Nuova Repubblica - anno IV - n. 19 - 6 maggio 1956

>-- 8 CITTADINO di A'NNA GAROFALO M OL'J'E do~i;1e·dicono:' « Jo non rni ·occupo di. poli– . _ ti.ca . Vot~1·ò come mio n1a.l'ito, il mio fìdam.a~o, mio fratello. Voterò come. il _parroco mi consiglia o comé la maggior pinte delle pe1·sone che conosco». l{anno 1·agione queste donne1 Compiono il lorò dov~re'? Intanto bisogni cominciai·e a intendersi sulla parola « poi itica », sul significato che le si d?1, e giudicare se « non occuparsi di politica» sia un merito, una virtù o un, .en;ore. ~e do~nè rappr~se!1tano il 35 pe1• cento del- 1'.'eleltort\to e la.. loro sceltR pesa sul'.11 bilancia. della vit_a _ pubbl_ica, -pili di quella degli uomini. La concessione del voto, di cui il I[) ·gennaio '55 • fo celebrato 'il decennale, · volle espri~ne.-e il riconoscimento delle loro qualità di cittadine e dei servigi che aveva.no reso alla socjetà e alla h-1.miglia,durante la guerra, nella. Resistenza· e nella lotta di Libernzione. Si disse allora che le· future elettrici nòn ave•éano espel'.ienza politica ed in parte era così, ma come· si può acquietare espe1·ienza, in tutti i carnpi, se non tro– vando~i di ft:?nte ad una preci~a responi-abilità., se non fac~mdo un tiì·ocinio, hillgo o- breve che sia? · Il primo yoto che I~ donne diedero fn quello. per ;il referendum istitnziona le. Era un voto in cui. il senti– . mento .- rnegliÙ · sarebbe dire il · sentirhentalismo ..:.......• gio: · cava piìì del raziocinio.- Tuttavia, sé vinse la, Repllbblica, · è e,ìidenfo che anche le donne· fecero giustizia di un pas– ·sato pieno di errori e intesero assicurarsi 11n migliore àv,;enil'0. POi venne il 18 aprile e fu la ·grandè prova : de11'elettora'to ·femminile. I calcoli ·della dernoQrazia c.ri – . Stl~na, che aveva appoggiato la conce~sione del voto alla dono.i. come elemento a s.uò favore, si l'ivelarono esatti. 1 J... e, donne; ,butta1·0~0• .il loro peso ~ul pii;i.ttello confessio- Tla~le,-con.vinte,, ancl.1e in buona fede, c.he ~olo così avreb– . bcro f)Otuto assicurare 1'01·dine e la.: paèe,.dej.., toro foco– ·Jal'i. I partiti- laici non seppero convenientemente-' ras-– . s~·CHl'afle,.dinio!òitundo "loro. che esiste,►ano sòluzioni cli– : pMi éti _g~r'antire ugulllmer,fe ordirle· e. liY.>e1·bì, nell'aùtb– . ,l',\.omi·ad'ella coscienz.l\ e nel 'pr::i~res·so S~èlaie~ ·Fu I un'oc– . ça~ion,e perdutll e ~-·'a ~;onti .fa,t~(.-,": ..\Ji;a· Y~xa ~c~lamità, . Ot.~o -a1lni sono passati da allora ,e, ~- •~· do.nna. J-ia. per– :'' duto molte illusioni, J1a. anche acqnista.hr .ttJ\lll _ consap,.– . v.olezia, una matnrit.'t, che dovrebbe:tOI''rénde-r.e,., pi{i Mggia, · 11\ sua funzione. di elettl'icie. ~~·, . Q_118~'do le I?ill svogliate. e ìnc_lifferent\ \liCollb: t Nòil , 1:1\i 10.teq:,.s~a I~ pol!tica », ,.PenSano che. _J_a ( politica non 8 . sofo l'attivjt.\ di_'~iontecitorio o ·111. })roil8ga,nda è1ett0l'alé, 1'.~rticolo· ~i •fondo .o. For-atoria da comizio, ·,-,ù, è·~nche .. H prezzo dei gen~.ri al mercato, i mezzi di trasporto, il la– voro e la. disoccupazione, 1$. legge che regola la morale e 11. costume, l'edilizia, la previdenza sociale, la. scuola? Il cittadino - uomo o donna - che non Segue quanto , ucade nel· suo paése, che non sa dare un giudizio sul . !'<istei·na che lo governa,, ·che non· dà. nna- mano perc,hé . le cose 'vadano meglio,,'non compìe il suo dovere e lascia 1a. porta aperta ai profittatori e ai ..liranni. E' vivo nella memòri~-':di t\1tti - o dovrebbe esserlo - il lungo per·iodo tra-gic.rj >e mortificilnte in cui c'era uno solo che « pensa'\-:& per ·''tntti ». La supina acqui~scenza di quelli che « non si occli'pavan<l di politica»_ condusse il paese al.la guerra, ~bocco fatale delle dittatur~. ·A'.llora )e donne t'!On aVe~'llno 'il ·voto e, non consultate, dovet– tero mandare i loro· ~_gli al ma'S,Sacro, videro crolltlre le loro case sotto le bo,nb'e, furono· c~cciate dai loro paesi, soffrirono la fame, il freddo e la violenza. Poi un g'iorno, a guerra finita, ebbero in dono la democrazia. e con essa il diritto di esprimere la 101·0 volontà di cittadino, di membri di uno stato libero. Non rendersi conto di questa conquista, ironizzare su que;,;to privilegio, significa non aver capito :nulla, significa c·retlre le pl'emesse di un governo autoritario e pàter~a– 'Ji.cstico, dare alle fiamme la grande speranza racchiusa nella Costituzione. Ce1-to la maggio1· parte delle donne non tjesidera questo. E allora vogliamo sperare che n~lla competi:òone eletlorale imminente, che deve dare un migliore assetto alla no,;tra casa, liberarci dagli .inetti e cfai disonesti, la donna dia prova di quello che ha im- , parato. Non accetti di essere. p01:tata a: rimornhio, reagisca , · Jle chiacchiere dei falsi profeti, sì metta di fronte al bi– lancio, come fa, a fin~ Illese, cori il sno Jibro di conti. Calcoli quello che c'era eia fare e quello che è stato fatto, 1·icordi le promesse e veda quante ne sono state mante– nute. Si serva, per Ja scelta, di quel mirabile intuito per cui snbito scopre il malessere del suo bambino e la preoc– cupazione sul Viso del suo compagno. La vita del suo paese non è che il riflesso più vasto del suo c~rchio familiare. Votando nella giusta direzione, fa, donna farà s.lL interessi dell'uno e. dell'a.ltro .. 1109) nn.ov11 repubblica ,lrn ancòra un valore effettivo ed ìnfom1a di sè il modo di vivei·e. Ma questo non hanno ~on1p1·eso neppur·~ i pro• pagandi,;Li della « 1,11inotanza » democristiana (quella, pet· intendersi, che si' defini.'-Ce cli « sini,:;tra »). Essi hanno sl intonato le loro Ol'az·ioni a proposil·i meno frenetici, pili modei-ati e, se si vuole, più ottimistici, ma non hanno saputo trovare .il tono giusto del parlare chiaro e prnciso e di dire, in pal'ole pove1:e, come e!'<siint.endl:l.l\f>regolarsi Sul problerna scottante della convivenza fra i «bianchi> ec! i «rossi», ha ·i democ!'atici spi1·itualisti ed i demo– çratici progressisti. ·~ Una prima soluzione cli quel problema, invece, è stata data a. Roma pÌ-oprìo dai lavoratori. Fo1·se parrà p!'esu• mere tr-oppo e dal'e valore e significazioni eccessive ad un fatto di Cl'Onaca che potrebbe anche essere puramente ac• cidentale; ma il fatto è .,.qnesto. Poco ().opo .mezzogiorno del 'pl'imo maggio si scio\..8e1·0con.temporaneamente i -due cor'ni'zi di Di Vittorio e di Pastore. Colorihe di lavorato.ti si a'.v,~ia1:onoverso: 1a periferia é, per forza di, èosa, si' \n– è1·oç'.j1,u';ono'. Nonosbrnté ·i gravi pericòli :rappresento.ti dal con:;P~1-tamento della polizia. eh~ foce di tutto per sef)à– rare i «democratici:> d~i «- sovve,rsivj »- (ecl tln- giorno bisognerà pure occuparSi di questo linguaggio delle ·auto– rità gòvernative), i _lavoratori dei due colori per lunghi. tratti,, di_ strada si sono mischiati insieme. Non- c'è stato uri sÙlo·'"'_incident_e. I « bia'nchi » hannof fratern{z~ato coi « ros~i »,_ tatlt~ che a veqerli era ben .difficilè_,capire qtrnli fossero i .lavorato,·i dell'una e .dell'altl'a spon:da politica. · Pareva prop1·io d'essere'. .tornati all'epoca dell'unità sin. dac~le, p,·imi'l che s·infrang8sse nel I01:18. Ed in verità, an• che il messaggio pontificio ha riacceso speranze unitarie, fa. cendo- intrav,·edere allspicabili possibilitii "di sbloccare la politica italiana dalle posizioni di intransigenz& alle quali è ,.llttualm'ente. ancorata. Tale intel'pretazioné del discorso del pontefice è stata. negata dagli .zelatori di piazza, ·del _ .Cesù _per i ~quali.Ja ~Politica non è politica se_ non . ..s'illu• mina delle fosche luci della. fianùna ·dell'odi.o politico, della d·iscrim'inazione, della'. scomunica. $j afferma 1 tra l'altro, che non· esiste possibiliti~ di conciliazione tra. l'llc– __ c~_1·Q.o . ..c9~ « .. rf!!J.t(}l'~~li.§t(» ~ i,l Vangelo e le ·encicliche d_ei . {lln.fy ·.• !\'t.11H Plw_!d.~J Che Le è successo, on. Segni'?' .No-te ro,nan,e . Q U.l~STA SETTIMANA, un obbligO oltre. che morale, • politico .e storico, avrebbe consigliato dì relegare · · in un canto gli avvelli·Ì:neriti romani, per dedicarsi esclusivao1ent'e àlla •correzione di tntte •le •inesattezze e 'di · tutte le errnte interp-retazioni che i ·giornali italiani ·htm– no · pubblicato & - pr,;op9.;ito <lP,1-primo maggio. Non s8.– rébbe t·isultato un lavoÌ-Q . in11tile. ricordare le - decisioni ·~della })rima Internazionale (J8G6), lo sciopero di Chicago del )rimo maggio 1886, la. l}ròvoca;,,ìone messa in: 3.tto dal pad10 tito .in quell'occasione mercé la consapevole colla• bo,·azione del celebre poliziotto Nat Pinkerton (che, "poj, in ,·icompensa, ne ebbe fama e quattrini)', _l'impicèagione . dei quattro marti1-i - August Spies, Adolph FiSchér,.~• Ceorge Engel, Albert Richard Pea·rson -,- ·e il suicidio del quinto, Louis Ling, che si fece esplodere una c~ftuc- . eia di dinamite in bocca. per no1i vnler nulla, nemmeno ·« i tre metri di col'da », che app·a1-;-tenessèai. « padroni). Sarebbe piaciuto poter spiegare il significato di quésto suicidio, indicarne gli iri'timi moventi.-· rapportarl~ 'al– l'epoca nostra e trarne, quindi, tutte le debite indicazioni. Il cong:esso op_eraio intern~z·ionale di Par!gi ( 1889L la decisiÒne" della Pede-i·azione Ameticana del Lavoro di . celèbrare, n~I_ 1890, il martirio di Chicago sono tappe della sto1fa. dél· movimento. di riscossa operaia che avreb– bero invogliato a scriverne, ma poi due arg'o_menti ne hanno distratt.o: la ·coin.cidenza dell'~pertnra çlella cam– pagna elettorale:della DC/di Roma con la festa dgl La– voro ed ·i1· rriessaggio pqntificio alle ACLI. Aperh1ra. dellà caffi()agna elettoral~., DC e messaggio pontificio non· hanno trà loro se n.01'1' • un unico nesso, q1~ello c11e si so_no veiifica.tì neqO ste9:so giorno. Per il resto; -:'l'lma è' -stata tutta da ridere e l'altro una cosa. ser'ia. Lasciamo sta't~ i1 comizio dì P~st01'e a ..Pi~zza Na~ vona: ripetern· an~ò~ra .. eh~_ I~ .QI:;;L•, nonostante il c'on– corso delle fQrze di polizia e a"i qÙelle municipali, non riesce a riempire una piazza, se ,n9m ricorrendo ai « par– l'OQchiani » della ..provinci'a, sarè.bbe oramai un luogo comune. Il fatto che métte conto~ di° essere conosciuto è, . invece, che nell~ notte tra il primo e il due maggio co– lonne motorizzate di· democristiani romani si sono mosse . ~_lla vòlta di Viterbo e qui giunte ,han!10 a lungo sostato, . sghignazzando, di front.e 'al 'pàhi~ZQ del Genio Civile, sulla_ cui facciata, in alto: a destra di chi guarda, si legge questa storica frase: « Genio civile, minzia civile, al ser– . vizio della nazione». E' firmata « Tu pini»; sissignori, l'ex· ministro dei lavor·i pubblici, il candidato democri– stiano al Campidoglio, l'uomo che ha_ fatto sconi.piscis'IJ'e . dalle r'isa persino i stloi sostenitori quando la scorsa. set– timana tènne un discorso al Comitato Romano della DC pèr dire che lni era un «leone», che avrebbe sbr8nato i comunisti, che aveva « il cordone ombelicale» fortissimo e- che, appena eletto sindaco, avrebbe ripulito Roma dai « l'pssi ». I discorsi dei propag~ndisti democristiani sono stati di due tipi. Uno, vecchia maniera, ha riproposto ai cat- . tolici del basso e dell'alto Lazio il ben noto problemft « se i rossi siano da considerare uomini o diavoli» ed. è stato così apertamente volgal'e e provocatorio che gli stessi ascoltatori ne sono rimasti scandalizzati. A pro– nunziarli sono stati gl.i uomini della «maggioranza» fan– faniana di Roma e, francamente, occorre dire che hanno · avuto scarsissimo successo. Nei piccoli centri di provin•· eia, più ancora che nei grossi abitati urbani e nelle città, ,non si è .pe,·so di .vista. il buon· gusto; il senso del limite l"lapi . . , La J'ispoSta. è c.he si tratta di un'afferma:--Aone arbitra– r~a. conie già fu dimostrato negli iinni dat '4tba1 '48. Si legga al ·riguardo quarit?. "Ifa ··scritto Vittorio- Corrèsio ne– l btacci 3ecola·ri ( «' Qoilànar ·clandestìnà:, a, cura- dì Ugo Gu.anda) e si vedl'à ·che se "uri ostacolo all'intesa ·ed allà coesistenza .esiste, se _esiste hn· osta'cOlo ;,.a· riportare « I& pace tra i figli di una. stessa. patria e la- paC, es.terna - come si è espi-esso il rontefice - tra i-rniembri' della gl'and0 famiglia ntna"n,a »,' quello- sta nella -Volontà degli uomini e non t}ei. libri del· Si~no1·e poicbè. in quésti « chi legge be_ne trova tutto:,, così: cçme nelle encicliche « è prevista· una se~ie di casi,.,prat,icamente' infiniti,. Padre }Jrucco!eri, allo!·chè ltt Chies111 -~mste'ne~,a l'uni(lt dell~ Classe operàia, trovò· confo1·to ed a·rg~menti nèlle tesi é.SpoSte nel Va~gelo di~lf~tteo (~ai,. IX) ·ed fo.quep~ çti Sftn l'a01o (let-t. _I, YII, 12.-15).. Bru·cco1eri.,soste}lllf: anch~ che S~nto Ago,stino, San· Tommaso e tariti altri illustri « dottod > non negavano l'unità sindacale· 8.. èo-òdizione · èhe· fos.Se salvo « l'on9re del!~. 1:.eJ.igione >. La. Singula-J·i .Qutlda?n cli Pio _X costiiuis§e ~i~. olt,:e eh~ ii 'cavallò_ di ·battaglia• del sinda~a1lSta denÌocristÌai1Q · Ra{)elli, il dÒ(;\1~e~nto éhè' à-u– 'tor-izza. la convlvell.za · Ùa «.rossi> e· « bianchi >. ''l'nùo .sta, dnnque, ~ q~:pi1·si .éd, &. vo10re: le. ci.o~-.di cui si pt.-rla; .. La. poli,t\ca è fatta· di! 'chia1·8z_za,' l\on di ~nigJni. .. . .... E' uscito LA' CINA D'OGGI N U M E·R O STRAORDINARÌO FUORI SERIE DE « IL PONTE,. DI PAGG. 728 - 100 TAV. f. t. E ILLUSTRAZI-ONI NEL TE– STO RIPRODUCENTI DISE– GNÌ DI ERNESTO TRECéANI Prezzo· di .vendita at pubblico: L. 2.700 Cond.iz-ioni speciali :·~~~~tb 0 R 1 ! ~ ~nca·,. QUADERNI· DI -NUOVA_ REPUBBLIC Inznzinenti: 4) PIERO f'ALi\l\llANORH, In difesa di Danilo IJolci 5) Una sola politica (UP nelle elezioni amminislrative)

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