Noi Giovani - n. 6 - giugno 1917

NOI CIOVANI caré in pratica quanto ci sembra bello e giusto in teoria ; ma colla forza di volontà, ci si riesce. Basta volere. ' E intanto può eSsere utile parlare e discutere con degli amici, consigliarci con dei buoni libri; riunirsi con dei compagni. Molti libri, che oggi non si vedono tanto spesso fra le mani degli studenti, dovrebbero essere letti con pi~Gere e con amore. DifficihTlénte·si può trov~re un amico più di- . screto e compiacente di un libro : vi. ripete le sue par.ole quante volte vi pare ; non cambia mai ed '• è tuttavia tanto variato_ che, nel rileggerlo, visco– prite sempre delle idee nuove. Io ne conosco di quest{libri, e so ché non molti li leggono : biso– gnerèbbe invece che tutti gli studenti li legges– sero per farsi pn'idea ·dei problemi più seri ed im– portanti. Si potrebbe benissimo, e non sarebbe poi tanto difficile, fondare una piccola biblioteca che con– tenesse soltanto questi libri che non si trovano tanto taéil_tnente nelle biblioteche degli studenti, e che puì·e sono tanto utili ed interessaùti. E so– pratutto non dovrebbe essere una di quelle bi– blioteche in cui i libri dormono placidamente sugli scaffali, aspettando _che a qualcuno venga per caso la voglia di scorrerli alla svelta .. Non si dovrebbe invece mai aspettare che qualcuno li domandasse : bisognerebbe portarli noi stessi ad amici e compagni, insistendo perchè lì leggessero : e appena uno· li avesSe letti, dovrebbe subite passarli a sua volta ad un amico.· . Perchè quando un uomo si è convinto della gìu– .stizia di un'idea, non si può accontentare di pos– sedere lui solo· la verità-: deve 'farla C)aoscerc agli altri, deve imporla e farla trionfare contro ogni ostacolo : è una specie di apostolato che egli deve compiere per coilvincere gli altri con la pa– rola .e con l'esempio. · Questa propaganda, per dir cosi, delle .nostre idee, è ·un dovere~ E ci poti-emmo aiutare con i libri per convincerè sempre degli altri amici e compagni, che uniti a noi formerebbero ttn nu– cleo sempre mag'giore e più forte. Ci potremmo riu– nire di tanto in tanto a~parlare e a discutere fra noi : potremmo formare come una piccola so-· cietà, una società senza statuti e senza · leggi, che tenesse le. sue adunanze all'aria' aperta, in un prato. Chiunque volesse venire sarebbe socio e compagno: tutti avremmo il dovere di con– vincere sempre nuovi amici delle nostre idee, ele nostre idee belle e sane dlE se oggi siamo pochi ragaz;,;fche andiimo con- tro a una sequela di superstizioni tradizionali, c?omani saremo cento, ·mille, diecimila .... L'avvenire è per noi! Cv,d~ 111 ... Gi~ da lungo tempo .ai 1 evamo aV'utol_' idea di fon– dere una biblioteca,·quale ci co·fisigliail nostro gen– tile collaboratore. Ma, date le attt1-ali condizioni, tali e tante ditficol/à si erauo opposte all'adempi– mento del nostro progetto, che avevamo pensato di rimandarne a tempi migliori l'attuazione. In primo l-uogo, il fatto che molti fra gli studenti che potevano esserci utili coi loro ai·uti e consigli, .si trovano sotto le armi; poi, le non lievi diffecoltà finanziarie e anche, :im poco, il timore di non riu scire da noi soli nell!intento. Tutùwia, quanto Oggi dice·il nostro coltaboratore, ci fa ripensare al progétto lungamente vagheggiato e momentanea·mentc sospeso, rammentandoci an– che che ci eravanw pr,oposti non solo d·i fare delle .belle parole e dei bei discorsi, ma anche, e soprat·utto, di operare e di agire praticanUmte secondo le nostre idee. P_er·questo, Sebbene sussistano ancora di'{ficoltà e ostacoli non lie,vi, ci accingiamo all'opera, fidu– ciosi dell'aiuto di tutti gli studenti e compagni. E gettiamo senz'altro le basi di questa nuova, •mùmscola, ma. non del tut-toinutile biblioteca; per– e/tè noi ben .sappiamo qual(:enorme in ftue:nzapossa. esercitare la lettura di buoni e sani libri, sull' affimo di tutti, e, in speci~l modo, di noi /Jio:va,;i. E siccome Colle sole nostre forze· e cÒUesole no~ stre.. . finanze, non potremmo certàmente riunire un 1iu1nero s-u,ffic-ientedi vol~tmi, ci rivolgiamo a t,etti gli amici del giornale e·a tutti coloro che ci hanno finora benevolmente ai•utato, ":'lfinchè vo– gliano cboperare, colle loro forze, alla fondazione di questa biblioteca. . . · · ·costit1.titae accresciuta per il bi-tonvolere dei gio– vani, la biblioteca.sarà·a loro completa disposizione; noi stessi a1izi _ci occuperemo di distribuire fra i nostri amici e conoscenti, quei libri checi sembreranno più utili ed interessanti. Se nuove difficoltà non sorgeranno a contrastarci il cammino e se tutti gli studenti ci aiuteranno e si uniranno a noi per co11vpiere' la nostra opera, in modo da poter riunire un m.,mero s·ulficiente di vo– lumi, confidiamo di poter aprire /a n«ovà biblio– teca per il pross-imo autunno. I libri che specialmente cercheremo di racco– gliere, saranno quelli che trattino di argomenti che sotto fornw e aspetti diversi, possano portare allo svil«ppo di sentimenti più alti più elevati ai mo-

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