Nuova Repubblica - anno IV - n. 37 - 9 settembre 1956

(127) ,nuova.·repubb1ita 3 "HJJ MAN u EL A'l\ I() N s" ALLA ·v I T T o R I o N E ee H I I -NUOVI TEMPI All'introduzione cli nuovi metodi e tèeniehe produttivistiche nello stabilimento Vittorio Necchi, non è seguita alcuna politica organica da parte della l?JOM. Di fronte alla massiccia iniziativa paclro11ale e alle sue conseguenze per la li– berti, e ht dignità ciel· lavoro, i sindacati sembrano degli spadaccini cl\e maneggiano sciabole cli legno contro carri armati di T , J)J'NOVAZTOXE di maggior- portala in funzione .i.....J della quale vengono introrl )ftd le allre, è quella 1·ignard,mte l'as8egnazione dei lèt11pi u :a determi– na.zione dei metodi cli IR.vora7.!~,n,,,, cl1ri una volta avveniva jn ogni padiglione con si~t.emi em_p:ri~.:i, ed oggi è com– pito ckJll'uf'ficio tempi della di_re1.)ono generale. L'ope- 1·azionP- si svolge col si~t.eina. MT~,1: d: c•1i 1'.iportiamo cl.i Elio Bormidtl, « Introduzione in uiì'tt,jrncla it:-1liana d•"l sistema MTM », in Produtt·ivitò, a. VI, n. 8, defini– zione e carnllcristiche: il sis~erna MTM (Mc·thod3 Tinie Measurement) è « 111u, tec11ica d.1,3 RHl\liu,a ogni npt1t·,,. ;,ione manuale scindendola in d •terminati movimenti base, ai quali è assegnato un predeterminato temp.> mP.– dio. Come tale l'MTi\1 è diretto non solo a -::!~terminare i tempi necessari a compiere delle operazioni prestabilite ma, più !argamento, a stabilire qnale sia il procedimento rnigliore per compiere queste operazioni li sistema si basa sul concetto che una qualunque operat.i< r:e manuale si può scomporre in otto movimenti fond,unt>ntali della mano e del braccio: rnggiuns:ere, muovere, &.fferrare, ruo– tftrn, applicare pl'c... sione, posizionare, disac.;:ppiare, ri– lasciare, ed in poclii a!Lri movimenti fond:untntali: mo– .yime~ti degli ~cohi, movimenti di rivolu,.lcne, movi– ment.i del co,·po ... L'unitil di misura è di 1/100.000 di ora>. Richiorirnta· di pass11ggio su qu~sti conc1;;tti l'atten– zione di tanti nostri arnie-i"sempre in cerca cli battaglie ]ibera.li da comb11tterc, e scontalo il rirerimt:nto d'obbligo a. Tempi moderni di Charlot, vediamo come l'MTM ru introdotto alla. _Necchi, e le difficoltà che la direzione incontrò: furono inviati dei tecnici arl istruirsi in Ame~ rica 1 e fu poi chiamoto il prof. Cliplon A. Andcrson, del Pennsyl\"onia State College, istruttore in l\f'fl\I, provvi– soriamente in Italia nll'IPSOA (la ···nol11 lli organizza– zione aziench,le della l;'iut, a Torino); si ~rgnnizzarono in prirno luogo dei hre"·i corsi informativi i;er ttitte Je persone con mnn~ioni dì responsabilità (dttl'a direzi~n('I, ai capi-reparto, vitl via agli opentori o equ"pnrnti, fìno ai e.cl . opert1i sostituti assentj); ed in secondo luogo un corso completo di i,;tnizione ed acldestrP.mento, nel quale vennern incili.si gli irn:-ilisti tempi o gli analisti metodi,, di:,lla cl11rnt11.di circa 150 ore. I pl'imi risultati si ebbero in nn perfezionamento n°IL: rilevazione dei tempi; qwmto al metodo di semplifìcazio.::,, dopo aver tentato di spplicnrlo in un reparto ma oa1za successo (a causa da un loto elci fatto che il nuo~o metodo ri– chiede, nlrneno per un primo pe1·bdo di ad.lestramento, maggior tempo e 1naggiore attenzione, e dali'altro della diffidenza e dell'ostruzionismo degli operai), si creò un laboratorio esterno ni reparti; qui si spe:-iir:entarono i nuoYi metodi, e si ackle-:trarono man '""Ilanoal~tmi operai, che \"Cnivano rinviRti ol reparto una volta appreso (ed accettato) il rncloclo: in capo ad un anno i ri.s:utsti furono i seguenti (ripo1·tiarno sempre dallo ~critt,J dell'ingegnel' Bormida sopra citato): e: si ottenne nn l'i.5p:irmio com– plessivo del 50 per cento (rapprcsentaute il -10 per conlo del tenipo totale ncCC'f<.Sario per la pr""pai-az.ivne di tulti i sottogn1ppi relativi al tipo di macchina c.m:drlerato} >; questo ri::.:pa1·mio è stnto 0Uen11to, si noti l•~ne, « sen.rn costruzione di costo.,e atl1·e=zature, ma con la .,eni.plice utili=zazione delle due mani in movimenti. 7,rod·uttivi e con l'ausilio di adatti contenitori>, ossi 0, con un piìt ra– zionale - nrnggiore - sfruttamento del fattore lavorn. Conseguenza dell"introduz.ione dell'l\ITM è evidente– mente il con'tinuo tAglio dei tempi di la\"orazione assegnali, è la cc,dutn dei cottimi: da un lato iu quanto soggettiva– mente l'operaio non è piìi sollecitato ad accelera1·e il ritmo di p1·oduzione, poichè un risultato in tal senso porta presto ad un taglio del tempo assegnato all'operazione; dall'altro in quanto obbiettivAff1onte essendo lo svolgimento del la– voro studiAtO (di solito attraverso ]a 1·ipt·csu cinematogra– fica e l'esame dei movimenti dell'operaio sui cortometraggi) e conotto, il tempo tende a divenire elemento esatto, p·ie– nmnentc occupnto do atti produttivi delle mani e magari elci piedi. l...'olimina'l.ione dei tempi « p~ssivi > (cioè del tempo ad esempio che tma mano impiega in pili nello spo– starsi dal punto A al punto B se in,·ece cli muo-versi in linea retta descrive una cur,·a) è però, fanno notare gli operai, anche l'eliminazione di un attimo cli respiro, cli riposo; le ore lavornli,·e tendono a diventare cioè ore di pieno lavo,-o, nel senso pili integrale dell'espressione. Infine le e Iluman Relations >, corollario indispensabile di queste inno\'azioni; o con i tenta.ti vi cli mutare ed ingen- ADRIANO VANZETTI tilire le relazioni di fabbrica (e E lrattnrc ogni lavoratore come individuo e come uomo> si legge in calce ad una spe– cie di decalogo del capo-reparto contenuto in un prome– moria distribuito dalla direzione), le iniziative di tipo più tradizionalmente paternalistico,' come l'incremento dei gruppi ,;portivi di fabbrica, ct1i Ja direzione offre notevolis• ~ime facilitazioni anche economiche, j sort.oggi di premi, fa costituzione della categoria dei it-lflestri del Lavoro ( « La Direzione Ceneraio, nell'intento di conferire in sede ns– zionale un segno di riconosci,nonto e di distinzione a quegli operai specializ.~ti che, oltl'8 ad avere manil'estato spiccate capaciti~ professionali, hanno din.1ostrato di possedere iii grado elevato notevoli qualità morali etc ... ha istituito un particolare distintivo di cui si potranno fregiare ... gli ope.rai di cui sopra, i quali saranno denominati Maestri del La– voro ... su proposta unanime ed insindacttbile dei loro capi e dirigenti ... IL. conferimento darà luogo alla assegnazione di un premio speciale ... di L. 120.000 annue ... > dice l'av– viso di c-ostituzione); e ancora, il potenziamento del Fondo <isaistenza interno, organismo a carattere mutualistico che si regge sni tributi operai e direzionali, con il compito di integrare le assistenze elargite dagli istituti llssicuratori :in caso di malattia, infortunio, g1·avidanza, puerperio (la dire– zione ha ora ·1a maggioramrn nel Consiglio direttivo d.el FAI, ottenuta. aumentRndo pe1·ccntualmente i tributi a ca– rico dell'azienda:); e i premi cli nuzialità o nativiti\ 1 gli an– ticipi sulle reh-ibuzioni, ecc. Inquadrati in questa corni('e gli avwmimenti della fine del '55 parlano con tale chittrezzn <la non abbisognare di molti commenti. Il fatto app1:u-entemcnte più sorp.rendente, cioè il raffronto fra il fallimento cli uno sciopero come quello indetto per jJ 25 ottobre '55 (2% di astem;ioni dal la– voro, in pratica scioperarono i soli attivisti della FIOM) t>er il quale esiste\"ano motivi determimmti cli innegabile \"alore, eJ:ì:1"successo "·ice"·ersa fra le medesime maestranze dei grandi scioperi politici per il pAtto atlantico ed in occasione de11a legge elettorale del '53, ha nna Spiegazione soltanto nella insufficiente cd errAla Yalntazione da parte operaia della reale portata ed essenza delle innovazjoni tecniche ed organizzati\"e introdotte nelln fabbrica. Le cause di ciò sono varie e concomib.rnti; mn sorcbbe sciocco ad• dossarne indisc1·irninatumente le rospom:abilit;t (o, da que• sto punto di vista, .i mc1·iti) Alla direzione, come tendono a fare i sindacalisti della CC] L. Ed esaminiamo brevemente que;te cause. Innanzi tutto è indubitabile che un.a di esse, e deter– minante, sia l'accennato isolamento dell'operaio sUI Ia,-oro, cui si giunge con la moltiplicazione dei controlli e delle gerarchie di cui gi1\ abbiamo parlato; nonchè l'incri– na.mento della sol.idarieti, e l'oscuramento della coscienza operaia dovuti anche, e soprsttutto, alla combinata azione psicologica dei metodi procluttivislici (come l'l\ITM) e delle « Human Relalions >: mentre dll un IA.to meccanizzazione, razionalizzazione dei mo,·imenti e viA discorrendo d-isuma- ( L'on. Pacciardt si agita percht l'unificazione socialista "mi. naccia" l'indirizzo oltranzLita in fatto di politica estera) nizzano .sempre pi1'1il lavoro, privando di ogni lihorlà ed iniziati\'a. l'operaio, e cancellando la sua personalitiì. di 111- "·oratore singolo man msno ohe pili lo fanno sentire cparle•, ingranaggio di un meccani,;mo collettivo (ma ingranaggio passivo ed impotente, grazie anche alla progressiva $.Cùftt– parsa ciel cottimo, <·ioè della possibiliti, dell'operaio di deterrninure la propria rrtribuzione col dosaggio volontario dttlla quantiti'~ di lavoro svolto); mentre da un lato, dioo• vamo, quer--ti fatti pongono \e premesse per una ~en~a:r.ion& di isolamento e d'impotenza dell'operaio di fronte alltt mtte• china produttiva, e quindi per una sua acquiescenza. ai ritmi imposti di rendimento; d"altro canto le e Hum1u1 relations >, agendo su questo plaforid~ costruiscono fa. son– sazione della com1m·ità di fabbrica, delrunicità dell'·interes.,8 di fabbrica, dal padrone al rnano".,.ale: l'interesse comunt' cioè alla prosperità dell'azienda, come prosperità di ciaseuno dei suoi componenti. 11 fallimento dello sciopero del 25 ottobre '55 alla ViLt.()... rio Necchi dice chiaramente che gli operai avevano conr:'i• deralo la rappresaglia della direzione (il provvedimenlo adottato in reazione ai" risultati elettoraii della. C.T., col comunicato che abbiamo riprodotto nell'art. prec.) como il JegiU,imo esercizio di un diritto; che giudicavano cioè le [i,... rilitazioni conce8se e poi revocate, come generose elargir.ioni della Società, anzichè come doverosa retribuzione per un aumento di produzione dovuto in, gran parte ad un pi1't razionnle - comunque più intenso - struttamento dol fattore lavoro. E di. ciò non si può accollare la res1>0ns11bt– lità soJtanlo all'abile azione padronale; grande è la part.t1 che ne spetta al siQdacato - nella specie al s.incli\cato di maggioranza soprattutto, cioè alla CC:J_L.J'IOJ\1. Alla CISL poss.iamo accennare solo breYemente, dato lo scarso peso che ha tutt·ora alla Kecchi; ecco parte di un comunicalo emesso dalla Direzione provinciale della l•'IM– ClSL in occa~ione dei 4 lice,w.iamenti del 10 novembre '65: · ... rilevando come la !orma adottata dalla Dfrezione per il licenziam.enlo di quattro dipendenti non tenga conto delto spirito dell'accordo interconfederale 18 ottobre 1950 e in ogni caso sia tale da ingenerare nei lavoratori sfiducia jn quegli strumenti democratici di difesa della loro posizione di lavoratori. Considerato pertanto non accettabile tale si– stema, che evidentemente si manifesta quale reazione ad una sistematica campagna di denigrazione e di odio instaurata da una organizzazione succube degli indirizzi eversivi di Utl partito politico, ma che in ogni caso trova a subirne le con– seguenze semplici lavoratori, il Direttivo della FIM-CISL impegna la Segreteria ad un'azione atta a realizzare nuove e migliori relazioni di lavoro tra Direzione e propri rappre– sentati nello stabilimento sì da consentire all'interno una convivenza veramente democratica: condizione questa indi• spensabile per la realizzazione di- un maggior benessere ge– nerale ». La moz.ione è evidentemente in linea· col tipo d"imposta– zione e collabornzioni~ta > propri~ alla politicn general& (ltalJ/'S New, PhotOi) Il vate allanUco e la sua Musa

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