Noi Giovani - n. 6 - giugno 1917

8 NOI GIOVANI essere ciechi per sempre, e, almeno in apparenza, non se ne preoccupavano molto. Un giorno, qualcJ:ie parola crucÌele dovette sfuggir loro involontariamente sul conto di Giovannino: senza saperlo, avevano distrutto la sua speranza vaga e indecisa, quella speranza. che lo aveva sostenuto per tanto temJX). Lo vidi affranto, buttato a sedere su una poltrona nel giardino, ip mezzo al verde, col capo chino e le b~accia pendenti, come perduto in un pensiero fisso e terribile: sembrava quasi assorto in unà visione lontana di vecchi ricordi, dì colori e di luce, che gli sfuggiva ·dalla mente per sempre. Intanto un altro cieco, lassù nella villa traeva da un violino delle note tristi e dolci. Si perdevano una dietro l'altra nell'aria fragrante e odorosa, nel bel cielo di mag– gio, le note acute come UJ1 gemito di bimbo, le note cupe e gravi come il lamento soffocato di un'anima infranta. Sembrava ora un pianto dolce di compassione e di pietà, ora un grido angoscioso co~e una bestem• mia brutale, un desiderio ·di odio e di vendetta. Mi pa– reva l'anima stanca e desolata del povero Giovannino, che si lamentava "per la sua ultima speranza perduta .. A un tratto il suono cessò, e le ultime note seguita– rono. a risonare ancora, trascinandosi mollefnente, come un gemito lungo e soffocato, nell'aria mite e celeste. . {',/4 i/,id,1, , , -------- MICHELE IL · MINATORE NOVELLA Nc.tt• tr•du.i. d.U'inal- di Mn. Caik aulric• di I Joha H.Jifu. 1 • (Continu~om). • E chi è la piccola Kaisa, fanciullo mio ? , disse lo sconosciuto accarezzando il capo biondo di Giorgio.· t< La nostI a sorellina n rispose Michele in luogo di Giorgio che già spaventato del suo ardire stava singhiozzando. • Nostra sorella che è sordomuta». • Una nuvola si sparse sul viso sereno del signore ed egli si volse dall'altra parte. ·Un giovane che era accanto a Michele gli sussurrò di non. par– largli più di Kaisa e il ragazzo tremò tutto per– ché temeva che tutte le sue speranze fossero in– frante ; ma si sbagliava. Alcuni .minuti dopo lo sconosciuto, che appa-. riva profondamente rispettato da tutti, si alzò in piedi e diS>e con voce calma e dignitosa: , Si– gnori, raramente mi intrometto nei vostri affari. Adesso mi farebbe un gran piacere che la peti-' zione di questi piccoli fosse esaudità. Essi lavo– reranno certamente·_del loro meglio, e se per ora la loro paga sarà un po' superiore a quella che meriti il loro lavoro, sarà ben piccola ·cosa per noi, e ciò che soprattutto desidero è di aiutare questo povero operaio cosi .crudelmente danneggiato dalla piena, non tanto con ricchi doni, poichè non ·sarebbe adattato, ma dandogli quel tanto che gli permetta di vivere disçretamente bene fintantochè questi ragazzi non si possano vera– mente guadagnare il pane col loro lavoro. 1'l0n c'è nessuno che sia del mio parere ? ». C0sì di– cendo pose sulla tavola Ùna gross~ moneta d'a1- gento alla quale ben presto altre si aggiunsero ; e q11andoi due fratelli commossi fino alle lacrime, furono fatti uscire, essi portavano con sè W1 gruz– wletto che sarebbe certamente bastato per rico– struire la vecchia casa e per pagare le cure ne– cessarie alla guarigione del padre. . (continua). --, .__ ________ ..._ __ ...,. - PICCOLA POST A ••• _Come vedi, il tuo progettoèstato subitomessoin attuazione. E la nuova vita militare ? Aspetto cor– rispondenze. Salu"ti. Cristallino - Hai letto P. P. numero precedente ? Aspetto qualcosa. Posso sperare ? Miosotide - Grazie: ncevuto. Troppo tardi per il 6° numero ; certo per il 70. m:~~i.L;{!~i~iorno ho insistito troppo _poco; mandi, •'• Si pregano tutti i nostri amici che Si trovino sotto le armi, di voler mandare delle corrispondenze dai luoghi dove si trovano. Saranno pubblicate, purché non troppo lunghe e purcht .... interessanti. - •-– . Norme per la collaborazione Libera è l.i collaborazionein u Noi. Giovani,» tanto -per ciò che riguard;_gli articoli sulle questioni.e sui problemi che e' interessano, tatJto per ciò che ri– guarda la rubrica letteraria; sarà dunque con gran piacere che pubblicheremo qualunque lavoro ci sarà· inviato. Apposita commissione giudicherà se gli scritti inviatici siano o no da pubblicarsi sul giomale. Awertenza importantiaiima Tutti gli articoli e i,, genere tutte le produzioni che ·compariranno su questo giornqle o non sa– ranno firmate o saranno firmate solo con pseudo– nimi. È · ciò a evita,e clw la collaborazione ml giornale, che serve sopratutto a diOondere buone e nobili idee non si. cambi invece in 1,na odiosa e inopportuna sman-ia di far pubblico il proprio nome. Avvertiamo però i gentili collaboratoridi mettere nei manoscritti accanto allo pseudonimo scelto, d proprio novr,e e i,,dirizzo, scritti chiaramente onde la Direzione sappia eventualmen"te doue indiriz– zare risposte o osservazioni, e possa dfrettaniente comunicare col suo collaboratore. ------------•-- Gerente. respOlabile: Pietro Gramigni. Firenze - StabilÌIUenti TipagraliciAttilio Vallecc~i

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