La Nuova Europa - anno II - n.8 - 25 febbraio 1945

LANUO~EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA !ANNO Il - NUMERO 8 ♦ ROMA - 25 FEBBRAIO 19¼5 ♦ UNA OOPlA L. 10 IN QUESTO NUMERO: LUIGI SALVATORELLI: l L COMPRO– . MESSO POLACCO • • • P. 1 ... LA SETTIMANA , • p. 2 MA1'LIO ROSSI DOlllA: LA MA• LARIA E' RITORNATA p. 2 MA.RIO VJNCICUIDRRA: DANNI /J l GUERRA 11 , , • , • , , P. 8 FRANCESCO GABRIELI: PA LESTI– NA, ARA/JIA, EGl'l'TO. p. S STEFANO 801'TARI: ASPETTI DEL PROBLEMA SICILIA· NO ~ •• I ••••• p•• o A. PICCO'.',E STELLA: APOLOGO SUL OUICCIARDINI •• p. 5 CARLODIO:<IS01'TI: CARDUCCI E UALLARJJe•. 1 • • •• ,p. 5 GUIDO PIOVENE: A R '/' E , • • p. I FRANCESCO !OVINE: TE A T R O p. O FRANCESCO FLORA: V I A O O I O DI FORTUNA (Il) , • , • , p. 7 CARLO MUSCETTA: I LIBRI p, 7 PIETRO PAOLO TROMPEO: IL TRI• BUNO E IL OBSUITA p, I WOLF GIJ)STI: . POESIA. SOV I B TIC.A DI OU~RR.A. • 1 p. 8 o GUIDO DE' RUOOIERO: STATO lJ NAZIONE 1 ~ • , , •• , p. 8 CARLO ANTONl: IL NAZISMO E L'BTICA. DELLA POTBN- ZA • , .•• , , ••.. P. 10 GIORGIO FALCO: STA 'I' U 'I' O B CLASSI SOCIALI • , • p.10 SA..l'IJORODE FEO: / FIOLI IJEL CAOS,, •••• •,•, p.11 IL CO.MPROMESSO POLACCO governativa e d1 Politica estera. Occor- to sta che vi alano rappresentate ctfet– re che la nuova Polonia abbia Ul'l go- Uvamente tutte le forze polltlche auten• verno veramente nazionale, veramente ttchc della democrazia polacca. con una lndJpendente; e occorre altresl che eua equa contcmperanza di elcmenll rtma– slo. tn rapt)OrU dl sincera amlclzla, dl stl ln pntrla e dl ruoruscltt. I comunt– stablle a11ennza con la Russia. Non è stl polacchi cv!dcntementc dovranno e.s– ta quadratura del circolo; al contra· set·vt rappresentati adeguntnmcntc, ma rio, le due esigenze si condizionano senza preponderanza, e tanto meglio a– t'ra loro. demplranno nll'eslgcnzn di concorrere a La .sllunzlone venne pregiudlcata re.illzznrc uno rappresentazione lnte– dulla rottura dl relazlon.l fra .Mosca e grale del prolet.lrlato polacco quanto li governo P()1acco di Londra. che rl· più ch:aramento apparJrà )a loro tn. salo a ormai due anni fa. La rottura dlpcmlcnza e li loro carattere naz!o– tu d'lnh:laUva russa; li motivo. o la nale, per oggl e per domanl. occasione, provenne dal governo Po Al comitato del Tre che a Mosca or– lacco, per un errore di condotta nel- ganluerà Il nuovo governo, e attra• l'affare di Katyn, non per volontà de- ,·erso questo la Costituente polacca. lltx>ratn. La a:ltuazlone non tu più sa· spetta un compito cnpltale. Sarà, per nata, per U contrasto territortale che adesso. la p'.O gran prova del concerto !ntertcrl; e sl nggravò con la sostitu· del Bio Three; at1rà la pietra di para. tlone dl àllkolaJciyk più conclllante gone per le future relazioni t.ra R°"1a con Arclsaewskl più lntra.ru.lgenti', d.a e Occidente europeo, tra Il ao\'erno so– una parte. con l'avanzata vittoriosa ,·leUco e le potenze angl083S90nl. L'a• nasa In Polonia, dall"altra. I RU8Sl a• cutezz;a di percezione e l'cqulllbrlo di vevano glà messo i_n piedi un esercito ,·olontà di Stalln anpnl re3lluarc, _ J,olacco; adesso costituirono un com.i- ne abblaino frema ftducl:a,- te eslgen– tato; questo si Lr8sfonnò in govcrnu. ze della s1tu3zlone. E' stata una catena di evc1ntl quasi ,Attra, 1 reso la rorrnaztone di un go.. fatale; Ja catena avrebbe potuto es.se - ,·erno Polacco autenucamente naziona– re lnterroua solo dal raggiungimento le, tnteara.lmentc roppresentaUvo e ve– di un·tntésa preliminare fra l\toscu e ramcnte indipendente, - e solo aura• 11 governo dl Londra, intesa divenuta vrso ttuesta, - sarà p0sslblle l'allean. lmpoaslb:le con quel cambiamento di za russo-l)Olacca,come elemento non oc· N ON è tropJ)Otardi oggt per fare al· ne dc11a Polonia nasconde un errore ministero <Il cul abbl:amo parlato. caslonatc. mn atablle, costitutivo del!a te dcclBlonl di Yalta sulla Polonia fondam-cnta1e:quello di' supparre che la Cosl la situazione pregiudicata vcn· J>Olltlcn ~I due paest. L'era llella poll• quel commento J)artlcolare che non Polonia del 1772, - anteriore alla 1>rl· ne compromessa definitivamente. A.I t!ca bllanclnta, trn Russia e Germania, Po~mmo fare la sctUmona acorsa. Sl ma spartizione. - fosse uno stato etnl· momento della conferenza di Yaltn sa· ò tramontatu pet· Ja Polon\a: questo ~ tratta. certamcnlc, dl decisioni ocqu1. camente puro. tondato sul principio di r~>be stato pressochè lmpossiblle otte. Polacchi t.lcvono ben comprendere. Co– sttc, defìnlttv.c. l\Ja Il periodo della loro nazionalità. Essa era Invece un com. nere da M08Cache abbandonasse ti co- me certamente Stalin comprende ctte attuaztone sarà lungo, e U modo potrà plesso di terrllori Jn cul un JX>Polo ao- mltQ\O dl Lubllno. trasformato in go· solo una Polonia veramente Corte, ve• essert diverso; mentre anche U conte· vrano dominava sopra una serie dl po, verno dl Varsavia. 11 comprome81Kt cll ramentc indipendente potr-l rluaclre gno del 1)0()010 polacco 1n loro con· poli sudditi. 11 fare appello. per 1\udl· Yalta sembra orma\ l'unjca soluzione. 1>er la Hu!Uila,anzlchè una f)3tla al pte– fronto non è unifonne, e poirà subire ca.re oggi Oel diritti e delle posslbUltà BNO è nbb.1stanza elastico per render dc, una garonzta di sicurezza, un tn• modtncazlonl. Non ~ dunQue tare del· del popolo polacco. alla Polonia del se- l)OSSibHe la tras(orm:tzlone dc.I comlta• crcmento di buone e Cruttuoec retazio. l'accademia l'esaminare pacatamente 1 cole XVIII anteriore alla prima 1partl• to dl LubUpo 10 governo naz!onalc nl con l'Occidente europeo. datl della s1LUazlone. zione. sarebbe un errore analogo - an· provvlaorlo della PoJonia liberata. Tut.. • LUIGI SAliVA.TOBKLLI OCcorre tener dlattnll. nella questione che se non allrettahto grande, - a quel· ...,,,===========,,.,,===""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'="' patacca, \ due aspelll, li t~rtlloriale e lo d\ chl, per: stabilire l dlrltU e le J)OS- ::. u governatl,•o. li primo è, nelle aue u.. sibil:tà odierne del popolo ltallano, rle– nee rondament:IH, abbastanza acmpllce. vocasse rlmpero romano, o anche, plil La frontiera orientale pola.cca del 1939 modestamente, quello di Venezia nel era U rl8Ultato dc.Ila guerra ru.JJQ·P<>" Mediterraneo. Jacca del 1020, rhi.sclla vlttoriosa per la Se sl comprende questo errore e a Po1onta. 11 trattato dl Riga. con cui sl considerano gll s..-olglmentt delle na– eoncluse Ja ,uerra. nM può non rtguar- z:onalità nell'Europa orientale del se– darsi, per questo parte. come un'imPo- coll decimonono e "entesimo, e la real– sliione del vtncttore. Nessuno ha mal tà poUUco•nazionalc della Russia d'OI· n~gato che con la linea tracciata a RI• gt, l'abbandono della rronttera dl Riga g.a \'Cnissero tnclusl nello stato pa1ac· per la llnea Curzon apparirà, \n mas· ,~ parecchi mllloni d1 Ucrainl. Le va· slma, giustificato. Non intendiamo pro, kttazionl, se non andiamo errati. han. nunciarcl su tutto Il tracciato, ciò che no oeclllato frn quattro e selle; anche anche a Yalta non è stato tutto; ln par– prenUcndo la cifra più bassa, essi co- tlcolare ci rendiamo conto delle ben eHtul,•ano un nucleo estremamente co· !orll ragioni per l Polacchl di lnstste• sp~uo e computto. 111 lmmed~ata con• re su 1:,eOPoll (rlconoecendo al tempa Unuit~ g('Ograncacon gll Ucra1nl faccn- stesso che, se Stalln metto in caml)O U parte. della Federazione eovleUca. Pri· l'attaccamento degll Ucra:n.l d.l Cali· ma della det\s\onc delle armt, era sta• za a quella città, non deve essere un ta cecogttat11dnlle grandi J)Otcnzeeuro- semplice espediente diplom3Uco). Ma pee tm'3ltra ll~a di confine ml>lto ptù nell'insieme. rlpetlamo, l'accettazione arrestrata verso occidente: la linea Cur- della linea Curzon da parte della Po– zon. Dl un trrcdenU.smo ucraino at ~ Ionia ci sembra lneluttablle; e aappln• ESERCITO E POPOLO , SOVIETICO O GGI, 23 ftbbraio, li celebra da t11tU t popoli combatltntl per la buona cau.ta fl 27• anniversario dell'estr• cito sovietico. Ji'ondato nella terribile prova Iniziale della nuova Russia, qua,i• do ouen-a civile e Invasione e8tema conol1mte minacciavano dt 80ffocarla QUa8tsul 11oscere,ogoi l'e8ercito sovie– tico ha dietro di sè una Ru8sta unita, compatta, concorde tn uno slancio dl patrlottl8mo eroico e vittorioso. Com– battendo per la patria, L'esercito sovie– tico combatte, e sa di combattere, per la lltJertcl. del mondo, in mezzo all'am– mirazione del mondo. Il quale augura, con. voto unanime, all'esercito sovie– tico la vittoria finale pro,slma. e ai f]Opolo, che lo ha etvresso dal suo se• ffO, pace t prosperità in {ibera demo• era.rio. parlato molto. durante U ventenn!o mo &ià che autorevoli uomini dl sta- ------------– fra le due guerre: non crediamo che to e patrloU palacchl, come l'ex•preat. ne88\.ln osservatore tmpa.n:lale abb(a dente Mikolajczyk, sono dello ateNO mai S01tenuto che ll blocco allo1eno parere. A noi pare che più presto l ucralno p0tess~ cons:derarsl come as· Polacchi si metteranno risolutamente &imtlato, o ln vtn dl asslmtlaztone. Bll questo terreno realistico, - di un COSl stando le cose. e avendo perdu· reallsmo che non urla contro canonl to ll go,•emo PolOCCO, nelle prime set· fondamentali della giustizia tnternazlo– timane della at!conda auerra monuta. nale. - e tanto meglio sarà per la Po– te. tutto !I BUOterrltortb, - divenuto tonta. terreno prima di spartizione, e Pol dl Rimarranno pol a stabilire gll am. combattimento, fra Germania e Rus· pllamentl terrltorlalt ad occidente. Non sla - nessuno Poteva raglonevolmen• crediamo che tocchi a noi tracciare un11 te as1>etta1·stcho la Russta, lnlzlata la linea da quest'altra parte, e auggcrlr– rl9C08Sn\'lttorlosa contro lo Germania, la ai Polacchi. Ci parrebbe arroganza 1 rinunclasae alla rivendicazione del ter• d'-incompetentt. Esprimiamo solo due !· ritort ucraini. occupati età dopo li eroi- crlteri: U primo è che un certo insran· • to dello stoto polacco. Comprendiamo dimento territoriale e irrobustimento I , benissimo t sentlmentl del polacchl nel della Polonia a occldentè sta ncccasa• veder dlsl)Orre sovranamente dl terrl• r~o; il secondo, che non sia Il caso di torl che tacevano parte, a norma del dare a que.':itoIngrandimento tl carat.. precedentl trattatl tntcrnazlonall, del tere di un compenso mat~maUco alla loro stato. Possiamo anche comprende- perdita orientale. A parte ognt con.si • 1 re che sl parli. tn taluni drcoll polac- derazione morale sullo acamblo di ter· ( etti, dl quarta e QUlntn 1partlzlone del. ritori e il baratto o il trasferimento dl 1 la Polonia, e si contrappanga ad esse popolazioni. a not p.1re che la Polonia -u fatto che la 1uerra Blera tnlzlata, da non abbia interesse ad annettersi pltl parte delle potenze antl,ermanlche. In te.rtitori tedesc.h1dl quel che ala necee– dlfesa della Polonia cui la Germania rl· sano per iJ suo consolidamento geopo– chtede,,. amputaz1onl di estensione as· litlco e di quel che eua uossa nazlo– sat minore. Ma, considerato storlcamen· natmente ;issimllare. J.,e, e sento l'angolo v1sua1eeUco-p01lUco. La quest;one plil delicata. plù grave, tL parlare dl qu11:rtao qulnkl spa.rtlzio- -non è quella territorla1c, mll quella L ' I NV A SI O NE DELL' "A-VANTI!,, C O.\ISIDERIAMO l'in.vaSione dell, sede delt"Avantl! come il /atto più orave ,ucceuo, per la no,tra po– litica Interna, dalla liberazione di Ro ma fn, poi. L'invasione. arave anche ,e Jone stata spontanea,,giil solo per ii fat· to elle sL trattava dt apparte-ncntt alle forze annate dello Stato, è oravlstima, perch~ non sembra po8sfbUe ·dubitare e/le essasta stata suooerita e oroanlzza· ta. Ancor più orave tL fatto è divenuto per IL comunicato ufficiale del. ministe· T() della Marina, che. e per iL contcnu• to, e phì anc&ra ver 1L tono, equivaleva moralmente a un'apoloota detl'lnva,to· ne. Not abbiamo cominciato. si pu() dt· re, la no.,tra carriera gionia{istica seri· vendo tm articolo contro l'invasione dell'Avanti! a Milano neL marzo 1919; ne11uno quindi pud comprendere me· olio di noi il •loni/icato del('epi,od/o di oool. Occorre andare in fondo, e pu.· nire con adeouata ,everità tutti quan· ti hanno aviito una ruPo71sabilitd fn que,to a6are. L'on. Bonomt co111icteri che que1to I compito suo. prima i più eh• di ogn, altro; lo i tanto plM in. quanto la presidenza dd Comialio, dtf foNdertdo il comunicato dd Mint,tno dtlla Jlarf,ia, ha ,cmbrato al)(Jllarlo.. Insieme con lui, twtll I mini,trl 'llt-vr no rl1pondere perchi oittlliz(a 8ia fot· tn: e tuttl i parllti, con I giornali toro oroa11I, e t1tttl oli altri oior11ali debba– NO 10,tenerll t 1osplnoerll. Guai ,e l'e– pisodio .,compare 1e11zatraccio, nell"o– blfo e 11ell'in,r::la a cul dlsgrazlatamtn.• te si i oogt cori. proclivi fo ltaUa,· esso ultora potrebbe seonore la prilflG taUP4 vittoriosa di uria nuova Marcia su Uoma. I. ._ UN SOLO ERRORE . T RA qllelli che ,ion. sanno darsC pa• ce del crollo del fascismo trova ere• dito una curiosa forma dt apoloae• tlca. Tutto andava cosl bene ,otto a fa1cismo, e sarebbe conm1uato ad 011.• dar bene, ,enza q11eJl'u.nlcoe fate.le er• rorc d'aver dkhtarato la guerra alle Nazioni Unita. L'ingenuo pre,uppaato di Q'!le1tndiscolpa I cht sia lecito aom• mare le prtsu1tte benemerenze e d.e• trarre dalla 1omma t demeriti, co,ne H /ouero 1ullo 1teuo plano. GU apO{OQt ,u del reolme p<>Lrebbera,perort dC Testar perdno In credito di qualche at• tlvftd. alla / f.ne deU'optraz:lone. l'f\ v,. Titd, lo constatiamo tuttt f olontt que- 1to ottlvol Qut-11' che f"40lonano co.d "°"" po"· qono ,nenie a due co,e, che J)UT ~ trono nel computo. La prima ~ rlle o– qnt dittatura crolla sempre per effetto dt un crror, toto; la second~ i che que• .,to errore non l qualcosn di svoradicc> e causale, ma i la somma o la ::fnttdi dl t11ttt on errorl e t m1.,fatt, <he VI dittatura ha accumulato In t1ttto il r.io corso. Mi viene tn mente a questo proposi· to tl ricordo del oronde omontmo deJ no!tro cx-dittatore, ti brloante M1isolC• no. Com'è noto, qi,e.,tC fu arrestuto, H non sbaolio, nsll't:m1lla, •mentre fuoof· va dalla nativa Calabria, centro dei suol mltfatll. E f)Oté eBlere aoouonta· to. r,erchl cuendo fn&eg11ito dai cara• binlerl, inclampd in un filq dl fen-o. E' rlm4.fta provcrl>iale la. aua e.Yclamazlo– ne: • Atannaoola queL / I.lo! •· come H qut filo foue 1tato l'1L11fca raolone delle iue .Yventure. Ma dietro qud i– lo c'era tutta u11a •trle di omicide e dt oras,az!onl. che dovevo. Tendert fa• ta{t per Il brfoant, l'incontro CO'I- e110. a. 4. r,

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