Nuova Repubblica - anno IV - n. 19 - 6 maggio 1956

4 rnnno la ·gi11nta di intesa a cni _è afndata la. cli1·e;r,io11e politica della loUa <5lettor:/lle insieme con l'attua:.-,ione <l,~gli :H?_co!-c!i st pulali,. _ , ~ Alla gittnta ,cl'intC;:;a spctte1·à Ui discutere l'at.tività 11n1rni11i;-;t1·ativH e politiL:a cqn i consiglie1·i "eletti allo scopo di cool'dinal'e la lor·o~ a:,;iqne. La lista sarà "denominata « Rinnovan1e-nto DènH)cratico ». Il fHH-l"ilo radicale, il J)fll'tito rl"pubblicano italiano eJ il movimento di Unità popolare hanno concluso, anche nel Udin~ e nel F'1·i11li, una stretta intesa, Ìn vi.-;ta delle pto.--.-;in1e elezioni arnr~1inist1·t\live., . , -,. Tale .ini,-,iativa, 'élfe' 1ìl.-\Scedopo 1m appl'ofondito esame della ~itwt¼ione politica italiana e dell'amminiStrair.ione locale, pe.- la necessità di arginare il potere della attnale ma'ggion11w;a, offre ·agli elettori trn attivo allineamento O.elle·cornmti di democrazia laira, che si proJ):One di in– dirizza1:e ver·so soh;zioni concrete quell'ansia di rinnova– mento politico, economico e sociale che l'opi·nione pub– hlica invano .,rncora 1·eclama. ·a dieci allni di clisti:rnza dalle legitlime aspetta:;,;ioni che la .Resisten.-.a e la" Libe– razione avevano snscitaf.o. .Non :v'ha dubbio che la· rigida· contrapposi:,,:ione di foJ"ie, che ca1·atteri.-.za la vita pubbliea.- ita.liana, ,il deca– dimento del costume politico ed annninistnitivo, l'intol– Jm··an:.r.aiclèOlogica dei pai-titi nrn.ggiori, i favoritismi e le disc1:imin8zio1ìi, che sembrano divenuti puntuale regola di .porei-e, sorio motivi ,che hanno scosso profondamente la· flducia. dei cittadini· nelle istituzioni ··democratiche. Ridestare nel popolo l'inte1·esse alla vità pubblica, in modo i,emp1·e pit'1 diretto ed attivo, è il primo assunto dei par·titi' dell',intesa, che non rappresenta una semplice combina;i:ione elettorale, ma vuole essere uri accordo in– timo e profondo eia rinsaldal'e ed estendere nell'avYenire. ln questo spirito e con l'.esatta coscienza cli pa·esen– tar;;;i a i citt_aclini come « ]1'orz"a nuova» viva e opel'ante, i pintiti qni sottoscr,ìtti chiamano u. raccolta l'elettorato. Cittadini, non vi presentiamo prngrammi rniracoli– stici, nw sentiamo di poter ass01Y1ei-everso di voi l'im– pegno del pjù attento esame dei singoli problemi amrni– ni,-;ti-ativi, (lei pili .-igor-oso contrnllo della spesa pubblica, dell'immediata 11.perta denuncia di ·ogni J)Ossibile al'bitriò. u·altm pai-te soll.ecitei-e1no ogni provvedimento ·e so– sterremo• - senza p1·econcett.i - ogni iniziativa, diretti atrinc1·emento dell'economia locale e al miglioramento delle conf_lizioni di vita delle classi meno abbienti. Ciftndini, se ci siamo deci,;j a sac1·itìcare pat'ticolari 1)osjy,Ìoni pel'sona-li e di singoli partiti· e movimenti, è stato solo pel' poter dal'e final11lente all'eletto1·e la. possi– bilità _di'. far sentire libel'amente ti dignitosamente la sua vocé,' fùòi•i' dal coil(onnismo dei due blocchi coTJ.tnlppùsti P- da' impossihiri soluziòni antidemocratiche ed. andcosti– tui,ion 'o.li ! · -,,Sta a voi Ma non lasciarvi sfoggil'e tale_ possibilitù, votando J_)OI' « Giusfo;,ia ·.e Libettà ». fl09.) JJlllll/8 .•re11ubbl'ca · IRI E POLFl'ICA JNJ)USTRIALE INTERVENTO POLIT ili EDOARDO GRENDI U N lJECJSO inter·vento re:-;ponsabile da pinte dello_ ::5tato capace di· :confe1·ire alle sue c1ziende met~l– meccanic.he specialme1,1te sidenn·giche uno sviluppo • propulsivo nel q1ù1dro dell'economia ~taliana, posto na– turalmente in connei--sione con .la lai·ga politica di .inv·e– stimenti prevista d0i « Piano Vanoni», legato alla sua prospettiva rnei-idionalistic8, richiede anche un'adeguata politica nazionale dell'flnergia. La na;i:i(maliz7,a:.r.ione delJ"industria elethica è stata la ))l'ima e fondamentale tappa delle g·randi esperìen7.e oçci– dentali lii pianifìùazione economica. Ne~sun setto1·e come questo, se non qnello telefonico che ha caratteristiche ana– loghe, presenta i pià evidenti aspetti del monopolio tecnico: rngioni di servizio pubblico,, di razionalittl e Semplicittt .di impianti e di linee. di sviluppo produttivo, si addizionano. alla. nece.-.sitit politiea di controllo su un'enorme fonte di p1·ofìtti e su una potenz!l così rilevante da avere in mano la vita economica dell'intePo paese. Proprio in questo settore invece la pr-esenza ·dello Stato è. più debole: la Finelettrica, costituitasi nel 1f.)52 nono– stante l'opposi.-.ione d~I monopolio pl'ivato, controlla solo il 23% della produ7.ione media nazionale, ma· certe psrteci– pa:1;ioni ,aziomnie. scendono sotto il 50%" del parchetto, co– sicché· può dire che il, monopolio privato - la ~dison con. le sue aflìliate - s[)adroneggia largamente nel ,;ettore. f.l sistema vigente (di eredità cOt'por1.\tiva) di con– t.i-ollo ststale sulle ta1·iff~ è quanto rnai ib1·ido, non corri- 8pondendo a esigen:,,:e di pianiffoazione, né assicurando un · eQuilib1fo di mercato. Di fatto i" prnY,;,;Ìvengono fissati con c1·iterio politico e la spe1'equa::,,;ione è enonne: il grande cliente viene favorito in modo esagernto, assolutamente non in relazione al certamente equo canone conispon– dente a un maggior consumo, mentre l'illumina;i:ione, come il genere di consumo più popolà·re, è il più largiunente tasiarnto. Si aggiungano l'oscuritiì dei contratti, il molti– plicon;i degli abusi, il si&le1lla dei «trucchi», si consideri po_i la str-et_ta. dipendenza di certe attività industriali da t1i:i~1 poli~ic_a_ ta1·iff~l'ia: si cone:Jude1·à_ -◊~viament~ che sperP– quaY,iòne fb<:nle e soggezione nel confomp·,syalJ arbihio di un· n1inistro rendono la ,:;oluzione ·atti1àTe ;,-ins6ddisfacènte anche dal pnnto di vista.• Pri•vatistiCo. CÒme,.è' IiotO: ii fab~' bi_sogno industrial'~ ìrnme1lta_·del :e;% ogni ~l;nO e _la p.l'o– dnzioile italiana stenta· a ten~rgl_i dieh'ò, .. iénza_':dire' poi·, cl~~. nonostante lè ampie -risorse id1·iche, e~. metanifere,· l'Italia importa energia dalla.. SviY.zerà. ·.Infatti -~1 ·rmono– pçilio privato non ha nes8un incentivo alla costruzione di · impianti nuovi, costoSissimi: avviene così èl1e le conces– sioni per lo sfruttamento delle acque pubbliche siano solo assunte in l'unzione_ anticoncorren7.iale e 1·imangano pef decenni inutiliz.zate. Il· monopolio invoca, per· giustifica.;-e questo suo scarso inc,·emento alla produzione,· l'aumento delle tariffe elettrichè, per la necessità di disporre di p-lù la.rg_hi introiti da investire. L'argomento addotto è che, mentre la lira è stata svalutata di 60 volte, l'aumento con– ?esso dal « Comitato intem1iniste1·iale dei p.rez::,,;i » con·i– sponde solo alle 24 volte rispetto al Ul38. S~nonch~ questo no~ ~ l'aumento di fatto: nel· periodò belli4o~ ,.Ju,-'ahie• il « bloc'co » delle tariffe, furono autorizzati tutta urla. Scr·ie di «trucchi:> e lo Stato si guarda bene dall'intervenire pel' 1·eprìmere tutta "una serie di « abusi tecnici», messi in atto dalte societiL elettr·iche. In base a ciò si' poò Calcolàre n'?ll'ordine delle 45 volte ri.ispetto al 1938 }'auò1enfo re11'l0 dei pre::,,;zi: ma, se ~i tiene presente"' ché 'rindusttia elet– trica è una di quelle in ùui · pr~vale nettarnèhte 1.1 cu:1)i– tale-macchinario e che le ·sPE;>sedi· n ~A.mù: enzi'one han-ho subito assai li1l1itatamente, per lo scai-so numero di mano d 0 opera impie·gata, la ,·sriazione salariale, si devé cònclu-, dere che il margine di profitto è sempre enornie e che··· ~e ad esso non conisponcle un adeguato ìnoremento di~, produzione. gli è perché il monopolio p1,iv,ato,--prnferisce più profittevoli investimenti extra-setto1·iali .. , 1 Tutte queste considerazioni, unitamente poi 1 8' q1.1elle di ca.tà.tter·e tecno- 16gico che ·prevedono, olti-e· lo, s,·ilupj)o sempre maggiore del tipo di p,·odnzione tenfro-elett1·ico, quello atomico e · for-se a non· troppa lunga scadenY,a, orientano decisamente . verso una nazionaliY,zazione dì setto,·e che s'accorda con uno · sviluppo del Me,·idione e con gli obbiettivi del < riano· Vanoni> (100 mili_ardi di ·l(\VH nel 1970},. I · LA v o n o · E , s r ~-u .A e A 'l' 1 · I L A RlORCANJ.ZZL\ZlÙNE .deù°'ÌRI ··deve esse.re , i-ior~ ganizza_z.ione della pÙJitic,a. industr!ale, dello __ Stato·; .è evident~, che occorre • ..ap_pli_care innanzi tutto un , c1·itel'io politico di interveRto e che nna ,sohw.ione t:tHn'a- , mente tecnica e ammin.if; jtrativa., ç.on è concepi"t,ile. Qosì; ::v~NrrIClNQUE ·11REi - n1en~re, naturnle appare la na,zionj:\lizza;,;iqne .<lei setto1·i " telefon-ico ed elettrico,,'e,, a-. non iu~ga: scad~~za·, a~che, per la fo1·za delle. CQse, cli qw~llo side~·urgico, nn ana- , IQgo criterio sf'~ttoriale. nçm si può applicare nel campo · meccanico e rnetah)1ec.canico. Mentre è qvvlù che è, ._in,"; , N .- ON C'.E' MOLTO da· segnalare sul fronte del~ lavoro. I/in.voluzione, d.e,. ..-1oc1·atica'nel le fahlHiche' contintra, '' ''1 ·-1 • facendo perno 1 _in modo particolare. sulle a,1iendo· ] RI" nelle· quali la lunga iotb, '-O:-:.tennta_ diri lavol'~toi·i pe1· rindènnitù. di men8a ha avuto le· sue \,itti,.ne e si è t.ra – s[ofrfl_ntn, ad uri certò momento, in IOttA pe1· la difesa dei di1·itti civili e per il 1·i~petto della personAlità degli opeyai, Così, a noi -parn che quer-to secondo ·aspetto del– J"agitaY,ione RlJbia assai maggiot'e ·irnpo1·tanY,a del suo mo– ,·ent~ Ti,·endiéativo, venuto meno .. con la. recente· conclll– si<lne di un esiguo e· modesto accordo che, comunque, è v·also a « mettere 1ma pietn1. •» su un µroblerna per cui - nonostante· l"osse di li1nitatìss,inia. pOrtata - si en:rno per anni impegnate le organi11,za;i:ioni sindacali. L'indennitli. di 1nen8a el'a una vecchia questione: le mae~t.-anze I.a con– sicle1·avanò parte integrante del sal11.1·io,menti-e per gli in– dwS;t1 ·i1-1.li e -a una· p1·ovvidenza extrasala1·iale, non dovuta, G!i $Cioperi sono -stati p1.necchi e si sono succed11ti in tutti i cornplessi di L"ilìevo con adesioni, molto spesso del cento per· cento, dei lavo,·atoi-i delle indusfrie del Nord.' ])ell'indennitil. di rnensa dii•emo alla fine, poiché essa ci offre l'occasione di t·ivolgere la nostnt attenY,ione alla sitnaz.ione esistente nelle 1111,iencle ] RI", ove la rappresaglia e la diS:ci-irninazione politica sono di casa, non diversa– mente da. quanto avviene nelle più lirannicbe impr13,':\e pL'ivate. L!'l realtà è che l'azione confindustriale nelle irniende .IHJ si è andata sempl'e più, accentuando. E sì che Je a:;,;iende JRl avrebbero dovuto divenire - e ancora lo poti-ebbero se si mutasr-.e 1'-indi1·iZ.-.o-genernle della politica itnlian·a ·- il nucleo fonda.mentale del rinnovamento de– Jnocrntico della nostra economia e del nostro lavoro. In– vece ~i sono trasformate in un comodo stl'umento della Co11find11st1·ia, con il quale - essa difende e protegge riniziativa dei grandi monopoli. Non solo, ma hannò as– Sllnto i_ metodi, i fini politici, della confederazione. degli indus~i-iali. Si puù dire che oggi l'JRI non co11di:.r.iona le attiv!t~ e l'es1ransione monopolistica; da queste invece è co~dw1onato e agisce in funzione• di _esse. Caso tipico quello dell'Alfa Rqmeo che non immette sul mercato un adeguato numero di «Giulietta», non perché non lo possa tecnicamente f:ll'e, ma per non mettere il bastone di nna difficile conconon'.l,a nelle l'IJOte della « 1100 », Di quel che avviene poi nel campo dei raJ)po1·ti di lavoro ne sanno qualche cosa le maest1·an:,,:e dell' r\ nsaldo di Livorno e di Geriova, detn.LVA di Piombino e della Te1'.ni, ]n tutfi questi compfe;,,:-;i,, noi rn~si fcòn,i e, ~-in taluni, ancota ade~so, i lavorato1·i hanno dovuto. reagire con- lotte ·lunghe e--difficili alle rnppresaglie nelle quali sono incorsi· i so--- 8tPnitor·i e i promotori· dei molti sciope1·i ,per l'indennità cli merisa. Le dil'ezioni aziendali hanno colpito indiscri– minatamente. Alla !\'uova San Giorgio, per esempio, è stato licenziatò un opernio per· fatti accaduti rnentl'e non e1:a nemmeno a _Genova. Ma si dice che fosse un tipo ... poco i-accomandabile e che bisognasse trova.-e tlll motivo pe~ allontanarlo. All'Ansaldo di Sestri i licenziati per - motivi, disciplinari sono due lavorat0l'i che avevano 01·ga~ niz;i:ato nna mani fe,-;tazione di protesta,. sotto le fìnestrn degli uffici della direzione. Non parliamo .dell'agita7.ione · degli ope1•,1i di L-ivorno in difesa d('i. loi:o -di1·itti democra– tici, agitazione che è dmata più di un mese, Era inco– minciata pe1· la solita .rivendjcazione: l'indennità di mensa. Poi si è. ta-a ..,.formata in lotta più consapevole sotto la spinta. delle rito1·sioni brutali dei dirig.enti. Le aziende IRI p,·endono l"imbeccat».- da.i Valletta e dai De Micheli. E, come questi, non vogliono più trnttare con la CGIL o con i memh1·i di C.I. eletti nelle liste della CG.IL . La Carnel'a ha votato per la seconda volta. il distacco dell'lRl dalla Confindui-tr·ia. Ma, sotto la.·.confol'tante de– cisione, sì nasconde l'inganno: il distacco non- avv~nà, su inconcepibile proposta .del sindacalista. Pastore. che fra· un anno. Campa cava.Ilo, che l'eJ:ba oresce ! Nel·. frat– tempo la Confìndusti-ia continuerà a ,·a.lei:si delle a7.iende lR[ a vantaggio dei monopoli, contro, gli operai e per la campagna elettorale della ti-iplice del padrona.te . Queste ·conside1·azioni ci so"no venute spontanee, a q_om– mento del recente accordo sull.'indennità di mensa che è l"nnica «conquista» che i sindarafi poi-sono vantare, di fronte ai lflvoratori, in occasione del I.o maggio. Ben poca e misera. cosa. I/indennità di mensa· è entrata a far pa1·te integrnnte del salario a tutti gli effetti, quindi anche ;Ù fìni del preavviso, dell'anzianità, delle ferie e delle festività. Ma a tutti questi effetti - Ove debba essel'e valutata convenzionalmente - non dovrà superare le 25 li-t-egiornaliere! Ma tutto è ùonti-addittorio in Italia! E i sindacalisti, 11011 avendo di meglio da farn e da dire, si contendono - a dieci auni dal .I.o n1aggio 104.G ....:... la . glo1·ià di queste 25 lii-e, che non 1·isolvono niente. . . FRANCO .VERRA concepibile in que~to ~ettore u11a na~ionalizy,azione ..in– tegn:de, così non .si pu~ p~n,' :la.rt nepp.111·e .l;l · una s'mobi-. i litirnione, ·sia pen-:hé molti cqmple;ssi azjend~li JRJ. non i t.r-overebb.ero acqui~enti ,sul mei-cato, ._cosicché la so.la.priva– ti,,,-tY,azione .dei. complessi l'edditizi .poJ'l'ebbe la. Finmecca.- , nica in una situazio_ne· d.i perenne par~siv)tà, sia~ per.ché. alcuni di. questi complessi hanno importanza milita1·e e cli ptestigio: .Sfa perché è n.ec_e~sario concepire, al_rneno cQn– l"ingentemente. il l'appoct<;> fr{t J RI .e monopoli priva.ti .corne., esplicito rapp.o ..to di fòrie ·co~trastariti ..in cerca' di una:_ sua .soluzione di equilibrio che consenta allo Stato di svolgere una sua autonoma politica IÌ!,~ale, creditizia e_, doganale, capace dì" favo1 ·i.re la. pic<;:ola.e rnedia ind.usti-ia. ridando vigo,,:e alla libel'a iniY,ia.tiva, oltre Je strettoie e i passaggi obbligati monopolistici. , E' evidente quindi che lo sganciamento dell'IRI-dalla Confindustria e la sua riol'ga.ni7.zazione costituiscono precisi atti politici conti-o la destra economica, e che .l'attuaziene del Piano Vanoni, di piena occupazione, di incremento pro– duttivo e di sviluppo dell'economia. m~ridionale, presupe;-, pone q11esta. integrale riforma. della politica industriale· dello Stato. san STAMPERIA ARTISTICA N ZIONUE ed,:zionz scientifìch,/ e letterarie lingue estere cataloghi• ·TORINO . Via Carlo Alberto 28

RkJQdWJsaXNoZXIy