La Nuova Europa - anno I - n.4 - 31 dicembre 1944

-- 2 ------------------ LA NUOVA EUJ!OPA -------------- 31 dlc. 19-14 -- ESAME DI COSCIENZA e la venuta degU alleati hanno fornito al nostro paese. Ma è proprio sul terreno della rista· b:llta lotta politica, e Ul riguardo alla azione del partlti. che certa pror,agan– cla di scontento si fa più veemente. Nè supremo, Il beÌle della patria, è giusto, · è necessario; svalutarli sistematica ... ; mente, interpretarne le mosse e li! flll'. ~~,c~gtesel~~vrJ!i:cé;~~n~fc e~l.s~ L A controffensiva tedesca sul fronte norcl•occldentalc ha sus<itato da di· verse paru un coro di ammoni– menti pcrchè cl si ricordi tutti che la guerra continua. che la vittoria non è conseguita ancora e potrebbe· farsi aspettare J>erun tempo non tanto bre– ve, e che quindi occon·e lasciar da parte le controversie Interne, le qucsuo– nl non Urgenti, per concentrarsi nella lolla unanime contro il nemico co· munc. Sono ammoniment( - occorre dirlo? - sostan7Aalmcnte giusti, e a cui per conto nostro ci siamo già associati, commentando i1 discorso del preslden· te Bonomt alla radio. Non vorremmo l)Crò che dietro la rlpcL:zlonc e lo sv1: luppa di essi ~• cclas.~ una dlagnost i:;bagllatn. dello stato p;:,;colof;icO \talla· no. analol(o (crOOiamo) <l quello degli altr<i p0poli europet liberati o tn vta dl ]Ibera.ione. Non si può negare che non 6010 nelle manifcstazlonl dl partlto e ncgll auegglamenti di coloro che sl oc· cupano di po!itica, ma anche e pr:ncl· palmcnte nello stato d'animo deJt'lta– llano medio si rilevino presentemente dlsposlz{onl non perfettamente confor• mi. alle necessità del momento. Ma se· condo n« ciò è con9eguenza. nel prtmo c,1socome nèl secondo. non di uno sta· to euforico dovuto alla sicurezza e alla crcdutn Imminenza dello vittoria, ben· sl del suo contrario: cioè dello stato di dls;1g':ocreato dal prolungamento della guerra. contro le comuni speranze fo– mentate anche da alttss:mc dlchtura• zlonl. 1'011 basta dunque ammonire I popoli che la guerra Potrebbe :mcora durare un J)e'✓-Zo: oe:.corre aggiungere a ciò un esame di coscienza eia parte delle cl11ssi dlrigenll per vedere che C0$1 b:sogna fare. e particolarmente quali errori correggere. pcr tenere alto Il morale delle popolazioni. Errori sono stati. commessi da tutti, Jneomlndamo dagll allenti, non perchè i loro si.nno stati necessariamente I più gravi, ma perchè nelle loro mn.nl è Il t•imonc della rotta. Sicuri delln ,·1ttorta f\nale. - s\curez7,a perfettamente' gtu· 6Uficata. - fiduciosi in .una vittoria tmmlncntc. essi hanno dato scarsa lm· portanza alla collaborazione del popolo i.taKnno. e non hanno fatto perciò tutto qunnto era In toro potere per promuo.– vcrc. materialmente e mora1mente. la collaborazione medesima. Occorre che essl sl persuada.no che una volontcro• sa, ampia. totale collaborazione \ta!ia· na alla guerra (e allrett.into st 1>0treb• be dire per gli altri po1>0ll europei) è necc~11{a per affrettarne la fine. mentre d'altra parte ogni mese di tempo guudagnnto deve considerarsi prezioso per la restaurazione del dopoguerra. J...a condizione fondamentale da rcal'.z· znre, per questa piena oollabora;-;_one italiana. è che il nostro popolo senta cll combattere per sé e eia sè. come una libera e autonoma nazione accanto alle altre, e non come sempllc ausllt~irlo dello sforzo bcltco e della poHt!ca bel· !l~caaltrui. N'è più nè meno. •Gll ltallanl, per parte loro. debbono rongh•c vigorosamente, a fondo, a qual· sl.1s1 Inizio di spirito disfatllst.lco. sia esso provocato da clementi di quinta colomrn, sia - come è il caso cli gr~m lunga p".ù fre<1ucnte - da malcontento naturale, ma non ragionato. Disfatti– smo clupltce. nei riguardi degli allcr1tl. nel riguardi del governo nazionale e cli tutto ~1 prcseme reg,:me di trans1.· zlone: ugualmente stolto e Ingiusto verso gH uni e verso gli altri. In quanto al primo punto: qua)( che pos– sano g(udicarsi le manchevolezze e gll errori degli alleali verso di nol. si .Q,cve sem1>l"e tener presente l'alternnti\'a fra essi e il dominio rascionaz.ista. Questa alternativa non dobbiamo perderla di vista un mmuto: essa ..deve essere la 11ost1·abussola. la nostra, stella palare. ~ Chi non possedesse la coscienza neces• sarìa per valutare esattamente l'alter· nativa sotto l'aspetto morale. avd\ al· meno una sufficiente noa:one de0a dif· fcrenz..i ch'css.., Implica per gll fnte– reS!.i Immediati cli ciascuno cli nol, per le nostre condia:on1 e1emcntal'\ dt vita e per la nostra stCSSd CSlstenza. L'oc· cu1>azlonc tedesca non è tanto lontana nel tempo che se ne sia perduta la memoria; e qualche notizia sul su()( fasti presenti nell'Alta Italia arri,•a pu– re fino a noi. Secondo 1>unto: l'apprezzamento del governo e dell'~nsleme delle nuove con– tlizlont pollllche. Quando si mettessero · insieme tutte le critiche che sul gior– nali e per le strade si ranno dell'opera governati.va . e si ritenessero tutte fon· date, - che è veramente conceder mol– to. - non per q,uesto si avrebbe ancora U diritto di condannare il governo. I tre quarti delle m,rnchevolezze e degli saremo noi a negare la giustezza di errori governativi sono la semplice certe cr.:Uchc ai partitii, i peccati d'lnc– cons~'Uenza, - .J'lnevltab!'.le conse- spe1ienza, d'improvvisazione, di passio• gucnza, - del ventennio di sgo,·erno nalltà ch'essi commettono non di rado, fascista, culminato nella gttcrra, nella e tutti dal p'.ù al meno. Ma, a costo sconfitta, nella trasformazione dl:'ll'Ita· cli riuscire monotoni, ripetiamo che bi• lia :n campo di battaglia. Chi Ignorasse 'togna prendere l partili come sono, questo rapporto <Il cau&1e d'efTetto sa• con tutte le loPo manchevole;-.ze, e rl– rebbe sciocco; chi facesse finta d'lgno• conoscerne la necessità, il carattere fi· rarlo sarebbe un briccone. Rimane la siologtco. la funzione fondamentale per quarta parte che si può mettere a carico la ricostruzione della vita pubbllca in del governanti: per e~ li rimedio sarà Italia. Sorvegliarli, criticarli., ammonir· sempre possibile attraverso la libera li: esortarli a non chiudersi nella ccr· discussione, sotto l"lmpulso delle forze chla dei loro Interessi inimediatl, a non p0Ht1:chee della pubblica opinione; pos• affogare nelle piccole querele quottdla– sibilltà che solo la caduta del fascismo ne, a tener sempre, come obblettlvo opera, cosciente o no, di disfattismo~ Dalla posiz(one Ingenua e convinta del:' rcstranei.tà al 1>:irtlt.t,della condannaj ~~ 1 :nt~r~J 0 ~~U~t ~l~cla~1~ 1 p~\~;6rgw stesso di libertà politica. H passo è ra-1 elle: una volta compiuto, sl è già var-J cata la soglia della reazione a del neo.J fascismo, o si è prcctpltatl nell'abulia, anarchica. . Siamo in un momento Clcllcato. S~ nbbozzano nello sfondo campagne dt stampa, Si profilano nell'ombra mano– vre. Occorre vlg\lare. ed essere pronu 1 a fronteggiare e schlaccl.:1rc qualsiasi tentativo di riscossa del nemici d'Jtalta. · JL POLl'.rlCO LA S-ETTIMANA I. --------------------------------------- L 'ANNO 1944 è ohmto alla fine; ma no,~ fmisce con esso la guerra in Europa. Dall'aru10 vecchio la spe– ranza si riporta al nuovo; e l'tndv.oio la rende pii,, imvaziente, ma anche plU sicura. '/i.·o,i vale a .~cuoterla la con– t.rolfensiva tedesca fo Belgio ancora fa corso; 11è questa, 11è altre che se– guissero (lma pttì modesta Si è delt· neata sul fronte italia,w_ 11ella valle del Serchio: era attesa dli tempo) pos· sono capovolgere il corso degli eventt: potrebbero anche finire per affrettarlo. Sa.ll<tiomo dunque il 1945, anno dellt: vittoria. G Sulla soglia del nuovo a,mo tl ra– diomessauyio natalizio di papa Pio X/1 si è rivolto animosamente a tratteQ· giare le grandi lince della ricostruzione politica vostbetlica: democrazia, e or– oanizzazione inter,wzio11ale, Crediamo sici questa la vrtnia volta che w~ do· cume,ito ufficiale po11Pi/iclo non sol– tanto rico11osce la legittimitd dei re• gi.ml democratici (ciò non era 11uovo, come ha ricordato lo stesso Pio Xli). 111asi so/fenna di 1,roposito a definire i caratteri della democrazia, quali 'lp· 1>aio110 alle esigenze della dottrina mo• raie e sociale cattolica. Questa novissi• ma manifestazione vontificia è il com· plemento positit:o della condanna pr:>- 1rnnciata ripetutumente dallo stesso 1>011tejìce sui regimi totaUtari. Basta co,i le dittature: dice 1nolto chim·amente S1w Sa11Wù. Al posto di esse occorre e 1m sistema di oovemo che sia più compatil>ile con la libertà e la digni· tà dei ciltt1dilli •· Questo sistema è ap· punto il clemocratlco: esso e apparisr.e a molti come u,i postulato nat11.rale imJJosto dalla stessa ragione•· E' un rico11osci111e11to sole1111e che sulle lal>• bra del Capo del caltolicesi11io, del pori.– tefice romano. assume un valore tutto 7>articolare. Le formule dt I'lo Xli, nel delinea– re i caratteri. della democrazia, sono caute: nè c'era cfo attendersi diVer– sameJJte, chi conosca la prudenza abl· tuale della S. Sede, lit sua cura della continuitd tradizionale, le implicazio– ni delica.te e complesse fra dottrina politica e reli9fosa. Ci sard più d'uno il quale troverà che nelle parole dèl Pontefice manca 1ma defi11izione pre• cisa adeguata del regime democratico. .\"o;. peusiamO che, anche se11zarigore cli dottrina politica, /lfo Xli abbia deL ro abbastanza 1>cr dare affidame11to t:l i11ternaz~nall, è onnat sorpassata•· ConstatC1zione realistica, se altra mal, che costituisce 1l pfù solido fondamen– to per il postuloto del nuovo ordine &upernazionale e superstatale. Dello stesso realts,no ha dato prova il Poutefice· quando lm ammesso che la Germania (pur 110n nominata) debba « sopportare ver qualche tempo i riuort dei provvedimenU di sicurezza•· Solo su. questa base realisHca è possibile in– nalzare l'esigenza - fonnulata subito dopo da Pio X II - che anche al popolo tedesco sia riserbata e la ben fondata spera11za • dl entrare a far pa·rte, con eg1rnglianza di diritti, della ora11deco- 111unità delle nazioni. G E poicht siamo a parlare di relazio– ni intenwzio11ali rileviamo che, - ment>·e s1 avviano alla 1wrmal1t4 le relazioni tra la Santa Sede e la Fra,t• eia con la 11omina del nuovo nu11zio RoncalU, - prosegue felicemente la re staurazio11e della rete diplomatica ila· liana. Ripresa delle relazioni J-ra Italia e Belgio, Italia e Romania; scaml>io di dispacci fra De Gasperi e Stetti11im, il Segretarlo dt stato americano; trat• tarii;e l>ene avviate per il ristabilimen• to delle relazioni diplomatiche tra Fra11· cia e /taUa- Quest'ultimo fatto, quando si verificherà, avrd un'importanza parti· colare: tanto più occorre prepararlo con accuratezza, senza impazie11zc, G Uno cleolt «annessi• della nuova ul– lea11za fra11co-russa - e non certo uno del meno imp0rtanti - è il per– fetto accordo della Francia con la Rus– sia circa le frontiere della Polo11ia, es-plicitamente affermato dal mi11fstro deoli esteri francese Bidault. C'i dt piu (<li peggio, si può dire per i polacchi): a differenza dell~lnghilterra, che se• guita almeno finora a riconosce-re se,i• za riserve il oovenio polacco dt Lo11.• dra, e quello soltanto, Bida11.lt ha di– chiarato all'Assemblea consultiva fran• cesc che « sarcl dalla Francia ricono– sciuto come governo legale della Po· tonia qualunque governo eletto ed np· 7>og9tato dalla nazione polacca•: e a questa dichlaraziori,e, reticente ed elo– que11te, è seouito da Mosca (27 dicem– l>reJ l'annuncio di uno scambtc di rap· p,;__ese11ta,1tl. gid effettu.."ltO, fra il uo• vcrno provvisorio francese e il Coml- tato polacco dl liberazione di r..ubU· no: quel Comitato che minaccia dt tra• sfom1arsl da un momento all'altro 111. governo della Polonia, riconosciuto dai Sovietl occupanti. Jn verità, l'alleanza· franco-russa 710,t potrebbe essere più stretta: n direbbe, ai momento pre•} sente, più stretta dt quella anylo-fran• cese. Per la qu·ale non è stalo ancora, stipulato (sebbene sia prea11n1mziato). l'atto di· rinnovamento formale. G , Ha fatto un .certo strepito, negli am– bltmtt giomalisticl roma11l, la ,:mbblt: cazolne Integrale, fn un .settimanale romano, dell'µltimo discorso di Afusso- 'i un, a Milano. Senza entrare a gludi· · et dell'opportu,1itd della pubblicazione, 11ellecircostanze fn cui e accaduta, noi diciamo che sarel>be deslderabfle, da parte det nostri otomall, una più. am• pia e 1·egolare doc111nentazolnedell'attf• · vltd fascista nel Nord. Servirebbe a far, presente a tutti la persLstenza del ne– mtco più odioso d'Italia, e altresl del Vi'Ù spregevole e finalmente impotente. Tutto il discorso di Mussolini sl com-. pe11dta1n due punti: rimprovero sfac• 1 clato ai suoi successori per la c <m.dt •: z1one presente del nostro paeu di :~ ~r~:o:,:!:f~ft~ss:~~:a 0 ld~ \,:-e:~~::~ in realtà i11vocazione tremebonda ault AlleaU per una pace di compromesso che salvi l'esi8tenza sua e degli altri criminali di gue"a. G Abbiamo lasciato per ultima la que• stlone greca nella speranza elle giun– gesse notizia di una conclusio11e post• tiva della co11fere11za tenuta ad Atene sotto oli a11spici di- Churchill e Eden recati$! colà. Purtroppa invece, la co,i.– ferenza del partiti si ~ chiusa senza realizzare un accordo: le domande del• l'ELAS sono state trovate tnaccettabt• lt dal generale Plastiras e dat e papu• listi• mo11archicl. G Ct Oiunge 1 all'ultima ora, 1l messao• uio di spe-ra11zae di fede Inviato all'l• talia dal nuovo vicepreside11te degli ~;!tip~:~1~. 1:m~:':t:,· e 0 ~,~~~1: 1 1n~f:~~~ ·\ L'anno che s'inizia sarà un anno de– cisivo per l'ltalia. !:~~;'t:11~ 1 ~fgm~~c1fican:~rs;,~;!i' e~~;~:i ==============:::,;,,=========="""" no,i solo non inciamperà in 11esswt!l pregiudiziale da parte delle autorità e1:– clesiasticlle, ma 1>oll'tJtrovare uelle for– ze cattoliche una vosilivc1, vreziosa cou• perazione. Rimarrà sempre vero che « st duo faci1mt idem, no,i sunt idem•: ma non di identità di oroanlsmi o cli istituti si tratta q1li, bensl di solida– Yietà d'azione. Quant'altro ha poi dello il po11tefir.e sulla disti11zionc fra popolo (organico) e massa (hwrgcmlca) sulla necessaJ"ia autorità dello stato, 'sui principi fon• damcntall deUa morale e del dtritto che valgono anche per i regimi demo– cratici, e quindi sull'C1ssolutfsmo dt sta– to possibile, e comia,rnabile, anche in democrazia, nulle& contiene che pos3a essere raoionevolme,ite considerato co– me ostacolo a questa auspicata soli· darietà- Alla ricostrnzione democratica inte1• 11a il Pontefice ha fatlo seguire, indi· cando egli medesimo ft 11esso, l'est• genza di un ordinamento h1ternazio– nale, e precisamc,1te di una società di popoli realizzante un organo comune per il mante1iimtmto della pace. Egli ha proclamato - ed b proprio la con– statllzione fatta da questo gior,iale fin clal suo primo numero, e che esso non si st.ancherà di ripetere - «che la teo• ria della guerra, come mezzo adalto t proporzionato per risolvere i conflitti MAZZINI UNITARIO NOVISSIMI CATONI: V OCE REPUBBLICAl>IA del 23 scor– so rimbrottava fieramente il Con• sigllo dei 111inistri per avere net suo oom1rnlc<1toantiseparatistu evocalo Mazzini: è una profanazione, dice i1t sostanza 1I giomale repubblicano. Ci sembra un equivoco. jl comunica• to ministertalc 110n adduceva Mazzini a patroci11are la monarchia, o lo stato acce11trato, o altre cose del genere; esso 11ci1wocava l'autorità suprema a favo• re dcll'tmitù d'Jralia, contro il separa· tismo. Giù corrisponde perfettamente 11ou. solo al· pensiero, ma alln condotta politica di Mazzini, che dell'unità d'l· talia fece la sua pregiudiziale costante, e ripetutamente (nel 1848 e nel 1860) l'a,1tepose allo stesso postulato repub– blicano. Oooi ,w,i è in prospetto nes· su,ia ripetizlo11e di quet sacrificio idea– le mazziniano: tanto più sarà ragione– vole, e lecito a tutt.1, - anzi doveroso, - ricordare la professione costa11te,ar– dente, quasi fanatica, di fede unitaria da varte di Mazzini.. Ricordarla. e imi tarla. ). s. L 'lTALIA NUOVA del 23 dicembre commenta con un sovghio110 (e Eh. e/1, ... •J la notizia, data da lei stessa. che lo stipendio dei mini-. stri sarebbe stato aumentato a L. 15.000 (e dei Sottosegretari a 12.0()()J. Chimi·• que conosce la realld cconomfca odie-r• 1,a, - e considera che i membri det oovenio debbono ri111mzfare, in. fatto ' prima ancora che in d1ritto, all'eserci! 1 zio delle loro attività pro/essio,rnli, - giudicherà pu,·amcntc demaoogico 1, \ sogghio110 dell'ltalia nuova. A scredi,- I tcire fl ooverno 11<1zionale tutto serve,,1 Si tratta dello stesso oiomale che, qua(-J che tempo fa denunciò, scandalizzat_o, -uu'inde1111itàdi duece11to lire (.salvo er.~ ~ rore) giornaliere che verrebbe vauatci at membri delle commissioni di epura· j zi011e:Indennità elle esisteva solo nella fantasia del oiomalc. -j 1. s.. l

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