Nuova Repubblica - anno II - n. 15-16 - agosto 1954

6 Lettura istruttiva n. I IL CONCORDATO SPAGNOLO A quegli sconsiderati, che si la– mentano del clericalismo imperan– te in Jtalia, noi consigliamo la lettura del recente Concordato spa– gnolo. E se la lettura ciel Concordato non li soddisfacesse, li invitiamo a leg– gere (e far leggere) il messaggio alle Cortes, che scrisse il Capo dello Stato spagnolo, « excelenlìsimo seiior do11 Fra11ciJco Fmnco B11h,1111011de )\, per chiederne la ratifica. Il Caudillo rifà la storia dei rappor– ti fra Stato e Chiesa in Jspagna, ed .tfferrna che « se in certe tappe infe– lici della nostra storia si registrarono persecuzioni ed attriti fra i pubblici poteri e la Chiesa, come successe nei secoli XVIII e XIX, e perfino nel XX sotto il segno repubblicano, non fu il popolo spagnolo ad ispirarli ed a pro– vocarli, ma precisamente il settarismo personale dei suoi governanti, che, obbedendo a dottrine straniere, abusa– rono del loro potere tradendo la co– scienza religiosa della immensa maggio– ranza del popolo, sacrificando in questo modo ai loro settarismi personali ». li movimento franchista invece ( « la no– stra Crociata >>, dice Franco) fu « impre– gnato di spiritualità» e poggiò inte– gralmente sul rinnovamento religioso. « Così lo interpretò la Gerarchia ec– clcsiastic:11 che, profond~tmentc convin– t.t, fin dai primi momenti, della autcnti– dt.'t. cattolirn dd nostro Rinnovamento N,11ionale, pubblicò ... quella memorabi– le Carta pastorale, opera dell'insigne Cardinale Gom:\, che fu spontaneamen– te firmata da tutti i VC:scovi di Spagna » prima ancora della fine della guerra civile. E la Geranhia ecclesi:1stica non ,h,,gliò nella scelta: il governo fran– chista considerò sua pri1na cura quella di mandare all'aria tutta la « legisla– zione settaria » della Repubblica. « Tap– pe di questa legislazione furono l'abro– gazione delle leggi sul divorzio e sul. rnatriff1onio civile; l'abrogazione della cosidetta legge sulle Confessioni e Congregazioni Religiose, massimo at– tentato perpetrato contro la Chiesa e, contemporaneamente, contro i diritti della persona; la restaurazione della Compagnia di Gesl1, prima vittima ciel :--ett:irismo rt:pubblicano. e il ristabili– mento della dottrina e della morale cri– stiana in tutto il campo della cultur.t, reintegrando l'insegnamento della rcli– ,:;ionc nelle scuole elementari, collegi e i-stituti di scuola media, e stabilendo– lo nelle universit,\, mentre si restituiva agli ordini e congregazioni religiose il legittimo margine di personalità e di autonomia pedagogica ». « In questa materia, egli dice poi, non si ammettono riserve, mistificazioni né inganni. Se siamo cattolici. lo siamo con tutte le obbligazioni che questo comporta. Per tutte Jç nazioni cattolich<.:.. le questioni della fede passano al pri- 1110 piano delle obbli,1:azioni dello Sta– to. La salute o la perdizione delle ani– rne1 la rinascita o la decadenza della fc. dc. )'.,,,pansionc o la riduzione della ve– ra fede. sono problemi capitali davanti .,i quali lo Stnto non può restare indif– ferente. Per questo non possiamo giu– dicare il Concordato facendo astrazione dalla nostra fede cattolica con la men– talità erronea degli Stati laici o <on i ,·cechi concetti liberali ... ». L1 Chie– sa e lo Stato sono due ocietà comple– te e perfette, il 01i elemento materia– le. popolo e territorio. concide. « La Religione Cattolica Apostolica Rornana continua ad essere, dice l'art. I del Concordato. l'unica religione del- 1,t nazione spagnola ... ». li Caudillo tie– ne a spiegare ai « u,iores /1roc11rado– res » delle Cortes che cosa significa questo per i culti acattolici: « La tol– leranza per le credenze e i culti di– versi non vuol dire libert.ì cli propa– ganda, che fomenti le discordie religio– se. e turbi il sicuro possesso della ve– rit:, e del suo culto, religioso nella nostra Patria, perché noi possiamo con– "ientire che i dissidenti trovino in lspagna modo di praticare {privata– mente) il loro culto, ma non già che, contro la volontà .(?eneralc e con scan– dalo del popolo, facciano del proseli– tismo e cerchino di sviare i cattolici, creando loro dei dubbi, dai doveri re– Iigiosi, quando la quasi totalità della nazione vuole conservare, a qualunque prezzo, la sua unità cattolica ». Dopo aver bollato severamente i si– stemi dei governi passati. che si im– padronivano elci beni della Chie 0 .•. e dopo aver promesso che tutto sarà fatto per ristabilire la Chiesa ed i suoi isti– tuti negli antichi diritti patrimoniali. il Caudillo, fatto un escorso nella legisla– zione matrimoniale (la legislaziooe ci– , ile :,ul mJtrimonio dei 11011 battc:z,zJi NUOVA REPUBBLICA Operazio1ie Alorlion R onta o n1orle o,•,•erosiu Crcn,lino, t ap11ena tra• scorso un decennio da che la Unh·ersità lntcrnuzionulc di Ro• nm, lu Pt·o Dco, è scesu in liz• zu « per costituire lu contropar• te dcll'Universitì, rnutcriulisticu di 1\1:oscu ». E, gunrdn un po', « è proprio con l'uiuto degli untici induslrinli cl~ abbiun10 potuto iniziurc e incre1ncnture la nostra opera », ricorda il bn\\'O Padre l\forlion in una riservata• personale del 6 luglio u. s. 'l'l,t– tavia, adesso, deve a,•er inizio la nrnrciu ,•erso le rculizzazioni vcnlcnnuli; ecco allora la 11rosc1 suadente del Hettore: « Mi sen– to in questo giorno intirnamenlc unito a coloro che, conte dice• va ccc. ccc. » « uou lwuuo ce• ,luto all'altrui pessi,nis,no ué al proprio sco11/orto, ma laa11110 saputo di,n.ostrarc il vigore tlcl• le c<1tegoric pro,l11ttive aj/ro11• tauclo persoualnieute i rischi ». « Tnfutti, allorché ho abban– donalo gli studi di ingegnere industriale a l.,o,•anio per fat· parte cli un grande ordine re• ligio,o dmli,·ato alla appli,·a– zione motlcrna e alla diffusione flcl reali:,.1110 fìlosotin> t-rjis1ia• no, ho poluto a :,,umcrc- nut gioia, •tttaliti t·o111c un intprcn• dilorc itlroloµ;i~o e 1111 in~e:.;ncrc !!!ocia1e, ,111cgli slcs~i rii;;.rhi d,c Ella stesso ltu su11uto affronta– re e superare con tanto sue• cesso». Di tanto bclln e profonda sot– tigliezza con1pa1·ativu, solo un corifeo cli <1uel grande e sto• rico ordine religioso che ,,i la• sciunto fuciJ111cntc indovinare, poteva essere l'ispirulo urlclicc. Pensate: egli, studim1do e dif– fondendo e applicundo il « rca– lis1110 fllosofico cristiano », ha affronlulo gli stessi rischi di altri cnleriti cittadini occupati a rufTorzurc, 111c1tiamo, il ,no– nopolio delle automobili o dei cond1ni azol:ili. Atnid: io e Yoi diarno un'c~oal 1nova di rcalisn10 e di intrepidezza; e forse prof'i1tia1110 nella stessu 1nisura in cui p,;;j t·orrono i ,ne• clcsi1ni pericoli. Ah, nta qucs\o hcncdctlo denaro: ffuunto ne occorre, non per u nu od iosa (e peccurninosa) vih1 cotnodu, nu, per co,nbattcrc i con,uni• sti i fJuuti, vicc,•ersu, dispon• g:ono di una f ornlidubilc ub 4 hondanza di 1nczzi ! Si sveglino, dunque, gli amati contratelli nell'azione sociale; siano anche, conte ciel resto hanno se,npre fauo, i co1111nilitQ•1i nella tra• git:a e dint11r11a h:.1ttu,:lia 1110- schicida. Diano, 111illc cli essi - a cui a1>11unln si inviu la ri• sen•ala•personalc -, « "" li- 111ituto co11trib11to st.raordinttrio ,li L. 100.000 per la creuzione e In n1oltiplicazionc cli Centri cli Addestran1cnto cos1itui1i on• dc fornire ullu l,,,,ibera i11111resn e agli Sclticra,neuti politici, 110• 1nini integralmente preparuti e perrnculi di un di11a1nisn10 cri• sliuno atto ad ur·ginure, ccc. », Achlung, bmuliti: « i co11uu1isti l1.,111110 ,lotato le :,;,·1tole11,arxistc itolionc co11 f,1111/i pr<11Jcnic11ti ,loll'cstcro vcr t.111 ""'"""''"re ,li 500 milioui ». Hrh, t·hc i t·u1u11ni8li ahhiano isulla t·o~c-icn• :r,a JJaret-chi pcct."Hli e n1ohe l'C• spon~nhilità, noi l'Cl'lo 11011 nc– ~heremo, ma che t."i 8i llOf-Sl altarmurc di un finanzhnncnto fii Malcnko,• per le scuole ila• liane, è, ci scn1hra, leggermente inlcrupestivo, •1uando abhiumu dinanzi )o strnr.aolerc politico dei d. c. proprio nelle nostre scuole e in purlicolnrc i lnr• ghissi,ni incoraggiu,nenti alle loro scuole private 1 • Co1uu1u1uc, per i pp. Morlion, si lralht di for,narc, uttravcrso gli s11cricoluti e originulissin1i corsi dellu Pro Dco, gli « in• gcgneri del pensiero e della étzione »; bisogna dur « l'nvvio ad un 'opcré.tzionc 11ilotu cupacc di infierire uu nuovo colpo al co,nu11is11io ». nlla da obhict• lare: 1\1orlion pro do1110 15ua, Con1c nulla si flOlrÌ1 obicllarc hC noi é.thhiamo scelto 11alurul111e11• lllll UUI UC11t1 •ll'lruu ••1 """"' 1~e-M1 .. , •Uu1U .. \I• ,ri- l'-l• .- n1U !111•.--u-1•, :i.-u cl.• li"9r., ,ni ... u .... .,, l &r.t• , ... 1.,.. ~/,::~:!• f1'M alo r111r,cto, .,.., ,...1, J...-• ••n1,thta NI 1.... ,.. rin 1ta .. r.10 ,11 , uto ,, r 1~1:.-111• "nUI • uloN elle, o • N .,,a,,. li:,,.~. r,...s1M11h .. Ile r1c1ra,1- .. , Cu1lun E:,:;~~1f~;;,·~:;~~'.z;~~~--2;WFa:r:;~: r:F ri:r-· ln!au1, cllorclolo •• ,u.,."°'.io 111 -'"'" " '""""'"N ,,...,. IHhl• • Lo,,u,io i•• ru r•rt• di "" ,ndo ....... ,.u" •• -IC&IO 11\1 •nUou .... ..,....,. •• elle ••ttlo••- .., "•li- l'\loon11 orUtl•""• ::.::':.::=:~ .. :;I e::!:;, ';::!i.~. ",_;1 ;:r::~:-~ ::::. •:;;.:,!;; 1 ..,,.,..,.. oon ,..,,. -~••" .0.11, .-o.- 1 • , .. 11•,11•c•1& ra•fMTOlt 1111 ,...,.,\ 110- •'"•" •H'..,. - •,1._. li ~- ,., la ,...,11 I• o.i• '"'"'"" 1 10 ,.,._ Il 11rr10 si,l lno,- __ , &f"PHh .. nll •il•-· •.•.••. ,_,,, ....... IHi .. 111 IU•IU1 -hh ........... 111 Pccot1, 1 ,..Cli 11111~11 .. I - ■ll'OlU-. .Uh-• ) llh, affl IU>Qol l'or,er1-1t\ •• l•Cl"N 11 -lo •-IMi" .. Ilo_,_ c)t•"•'- cli•..,.. lat\1 ... , ,.n•- ,..,u •l l'f C- ~!~::2:Z;~~!: ~=~!;.!.M;:;~,:•c!:;';:•!~r:;.!: =:•!•:;;;1. Joll♦ ,ac1- 4 ♦ ) rllo .. rl 1~0 .. h 4ffHIU- .. , ecr-1 u,_ ;:::Fi~::::~:~::;:::;:-::N!!;::i::=e:~~~:;;. l;=:•:~~I~~~ •t• Dlit"YU "•n - •'-''- r1pe1111-11u 111,..lr•\• 11 r.,, ..,._,.,. ,i r,11 ..,,. htl ,nNill latu,_.i .... i. ti IOM croato ,-r H♦UIIIIN 1. c...., .... n. •11•~.1nultl .. ,.n,HclU& •1 a :o.ca. I', .... f•I• - l'&I\Oto ... ,1 1 w.id lfl&l•Hhll CM c't'tl- P,11110 lai•l•N d 16<:n-♦&hN le _,,. ci,-ro, hl -r9' 0 U NJ l !'OWIII btCCI fl>ht" I! 1'1121 ! Nn1- •'- ut11a.-•"" ~ 'l r~ 1,,u ~,u·uur, rn M" .,.,.,,o,c- c., )00 ~ 1- ..... i. cM Hl U&M rlWOcl\l • ucc-.:lhN ....... , • ..., '"'",.. .,. .. Ml.o •1 ,. ...... Rl'I\I •tersi) lft-.ll- ,., ..... ,. -• '– :.1, •-••aliti a1ll, Miti IM11atr.ch, al ~"•Il~~ %10\" UM'lt lt" h!'lt\t SS'OlEl'l!\OIH S'rll!'Ult ,li t. 100 000 l"'I la cNn•- • le .1u,u .... 1- •1 C•n\rl a\ u~ .. 1.-1110 _11,111\1 011<11 ,..... ,,. dh 11...... , ...... d ..,11 .... 11........ u ,.,1t,ul, 11..t111 1nt1cnl•n1& ~N~cn,tl • ,.,...u U .._,. •tM•I•- crl•U•n• 11110 et ••c\11&n lc.ln •c;toon'., ~,..~"'• Nl"'I,. r.... 11 ••" epo.-ue, Jolla u.,.tclll Ml1•111c....,l1 r,oruolc, • .,..,,..,1_ l'c:_ co,11 .. 1110 IMI _,,.. .,.,.11., - rU•-•h rr"u '- r•rh •• col.,,.. e"h et "ta..... HC\IIU co• ..rr .... IOMh COll&AH .. 11• .,.. n ..... ,_ 4&1• h IICO\N lnuuu.-.. La rroc• "'"-"'• •• •oln 1-t•.-01 - n•t+11& r•r _,, • a\ r_,..,,o • "'4 •i.rocu,..,. "' 111,u '"" ......... u ~• lii, "rr' ,~11••..i.. te 11n'ahra l'abu, e 11cr c~bil ci balliamo, e non è affo.1Uo - ,·i possiamo g~1ran1irc- ffnclla del diavolo. Jtt:itC'UZIO 1 Un piccolissimo csrmpio di C'11i finora non avevamo datu notizia sulle nostre colonne. Riguarda In faccenda delle parifi,·azioni. Alla ,igilia delle ultime elezioni, in 1111 giorno solo, ne sono state conc·essc pi,, di 350 (trecentocinquanta). V. « Socialità e Libertà nella seuola ». Atli del XV CongrC!"SO 'aziorwlc della Fcderaz. Naz. J1i--.c-~11. ·•·11011· ~leclie. Cf:w della .,wola '""'""• Torino, 1951 (pai;. :Il). Là dove si stendono le mamsporche del Caudillo CHIESA C TTOLICA E OPERAI :,:uà m()(lifi<ata per essere ine:,sa in armonia con le norme del diritto cano– nico), p•ssa a parlare della pubblica istruzione. « 11 Concordato, Iungi cl.ti porre frontiere allo sviluppo della scien– za e del l'insegnamento in lspagna, cer– ca di provocare lii). arricchi,nento dtl– l"cducazione con il seme vitale della fede cristiana >>. ·ranto è vero che « lo tato garantisce l'insegnamento della religione cattolica come materia obbli– gatoria in tutti i centri cli insegnamento di qualunque ordine e grado (univer• sità comprese) ». E, dato che lo Stato non può contentarsi di generiche af– fermazioni cli simpatia per l'insegna– mento della Chiesa, « lo Stato garan– tisce ai seminari e università cli studi cattolici » non solo << il suo pieno ri– conoscimento», ma anche « aiuti con– venienti per assicurare loro un fecon– do progresso». Strano che don Franci– sco non senta il bisogno di sottolinea-. re, a questo punto. r importanza del– l'art. 29 del Concordato, che dice: « Lo Stato curerà che negli istituti e servi– zi di formazione della opinione pub– blica (sic!), in particolare nei program– mi di radiodiffusione e televisione, si dia conveniente posto alla esposizione e difesa della verità religiosa ... ». Per altro, come potevasi prevedere, una puntata erO'ica contro il comuni– smo, per chiudere il discorso, non manca: « Nell'ora in cui le forze an– ticristiane ciel comunismo internaziona– le - dice Franco - lottano per im– bavagliare la Chiesa e per affogare, an– che nel sangue, la sua missione cli magistero, la Spagna, vincitrice di que– ste forze con l'eroismo dei suoi figli, è fedele fino alle ,dtime conseguenze del– la sua fede, e gar,rntis<.e sul suo !tuolo il libero ,volgimento di questo aposto- lato clu<.ent<.:,pcrd1é umtinuinu a for– gi.ir :,i le legioni di quelli, che, se sar,\. nec.cssario, daranno Ji nuu, o la vita, perché nel mondo gli uomini po:,!t.ino, in santa libert.ì, continuar1.: a credere nella vera Chiesa <li Dio ». Dopo questa tirata, la ratifica del Conc.ordato è ~lata approvata all"una– nimità dai « 1uiorcs /1roc11radores » del– le Cortes. GUDO tTIIIM Lettura istruttiva n. 2 IL GREGGE SMARRITO « El bieri p,,blico » di Monte;ideo, organo ufficiale del cattolicesimo uruguaiano, ha pubblicato il (/o– cumenlo che riportiamo qui sollo. Lo diamo qui senza commento alcu• 110 da parte nostra, rie/la certezza che il lettore di comme,iti ne farà JJerso· ualmente. Omelliamo solo alcuni pun– ti di limitato interesse. S I è celebrata di recente a Ma– drid la Assemblea Nazionale organizzata dall'Assessorato ec– clesiastico nazionale elci sindacati sul tema: « La penetrazione apostolica nella massa lavoratrice». Alla base di questa assemblea stavano le in• chieste realizzate nell'ambiente di la– voro dai diversi incaricati nelle ri• spettive diocesi. Nonostante le note differenziali, date dalle diversità del– le caratteristiche regionali, la coinci• denza in molti dei punti analizzati rese possibile l'Strarne una specie cli panorama riassuntivo, della posizione dell'operaio spagnolo oggi. Eccone i punti t.:sscnziali: I) La varietà cli regioni i11 Spa– gna offre graduazioni divc-rsc nel• la valutazione in campo rcJigio:,o e morale del modo cli essere e di pen– sare delle classi lavoratrici. 2) Dalle inchieste lettte e di– scusse si deduce che: a} in generale, la stragrande maggioranza dei lavoratori spagnoli non si è evoluta, come era desidera– bile, verso un senso pili cristiano del• la vita; b) i nostri operai permangono in una grande ignornnza religiosa e pochi mostrano interesse per liberar– sene. Quelli che sanno ragionare sui dogmi, sia pure superficialmente, si possono contare. 3) Nonostante ciò, non esiste nel lavoratore un vero e proprio di-. sprezzo per la religiosità, anzi un fondo cli coscienza rcJigiosa, eia cui si può profittare per un rinnovamen• to, è sempre presente. 4) Questo fondo religioso si av– verte anche nel rispetto del lavorato– re verso i Sacramenti, che riceve. in generale, soltanto nell'ora della morte, ed anche sulla sua tolleran– za, perché li ricevano la sposa l'd i figli, e la sua gioia perché questi ultimi vengano educati cristianamen– te, benché essi stessi continuino a vivere distaccati dalla Chiesa e dal sacerdote. 5) Si segnalano come cause di questo distacco dell'operaio spagno– lo dalla Chiesa e della sua ignoran– za le seguenti : a) il virus marxista, che ancora ossida le loro anime (sic); b) il loro scarso contatto con il sacerdote e di questo con essi; e) la assenza di 111czti di i~t1·u• zio11c e cli divulgazione religiosa in• torno ad essi e nei loro centri di lavoro; cl} il timore, dinanzi alla pratica della religione. che questa raffreni i loro vizi, che si sentono incapaci di vincere; e} le ristrettezze economiche, che turbano molto il loro spirito e che li conduce a preoccuparsi preferibilmen– te della vita materiale, disdegnando qualsiasi istituzione, sia essa la Chie– sa o lo Stato, che non risolva il loro pil1 scottante pr.oblcma. 6) Il concetto che molti lavora– tori hanno della chiesa è quello cli una istituzione puramente um:rna, con riti chiamati sacramenti e un sa– cerdozio anche esso umano, che ha per missione prorcssionale l'a111111ini• strarli e ,·i,·crc con essi. 7) 8) Agli operai piace soprattutto vedere i sacerdoti loro alleati in po– litica, per crederli più degni. 9) Essi considerano tanto la Chiesa quanto il sacerdote pili indi• nati verso il capitali mo che verso gli umili e ancora giudicano il JlOa stro apostolato come volto a proteg• gere piuttosto i ricchi che i poveri. I O) Nel campo sociale. a parte eccezioni di importanza molto li– mit:ita, quali la costruzione di abita• zioni a Cordoba cd nitri casi, 11011 concedono alle opere cll'lla chicsél IH.'S· suna interpretazione rhc 11011 cl('rivi da un fine di ro11scrvazione e· di di– fesa propria, piuttosto rht' cli prote– tione rispondente alle lll'C('SSÌtà. 11) Alla maggioranza d..lla ,nas– sa operaia spagnola sono indiffen-11• ti, <·omc sconosciute, le relazioni pili o meno strette che dc,·ono interrar• rerc tra Chiesa e Stato. Tuttavia la maggior parte preferisce l'indipendc11• za reciproca dei due poteri. 12) La maggioranza dei lavora– tori conosce i comandamcnti~ma non li osserva. 13) Si avverte con soddisfazione che il vizio della bestemmia diminuì• scc in tutta la massa lavoratrice spa• gnola. 14-) L'esperienza dimostra, io tutti i casi, che dove il sacerdote opera vicino aglt opcrni, si ottiene sempre una maggiore efficacia del– l'apostolato. 15) Da tutti sono rirnnoseiutc la bontà cll'lle 111issio11i,cle~li t'StT• c·izi spirituali sia al ehiuso dlC" al– l'aperto, e la cffirncia dclropcra « I ,a voce cli Cristo» ne-Ile imprese. 11 frullo, tuttavia, non è molto cluratu• ro, per Ja mancanza di una coltiva• zionc spirituale pili costantr. 16) Fatta eccezione per la Cata– logna, la Galizia, il Levante e Tvf .l· clricl, il protestantctsimo non rosti111i• &cc per il momt'nto, un grave pro– blema in Spagna. 17) 18) 19) L'opera soriale cll'ilo sHltu eattoliro spagnolo, no11ostanh· i <li• fotti che si vorrl'bbero vC'Ckrt• in essa, è riconos<:iuta da tutti (? !) ro111t· benemerita, e molto degna di cssc·rc continuata senza sbandamenti, fino ad ottenere la totale liberazionl' de~li umili, creando loro condizioni cli si– curezza di vita che permettano di goderla con indipendenza e sc-11za inquietudini e preoccupazioni, il rhc darà ali al loro spirito pt·r tornare in seno alla chiesa madre. 20) Tuttavia la massa prokt;,ria spagnola è concorde nel considerare l'insufficienza elci salari e ritiene rhe essi debbano essere aumentati da un 40% a un 75%. 21) f:: unanime l'elogio dei /iro– ductores (?) per le opere « 18 Lu– glio~ e « Educazione e riposo>, con il desiderio cli vederle perfezionati·. 22) E parimenti all'unanimità denunciano la terribile gravità clrl problema dell'alloggio che occorre risolvere con celerità. 23) Alcuni incaricati provinciali hanno individuato la penetrazionC' di antichi clementi settari socialisti t' della C.N.T. negli organismi statali, sindacali ccl anche in opere catto• lichc, il che rappresenta indubbia– mente un elemento perturbatore drl loro sviluppo, perché non pochi di questi clementi sono ispirati a con• segne straniere. principalmente di origine comunista. In questo modo, 1' Assemblea na• zionate degli assessori ecclesiastici crede di porre in luce il reale stato di coscienza della massa lavoratrice valutata nel suo insic111r e in contatto diretto co11 il suo spirito e le sue aspirazioni.

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