Nuova Repubblica - anno IV - n. 19 - 6 maggio 1956

(109). n1111va re1111bblica 3 GLI OBIETTIVI DEL 27 MAGGIO ALLEANZE DI UNITA' POPOLAR Continuiamo in questo numero la pul>l>licazione dei pii, importanti accordi politici e pro– grammi amminislrati,•i sottoscritti dai gruppi UP pe1· il rinnovo delle amministrazioni locali BRESGA (PH-PlU-UP) li 1>a1·lito radicale, il pi:u-tito repubblicano italiano ed il movimento di Unità popolare di Brescia si sono con 4 cordati per affronta1·e insieme, in stretta e cordiale in• tesa, le pi-o~sime ele:doni amministrative. Tale accordo è scaturito da 118 comune constatazione della necessità di realizzarn j seg11enti obbiettivi: Sul 1li.cm () poU.tù;o nazfonale: l ) 'froncarP, la pil1 che decennale direzione, in appa• 1·enza plu1·ipntilic1t, in sostanza. monocolore, che impera nel governo e negli organismi locali coi relat.ivi feno• meni di favotiH.•ani e discriminazioni fra i cittadini, me– diante for:te nno,·e, V('ramente democratiche, fedeli agli idea.li tultorn. vnlidi del risorgimento di giustizia e dì libertà per tuli i sen.za distinzione alcuna, e sollecite soprattutto dt'-IIB elevi,.zione economica ed intellettuale delle· cla$-,i Hnot·~. più dise1·edate e trascurate. 2) .Prnp11gni:.1recon tutti i mezzi e con tutti i modi il rispetto e l'applica:;;ione integrale, .dopo tanti anni, della Costituzione e f'Onseguente ripudio di ogni legge e di ogni costume d1e lll tradiscono e che disonorano la nar;ione. 3) Affretttt re ,soprattutto la reali:r.zazione dell'auto– nomia_ dell,t . p1·ovinoia e dei comuni, onde ·rendere più economicB, pili agile, pili controllabile la pubblica am– ministrazione. 4) Difende1·e la scuola pubblica, la scuola. del popolo, la. scuolt\ democl'ttlica aperta a tutte le idee, contro la ostinata, contin11A opera di svilimento e sgretolamento cui è sottoposts. dalla. Ane. dell'ultima guerra da parte del pattito di mnggioriinz.a. Sul 11iano lor·ale ammini8trativo: 1) Tener p,·e:;ento seÌnpre che il dl\nnt'O amministra• tivo è dei cit.tl :ldini e perciò va. usato col massimo scru– polo e del suo wm il cittadinO deve essere chiaramente in fon.nato. ' 2) Attuare 11na migliore ridistr-ibuzione di tntte le imposte, al fìne di accrescere le entrate comunali, senza gravare sui ìneno abbienti, ma chiamando ad una più giust;:1. contrihu;,,iolle chi pili ha. 3) Nelle spc:-c chue la preferenza ai bisogni più ur– genti dei ciltndini e tra interessi concorrenti dar la pre• ceden,..,a a quelli delle classi più bisognose, incremen– tando s1:>eci»ln,enfe l'assistenza, i patronati scolastici, le colonie 1 ct>n sen$o di dove1·e CÌ\-;le e non in forma di carità. 4) ])romuove1·e cor!'lggiosamente · l'edilizia popolare, sia. con foizi;1tive comunali, sia favorendo iniziative coo– perativistiche, non -solo per risanare aree cittadine, ma soprattutto per d~u·e ad ogni- famiglia una abitazione de• gna di un essei-e umano e perché il non lontano sblocco degli aflitti non diventi una tragedia pe1· molti. 5) Curat·e che l'edilizin urbana, nel suo duplice aspetto .di costruzione e l'icost.rnzione, rispQtti gli elementari prin– cipi deJl'igiene e tenga più conto delle future esigenze, in modo che l'economia meschina di oggi non debba, per il continuo crescente tra.ffico, essere scontata in misura cen– tuplicata fra pochi anni. G) Dar mano con coraggio e con precederiza su altre esigenze Alla edilizia ed a.Ila attrezzatura.. scolastica, nel qual campo Brescia è in condizioni veramente umilianti, anche in confronto di altre città più piccole e più povere. 7) Valol'i;,;ZRre tutti quegli elementi naturali 1 storici, _artistici che po~sono favorire l'afflusso turistico nella città. . 8) Fnvori1·e. senza. distinzioni politiche o religiose, tutt& .le ini~,iative dirette all'edncnzione fisica ed intellet• tuHlo del popolo-. H) Aiutara lo sviluppo delle piccole imprese indu- ' st.t:iali, cot1Jni<.•rcinli, .agi-ieole ed int-igiane, favorendole con tutti i mezzi a. disposir.ione dell'amministrazione ed in primo luogo olleggorendone il gravarne fiscale. MASSAE C<\RHARA (PSI- UP) Si ·attendo d11lle imminenti ele:r.ioni una indicazionè determinante pe1· lo sviluppo deffiocratico delle ammi.ni~ strazioni locali e della politica nazionale. L'opinione pubblica sta pe1· avere .la possibil.ità di tradurre in Htto, l'sspirnzione profonda dei cittadini ita• liani vel'SO una poJitiea nuova, che metta in opera, nel quadro della l.iberb\, quel programma di effettivo pro– gresso, che ,·ecl.anrnno i bisogni del paeso e i postulati della Costituzione 1·epubblicana. Il partito socialista, italiano e il moYimento di Uniti\ popolare sono concordi nel ritenere che, •senza la parte– cipazione dello masse popolari, non è possibile svilup– pare nessuna politica costruttiva., né sul. .terreno sociale, né su quello del rAfforzamento e dell'ampliamento delle istituzioni de1nocràticho. Anche in c11111pocomunale è facile constntare l'opern 'deleteria della politica quad1·ipartita di discl'iminazione ideologica, che ha. dimostrato in pieno il suo carattere reazionario rivolto esclusivamente a difendere gli inte– ressi dei monopoli e della conserYaziono economica, in evidente contt·asto coi bisogni e Je aspirazioni della stra– grande nrnggioranza dello stesso elettorato democristiano e di centi-l. La politica di apertura a sinistra r]a noi pi·opugnata tende a spingere la democJ'azia crh;tiana ve ·r.so glì inte– res~i dei più, s,·incolandolu dal1a morsa delln dostrn eco– nomica, divenuta più stringente che mai, dopò la costj– tu:r.ione recente della Triplice padronale. I.e liste che presentiamo nei comuni di Massa e Car– ra.ra , e nelle quali conf-tuiscono, come nella mag gior parte dei centri ital.iani, socialisti e democratici e.li varia ispi– ra.;,;ione ideologica., costituiscono un primo succe sso. Esse sono una. dimostr~zione tangibile del la1·go consenso che si viene delineando da tempo intomo alle soluzioni pos– sibili, ragionevoli, utili indicate dal rSI. li popolo italiano saprà valutare i suoi veri inte- 1·essi. Il voto imminente du1\. la lll'OVtt. della sua. volontà di rinnovamento. PADOVA (PSI- UP) Il movimento di Unità popolare cd· il p1:u-tito socia.– lista italiano, in_ occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo. delle amministI-azioni comunali e provin– ciali1 dopo ampio e attento esame della situ~zione poli– tica genet·ale e di quelta amministrnti'"a del comune di Padova, constatata ,L'affinità degli obiettivi ideali, con~ cordano nel ritenere che solo una nuovtt amministra– zione comunale ispirata ai reali interessi dei lavoratori potrà permettere un rinnovamento democratico della vit-a cittadina, potrà impostare e risolve.re i più assillanti pro– blemi economici, sociali e ·cnlturali della. cittiì 1 potrà contribuire ad orientare in senso democratico e socialista tutta. la vita politica nazionale. Es~;i concordano perciò nella necessità di togl.iere a1la democrazia cristiana il monopolio politico del comune e di costringerla ad una precisa scelta politica in senso democr·atico. Consapevoli che solò un largo consenso popolare, espressione dell'identità di interessi e di obbiettivi degli operai, dei contadini, dei ceti medi e degli intellettm,..Ii, potrà portare al 1·ovesciamenlo .dell 'attua.le situazione, decidono di presentarsi uniti a.l col'po elettorale, impe– gnandosi ad una collaborazione piena, leale, fattiva. TRIESTE (PSI - UP) La federazione del par:1-;.o &,<•i· lista. italiano ed il movimento di Uniti~ popola.re di Trieste, collegati in lista comune, nell'intento di dare alla campagna elettorale il carattere che- si deve attribuire di libera e democra– tica competiZiof'le dei cittadini, inte,essati alla nomina dei rappresentanti della città nel nuovo consiglio comu• nale, dichiarano di respingere il tentativo, da qualunque parte esso provenga, di trnsformarn la competizione stessa jn una 1-issa ideologica al fine di confondete lo idee, di sf~1ggire la discussione sui problemi della pubblica am– minist1·azione. Le due formazioni richiedono il rispetto delle auto– nomie coniunali, garantite dalla Costituzione, ed assu– mono formale impegno di ftu-si promotrici dolili erezione di' Trieste e del territorio ad essa economicamente legato iu Regione Autonoma a 3tatuto spec~iale per· poter lìnal– mente risolvere i proble,ni locali nell'ambito della Re– pubblica Italiana ma a Trieste, con competenza e rapi– dih\ e al di fuori della burocrnzia romana. Esse si impegnano, sia in sede locale cho in sede na• zionale, a battersi per la realizzazione dei .seguenti punti programmatici: I. Zona franco int.eyrale: premessa e base indispen• Sllbili per ridare alla città il suo primitivo C8l'attere dì emporio commerciale, per elevare - con l'esenzione dai dtlzi o dalle imposte di fabbricazione - il tenore di vita della popolazione, per eliminare - con il sorgere di nuove fonti di lavoro - la. ph,ga della disoccupazione e dello « sventngliamento ». 2. Marineria trie8tina: ricostruzione della flotta mer– cantile triestina e ripristino delle tradizionali linee di tl'aflico - merci e passeggeri - che noi passato deter– minarono la prosperità economica di Trieste. 3. Po,·to: rapido miglioramento delle atb·ezzature del porto e delle linee di comunicazione - ferroviarie e stra– dali - con il bacino danubiano per riacquistare la fidu– cia della nostra naturale clientela. 4. A-mminist,.azionc pubblica: moralizzazione e demo– cratizzazione della pubblica ammini.stra.zione, attraverso l'impegno formale di chiamare - contrariamente a quanto avvenuto ad opera degli attuali amministratori - a far pa.rte delle varie commissioni i rappresentanti delle minora.nze, con evidenti facoltà. di controllo nel pubblico interesse. In particolare, quale condizione indispensabile per il ritomo della fiducia dei cittadini nelle n.mministra.zioni locRli, si impegna.no : a) a lotta.re p er l'introdL1:.-,ione cli un equo sistema di• ripartizìoi1e delle imposto comunali di modo che le stesse colpiscano maggiormente i redditi più alti cd esen– tino le famjglie meno abbienti; per ona riduzione dei dErni comunali sui gened di pill largo consumo compen– sata da un aumento sui genm·i di IL1sso; b) a lottare contro la camorra quad1·ipartitica che - nelle aziende ed enti municipalizzati (Acegat, ECA, ecc.) - permette l'assunzione di personale solo fra le clientele di partito; .e) a lottare per la creazione di un centro di Clll· tura popohtre; ll riorganizzare ed a rnodcmiz.'l..are .i l'Ì• creatori comunali; a rendere pili ellicienti dal punto di vista ambientale e dell'il :ltru:r.ione le scuole perché ne esca una gioventù moderna e democratica; a ricostruire le bi– blioteche popolari rionali, a. potenziare gli impianti per gli sport dl mass1:t; d) a lottare pe,· la. democratizzazione dell'apparato t\Ssistenziale locale eliminando dal medesimo ogni intel'– ferenza e discriminazione confessionale e dei partiti; e) a lottare perché gli ospedali cittadini ~ia110 riu– niti finalmente sotto un'unica amministrazione oggi av– versata per fini particolaristici; perché non venga pre– giudicata la ·po:-lizione del p&rsonale laico dall11 conco.r– renza. del personale religioso; perché vengano istituite: Jarmacia. comuna.le , condotte pediatriche e servizi sociali di settore, indispensabili oggi in una societi\ prog-i:-edita; I) a lottare perché pei lavori pubblici non vengano contratti ultei·iori onerosi mutui che indebili110 il Co– nume per decenni; pe1·ché l'esecuzione del Piano Rego– latore venga - in linea di massima. - posposta alla. pili immediata ed urgente necessità di risolvere la crisi degh alloggi mediante la costruzione di abitazioni a fitti ade– guati alla disponibilità dei meno abbienti; _ g) a lothlre per stroncare la vel'gognos& specula- zione già in atto e per richiedere l'ìmmediata. estensione a. Trieste della. legge per l'acquisizione delle nree fab– bricabili demaniali private e comunali; h) a. lottare tenacemente contro le camorrn costi– tuite, al fine di moralizzare l'a.pprovvigionAmento degli enti, mercati all"ingro.:1so del pesce e della carne. Ja ge– stione delle aziende municipalizzate, la concessione di mutui da parte di Ol'ganismi governa.tivi (:Fondo di ro– tazione). ecc.. 1·endendo così possibili la. discesa. dei prezzi per l cittftdini ed i minori costi per l'amministrazione e incamminando la. cit-tù verso una. economia ~ana; 5. Profughi: reinserimento degli esuli nella vita ope– rante del paese elimimrndo i campi profughi senza, farno oggetto dì speculazione di enti o massa di manovra di. partiti; appoggio incondizionato al progetto di legge stigli in<lenni;,;zj dei beni rirnasti in Jugoslavia. G. Dipendenti ex G.M.A. e dello pol-izia civile: istitu– zione di un ruolo speciale unico agganciato alla presi• denza del consiglio che consenta nello stesso anche rin– elusione dei dipendenti della polizia. civile che non vo– gliano o possano accede1·e ni corpi milital'i; inarnovib.i– lità dei componenti il rnolo o possibilità. di carriera dolio stesso; pensionamento degli anziani a. loro domnnda, i po~– sibilità di ammi.ssiOne a.i ruoli aggiunl i per colo.ro P11e -~lbbiano i requis.ti e .ne. focciRno dormrnda. - UDINE (Pll- Hl-UP) Allo scopo di dttre esecuzio~ie all'acco1·clo pt·ograrn– matico per le elezioni ammini.strative e di regolal'O i Jo;·o rappo1·ti durante la campagna elettorale nello svolgimento delFa.ttivjUt amministrativil, jj partito radicale, il p[u:. t.ito l'epubblicano ihdiano e il movimento di Unità po– polare per mezzo dei loro rappresentanti stttbiliscono quanto appretiso: 1) i tre movimenl"i presenteranno una lista civica per le elezioni del consiglio comunale di Gdine e pro• senteranno candidati comuni per le elezioni del consiglio -_provinciale, con espresso riferimento alle circoscrizioni di Udine l e Udine H; 2) i trn movimenti, alfraverso la giunta paritetica, favoriranno la comune presenta;,;ione di candidati nello altre circo.<,cl'izioni provinciali, demandando ai rispettivi organismi locali il compito di interprctBre la parUcolart> situazione del luogo; ' 3) nessun appoggio sarà du.to ad elezioni avvenni.o alla formazione. cli w11;1. giunta. comunale che ,·innovi la cosiddetta. formula qnad1·ipa1·titica. Inoltre non dtiriL ap– poggio alla precostituzione di una maggioranza consilial'e che consenta la formazione di una giunta mouocoloro, Appoggerà. incondizionatamente la candidatura di u11 sin– daco laico non ,comunistt.t; 4) i partiti firmatari escludono fin d'ora la parteci– pazione ad una giunta che possa. essere c:tratterizzata dal partito di attualo maggioranza e in ogni caso deli– bereranno di comune accordo la condotta, da .seguire o ~mpre con la volonh\ di determinare le condizioni fa.vo• revoli al rinnovamento den1ocratico del governo muni• cipale; 5) alla formazione delle, liste elet.torali provvederà un cmhitato ptlritetico costituito da duo rnppresentanti per eia.senna delle piuti contrnenti. Il comitato delibererà a maggioranza. t,ssoluta di voti l'inclusione o meno nella. lista delle persone proposte dai partiti, siano esse iscritto o indipendenti. Ciascun parlito presenterà in linea di massima un terzo dei candidati. Le decisioni ndoth\.to dal comitato saranno insindacabili; G)i mernb.-i del comitato non potranno e:, ;se.re pre– sentati quali candidati salvo accordo preventivo tra. i contraenti. li comitato curerlt il reperimento dei fondi occonenti a sostenere le spese della campagna clcttornlo. Il comitato amministrerà i fondi rnccolti e autorizzerà le spese che saranno preventivnmente approvate_ a mag– gioranza assoluta di voti: 7) gli esecutivi dei tre f.b.rt.iti firmatari costtiu.i-

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