la Libertà - anno III - n. 4 - 27 gennaio 1929

• I .., 27 GENNAIO 1929 J"iclor Hu90 - 80 1:1 ora di moda le \"i1e ùegli uomini il– l~Slri 1 1:1 forma rorn.anzeEca. F,' un genPrr 1 .l~!rario c~e ha trovato fortuna. perchk tJLce !a r1co,;lruzionp storica con il co– ore e 11 mo_\·1'!1entodi particolari più o ~eno fa~las1os1._P.fficaci. p<>r mellPre in 11sall? ::'11a~pell1_ca:alleristici o poco no– li_ dei personaggi rie,·ocali. La critica è d!SCOrd'.l _s_ul pregio di questi lavori e le 01•cu~,1on1 sono assai vivaci. ~fa come ne– ;;~_r~ la P?lenza suggestiva e l"intere.:se ar- 11~111:0 a, que,lc u ,·Ile illuslri ~ ridoltP, Quasi a_romanzo quando •i è !elio il caldo Rob1;~P!Cac di Bfrau,J P. Io stupendo Dis– raelt d1 ~iaurois ? Ora l~ collezi911e s"i! arricchita di un n1;1ovo l1~ro. che non poteva mancare : '·" ne glorieuse d,::_Victor Bugo. scritta da R~ymond E.:choher (Librairie Plon-Pari~\ I. autore_ non sa nascondere l'entu~iasmo apologetico per il grande poeta. di cui con– ~rYa con fcn·ore religioso la casa '! i ri– cor~1 : r. qua " là si sente che l'enfasi re– t?r,c_a_gli prende la mano e fa Yelo al suo ;:_1_ud1Z1c( d1_storico. )fa questo non è un lioro ~1 cnlica lellel'aria : è un allo di 1~allaz1one 'l di riconoscenza che Yuol di- ventare. un·apoteo•i. ' E la "m_alc1:ia,, non manca: ed il sOJ?– ,?ello non e arido di effetti. Qual vita più ;?r_ande,!~fatti. pi ùlumino,.i. più sugge– ~tl\"a. p1u ardenl,,_- di quella di Yic;or Hug~? Que, 1 .a vila che ha riempilo pPr quaE1 un ~ecolo la ,loria politica e la ld– teralura di Francia, !'i tramanda a noi e Jias~a nel futuro con uno sfolgorio di ri– cordi e cli immagini che sono entrate nel patrimonio della nostra cultura ed enlri>- 1·an110 in quella di fanle altre :zenPrazioni : la battaglia ro:nantira, i successi lel-lerari, rapostofato ch·ile. la flerena dell"e,ilio, rapoleo,i del ritorno e dt>lla fine. Turto qu<>-'tJl'F.!'cholicr rico•trui•ce ed illu,tra <'on \ iYacilà di colori. che però 'non offusca i"esalfeu.a slorica. E tutli ;:li aspelli di quest'e<i<tenz:i multiforme, inlrl!pida. Yi– gorMa. baizano su,rn-esliYidalle pagine pie– ne di movimento. ~fa l"Hugo che noi oggi ammiriamo. co– me un pre.:ursore Il un esempio, è non tan– to l'aufore pur cosi grande dei 3liserabili e della Légcnde des Sièclu, quanto l'Esule che dallo scoglio di Guernc,ey, solo con la ,ua fede e col suo genio. si erge contro la d1llalum sordida e .i:anguinaria del piccolo Bonaparte. e •fida l'onnipotenza del vinci– tore, abbandona la facile fortuna, rinuncia «Ila patria che di lui •i onora, e difendi! .;. viso aperto - con l'im·ellha, la satira, l'inesau•ta pa~sione di chi ha la cerlezza di Yincc:?rc - la causa della !iberlà. .l che 111ir-u fo Gen,1a11iu 7 :\on •i è mai ripelulo abba::lanza che "il fulcro dP,lla , ila d"Europa è nei rap– porti fra la Germania e la Francia. Dieci• anni dopo la guerra quesli •ono cosi di– ,cu•si. incerti e laboriosi 1.'Ìleval la pena di •eguirne ;zii "'·iluppi. pPr le l(ra,·i inco– ;mile che vos;ono ua~ondere. E' inter~s– ~atlle. nel coro delle opinioni contrastanti " delle voci discordi. di sentire che cosa tlicP. un autorevole parlamentare tP..desco. ,·0110,cilore profondo delle facc,.nde del ~uo paese e dei problemi del continente. li barone Freiberr rnn Rbcinbaben, appar– !rn<'nle all"ala de~lra del partilo populista. collaboralore di Slre~emann per mollo lem- 110. ha scrit lo un libro degno d'attenzione o di Audio, che compa,·e ora nPIJ"edizione frances,:, : Quc visc l' Altemagnr, i (Edil ions Yictc1· .\!tinger - Paris). r:aulore difcnd" naturalm<mle le lt>•i care a i çuu•erval<Jri del suo pae5e, cioè le a1gomentazioni che, tr,ndono .a ·scagip.oare l2 Germania dalle respons:lbilità della guer– ra e sostiene le riYendicazioni che essa a– ranza per guarire dalle ferite di>lla scon– filta P, rimeltersi in pieno assello produt– livo nel quadro della vila europea. La du– rezza di'! Trattato di Yer,ailles P, le n"– c·e,-ifà di u'na sostanziale re,·i,ionc, senza spiri1o di rivincila mililare ma per le vie pacifiche della diplomazia aperta. il pro– blema delle front iere detrE•L e dell An– ,oolu:;,, gli accordi possibili per i debili di gu<'rra, le riparaiioni e lo •gomb~o òella RPnania, la ,i,lemazione delle finan– ze e deffeconomia d"Europa e le basi di una collaborazione concreta fra le nazioni cx nemiche. 1utli que"li argomenti sono trai– dati d~I Rbeiubaben con ,erietà di argo– menlazionc e chia1·ezzadi realismo politico. Ciò ch'è appunto •inlomalieo. nelratteggia– mento di una larga parie dei consen•atori tedeschi. è l'abbandono' del solito formu– lario nazi9nalist a gonfio di luoghi comuni Il di relorica impennacchiala, per sosli– luirlo con l'c~me o!,it>llho. mP.todico e concreto dei p;-oblemi in diocuasione P la ;inalisi delle soluzioni pos,ibili nelrambilo della realtà ali uale. Poslo su questo teITeno. il Rheinbaben deYe concludere onestamente che oggi la Germania. se può lagnarsi del trallamenlo subilo e domandare una ~istemazionc più equa delle sue frontiere polilichc e una più larga par!A:!cipazioneal_lavita int_erna~ zional!!,_nella ~nde m_ag_g,oran~a <!e! 5l!OJ cilladm1 respmgc ogni ,dea di r1vmc1ta bellicosa e riconosce che l'indistrull ibilP. reallà degli in!A:!reFSicomuni induce la Germania e la Francia a lrovare del)e fot– me di solidarielà. organica che pongano fine alla lotta criminosa dei nazionalismi militari e patriollardi e creino uno dei grandi pilastri della ricostruzione euro– pea. I due pae,i debbono dimenticare il passalo, che fu d'incompre,nsion", d'odio e di sanzue. {)er guardare ali avvemre. fon– dalo sulfa cb1ara visione degli inlP.ressi re– ciproci, sia sul terreno polil ico che su quello economico. II libro è chiuso da uno studio ria••untiYo di Henri Lichlenberger, che sottolinea la Yigoria delle argo~enlazioni dell'~ulore. pure solhivando su di esse qualche r1sen•a, (' illustra la possibilità che una soluzione alrannorn proòlema franco-tedesco sia tro_– yata con la buona Yolontà delle due parli. M.. P. « BrJ<ton • è il tilolo del nuovo romanzo pubblicato d_a _C.:plonSinclair. _il c~e~r~ - ciltore •oc1ahsta americano d1 cui s1 e le,Leggiato il crnquantesimo anno qualche mese ra. Qu~lo libro, cbe taluni critici lellc>rari. ziudicallo essere forse il più completo e il più forle di quanti ezli ba ,crilto finora, rappresenta una ma::;nific!' balla;,_!'~ c~n– tro lo spirito di con_sen·~uo~e e d! reaz1'.'– rce socialr. tspton Smcla1r vi manifesta ~n 1,agine magni_flchce_v_ibranl\,t_ulla la_rnd1- ~azio'Ile che 11martmo terr,oJI<?degli opP– ~ai italiani Sacco e Yanzelti ha ~uscitalo nel suo c11or" nobile. Prendendo occasione della ,icenda ziu– diziaria di Sacco e Ya)lletl i. Cplon_ ?lll– clair ci dà una impressionanti! de,cr,z1one ,li B~ton, la cillà tipicament.!. esse11z1al– mente americana. f~fi ci fa vede!" Bas_k B3'" - con la sua ar1•focraz1a arcigna_. a, 1: da· e rapace " " Sta!,, Sl_ree~ • c~n 1 ,uo! 2ffarisli, le sue speculaz1om, le ,,1,. _frodi ed i ~uoi inganni. Egli c,iÀtllroduc_enei _vec– lhi saloni puritani. che •or:o ri!J?aSlt tal quali sotto la_ poh·erc>d! _tre sec~lt e_~o:e non entra mai ne~"_una11Jea!JUO'~-'.\01 o– scolliamo i ~rmom monotoni dell alto ~!e– ro prote•tantc e dell"allo clero ca!l?ltco, che ,i odiano molto cordia!mPnle. '.\01 ,e– diamo le Corti di 9iusllzia P. !e c3:serme di polizia, l quar!teri p1Jpolari e 1 rob- borghi. i ba•,i fondi " le aule e .,li anfitea– tri dell'~ni_ver,ilà. 1n QUP•lo cquadrò •i ml!ovc, ~1m1lead una buona fata. una vP..:– ch1a dama dPll'~ri•tocrazia. che ha •po– sata la c_au:'~dc1 p<JYl?riaccusai i ilaliani. Boston Yt\'P,m qUP"lo romanzo di costumi. 111 q1:1_P.sto studio di uomini e di isf iluzio– m._\ 1ve_ talmente che se ne comprende l::i ps1colog1a come se fos,r un e•-ere umano. "Bo.ston" è stato lradollo in lede•ro. çcr-an_iente lo sa~à pr~slo in france~c. .\!a m 1la!1~n<J?Oh. nell"Ilalia fa•ci•ta Jp ,cem– p1aggm1 rh,, si pre!Pndono umori 0 tich<>di ,\~h!lle Campanile r IP. melen•aggini di al– lr1 1mbrallacarte della sua •peeie bastano. bastano... • Distinguo li T'eupl,., ,li Bruxelles ci denunzi,, un e,empio di quel filofa.sci,mo cslr,ro il qua– le bada ad avvertirP che è filofascista sol– tanto quando si tratta di mantenere il fa– Fcismo circoscritto all'Italia. Fra gue•ti reazionari europei, avver•i iP.ri al Risorgi– n_ie!}t_o,. ar~uol_ato:i di ?,Uavie sviwiri pon– i 11ì1c11faha111.si scluera un ce1·lo ~ignor By!. _ch_e _sulla Etoilt! B"lge. a quanto ci r1fer1s~e 11 Pcuplc loda il fascismo italia– no e dice che • per il Belgio la liberlà. la Coslituzione P. il Parlamento si adattano meglio che il fasci,mo ,. t:n al!ro "distinguo ,. ri!eYa il valoro'-0 giornale <li Bruxelles. Chi::Yale la pena di riprodurre : •·Il si~uor L~on Daudet. dopo l'evasione dalla prigione. si /J rifugiato a Bruxelle•. eia do\·e manda al suo giornale, J".4.ctfon Prm,,.ai.'.c. arlicoli dove il governo della ~rp1:1bb1tca. !_ehliluzioni e gli uomini po- 11l1c1 francP.tt sono viluperali con una Yio– lenza ·~enza u:i:uale. u Xoi abbiamo domandalo che il dirilto d"asilo f~ssc rispelatlo per lui. ma anche per tull1 gli altri esiliati e sperialmenle per _;rii anlifascisli ilaliani rifugiati nel B~l~io. Ora qUP.5lisono pP.rsrs'Uitali alla mrnuna denuncia di uno ,pione fasci,ta, per un nulla. per un articolo appar•o su un giornale socialbta. « Xoi abbiamo pregalo il minislro della giustizia di avere una bilancia uguale per tutti. "La . . \"'!lion Bcl(fc ci risponde stabilendo un • dtslmgu<? n fra il signoi· Daudet, cbe a_nn~l\:era_ fr'.11•uoi collaboratori, e gli e,i– hal_1 1t~l1an1.~I signor Daudel, ra nolare, scrive 1n un giornale cbe e,ce in Francia mentre gli antifascisti si immischiano nei noslr!_ affari e si agitano. "C10 è della pura ipocrisia. li signor Daudel v.rolltla dell'ospitalità belga p~r at– taccare il.governo francese. Gli esiliati ita– liani _usano dello sl~sso mezzo per criti– care 11goYerno fascista. La sola differen– za che esiste è che il go,·erno francese non reclama pre,so il go,·eruo belga. menlre quello di ~[u~olmi esercita una pressione p~r rare espellere gli antifascisti dal Bel– gio. . ,, Il ~ignor Daudel. condannalo per di– ritto comune, ha poluto. mP.,so al •icuro da_ll'o•_pil?lilàbelga. scrh·er,, tuttci I<'abo– mrnaz1on1senza essere inquietalo uua sola YO_ll_a. Gli '.1~1i_fa~bli ilaliani •ono degli es_1ltat1polt_tic!.per i guaii il <lirit!o di asllo è fra I piu precari e che Yi',ono co– ~tanleu,enle sollo la minaccia di e,:;ere con– dolli __ alllr frontiera nelle venliquallro ore. "l:, ,·ero cbci sono delle canazli'l menlr" il signor Daudef. .... , ~ , Un fiasco fascista all1 Argentina . Il più _gran da fare dc!IP rapprc-èntanze diploma! 1che " con.solari fa,cist" all"Pst,.ro e di seccare gli Stati prP.sso cui .-;onoaé– cre~ilali con continue domande di pcrse– cuz1one contro ... gli italiani. Il fascismo ha r11ve•ciato ogni co~a. "d anel,,. iT earal(":'e della rapere•enta_nza del_lo.Staio_afi'eslero, che era d1 3?l'Otez1one dei conoa1.t0nili c<;n– lro i poes1bili cccP.ssì o ingiu•lizia dell., autorità_ dP.i paesi tra cui quelli YiYono~ .-\<le•so1m·ece tocca alle autorità locaH di difendere gli italiani contro le !ore rap– pr<'•cntanze. I.e quali. perl~nto. ,i mostra– no per quello cbe souo : Mn italiane, ma ant,taliane. cioè fascisle. Per un ari icolo del quo! idiar.o lta/ia •le! Popolo éhe si pubblica a Buenos .\ire•. in cui il ministro ilaliano cred'llle \'edere una offen ai reali d"llalia. que:=I i pre;;cnlò al G<Jvernoargentino, per Yia del )fini-1,,ro degli e•leri. istanza perchè il g!Orna!e i•a– liano fosse processalo. Il Gov1>r110 arçcn– lino si .:ffreltv ad obbedire alla ineciunz,r,ne dt>l_rappre,entanlt! il:iliano e iJPÌiur.zi<:• la ltal1a del PrJpolr>-.. )la comP alL\r7en!ina ci ,ono ancora dei giuùici, questi. lette l<J ari icolo. dichiararono che l'ari. • 219 ,1,,1 codice peuale argenl ino non era .!'lato af– fall o violato. Que•lo art icolo punisce zii alti oslili contro 'nazioni ,traniere che po.'– sono lurbar'l le buonr, relazio1:i ronlro di r,sP. )la i ;z-iu<tiri dis•,,ro gli a alli o;:fili dehbono o;;io11imaicriali. non concelli v~r– bali o la propaganda t"orira. Conseguen~c– menlP assol•ero in islrulloria l"ltt1lia ,/'!/ Popolo per inesistenza del fallo .. e or,li– narono che un bel fiasco fosse por!alo al minislro italiano a Buenos .\ire•. Che scocciatori questi con,oli. mini51ri e ambasciatori italiani afl•,,~tero ! Xon ri,ulla cbo ~fussolini abbia orJin::.lo alcuna dimostrazione in flalia contro la giu,lizia (slavolla toga/fl a~entioa, co;ne ba !alt o coniro la giuria della Senna. Lacommemorazione di Blasco Ibanez a Mentone Ricorrenélo il primo anni\·er•ario dr:lla morlP del ;zrancfo scrillorp repubblicano ~pagnolo Yinc<>nt"Blasco lbanPz. a,·YPnuta lo !!COrfoanno a .\lenlooe, oye Blasco ha voluto essere sepolto. in alle,a che la ,ua patria si liberi clalla dillalnra monarchico– militru·e di De Rivera e dei Borbnni. i •uoi amici re•idenli in f-pagna Pd in Francia hanno preso rinizialiYa di una commemo– nzione. Alrinizial irn presa dai repubblirani P dagli anlifa•cisti ,paznoli. molti di>i auali ~ono oggi profug-hi 'in Francia. 0 i ;OnP subilo as,ociali ~li amici italiani. I.a C<,n– cenlrazione Antira•chla, il Parlilo Repub– blicano Italiano, la Lega dei Dirilli del– !Tomo. pert<>cipcranno alla CPrimonia co!l lutla la loro passione e con un iolinilo ~enlimenlo di ricordo per il grande amico ,comparso. il quale per parecchi anni di"– de molteplici pro,e di solidarietà per il popolo italiano oppres•o dal fa,ci,mo. La manif.,,lazione - a cui parletipt>ran– no ,mche numero,e dP!e;;azioni di :-cpub– blicani ,pa;;nol i - a,-r'.i luogo al cim, tPro di ~{Pnlone lunedì 2S iennaio .. \I !D11menlo in cui SGfÌ\ iPmo. non ci è stato comuni– cato l'orario cd H programma èMla com– memorazione. I nostri amici - ai quali raccomandia– mo di inlerYenir<' numerr,:;i. come fecero ;o scor,.o anno ai funel'ali delto ~criltr,rP e del grande amico - potranno avpre più preci,t detlagli ri\·olgenòo,i a .Yi::a prr,,,, la ,ede della Concentrazione {25. Rue DP– lille: ed a .llc11tonc pre;w il nostro fidu– ciario .Brinali Sante. Bar )lar,eillais, Car– nolès.. - Il goi:erno ael ,·cne:ud,;i ha inJi– gnito il , duce dd Gran Cardone dcll"or– dine di!l Li1Jcratorl! ... - Jla cosa ha liberato il r. duce • ; - Eh, ha liberato moltissimi. Jfoltiui- mi condannati per delitti comuni. per oi– . as•iniu, come quello di Jlctll'Jotti, di drm .lfin:rmi, di . 4.mt ;>nd,;la,l'icdr,ini e rn,/le altri, 1 io t caginobianco LA LlBERTA "Il gf!rarcr, Storace . gcnf!ralc d"gli inP– sorabili s,·iluppi littori. è. tl1111'f1tl' a Jli~ lana. Squadrista. dci:c m'!f/crc n po!fO glt ,·quad?isti di Giampooli, ot·ver,, dei tipi che, prima riel fascismo. operai;ano 11 Pia=– :a \"drn. fuori porta TicincsP. e cfir,, ol– /ora. limitna110 r,nf!stomcnte il lorrJ campo di o;ione nel cri·chio della -Yl!mplic" maUl– t·it11 sen;;a velici/a politfrhc .. \rrivato il. ljttorio. questi " bulli , di Pia:za l'l'trà ,r 111~erirono e diventarono padroni rii 3li– l,mo, g,iidati da don Rodrigo Giampo.oli, e la mala,;ita dii;entò politica. Doi;eva essere Farinacci il lombeur "di Gi,1111pao{ i.ma Farinacci aspirm;a. ad 1m boccone pili !)rosso di qu,.llo o{f,,rtrJ dal "duce » il qt,al~ domandava w//anto /1, :.ampa di Roberto per togliMc 1mfl casta– gna dal ftroc,:,. invece di Roberto eccoti il u gcrorcri " Staracc. Clii ì: cos/11 i ? foghe so1u1 le cronache della -,;ifa di q11csl'urJmodi!l regime, che og– gi cammina con pennacchi s1 1 l cappcll-0, cordoni e rroci e distintivi brillonli. ma che in un 11011 l011la11i8simoieri, vagabondava in quel di Lecce. sc11~ arte nè part,:. e con untJ q11"stio11cperson,,rc col lat"oro. dopo at•rr i11seg11itoinvano, mal{jrado le boc– ciature. ,ma licc11;a di istil11to t"rnico .. 1/a venne liJ. guerra : Storace diventi, ufficiale, combattente. e arrivò al grado di copi/ano. Qui comincia il roman:;o di tm vagabondo povero : fi><-0alt.a y11crra è cronaca banale di ,1110 dei tanti spostati e diJ;occupoti vo– lo11turi- Finita la yucrra il sir,11or Starac_e tlitenta. trafficatore di /'?tpwmi tJ ili ref1- d11ati bellici, nel 1rentinr.,. E dol Tre11tmo f11lrnina crJ11me!'irJriali « !ll<Jrati;;_:ntori » l'! rcpuùblicoua R1scos,a dt Trei;r.w perclte faccia la luce in certi imbrogli pcscecanc– .<clli rii commercìanti di lrgname residua– to. Ahinoi_. l"ardor,: moroli;;atore del ~i– g11or Staracc era una _scmp!ice_questione_ rii concon·im:;a, pcrche cgl, tirava colp~ mancini ad una ditta an:ersaria. ·.4d ogm modo 1101,sappiamo come •ia undato a [ • 11 (r• qudl"nfforf! ;Jd /rgnami: .,i traaarn d, "" affm· gro.«o. 1t C'i>1t1nrrcir1 1u.m [I) nllriJ.~.ct• r rustoif, mr,/fo i() Storaci'. Cr,pit,j n .lli/nno, disocc11- ~alr,. S, fo_rma1:a110 1': ,,.hicrt? fa.,ci.Me: Sta– ' OCt; _bu.,~'Jcd d,iJr, un posto. Ed uno sti– pi! nd ,o. Q11anrlr, il fnscismo r·rJ11q11isf,j il 7:~te,_-r !rJ_ Stnract: dir·rnli, il ra• d,:lla prr,– 't..:rn,;ui dt Lr-c,:r. rn.:,_•rr.~nriodi rnrtJdonna cl!c imp•n ·cr.ia ,·q ndla pro1·i11l'ia di Fog– {JW • .lla era 1111 ras cht: si teneva lontano rial rf 1 1minio, "{fidato ai woi qmir.i .. •celti fra quuntrJ rii P"rnio t"i pot,,,·a esser'! 111!/la ù?lla Go/lipoli .. ma città 11atfrn " nella rc– r,ione.. Yrl/r rfc;io11i di'/ 192 i il ra• Sta– rnce ordi11ù la /Jroibi:ionc di ogni propa– yqnda lll!V"rsaria, il sequestro di t11/ti i g10rna_li 11,:;11 f "·'Ci-Yli, e FJJrrovie ,, Posta fJbiJc<j11:a1;0 . . , c.<s11110 potci·a fare nffiq'f">·c r1Mn1fcst1. Quo/cli" b11sto110/11ra rompi la opera. I ri;,11ltali furono brillaulissimi: In. li.sta fa.16.,t,, olt"1tnf! ok1mc migliaia di 1:;otisuperiori ... a quella dei 1: ola11ti.ll fallo " docum,.ntato da unJ1 circolare della Di- 1·c;ione di Statistica ai presidenti del Tri-· b1m11l~---E il fatto strano era invrro l-09ico: ,m mrnorerme f11 so;-prcso mentrr. i·o/at:a per la cinquantesima volta. _\fa/grado ciò rr.pubblicani e .wcin.li -!li ebbero, in certi luog!<( olli7!'C dim-0_stra;ioni: per punire la c,tta. all'tnd<Jnwm dcUe P/c;io11i lo St!l– race ordini, dim<Jstra;ioni al grido di " ab– basso f.,r,ccr. ": fu dci·astato tm circa/o. ba- 1>t1;naticittadini. Starocc tenne 11ndiscoru, prescntond-08i i11 stii:alo11i, agita11do 1111 fru– stino, e ini:iando il suo dire con qur,.,to avi;ntimento : « )li presenlo col frustino perché sono un frusta/ore ». Ecco il « gcrorca" che arriva alla 1,ia11- r,ian:a : vii:e con lusso, senza aver beni di fort11na.. yf!n:a "'l'rcilarr: 11ess1111a profes– ~i'Jnc. Succhia a/li' 111am111eUe colnlt! rlelle casse dellfJ Stato inserito negli inesorabili ivilt1ppi. E' uno dei fidi di Jlu,<solini .. Hl'indomo– ni di un attentato lo Slarace si prr.scntù all'allora ministro dc(Jli interni Feder;oni e gli diss,,: Tu rispondi r,on la tua >.:ila; deUa t·ita rii .lfussoli11i. Ora é .5/J1lomandato a Jlilano per oppor– re squadritmo a sq11aòrismo. Jfu niente r,auru: il sangue tlei partigiani 11011 scor– rerà per le vie nella città di Sant"AmlJro– gio: quello che altrove finisce in Ullfl can– zone, sotto il segno del li/torio fi11i.$CP. Mn /q solita camonc : ri,;alfi, mallgio11:e di– stribuite, divisione di bottin<J e prr,senla– ;ione di conio n. Pantalone. Se i;i è qual– r,/tc lite si tratta delle .•oli/'! liii dei /lldri di Pisa. LE CONFERENZE DELLA" G. AMENDOLA" Labriola cidice l'ultima parola su l'America Lo sapete yc,i pcrchè il aocialismo non atlecchiSCP in America ? L"ùllima elezione pre•idenzialc non ha dato mezzo milione di voli ai candidali di cla 0 •i?. L,, ste,-e gran– di organizzazioni •indacali ttmPricane sono ian·., ·in r-apporlo al numero dti laYoratori. Il capitali,1110più glgantc<.co non ha ,Par– lorilo la lolla di clas,e e la •les•a immane concenfrazionr. capilalislica industriale non impr,di•c" il forruar•i di piccole indu;lrie rn,--icli,1riP. P, •Ji un J)iceolo commercio. Convenile che il p:-oblema Pfa tale da len– lare 1m P.rudilo marxi•la come Arturo La– briola. Ed Arluro Labriola che !"ba meòi– lato sul vivo delta realtà è arriYalo a tro– \'arc la chiave del mistero. E della sua sco- f ,erta. frullo di un'analisi •ollile "control– ali,,ima dP.i fatti. ha voluto far dono ai fPdP!i della Giot·aw1i A111emlrJ//1 che erano corsi in folla a salutarlo alla ~ala Tré!ai– Z:U" m3r(edì ~er·a. Dunqu~ un primo dalo del non sociall– .s,noj11 Anl(~riea~anzi del suo arretramento ~llfl ~11d11M p izu.lrjci di. un ~~co\.i fa. <(ifandcf"Ml 3/r'laiiciava le folg•m·dW )1a111fe,licbe anticipavano quello di..,,'forxj• ""' 18\8. è la pro•perilà ame:i;ic1im1. T .:,a;. lari ,i •ono alt i ; per certe cate,:oric di op~rai spccializzali. alti••imi - da 6/J a· 100 dollari la SPllimana. La famiglia op~– raia ha !"automobile ; •i nutre c circonda di agi che un piccolo borghco;'l di Francia non possiede. Ci sono •è vero - \ mi– lioni di di-occupali. )la - corio"a ! - questa non è la 1-isen·a cRpifali,lica di )fan: per ridurrP. i s;1lari allo stretto n"– ce,,ario alla Yila di'! lavoratore>. Cote,ta disoccupazione non ha la natura di abba~ ~a-salari· che ha in Europa. do,-,. <>«a ,'!– gna riduzione di produzion'l in rispondPIJl3 di un -otto con.,umo. li piano "conomico americano è cccilarc if consumo per au– lfll•nl,!rP l:t produ1.ionc. Co,ì i ~alari r<'– stann :.lii i:: la pro.,pcrifa i• reale. mal~ra– do la di< ;occupazione.la quale -pe•so non ;, chP I rapa"o da un·occupazione ad uo·a1tra di,·Pr-a. l"n ,econùo dal o è che in ,\merica lo ,pi– liln nazionalP comprime lo spirito di cla•– sc clP.gli<Jp<>rai. Gli <Jperai americani non •enlono il bi•ògno di fonder•i con i law– ratori stranieri: con gli ebrei, i negri. cc:, e i quali YOrrebbero - dicP,·a uno di e-<1 ,·dhtruggP1P il 11ostro capilalc , l;n terzo dalo iJ che wlo n,,I l :c!'.0 è sfa:o uflìcialmenl'l annunzialo che in .\m.,rica non c·è più IN·ra libr:m. Fino allora quamlo :I I roppo piPno drlla popolazion" •<'mbra,:a deli>rminare i fen(lrui>nidi miseria. di d1- ,occupazione. di rivolla alreuropea - e quindi il ,.ocialisn](I - l'eco che un balz,l ~ul!'l ti'rr,: libare libera\'a !"ingorgo e i ~uoi P{ielti •pari vano. )la lulli que•li dati d"ordille economico non wno •uflìcienti a dare ragione del non rociali,mo americano. Bisogna tenerli pre– se ti a raggrupparli intorno .ad un"idE'.a centrale. F: quelfo cbe fa Labi:1ola_ con_ \l– ,aci55ima parola e con lus•o m1rab1le d! 11- lu"lrazione fPrvidamenle Ploqurnt11.L 1dPa centrale è quc-la. L"America del :Xordè una ~ocietà dominala dalritl'?o nr,1f!rica11a. L"idra nm,·rica11a è quella cbe con•ider~ che il <li: ritto di diriscerP,la -ociela ~p.,lla ,.i ricchi cd a qu"i ricchi chP. conlinuano il purila– ni.,mo dei pim1icri. Economicamenf P. la a\m<'rica anticipa il XX ,Pcolo e mag~ri il XXL Spiritualmente c,,a è ancora al X\"l[ -l'COl'l.Prr .,,,a l"A><l,liiru:ig, rillumini<mo, i' E11ci"lo1,,.,Jim1r, chP. prt>parò la Ri,·o!,:– ,:i(lne Frane""" non ;, anc,,ra -lato. E tutti ~anno che. ,-econdo EogP!s. il ,ociallsmo ~ nato dal combinar-i della rivoluzione ma– nufalluri,,ra coi principii d•lla filrJsofi11 dd/ri liùera:i,;n'! di \"oltairP. r dell"Eociclo– pedia. Ecco la razione P"•eo1.ial-~ (lt>I :1011 rnciali•mo am~riè"ano; la mancr.nza <lPI ,econdo lumino, m,,nlri) il primo -o,rh– bond.,. Labriola ii mamifico nella vh·i•"zion~ dPI purilani•mo am,,ricano: relizionp ze– lida. formalistica. chP, p,P-<:rì, •· lui t> I~ r"gole della condolla intli\"iduale. cbc pone la ricclwzza come prim<J "'"mento dell'ai:– tori!à. .\!)parenl<':n"n'" l1 Slalo ~ 0 Ppara(o dare Chie5c ; 0 0-\anzi~lmrnlt> è nominalo dalle chiese protr-lanlì che portano al poli?!" i più r:cehi - com" i più ri,petrabili - r. proprio pt>rchè ammin1-lrino la loro ric– d1~n.a in coincidenza con gli intP~<'•;ci drl– lo S•a!o. E' c1Jm,-nt>!fruò:1li•mn. in cui 11 r,adron~ d'!lla lerl'll era p•r cii, dt>••o il capo polilico. L"al!t>nza,a~zi la fu,ion• dr– gli t>lcmenll: religione. politica " ricchn– za _n,,n -i a1!elra daY?Dli a quelli che_JJCr 1101•arebbern ~andali enormi. E,<a ;1 1r– i-izidi,ce nell"o;;lracismo a: non conformi– di: agli • 1 raaiPri., agli ehr•i. E••:i p•r~"– zu1la come_ dotlr1ne p<:>li he ,n\\·pr•1ve qu"!le eh•,: d1stac-canoda!!a Bibbia : rev~– hmoni•mo. il daf\inimio. Gus!o;i •P'– ,odi - veri quadri di co•'um• - fa pa"– ,are ìl Labriola da\"a:Jli azli occhi ò•i suoi udilori - come il procc.«o dell,;i lcimmia. La ca!1)pa;;na per la lempe1anza è di_un rooralt,m,, the ha per h.i-e - come -p1Pzl, un•J dei ,uoi corifei milia~dari - la pre 1, ·- J cupazione rh ,equ~,!rare i ri:parm1 dPii": mas•e per dirigerli sopra i prodolli in– àu,triali. Il costume pr1nto è l'oggello di una ~orYeglian1.aa<fi,,iante. Cn inconlro m un albergo di due per.:one di scs•<Jdi– ,·erso non coniuga!<?in molli $tali am1>1·i– cani /> mircato di rr.11,111u:;·r,i<, d..Jla dow1a punibile fino a 10 anni di dell'nziòn<'. Per– ciò la data del matrimonio ai ablJa,,sa fino a 16 anni. Che faro aùunque,? 111,orzcr<? JJ/!I' la li– berla ùi CO,ciPnza. Jlichiamar'l 'i"ollaire e la filosofia dcll.lJ lib~1·a:io11c del xnrr •e– colo.. \ ciò mirabilmente <i dt>dica !nlia una schiera di ;rio\'ani sciritlori aml'rira– ni « liberali "· df cui alcuni. come il Wal– do. Jie·r ese.•ere più lib,:,ri hanno sentilo i! bisog,:i~di emigrare in J,uropa. Sono •le um,·ers,la che scuotono la li-adizione aulo– rilal irn <' cominciano ar.dilamenle a pro– porre i_problemi d<?llacmancipa1.ione del– la c.o,c1cnza.Cole-te correnti non ,ono ,o– ~ialisf_e .. ma. iu e1>rf,_,. se_n~o,sopran·anzo 11 .-oc1ahsmo. perche fucmanq quelli\ con– d_i_zione di _emancipaziono. critica del_-pen– ~1er&.che e la pr,,me,sa ,ndeclinabile df'l- 1:t~formazionc 5ociali~la. Es,i sono anche difpost i a •en·irFi del socialismo ,,q,1enle com,, di uno strumento di rh·oll~ 1iberla- 1·ia. i-ono coFtoro, che con il filo-oro .Jam";; alle l<'sta. hanno so:;lcnufo la cau~a di 8ac– co e Vanzetl i in nome del diritto umano, p<>r la urilù che si deve a tulli, slranic>ri e n<>gricompre-i. .\ qu<',to punto la conrerl'nza vola in al– to alla cel.,brazionc d<?lfatto libf'ralorP per :·ipi,,garsi im11ro,·..-i:'t11nente in una ria<a– .,unzion" felici;~ima della IP,.-imac~to,a. Il socialismo ii1 America non c·è perchè la gelida dill.alura purilana della p!ulocrazi:i dominante. eh" ha meicso su;:li altari il Yìt<?llod'oro. lo soffoca. :Ila il socialismo ~arà quundo la 1-h-oluzione liberale avrà sco-:a dalle su<~fondamenta la ~ocielà a– mericana, tiranneggiala dal morali~mo d<>l– ia ricchezza puritana ... P, ci incontreranno ; due t"rmini : conccnlrazioM capilalbli– ca <>d rmancipazione dP.llaco,.ricnza. Cna lempe•la di applausi corona la chiu– sa della ma;millca intellelluali-•ima con– f'.'rPnza. che ha an1to il m<>ritodi si•l~ma- 1"" in unità una somma -par•a di o«rl"\·a– zioni. {)Orlando,·i rori;rinalilà di un:, Yi– .,ione ,,cura " comple,-a ,opra un proble– ma che lo '"icend" ullime dl'lla "loria <? Ò<'lla Pconomia di Europa. incalzale dal– l"imperiali.•mo am<'ricano. rendano più che ur;rent<'. palpitat:lc " quasi arnzosc,anfc di ~llualità. ' I TERRIBILI DELITTI ANTIFASCISTI Duranle il processo Di )[odugno un gior– nali>e<ateroparlò di oltantadu~ dPlilli com– piuli in Francia. Belgio r Lu•sembure:o conii-o i fa,ci-li. L 0 a\'\'oeato di parie ch·il'l vollP ripetPre queslo fal,o. Xoi abi>iamo - invano - inYilafo il giornai" e l'avYo– cato di pari<> <:iYilea ,oler dare almeno vP.llti nomi dellP ollanladue YiUime fa•ci– ste. E il iiornale e l'awocalo in verità non polevano darP nPppurP que,li \"POI i nomi <11 ntlanladuP. p<>rchèil fal•o dPll'affPrma– zione t>ra PYidentP. Ora vPdiamri l'Oùsrn:fl/rur raccontarci quanto ,p;zur•: r:~micù :,!agri. della Con– centrazioni> loncJinr-P. ha in,·italo il •i– gno Yillari, capo dell"uffido •Ji propa– ;randa fa•~'•la a Londrn .<Ji pubblicarP i nomi dnllp ottanl8dU" ,·itlimP. vi•fo rh<> anche 'JU"•lo ,i~1or" IP. affPrn~ava nella ::-uapropaganda. Il -iznor Yill:u·i (cfr. . Yation 011d .4/hr– n.rum \Londra l2 z"nnai(I) ri"J)omle in 11n modo pielo•o P, non arriva chP a cilarn chP quall,o nomi <ii ucci-i, dal 192:l al 1921 <) cinque ferit ì dP.i quali ;on da 1 soltanto i nomi. Fin oui il no::lro confralelltJ l"Oos"~– ,·atr11r. Po«iamo a;;;;iu113'Pre h<)dal 1923 al 192i i.on ci •Jno 11Ppp1ir" i qu«• •1 11cci•i e i cinque (l'rili. 1; d1P. ,1a1 f92 i r,I l 92!\ peril):lo dell"P.mig:11zion"r,olitic;,, im•ano il ,i;mor \"illari - ;il qualP. ;u:– lavia. ricono•eiamo il m~rilo di awr ri– ~po•lo alla domanda replicatamente ri– volla a :?iornali P. uomini ra•ci,li che cPr– ravano di •pacciar m/Jn,:t~, fai-a. - può c<>rcarPi nc,mi che gli p,:rm.,tlano di ar– ri,·ar<>n<Jndiciamo a ollanta•Ju", neppure a Yen!i ,, n•ppurc r, di<>ei. '.\la i fai< fa<ei<\i •ono notori. :\°I'!nu– m,,1-0•cor•o abbiamo riprodollo allri due ,. terrihili delilti dPtranf ifa•ci,mo » in– \'Pntali dal Tt:?!•rr di Roma. Cno di 1ue– •ti deli!li. a dirc il vero. è an·.,nuto, nel– resl mina~ario èP!!a F~ancia. ma I~ r?– gic,ne pol:l:.:a non c·en!::-a pe: nulla, P, anzi, l'ucci•o è un antifa•cista, il poYero Cocchi, che Yi\'~,·a con •ua moglie e due bambini. t:n compagno dì :a,·o:-èidel Coc– ch' riu•eì a ò•durre la moglie e indur-la ,. fugzirP. li Coechi r.m~-e coi •uoi du• figli e cambiò re<denza. ma fu in.;eg-:ul,J da!l"o<li•)d'!! du~ fu:;J ~,·i e !•1 ucci.:o. Dopo il colpo di Stato Il movimento operaio in Jugoslavia --·- E" n~ce•sario dare una spiegazionP. dire ,., ragioni chp hanno condo!lo il mo,·imen– lo socialista jugosla,·o a non rappresen– tar~ che una •parulis,ima minoranza del paP<P. li ~ocialismo feri10 ha un~ •loria che data da parecchi decenni e può essere chia– mata YP.ramente gloriosa. :t::--o•or•<>.con forme direllamcnle pre– •e dal modf'llo rus•o -io dai tempi in cui la .Yarudnafo. \"rJlia l\"olonlà :'iazionale, compiva in nu,,ia l" suP eroichP.~esta cul- 111inatecoll'uccisione dello zar Alesssan– dro e che coniinuarono per lunzhi anni' nonostante la ferocis;;ima reazione dello czarismo. 3 La nt10,·a sifuazionP colpi-M in pieno il mo,im"nlo ml'nlre sla,·a u•cendo dalla fa.– '-'l embrional'l ra,·orilo anche dalla circo– stanza che i comuni;:'i non hanno più lo 2•ce!1.denle d'un lrmpo •ùll,, ma~•e e dal fallo che i contadini, ~enza Stefano Radic, cominciano logicamenfc ad orientarsi se– condo Jl loro i•t inlo di rla,•e. Se i ,ocialisf i di .Jugo•Ia,ia sapranno v~– dere qual'è la natura vera d~lla diltalum jugo•lava e-sapranno porre in una campa– gna •anament" democrnl ica i postula! i del prolelarial<J con ener,ria. e-si avra11.no con sè larghi slrali dPlfa popolazione che per origine non sono portati a seguire la rnrte del proletariato. La lolla di nazionali– tà in questo senso può forse favorire la balta;;-ha ùemocralica del proletariato croa– !o--~t<l\·Pnoed anchP •erbo contro lo cza- 1i•mo ri •orlo a Belgrado. Per far questo P.••i non donebbero che richiam,-irsi alle l1Jro"es,e tradizioni, ahi– mè !, l9nlane, ma ·veramenfo gloriose. FRA.1"CO CLERICL La strage di Spezia 22 Gennaio 1923 Ora che un nuo,·o czarismo è sorto in Serbia è interessante l'c,aminare tulle le fasi allra,-~rs_o le quali passò quel mo,·i– menlo •oc1alt•ta. Esso sorse nei circoli della ,,_ inlell)genza " <erba e sopratutto della g1ovenlu studentesca che si era re- ca1a a ,ludial'e nP.!lcgrandi uniYersilà ùel- --- rr,tero. E' notorio che Pasic do,·ette una In questi giorni ricorre il seslo a1rni- prima rnlla ~uggire dalla pafria per le me Yersario della ,lrage di ,;pezia, uno dei idee son·ers1Ye. ma quello che forse è più alroci e seh·aggi ec-cidi cbe registri meno nolo è che lo "le,•o re Pietro, padre la storia del regime fascista. Esso è anche d~Iral_luale Czar. frequeufo in 7.urif!"Oi forse l'eccidio meno cono•ciuto. c1rcoh dei socialdemocratici tedeschi r- lnfaUi. oggi ancora non si conoscono ~pul.•i dalle leggi eccezionali. L"assassinio esaltamP,nle il numero e i nomi di tutti i oegli ObrenoYic fu un alto di barbarie. ma morti ; poichè appena telefonicamente no– <egnò però la fine di una oppressione o- lo a Roma, parl1rono ordini tassativi ed •curanlisla e portò forme meno reazionarie enrgici ai capi del fascismo spezzino e a alla Serbia e solle,·ò il contadino serbo dal tulle le aulorilà ciYili e militari onde man– linllo pres•o che besliale nel quale era tenere l'assoluto silenzio sutravvenuto, ed costretto a vh·ere da quella cinquantina di impedire il più possibile ogni pubblicazio- 1 icche famiglÌP. belgradesi che e•ercila- ne al riguardo. vano ed "Sercitano Iutlora atlra,·erso la . ,~!l'alba del :?Z gennaio 1923, in uno •la- )lauo Bialica » un dominio eITelth·o sul b1hmenlo pre,o.o Perlusola. wniva trovalo paese. u_ccisoa pu~nalale un certo Lubrano. no- Data ap;iunto dall"an·cnfo al trono di re ltssimo fascista e squadrisla di Spezia. oc– Piclro lo ~vilu_ppodell'atti\·ità politica del cupato da qualche me•e in dello slab11i– Parli10 Socialt,ta serbo, che fondalo as- menlo in qualità di èapo~sguadra. ~ai prima. diede alla luce una serie di pub- T."inchiesta fatta dalla pohzia chiamala ìllicazioni di allo \"alore politico e pubbli- ~ul luogo tJl"ima della rimozione del cada– cò diver•i quotidiani a datare precisamen- vP.reslabihrn che !"uccisione era stata com– le <:!all'anno1903. messa da due compagni di larnro dd Lu- La condolla di q_ueslopartilo ru quanto brano, fascisli noi.i a tulli ed amici dPI mai rei! ilinea ed improntata a qurl •ano mori o. li movente del dPlilto risultò un ,i– mlernazionalismo che non è mai alieno vissimo alterco a\-Yenulo per ragioni d"in– alranima slaYa. !eresse, ed i due assassini furono arreslali Contemporaneamente al mo1·imento po- due o Ire ll'iorni dopo a Parma. litico si •,·iluppò as,ai rapidamPnle una I rascisl1 ccrcaYano un prel~o:lo per ab– forlc organizzazione sindacale basala so- bandonar,i a violenze, e aprofl(tarono del– pralullo sui contadini cd alla qualP. ade- l'occasione per liberarsi di lulli coloro che riYano entusiasticamente gli opel'ai delle :nililando nei partili d'a\"3nguardia che primP. fabbriche della nascente indu~lria fra le YiOl<:?nze " le prepolcnze re•i'-ternno ~erba. '.\!entre il parlilo politico arn,·a ,u- e coniavano di rcsis{ere nell'awenire. bilo !"influenza del mo,·imenlo ru,so, le I f:iscisli Yole,·ano liquidare definitiva– organizzazioni sindacaii sorsero ad 1mtla- mente ed energicamenle ogni ombra lo– zione del movimento au~lro-ungarico. Que- cale di organizzazione operaia che cerca– sto movimenlo operaio ed il partilo poli- va di raccogliersi e dì riprendersi in un tico che lo rappresenlaYa passarono nel fronte unico. bre,·e spazio di un decennio attraverso tre Il Fascio ordinò quindi la mobili(az10ne !?llcrr• -uccessin. !"ultima. la più lPn·i- ùegli iru:critli. .solleciti, !"aiuto dei fas:i– i1ile delle quali doveYa chiudersi. altra- sii dei paesi limilrofi affermando e proµa– ,.-er,o orribili peripezie con la quasi com- gando false notizie ,utrassassinio del Lu– plela rcalizzazwn" del sogno pa•iciano di brano. Spezia vmnc seni:'allro occupala da una Grande-);erl.tia. migliaia di camicie nere clic lerrorizzaro- 2\è la guerra clet i!l09. nè rallra gul'rra no tulla la cillà con inaudite Yiolenze. Lalcanira ùel 19lZ trovarono il parlito im- Giylioli Armando, anima d"idcalisla anar– preparalo. La sua opposizione fu !JPcisa e cbico. .,ra a letto da diwr;:o tempo per tu– senza tenleWJamcnli, in parlamento e sul- hercolosi avanzala. )falgrado ros,e nolo a la piazza. tutti che escli era l?ià volalo alla morte, Il mo,·imenlo croato e ,loYeno 1rae in- ; ra•cisfi invasero !a- ~ua ca•à e g!i in1im~– vecll origine dirella dalla ~ocialdemocrazia rono di alzarsi e ùi seguirli. Trascinalo au•t rinca rolla quale diYideva la sorle di •emi-svestilo giù pc>rle scalr. vcnnc sen– r•~rc a•;;o7gcllato alla dominazione degli z·atlro ucci•o a l"c,·olverate sulla soglia del– _\bsbur;;o. 11 cenlro principa!P. del movi- la casa che abilarn in via Prione, davanti mento non fu Za~bria ma ~larburgo. a sua madr.c <'Slerrefalfa. 11 mo,·imenlo smdacale fn a-sai ostaco- lato dall'C:ngheria, nemica secolare del po- Luigi Bayigawpi, colono, dei dinlort!i di polo croato e di o;rni suo mo,imenfo di li- Spezia, ,simpalizzanfc ,Qcialista, forpri.>-o berlà, ma si sviluppò egualmente nella qu'llla maUina menlro scç]ldeva in cil!i:t, f:Jovcnia. dovr vi era una as~ai forte or- pet~ ragioni di_ lavo_ro,ve~iYa fermalo da ganizzazionc di_frrro,·ieri. e nella Uornia. una sq_uad~ d1 fa•c1_•~1-_o r~ndol~cfl\ 11_1;- II mo,·imcnto contadino che <'bbc come tomob1le al ~no dom1c1l!o.i;>oro.a)ru::rno- " cenlro la cosidella ., zagovia » di Za~bria a •oqqu~dro"-ta sua ab1laz10JU>, ve_nnu, IP.– ebbe sempre un carallere parlicolari•simo I ;alo ad un_~lbcro e ueci•o a !w:rl:rr~:rr e non ~i a,·..-icinò affallo ai socialisti man- P11pfni Bottisfa, operaio mclallu!~lco e ·tenendosi sempre aufon<1moe lro,·ando _U- arsenalollo quara_nfennc. men_trc -~1 reEa– nalmenle il suo capo eloquente e coraggio- ,·a_al lavo~o ,·cm,·a frova(_o 111 __, l!JIC _~a– so in 81cfano Radk. yo1a da un allra squadra d1 fasc1sll. ll1co- Ce~sala la guerra i popoli serbo-Proalo nosciuto come afli\·o or~ani;zato nel Sm- ~ ,10,·cno si unirono ~pcrando di sah·arc dacato dell'.\r;;enale. ,:e~1,·<1 rnler~o8"?~0ad la loro aulonomia e loro tradizioni. La dii- do,·e poternno frovar•11 compagnt pm no– latura di un pu;;no di militari avrebbe in li della _<Ua organizzazione ..In seguil_oalla breve fempo P.guagl ialo nella schiavitù i ~ua 1••1Jcenza, cadeYa ucc1~0 da d1ver, 1 1 Ire florenli popoli slavi del sud... pugnalate. L'inllu,.nza della rivolu1.ionc ru•sa ,u J~ altre diecine ùi op<'rai furono colpii<•. quesli popoli slaYi c~.crarlat)o_quella drllo II gioi·no se:ruC!,lllc.u_i~1fre alla !'jprzia f, lla~e ~lav'l che pm ,1 a\-Ytcrna al ru~~o, con grarr,(fl1'7.0 "d_i ;;_agli\jlUJ/jJj.e-spiegamen– fu natura_lmentr cn~rrryc. to di squadri> fa~ci•t1•. ;\Jlt!\Ìa'iJW>~o. con ac- 11 mov11ne11tosoc1ahsl,1, pa•~lo allra- compagnamrnli musicali, jl funerale drl \er,o fa_nl<'_ lotte. fanti' •con~lle " tan!P. Lubrano; nel tranquillo· cimitero d<'i Bo– re~m-rez10111. trova,·a contro d1 sè, proprio ,chclli che ,ovra,tava 1a··ciltil. veni\ano n,,l momcn!o che ~laYa per <'s•cr_cquPllo ~<?polliiJl frclta e quasi claudP.slinamenlc drl S\IO lr1onfo, I ondala comu111sla eh~ una dozzina di cada,·eri. non ~, slr.sP,con tanta forza'"u allrc parli . d . 1,. - - ".. - . 1 del mondo come sulla .Jugoslavia. . JJosp~ aie _1acc? ;<l 1~ q11_c1 ,.10.1mqu~ - In {;aghc:>ria è notorio chP i comunisli che decma di fl'J'.Jh_P.•_pe71a _do,c!I~ co_1!– dOYP!lerochiamar'! al soccorso i ,ocialisli lare qualche_1:enl1_na10 d1 fugg1;i•c~11 11 p1u. I "r n•;rgere la loro brnP. dilalura. . J~e ~ul~nla r1m,),ero _Ha11qu1llamcnlc fn .JugoslaYia tulli i partili furono ra- md1ffe1e1:ll " non _1,nl<>nr.nnero. pidamenfc superali dal comuilista che di- li _fasct:=!nn_a cui la monarchia :1\'C\}t wntò padrone della piazta c della Scupcina pochi mrs_i-pr_nna apnfo e consegnalo 11 ùOYP. conta,·a ben ~9 rappresentauti. poiere e IHaha: p11l,em1Ya !lei suo pro- li pari ilo ,ocialisla non ne 1!bbealcuno. 2~amn_1ad1 anmenlam~nto _d1ogm o_rg:!– J.o sul' organiuazioni pas•arono III mas•a 111z~z1on~_opc1·J1ae d1 og111fotma d1 11- :,i comunisti. 11Prlapoi l1ca e Cl\1lc. I.a poli! ica ùi qur,I i ull imi condu-sr, ad una r<>azioa<> che ~i -c·atP.nòcon inauòilo Yi/lOrecontro di loro. li partito fu sciollo, alcuni DJPmbri furono impictal i e•l il Go– verno detr« equanime" r1JAle,,andro rbbc rapidamente ragione di un mo,•imentu lau– to Oor~nle. ~folli comuni,! i andarono ad inzros•are le fila di Stefano nadic. altri formarono un partilo socialisla cosidello indipenden– te rh" non ru in so•lanza che una c,ip<>r– lura della loro organizzazione. « Solo dei burattini, dopo euerai proclamati lendenz.ialrueute repubbli- cani, possono partecipare a cerimo• nie dinastiche o a manife!lazioni che auumono fatalmente carattere di o• maggio o di esaltazione della dina- Jn que,li ullimi tempi il parlilo socia– li,!a era risorto a nuoYa vila e se ne rra stia >J, an1ta una proYa nelle ullime elezioni dove un deputalo sociali,ta, dopo lanti anni di BEì'iITO MUSSOLINI, •ilcnzio rie-ci llnalmenle eletto. Popolo d'Italia del 1921. L:1111111111 tIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII lt I Il l li l I li I lii ffI ft 11111111t111111111111111111 ffIIII lt I li II li lt ffII lii ff f 1111111111111 tr: :: Ildottorei~iaoodireltore della l'AAMACIA ITALIANA, 2, AvenuedesTilleuLs. à M.ELUN'(S.-<:t-M.), : : da gratwl1mente per ld:era. tutti gli schiarimenti per gl1i1Iire rapidamente, con poca spesa e = ~ ~~a abandono il lavoro qualunque malattia. dell'uomo e della donna. ~ Gt11rlgione della § = Sifilide senza le dolorose puntare, Scolo a sangue ecc., connuovosieroapplieatodall"amnalatost=. : ~ Scrivere delfatu·amenfc ( accludere /ranoolollo per imposta) alla § FARMACIA ITALIANA § = 2, Avenue des Tllleuls. - M ELUN (Selne-et-Marne) § :.111111111111111 Il 1111111111111 Ili l IIIIIIllll li III Il IItIl111 IlI t 11111111111fai11111111111111111111111t11111111111111111111;'; Medico-Specialista 90,Faubourg St-Denis • PARIS Milro : GARE NORD ET EST Visite: dalle orc-9 alle 12e dalle14 alle-29 Domeniche e fute dalle 9 alle 19 Pre-u.i moderati ~ Trattao. auicurato METODO INFALLIBILE ptr la GUARIGIONE delloSCOLO RIBELLE. 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