Nuova Repubblica - anno IV - n. 37 - 9 settembre 1956

(127) nuovìJreuubbltc.a _, (Dis, di Dino Boschi) (Di ritorno a Roma, l'o11. Togliatti ha dichiaralo di non aver seguito gli avvenimenti politici d1.:runt.e le sue voca11ze . .c Spesso le mie letture si riducevano at settimanali enigmistici») La via italiana dell'enigmistica LE'llTERA DA BOGOTA' 1' ETJROP A TACE di CARLOS GONZALEZ RIVERA N O:-/ ST. ERA _,n.cora _spenta l'eco dell'esplosione che ha distrutto grnn parte della città di Calì che già il divinjzzuto dittatore, 'il.«- presidente» incostituzionale Gustavo Rojcts l!inilla, djchiarava che il disastro era dovuto a 1·1·iminnle congiUl'a dell'opposizione liberale. Evide11lemenle il signor· Rojas J'inilla, èla quando gli inhighi militaristi ed j( se1·vilis1~10 dell'ol_igarchiu libenlle gli hanno con:segnato tm potel'e in cui non spei-avu, da quand1) !Si è divini,-;,rnt.o - come ogni dio e semidio che si rispetti, come il defunto e ogg_i non più ,·enorato signor Ht~lin - ha la cOnvinzione di godere del privilegio del– l"1.1nni:-.cienza. E perciò non ha bisogno <l'inchieste, non ha. hisogno <l'inrormazioni, non ha bisogno di testimoni per sapere che la distruz.ione ed il nrngsacro sono dovuti .alla crirninnle congiura. dei· nemici del J"egime, ossia alla. Resi- stem,a libe,·ale. ' • E' focile fnre accuse simili, in un paese in c11i]a libertìi cli ,-,h11i-1pa è soppressa e sostituita dalla ,t libertà» di adu- 1:1. re il dittatore; in cui \'opposi~.ione è schiacciata e per– s~guitab.,, in cui il go'verno osa vanlari--i pubblicarnente del m:issacro e della persecuzione dei cittadini, in cui intel'e rPgioni sono teatri di rnstrellamenli, di eccidi in ,nassa, di « opeJ"azioni militari> come osa proclamare cinicamente Jo ·sL,:;;~ogoverno. · E' facile, perchè gli avversal'i non possono rispondere. Nonostant'e il sert,ilisrno di Edumdo Santos, due anni di ad:1la'l.ioni non hanno salvato El 'J.'ienipo, 'organo magno dell'n!ig1-nchia liberale, dalla soppre~sione, appena ha voluto djf,,wlere non il diritto alla vita dei liberali assassinali, non gìi inlc1·~:,:~irennanenti del popolo colombiano - chè non quc,sle_ ~,,no le preoccupa,-;ioni dei Santos e dei Garcia-Pe– Jl;1 ---, n)n un minimo cli <dignità>; appena ha preteso di att,~nuxre jJ suo servilis1110 in forme che potessero consen– tiri•!i lllll\ f~1tlll'a influenza tra Je masse. " Co."ì all'interno vengono diffuse le calunnie crirninali del ditt,atore, e si o::;tacola,]A cliffui:;ione della pur cauta e mocle1·ati8Sima difesa della dire::-,ione nazionale del partito Jiben\le. E alrestero, dove r1on potrebbe ostacolarla. la re– pressione, bHsta l'indifferenza, ché l"Europa < de,noc~atica » vuol ignorare la dittatura e i delitti di nn Rojas Jlinilla - del resto non sta ri,·alutando ..Fnmco, cui lo slesso go1 · WH·nu d('ll'URSS apre le pol'le dell'ONU? - e ricorda che" Na,,.;spr è un clittatol'e solo quando la, disturbano a Suez. iHa se Nasse1· « ni,ziotrnli:-1z.a » Sue,-;, Rojas Pinilla non rivcll{.lica. :Pananìil, e pc1·ciò Rojas Pinilla fa. pa1-te del < mondo occidentale», del «mondo.libero», è u.n difensore della <lernocrazia, co,ne Trujillo, come Sornoza, come l.,erez. J imcnez, come.. buon ultimo, il neoeletto ditt"atorc fascista dell'ffo11ador, il dottor Camil.o Ponce Enl'iquez. Se nel ·s<-colo Xl.X l"Eu ..opa liberale e democratica polé fremere e indig1rn1·si per la Jlolonia, pel' l'J.talia oppressa, pet· ]a lotta del popolo greco, oggi non c'è posto per sinUli scnti– rnontalis1ni. « L'ot·dine rogna a Vin~avia » ru, un secolo fa, fl'.'l<;epubblicamente· esecrata. come pro,·a d'infame confor– mismo; 1na oggi cht ha quald1e cosa da. di1·e per J'ordine che regna sulle ci à:- e sulle <'ampagne del mondo occiden– bde, sul (.:uatenrnla e la Colombia, sul Venez.uela. e la. Spagna? Ma fìnchè qualcuno di noi an<·ora osa pensai·e, e sentiro Je propr·ie i-esponsabilità e non tf'llle di « fa1·e il gioco della J"eazione » se solida1·i'l,'.l.a con· 1a lotta dei lavon:1tori cli Jlo'.l.nttn, e non teme di « fa1·e il gioco dei comunisti» r-:e de– nnncia il fascismo r-:pagnolo o l'opprf'ssione colOniale in Algeria, ancora possia,no domandal'ci, davanti allo ma– ce ..ie e ai morti di Ca.lì: cui. vrodcstf Chi aveva bisogno di un gesto cÌarnoi-080 per proclamal'0 « la pati·ia in pericolo,, invocare l'unione Si1cra e perpe– t,u31·e la clittaforà? Chi poteva « sape1·e » subilo, dopo il disasfro, senza neanéhe la fìnzione di nn 'inr·hiestA, che l'esplosione era stata. provocata dagli avvf'rsari? ]~ chi poteva p1·ovoca1·e l'esplosione·r E' ridicolo voler· far credel'0 che in un paese- in stato d'assedio· permanente, dove la. polizia spia e controlla ogni pi1'1 innoconle mos~a dei citta– dini, dove i pul' timoratissimi dirigenti liberali sono oggetto di misure di sicorezz.a degne di feroci delinquenti, sia pos-. sibile importare e sbarcare interi camions di er-:plosivi, farli viaggiare per 200 km. nell'interno del paese, e finalmente provocare \"esplosione davanti R una caserma. Non siamo sost.enito1·i della non-violenza e non sa1·emmo maj noi a deplora1·e, nella loth1. di libera;,,ione, anche l'uso d~lla, dinamite. Ma. chi conosce l'insufficienza. dei me,-;zj ma~ teriali, di rgani,-;z.a.zione, cli tutto tranne che di coraggio, in· cui si dibatte la. Resisten;,,a colombiana, sa behe che dellà. dinamite dispone solo quel governo che ogni _giorno se ne serve pe1· rare il d('>.Serto,pel' realìzr.are la <pace, promessa il .13 giugno, sulla tena bn1ciata ciel Tolima. E ci sarebbe motivo di stupo,·e se si volesse credern che tanto disastro sia avvenuto per opera deH'op_posizione senza danno a nessuno degli uomini e delle organi;-.:-1azioni del l'egime. Con molto meno .esplosivo sarebbe stato possibile colpire in rnodo non mebdorico gli usul'patol'i del potere. Abbiamo pe,·ciò diritto di suppone che l'esplo1,ione sia. stata preparnta dalla dittatul'l.t. Ché se qualche indi,!.io alla sua accwia a,·esse avuto il generale Rojas Pinilla, non si spicgher·ebbe la sua ritirata dopo le dichiarazioni .del diri– gente liberale, l'ex presidente Alberto Lleras CamRrgo. Chi c·on tanta sicurnera aveva accusato, doveva avf're il corag– gio di ~ostenel'0 le sue accuse, se aveva la p1·0,·a che van– tava. Se nO, la .sua rifratta:,-,io1w, il ripiegtu·e sull'ipotesi della. ,t di1"gra.-,ia » sono la pto,·a ciel bluff Cl'imì1rnle che non può essere dimenticato. Gustavo Rojas Pinilla, dittato1·e rnilitare giunto al po– tere con un colpo di stato, non ba certo scrnpoli legalitari e credo di non clovo1· rencle1·e conto a. nessuno, solo pel'chè la « giusli,-;ia > gli è stata totahnente asse1·vita - è cli ieri il colpo di stnto contro la Corte Costiluz.ionRle - ma nella misura in cui una nuova dire,-;ione rivoluzionRr·ia sta sor– gendo cla_lla lotla popolare, gli voi-1•ù, sempre più a mancal'e qm•lla franqui'llità che fino ad oggi ha potnto i;1ssicu1·aL·gli r« oppof:!iz.ione » addomesticata dell'oligal'chia Jibel'8le. 5 SE1"J'EGIORNINEL JUONDO INTERNAZION E UNITA' SOCIALIST ..l LT... E l.,R IME riunioni tcnufe fra i delegati dei p:rr– t-l titi sociHlisti occidenlali, nell'i1mnediato dopoguer– ..._ ~ 1·a, la dt•h:•gazione italiana rappresentava il pa1·lito più irnpoi-ta11te della 1·icostit11enda. lntPn1a;,,ionale socialista dopo quello hl'itannico. I i'1·ancc~,;iavevano allol'a tm pe,,.;o Jegge1·monte inforiore a qtiello italiano e i socialdemocratici tedeschi non ernno anr-ora stut-i Rn11ne.-isi a~ Comisco, doto che le stragi della guen-a na~.isla avc,·ano la~ciato un ri– COl'do troppo fresco. Qualche anno dopo, quando la gu<'na fredda dPtlo origine alla scissi_one socialistR- in Halia, solo una par-le df'l movimento socialista italiano - quella più debole - con– tinuò ad essere rapp1•esentata. .i11 seno agl_i organismi so– cialisti int"l:'l'llllzionali, e la po:-;i,-;ione italiana cc.-:sò di <'.-;– f.erc una posiz.ione di primo pifl110, accanto al h1.b111·isrno britannico, alla socialdemoc1·azia l('clf'sca e alla SFJO. ìHH,. in seno :ii vari partiti dell"J11te1·na,-;ionale, do,·e non so!o il pe,so ma anche il pr('stigio del so<·ialismo italiano si ~ra. ridotto, a causa. della scis~ione frn J):-:;.[ e PSLI e dcltA sue- . cessi,·a polemica fra 1-,SU e P:,Ll, sembnlvttno ('H:-;e,·,·i. 1111 rimpianto e una. nos1algi11 per i l.c111pi ormai lonbrni di un for-te movimento .italiano, la cci ricostituzione pn– ren1.. essei-e rimandata a un'altra generazione. Non vi e1·a riunione della Confr•1·enza plenariA. dell'Jn– tel'Jlazio11ale o dei convegni 1"islrot1i in cui qualche dele– gato stnmiero, specie rra i pili anziani ed autorevoli, non i:;i avvicinasse quasi sottecchi a un delegato italiano per domandargli con tono e con sgual'do improntali a me– sl.i;,,ia e r-:peranza: « E Nenni, che e-osa fa? C'è q11_flld10 ~peranz.a che vi riunifìchiate! ,. Davanti alle i-isposlo irnpl'Ontate di pessimismo· di quf'gli anni di gue!'ra, l'orn– .bra di speranz.a scompariva per IR,-lciare il posto soltanto alla mest"i;,,ia. · · ' · Fra colol'O che pil, cl'una volla ci rivolsero quella dq– manda vi erano il vecchio Salomon Crnmbach, morto alcnni anni In, veteranQ dei congressi dell'Jnt-ern~rnionnle, jJ cui nome figura già negli annali dei congresl'-i anteriori fllla p1·ima guerra mondiale; e vi na pure il povero Lévy, che tanto intero~se e tanta par-:sione dimostrò in quegli anni per lA. CHltf:iH dell'unità. sociali~ta in Italia; ent1·a111lii <lele_gat.i,della S.1,10 a tutti i convegni socialisti interna– ~.ionali del dopoguerra e il secondo tinche suo 1·apprescn– tante nell'esecutivo di quello che .si chiamava allorn il Cornisco. Una volta, ad una ,-i unione del Comisco dell'ottobre. 1950, si vide anche Spnak, il quAle a.;siste\'a allOl'fl di rado. alle riunioni. Ci accndde a un CNto rnomento di aecerrna– re alla r-:ituazione socialisb1 in ]tnlia e 8. qnalche lontana possibilitìl di Yedere rientl·are il J'8f nel gil'one clcll'Intcr– na,-;ionale. Lo ~g11a1·<lodi Sp:-H:i.k,che pure gi!'.t allora non rappre-')entava la sinil\itrn. nel I'] nternaz.ionale, s'illuminò subito., E, dopo la fine· del nostro intérven't:o, si avvicitiò, 1Jrondendoci a braccetto, per sap('l'e « che cosa facesse Kenni ,. « C'e~t 1111 sociali:-.te, je le conhais depuis long– tPmps - affermò. - ]I rc->,·ie,nd1·a >. E' 1111 socialil)bt,:; to,·nei-;1. Ciò spiega. come l'Jnterna1/,ionale si sia tanto intt:'l'f>~– sata. in quest.i ultimi. tempi alle faccende italiane, elio hanno Sflmpre costituito una .delle ·sue pr·incipali preoc~ cupa,-;ioni. l nleresse forse soprnt.tui to sentirnentnle, al principio, ma anche inie1·e.,;se politico poi, rivolto a. ri– costituire saldamente sulle sue basi tradizionali uno dei pilastri sui quali J'.(nlernar.ionale deve necessariamente· poggiare in Europa. Quest'intel'rsse politico f'ra pnrli– cola1·menie sentito da alcuni cl,•i pintiti dell'Jnterna;,,io– n·ale, per i quali la rnancttnza. di rn, forte movimento so-– cialista ib1liano costituisco t11Uo1·a una causa d'indeboli– mento .inhinsoco non solo nelln loro azione intenrnz.io- nale, ma iinche nella loro M,inne interna. · Questo è il caso della ffl"i''IO: per la prf'sen,-;a. di 1m Ioi-te pA.rtito comunista e di un forte partito cattolico· in Frsrncin, per le affinità che molti di1·igenti sociA.lisli italiani fuorusciti sotto il fascismo in Francia lrnnno f"'On il pal'tito francese, per ima menlalitil e una cultura. :is– sai vicine rra i dirig enti dei due pa..titi, la SFJO ha un particolal'e interesse per.la questione jtaliana. Essn è con-· vinta. che, sen;,,a un ,forte partito Haliano, è difficile inte- 1·essa1·e veramente l'Jntema,-;ionale nel una. politica estet·a. del tipo <li quella di Ch .. istian l)inea11 ed è difficile p<'r una Francia govern11ta dai 1--oci11.listi trovai-e nn'eco f;uf– ficientc alle sue ini,-;iative ln Eul'opa. Con i socialdemocratiei tcde~chi, i socialisti franc<'~i sono costretti ad affrontai-e ad ogni genera1/,ione, dopo ogni guerra, un p1·ohlen111di rico,wiliazione. Con i soci:i– listi italiani, invece, p1.11•I no in:-;ieme la stessa lingua, di– scutono degli ~tei--si p1·ohle1!'1i.hanno in conrnne un gn1n nurne.-o d'interes.,;i, di trn<li1,ioni, di com·inzioni e nrng:ui pure di difetti. ] I giorno in cui un forte pal'tito italiano sfl1•;~di nnovo rapp1·escntato in seno all'Jn~c1·11,1~io_na_le, qua1c?~ di pro– fondo cnmbie1·à. anche per l soc1al1st1 francesi (e. attra– ver-so una rerrnio11e a catena, per molti altri partiti <'On– t-inentali dell'Jnternai.ionale). E il cambiamento sai·à nel senso dell'iniziati\·a, dcll'auda<·ia, della ferme;,,z.a.. PAOLO VITTORELLI.

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