Noi Giovani - n. 4 - aprile 1917

6 NOI GIOVANI SACRIFICIO Nell'ospedale, tra tanti compagni di sventura, non si era mai addolorato pe1 la sua disgrazia, quasi non se ne era accorto, pcrchè era Ja di– sgrazia di tutti. E se tutti erano allegri e scher– zavano, pcrchè doveva rattristarsi, lui ? Ma ora che era ritornato nelle casa sua, con la mamma, ora che voleva riprendere tutte le ab– tudini d'una volta, ora s'accorgeva quanta fosse la sua disgrazia, e come fosse terribile non aver più gli occhi. E lo rendeva anche più triste e gli metteva addosso w1 senso vago d'irritazione, la compa"'· sione che sentiva di destare in tutti ; la sen– tiva nelle carezze della mamma, nella sua voce dolce che era divenuta più grave, la sentiva nella pace che aveva intorno a sè r nel silenzio che re– gnava in tutta la casa, da quando era ritornato, Ja sentiva nelic parole dei suoi compagni d'una volta, quando venivano, in due o tre, a fargli vi– sita, portando i saluti di tutti gli altri. Egli s• initava perchè mai aveva voluto es– ser compatito, e neppure ora sentiva di dover destare pietà. Grande, si, era la sua disgrazia, ma grande era l'ideale a cui si era consa.crato. Lo sapeva quando si era arruolato, che forse questo sarebbe · stato il suo destino, e ci aveva pensato a lungo, perchè stimava che dovesse essere il più terri– bile; ma non aveva esitato. Pure, ora, egli pensava a tutti i suoi ideali svaniti, alla sua vita lunga. monotona e sola Allora un nome gli venne alle labbra : - Ma– ria. - E il suo viso si fece più cupo. Era sva– nito anche questo, il suo sogno più bell0, il suo sogno segreto d'amore, che aveva sperato di sve– lare e di realizzate al ritorno. Ma egli ora doveva contentarsi di vivere solo, senza poterla nemmeno rivedere, mentre lei s, ne sarebbe andata per un'altra· via. Oh, meglio se non fosse ritornato! Ma un pen– siero gli sorse nella mente : - E la mamma ? Povera mamma ! No, non l'avrebbe lasciata sola, sarebbe vissuto con lei, per lei! . . . L:n giomu. poco dopo il suo ritorno, egli udi dalla sua stanza, nel giardino, una voce di fanciulla. Subito la riconobbe : era uella di Maria ; anche lei eta venuta a saluta,·lo. EgH le andò incontro, lentamente, tcndendu avanti le mani incerte. Quando si salutarono egli senti eh~ Maria guardava i SU'ìi poveri occhi, si accorse che anch'e~sa a\·eva pietà di lui, e ne provò un senso d'amarezza profondo. ~fa fu l'impressione d'un istante, perchè sen• tendosi vicino a lei, sentendo il lieve profumo dei suoi capelli, udendo la sua dolce voce, sen– tendo quasi il suo sguardo, gli parve che tutta l'anima gli tremasse, dimenticò la sua disgrazia, pcrchè vedeva Maria, dai grandi occhi chiari fissi nei suoi, cd ebbe la tentazione grande di parlare, di dire il suo segreto. l\la rimase muto; rispose appena alle parole, al saluto di lei. Poi quando se ne fu andata. pianse. Ma una voce si levò dalJa sua anima : - Ti sci dunque pentito della tua offerta ? - Ko - rispose, e alzando la testa, sorrise alla mamma che senti venire verso di lui. ? . ORA BASTA! lo non riesco a capire perchè in ltalia si debbu proprio far commercio di tutto. Non e' è cosa, magari la più cara per noi, che non venga messa a 'prezzo da coloro che vogliono speculare su tutto. È il caso, oggi. delle cartoline di propaganda per il Prestito. Il Governo chiede al paese, per fronteggiare gli imperiosi bisogni derivati da.Ha guerra, un prestito di guerra. I consorzi bancari allora, va– lendosi del fondo di riserva a ciò appunto desti– nato, esercitano un'attivissima e benefica propa ganda per mezzo di manifesti, cartoline, cartelli ecc. E il Prestito, avviatosi magnificamente, si è chiuso con un introito netto di circa 3 miliardi. Tutti si sono sacrificati per la buona riuscita del Prestito, o almeno tutti dovrebbero essersi sa– cricrificati: ricchi, poveri, contadini, operai, stu– denti .... Ma il Prestito era appena incominciato, che s' iniziò quel tale poco nobile e poco simpatico commercio . Chiunque ha visto coi suoi occhi frotte di ra– gazzi, ma nou solaHicalc di ragazzi, far coda alle Porte e agli sportelli delle banche per impetrare dalla generosità degli uscieri, la grazia di qualche C8.rtolina ; e cosi, in questo modo, sono comin-

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