di Pasteur, di Spinoza e sl guar .. dercbbero intorno u.1secolando. Occor– re tm·ece non tgnorare la loro esp_~· rtenza, m::t razlonnltz1.arl.i. moralizza~ la; razionalizzare, moralizzare t loro ricordi, le loro abitudini. la loro !un• ga consuetudine con la violenza, per• suadcrH delle raglonl che hanno rat.. to cosl eroica e sofferente l'umanità tn quesu anni o l'hanno fatta cosl ~~~r::c~e ';~o~~~l~f~~~~~cr~1>lr~: d!Herenzlare moralmente l'Indifferen– ziata e confusa loro memoria dt quel che è!: accaduto, trasformare ti loro gu· sto dell'avventurn e del rtschio ad ogni ·èosto tn gusto della Iniziativa re– s1>0nsablle, trasrormarc U gusto della rlbeltlon~ ad ogni costo tn ,;usto della critica responsabile e t1 gusto dell'« ar– d.tttsmo• In gusto responsabile delle cose ardite. Più facile n dirsi che a fnrsl. Cer· to. Pc.rcli) una stanca e automatica. « restaura;,;\onc » pcdagogfoa et Ca pau• ra. Perciò si richiede splrllo d'inlzia-– ttvn, tntutto e Immaginazione negli uomini che avranno li c:òmpllo dt voi· gero al meglio gl'lmpulSl e I rermentl accumulaU ln questl anni terrlbtll nel• lo spirito delle generaztont ptù tene– re, al fine di evitare che l'Irrazionale cacol.ato dalla J)Orta instcme al fasci· smo vecchio e colpexole, cl rientri dalla finestra Insieme al giovane, in· · nocente nntlfasctsmo. SAXDRO DE FEO v ECCHIA ·sTORIA L 'ECONOMIST.4. lnote,e Sir Gcot- oe Paish l1a proposto elle la Gcr manta poulli fn flatu.ro le sue 1·i· parazlonf di 011.erra.Bene. Ma eoli s,t"• oerisce anche w1 vrcslito, f}tr l'um· montare di mnnmardo df sterline. oa– rentfto sfa dalte r/p<U·a:lonl stesse che da 1m credito 1110ntlialccollettivo. l\ 1011. slamo econom1sti, 11t intcrcsMtf aua .,, faccenda. Ji'orse per questo ci stupisce l'idea di molti creditori che pagano aw ::lch~ essere vauati dall"urilco debitore. Ci vie11ea mente una storln del oe11r.- re, alla fine di un'altra guerra, qu.c111do u11aurande potenza, dopo essere stata sconfitta e giustamente condanttata a riparare i da1111i compiuti, ricevette daì vtncltori molti m(io11I. con I ou.ali a– vrebbe dovuto migliorare la su.a strut.• tura economica per rimettersi fa ,:ow dizione di solvlbllltù e c11e11ivece le 1 servirono a preparare 1.ma seconda uiurra. più terribile derla vrima a. p. s. E XXIO FRANCIA, fn un caldo ed eloque1ite rk<mlo dt Charles Du Bos (v. Présence 14 gennaio), ac– cenna ad un suo t11seo11ame11to che sa• rebbe stato « salutarmente accolto• dal giovant critict ttaliani... « ardeutl neo• fitl • la cui atJenzione sl t perciò andata ac1tendo «no,i solo 11el confrontl del· l'ouoettO dette Joro apvrosslmazlont, ma anche nel confronti del loro stesso fo, della 1oro anima e del loro cuore•· Questi «neofiti» sono, In massima, f cri· tici emietici: cita 1nfatti Il Francia f nomi di Carlo Bo e di Giancarlo Vfoo– rellf.; e osserva poi (ma cl &CU$I per questa ritraduzione elle facciamo del passi del suo scritto, per no1i averne sottomano 1m testo italiano) che « Imi· tondo l'ai,pare11za esterna più che fl costume e l'atteontamento me11tale del grande scrittore fra11cese,st rischia dl cadere nel oeroglffico, 11el nulla, o. qua11tomeno, fn una sterile e Msurda niacerazlo11e di significati. Questo a11-• che è accaduto fn Italia ... Ne i risul• tata una critlc-a indefinibile e infantile che s'è riversata 11elle riviste itaUane con un'arrogan=a che dipende solo dnl· la fatuità e dalfimpote11za dt cht vuo– le co1i un oiuoco meschf110 d·t parol,, m'ascherare la stessa essenza della vlia, e la pot.:ertd dt una letteratura•· tui, 11e_tl,'arclpc1aao delle .llars/1uU. Ben,• cl1t risola fosse situata in territorio do la 11ostra barca per un miglio. Te• nemico, oli Indigeni 110n avevano visto k,h1up e le altre Taoauc erano rimaste mi europeo da <1uattro anni, ed accoL· sulla riva a piangere, ma pot anche sero entusiasticamente i naufraohL loro st gettarono a 11uo10,roouim1sero - Anzit1ttto - racconta il capitano ult altrl 1motatorl e Timasero intorno F'loycl. - cl vroib;r·ono di l.at: orare: ad alla nave sitio alla ,wstra partenza. Ben detto; ma 11011 cl vare elle da questi anonimi « t1'alfgnantl • U?J. Bo e 1m Vìgorelli siano poi tanto lontani; e sopra tutto, be11cht da tant4 ripetuta, non vediamo clltara ta discendenza di quellci «scuola• critica noatrana da Du Bos. Du_ Bos ~ w, ra/fiuato psicologo delle lettere, un ammodemato (e un in/lebilito) moralista fro11cese,·se no1, a La Rochefouca1lld, .st ricollega cer· lo, a traverso Proust, a Saint Sinwn. E' l'esponente, ciot dt una civiltà matu· rissima, elle 11aesasperalo /In nelle più ;~}~!f!~1!te :~~to/dtr:z:0J~1e~sc::~::: di quelle minuzie precise lurnno mal appreso o echeggiato i nostri critici ermetici? Si sono beatt dt parote astru· se e confuse, di astratti vcmorami, dl qrnericitti strnmvatalC ro1aruitc su tlll vor-abo,nr,o barot·co 1/oi.:1: il cr.ti/.: u ~~~!~ 1 ; 1 ~"~tz~i ;:,.c~i:e~nit:es~:~::,~:: 1( ca1>ita110 f'loYd ha 111ostr·at.o ai (Inia ed avesse ver tzoi ogni cura. Una olonial"istt L'unico rtoordo che ha por– dt esse 'J'ekhwp, aveva sedici amd ed tc,to delle sue « vaconz, 1n.Paradiso • era la fìolla del ct1POlocale. dllC treccie di capelli neri. • 00111 utorno le Ta{}a:zc cl portat:ano Questo racconto. che è vero. e che a nuotare oppure andavamo a caccia e pare immaginarlo. ricalcato dCI w, tar facevamo co,l Joro lunghe passeooiate. do scrittore settecentesco sui modelli di Era una vacanza in Paradiso. Beniardino 'di Saint Plcrre, t ~ rela: Ma w, ~torno un missionario Inglese zlone di fatti a.ct :eau.tl 1r1 questi temp1, fece scalo nell'fsola e promise di far fcrrtf. n.ei quaU f c'"1'f umani, ,umrl1è ~:::~ ~~t,::~e t::s11~~! 1 ~~ ,:g~;~;s:i !c~~:~~:J,°~ 1 r ;;} '1!~~~/';l!~ 1 1t:~i a 1~1:. padre. questi organizzò tm banchetto tt e dol i,uuno di Cafno. Pure l"uomo, elle durò una oionrnta, seouito dei un dcbolé e ~spaurito, come /'Ermi11ia det bt1llo che si pro1w1sò sf11_0 al mattino. 'fasso, trova, all'uscire dalla sclVa, una JJol vet1nc la 1-wve; t.utll ul! 1nd1gcn.t I impcnaut(I sopravvive,ite Arc<1dia. ~~:"J1~· 11 :/;° (~c;~ 1 :~:~-~i:p~~1,~;- 0 ~!",! ~t {~~ i m. v.

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