la Libertà - anno I - n. 10 - 3 luglio 1927

3 LUGLIO I927 LA LIBERTA L'opera degli emigrati articolo qualche persona che a~iro a dl– nnlare il padreterno di una or,z-.... nizza– zionl'.' capac~ di rivolutionari:1 dall'l'.'~l"ro ntnlia. io lo prego umilmi:nt.-, di sapermi dire chP co~a erec:samo::-nteezli cono~ce ~uJlo ~lato d'animo d~gli antira~:i~li che vivono in Italia. nel mo:n"'nlo precho in cui P;li l•·z:~ que~!e mie parole. S·1ppon– za che p:-,.r,rio in qu~•lo mom~nlo ~lu~.so– lmi crepi d1un nc,:idenle, può dirmi l'ac:pi– rant" par:lreterno ri\·oluzionario che cn~a faranoo in que.::lomomento l'Lll'arr:vo della notizia ;:li antifascisti dl!lle diO'l'.'renticittà d'ltalia? Come può allora ezli credeNi ca– pace di r,:-omuDv'!re dalf<Ae:-o un mo,·i– mPnto ri,·oluzionar-io in Itdia ? I fascistiin America LACRISI DI LOCARNO lntaua propaganda impetia[l,la e bellic03a I°. QUEL CHENONDOBBIAMO FARE Davanti al giudice municipale : 1:vllimo incid,nlt dipfom11tico è an• Get out of here . u Ogni loro rr,ra ~tafn reqf)l.-:lo. 1:1:"n;:a rh,. 111 ·~·oci,.. LEMETE SONO PROSSrME . Ch~ ~sa possi.amo rare noi, italiani an– llfuc1sli, che viviamo fuori d'Italia per combaUere la d1tt:itura fascista in Italia e fuori d'Italia ? Prima di tutto dobbiamo renderci conto di quel che non dobbiamo fare. Le spedizioni armate '.lio:idobbiamo illuderti di poter o;ganìz– i_arn spedit.ioni armate che importino dal– ) estero in Italia un movimento rivoluzio– nario. Le ragioni di questa affermazione sono co:l intuitive, cho potrei risparmiarmi di spiegarle. lln ci furono, nella seconda metà d~I 192-1. e nei primi me3i del 192-5,in Fran– cia e In America, molte perso:Je, sincere ~ coraggiose, che credettero pos.3ibile una impresa di quel genere, e perciò dettero i loro nomi alle • legioni garibaldine'"'· E ~m~ra che, nonostante quella esperienu, c1 siano tuttora persone di buona volontà pronte a ricomi[l(.iare. Quell'• azione• di ~~ si parla fra i malcontenti di tufti i par– tili ~ ~uor_ipartito, quell'• azione• che èli uomm1 più autorevoli della emigrazione do"VTebberoorganiuare ed hanno il torto iii non organizzare, quelr• atione • è nello spirito dei più preciYtmente una spedi– zio~e armala, che donebbe peo.etrare in Italia per provocarvi la crisi rivolwiona– ria. Coa speditione armaUI di questo genere <lovrehbe essere formata con distac.-!amenli di alcune centinaia - forse alcune mi– gliaia di persone - che dovrebbero pene– trare in llalia da parecchi punti della fron– tiera Lerresb-e, marittima e... manri aerea. Fra que!le persone, !arebbero ~rtamente numerose lo ~pie : su dieci emigrati si pub essere matematicamente sicuri che uno al– mewo, fa la spia contro gli a.Itri nove. Dun– que il governo italiano cono3eerehbe in precedema il piano d·uione dei diversi di– staccamenti. Ammettiamo che gli organiz- 1.r:atoridell'impresa rie!cano a Q.rocacciarsi le somme vistosissime oon cui fornire ai foro uomini le armi e I lra<:?OrUnecessari e che questi uomini riescano ad avvicinar– si alla frontiera ilaliana ia piena efficien– za. ~oa appena passata la !ronLiera, essi sarebbero !aUi a pezzi da rone assai .supe– riori, che starebbero Il comodameote ad aspettarli. Una spedizione armata è un a.ssuri:!onon solamente tecnico, ma anche poliLico. Essa, jn fatti, non potrebbe essere organiuata che in Francia, dato che in questo paese à concentrata la massa maggiore degli emi– grali anlifa3Ci.sti. C,;-edere cbe una spedi– tione armata po~a partire dal territorio france.;e senza che il Governo france.se ne sia informato in tempo utile. è ,·ivere con .fa testa nelle nuvate. Se Il Governo france.5e non sbandasse la speditione, ne assumereb– be la re..9)0nsabilità. In aJlTe parole il Go– verno francese fascerebbe mano J~ra a~li oresnitntori dell'impresa solamente se ros– se 01spo ~t.oa f&re una guerra con l'llalia. Quale persona di buon senEo pub mai pen– sare che il Governo francese "·oglia met– tersi sulle braoeia una guerra con l'Italia per il .sologusto di la!tiare cbe gli emigrali anlif3.!Cisti facciano una spedizione paz– te..~a contro llussolioi ! L3 eE:perienzadel– la • congiura catalana • sta li a dimostrare che il Governo france.se interve:-. sem– pre a! momento buono pec ridurre all'im– potenza tutti quei romantici in ritardo che possano lra.scinnro la Francia in una no– io.sa vertPnia internazion:ile. E quale go– verno farebbe aJtrimenli ? Il ri.su !lalo di una •azione• del genera non pol?"ebbe e.s– isere che uno solo : il Governo france.!e espellerebbe dalla Francia alcune centi– naia di rirugiali, e :Yus.:olini potrebbe c.,n.. lare al suo alti\·o quel trionfo • napoleo– nico• sulla diplomar.ia francese, che gli è 11:ooramancalo. Dobbiamo noi fornire al Governo faJCi– ala il prete.sto per una ,·itloria cosi a buon ,nereato '! Abbiamo noi il diritto di <-olle– :rare incidenti noiosi per il paese che ci pffre la sua proluione e la .sua ospitalità ? I ·çomitati riuolazionari Un'altra forma di iniziativa da cui noi ·emigrati antifasci~li dobbiamo astenerci, è quella dei comitati che pretendono di avere larghe affiliazioni gerarchiuate in Italia e i centri di!'1!llivi fuori d'Italia. Qu~le organiuazioni a lungo metraggio aono non eolamente o) inefficaci, ma an– che b} dannose, c) specialmente !e persone che vivono all'estero pretendono di mano– ,•rade. a) Sono inefficaci. La esperienza del no– slro Risorgimento dimostra che ne.ssun mo– "'imenlo rivolutionario villorio:w fu mai poluto promuovere dall'estero attraverso organizzazioni segrete gerarchiuate. )lat– tini, che spese tutta la vita ad imbastir congiure l!d. a preparare mo,·imenli rivo– luzionari, pa!Sb pei- tutta la vita di scon– fitta in sconfttla, d1 delusione in delusione. I suoi tentativi servirobo certamente come propaganda- lla quella propaganda fu do– vuta al sacrificio individuale di chi si mi– se allo sbaraglio, non al fatto che chi si sa– crificava appartene.s.se ad una organina– .zione 2 erarcbica. Questa organiuazione al momeÒto buono non funz.ionb mai. La sola rivoluzione autenUca, di cui Yazzini ru te– stimone nella sua lunga vita di eongiuralo, fu la rivoluzione del 18\8. E lfauini non se r&-9>ellava ! :Nessuna rivolutione di cui sia possibile conoscere .storicamente il retroscena è mai aV\·enula per ordine di un comitato. b) Le organitzationi gerarchiuate sono 'i::iannose.Ona rivolutione noc è un cam– panello elettrico : il Comitato centrale p~– gia H bottone. e il campan:llo. s:uona ; ~I Comitato centrale .smette di p1g1are e 11 campanello !mette di suonare. 'Cna rh·olu– t.ione è una febbre che viene quando ne.s– e-uno se l'aEpelta. Un bel giorno la gente che sembra,·a iner– J".e, passiva, indifferente, incapace di muo– '\'c?.T'Si, è messa in movimento da un fatto ·impreveduto. Chi non osa\·a parlare, alza la ,•oce. Chi faceva il gradas20 si :quaglia. Chi rifuggiva da ogni compagnia. v~ !n cer– ca degli amici p"r domandare notma, p~r sapere che cosa deve rare. Si le,·a un gri– do, vola una s~.sata. Part~ un colpo di re– voh·er. La tempesta si scatena. ~on c·è stato ne.ssun ordine di nes~un comitato. Ye lo immaginate voi un comitalo che .::j riu– nicce a Roma per delibtrare s~ in q11.'!ito momento c'è da tentare un colpo a Palu– mo o a Yi!anl'.' ! Anche amme.s.soche del comilalo non faccia parie &~una Epia ~ri– co:i:iar~i la re la che su diPci congiurati, clm-:no uno è spia), come ranno i padre- {;nico rimedio al malanno di par: .t, che, terni del Comitato a conoscere le condizioni Lrasferil.isi all'eslero, banno perduto il con– degli animi nelle differenti ngioni d'Ilalia tallo ool paese, è che le loro rispetth·e di– in quel preciso momento in cui essi deli- retioni dichiarino ufficialmente e ripetano berano O nel momento in cui arriveranno continuamente a coloro che vivono in Ita– colà dove dovrebbero essere eseguiti gli lia, che e.:i.Si non debbono aspetla:-e niente ordini deliberali ! dai loro parl1lì ma debbono agire semp!'e Se non esiste nessun comilato di padre- ~!J:;:s,~:~l~~izialiva e .sotto la propria re- ~~rn~oc!::1ioa:;~hr~~~:i~;t~:_!ip~e~l~o:~;~ Conclu$iorteprima. trico, e ~e Ja gente è an-eu.a all'idea che Chi scrive q!leste righe è convinto che ognur.o deve e.s.sereil comitato di se slesso, I.i dillalura fasci.si~ non pub essere abbal- d d tuta dalle sole forze morali, che una crisi ~a =~p~~ 0 ;::~at~ 1~:.iaal\~~a~i~: :~~ rl\·oluzionaria è ine.-:tabi_le in llalia se si che qualche cosa an·enga: forse che sl, \'U~le. superare l_a.s1Lua.t1oneattuale, che forse che no. '.\la se esiste un comitato di I th1 r,f~e dal! as.;umere qualunque re– padreterni e se la gente prende sul s"rio i : ;:p~~s 3 bihlà nell~ _prep_araz1~nedi. que.ste padreterni e si crede obbligata ad aspet- , cr 1 s1 ~O\'rebbe r~~1rars1 a vita privala e lare • disdplinatamenle • l'ordine dei pa- non rimaner.e PI? come un pe3o morto dreterni, allora è positivo che nessuno farà nelle fl.!eantirasc1ste. mai nulla, perchè l'ordine non arriverll 11a lo .sforzorivoluzionario nQnp~siarr.o mai, o caso mai la gente farà degli spropo- farlo noi em~grat~ all':5tero. :!tleno_chemai eili perchè l'ordine arriverà fuori propo- poss1a~o noi e?11g-rali ~~i 11dmtto sito. L 0 altimo ruggente passerà certamente di ord1D.aredall estero a1 fratelli noslri ohe senta c_hene.ssuno pensi ad afferrarlo. v~vono_mlt~ha il momento del loro sforzo c) Gh 1nconven1enti e i pericoli si molti- r1voluuonar10. plicano quando i comitali centrali delle or- Che cosa allora noi emigniLi possiamo gan1nationi gerarchitzate hanno sede al- fare ? l'estero. Se c'è fra i lettori d1 que.3lo mio GA.ETA.!"\"OSALVEMU'll. PER OGGI E PER DOMANI Sa_lvemini propone che si Cli.scula.Giu– stissimo. Quando è ratta con spirito ob– biett1,•o e non per senire basse acrimonie la discussione è sempre feconda. Sopra~ tullo quando tende a • concretìttarsi a cioè ad uscire dalle formule vaghe in cui tutti ci tormentiamo e a fls.sare i punti ronda• mentali della lotta per l'abbatlimenlo del fascismo e de_lropera .Per la rico~truzione. Come dobbiamo agire per abbattere il fascismo ! Che cosa dovremo fare poi ? Ecco le due domande che U'ftorano dovun– que, Per rispondere, non pretendo di trovare formule nuove. P.unto primo. Il fasci1mo non ri abbatte che con la for:a. Con l'aUrenalura for– midabile che ha cosliluilo a propria difesa, :Otl~a~ti~rJ';:s~!;ede~~ee rar~I~. s~~to)~~ esso ba portalo la lotL'l sul terreno della forza e su questo bisogna seguirlo. Sorge allora il que!ilo : c.he forza! Quel– la che si pub organiuare dall'e..;tero ~ Quel– la che matura, si manifesta ed esplode al– l'interno ! Que.sL'ultima sollanlo, a mio pa– rere. L·esperienza c'inc{_>gna che le spedi– zioni colletli\'e più. o ineoo romantiche ogg_1servono soJten'6 nd eipri~re degli. e:ro1e a dare la prova del ~acriftc!O,ma ai fini della Iolla rlmaog9no sterili. Anzi dan– no.se . se fall~cono .E novant.ano,.-e volte s:u cento - per infinite ragioni, fra cui ri~~i ~lfi::nl!n:;~n~~lt:e;:i:~ rawi~~~o~ ,\!lora : preparaiione nell'interno. Sicu– ro. !A. t:cra lotta contro il fc.scismQ è qud– lo eh,: si pw:l preparare in ltali,;t. In ozni centro de\'e e.::.::erciun nucleo. uno sooglio non ancora sommerso, che si s :r.tf ~1l~ }~::i:i~~atd\lec~~[~ri:;~- p~~:= ;;t~~~eal~~O~~~~r:.s~~r~~•~S:a l~t~?i!I ~ che pub venire anch~ all'improwiso. per un • trascu:-abile incidente • qualsiasi - poLremmo dire di aver fatto grandi passi sulla Yla della liberazione. antifasc1_Stise insistessi su que.slo punto. So c1i:e \'1sono ancora degli ammalati di no.. sta~1e mona~biche, ma guai a noi se d~ vess1_mo_s:~_1re questi monumenti ana– cromsl!c1. d1 incomprensione storica e p<r litica. Perchè '? Per non d,irne altre, per due ragioni es.sentiali : La prima è che la monarchia ha tradito e de,·e pagare. I.a seconda è ehe la libertà conquistata deve es3ere. prantita, e in Italia, soltanto una ~Jfb!~f~~f~~~ fiu~~~re~~red~l~: libertà. Quiadi: CosLiluente, non agnostica, ma repubblicana. Ecco un primo punto da fl.s– sare per 1I domani. Secondo. L'o-rgaR.i...a•ilJne d<!lladem1J- ~~';!~ia~:n &~:lei~ d~~~:ir;~1id:~: ~;.dc::~ieriu 1 aAnsi~~li J?~~iti!~il.l:il:e~= a::.s1curano il runzionamenlo, cioè che ga– rantiscono rautogoverno t In che modo le masse operaie - che sono l_amaggioranza. :~'bC~i~e ~~~ 0 fn°n~:;r!~~e c~~i~r~~~ co_n.sen·atr1c1o se~pllcemenll'! paternali– Sl1cbe ? Che sohmon~ conrrel.l s:i potrà ~;~-o~~~~[o ~el~~~ ~;s~~~~~~e d~ rtii ~I~~ !i~1~~~~~b~:-:i~o d~ai~:t~ rr!~ grammatiche) della vita nazionale : la ter– ra ; l'indu.strìa, i rapporti t-0n l'es:ll!ro? Per rispondere a queste domande si an• drebbe molto lontano. Quindi m1 fermo. :\la msisto percbè su questi punti noi di– scuhamo. Perchè e.ssi sono i motivi de!ia r.ostra posizione storica e ideale. Quando il fascismo dice al mondo che !a democrazia è morta e sepolt.a, dobbiamo chiarire chP ca.saè la.democr:uia per noi. Che cosa cioè noi vogliamo so.;;-lilmrealla dittatura : se le._f~rme flacc~de ~ incomplete e deforma– tr1c1 della co~1ddetta democrazia di ieM o un ordinamento di stato organico. ~unii~ manifestazione non serve che a_ ~~r~."'![1i~~:r~~9~~~b~l ~;::t!~,,u::t~lb~-~ I :ani !;;._~:tLisi sono dal: alj una sfre- p d . d. . d. I I ~.!. J, •• •.~-~."""u· n,dl•-,. Ptt',',1.' __ ""nz· :__ =1,. i:npe! 'ia.le .._ rovocare ,sor tnt )) 1 tee t nc.s~, /111 rimr,.qo in lib,:rJ,i 1:1 dra9r,man- -..-........ 11 . ,,.. =-- ·· World- Benito !, fondatore di ni:> J~ 1 g'islaro t la Jur,,,.sl1Jr1a h'I a,:con• v:~~i;eJtf{~~.i:' 1 ~ CPQ a~f!t~ai/ fa:l!t-ft di una ~ nota d, prr,lr'<:JflQ1tl'lta combmazion~ i·'~~~nr.~~~rr:!° l~~t~~m~tT:Sde~~ dinastia. I vnhfo ad 11tltnuarl'! 1 t,.rmin1 deUa s•ui e &tflla palrocrn11l11 d1Jll,, 9randi polcn• • Il ra.~(::-'"q>O, ducP lfu.s.solini, sta ro:-gian- :\c,, -YoRn:. @'IUé'DO, ;,. lnr,lull,.r-Tn, Frrmcirr Grrmnma ,. do un·naha nuova, sulfe O:'l'nedi Roma, &~}·:;r~~~i~!;1{.i•:i~;~à:!i~~ ~!;;:~fii;~tt:JE1~~;,f:';.fi~~~;: · ~; :f1Ef:''~? Yt~t~~l i~~~~-~ ~.ì.f;~~·-~1/r:~!~ 0 ~h~;tC:r 0 ",fi~ ;~la r, 1 :!e;/,td;,};'-'a7~i,:;o";=u(f,~~lad~~:ll~~ !~~~1~ d~0 G~~gn~~;i51~~rt~ s:tio e _O,noto '.\f~he ..acfl1ede 11~':_1;0· _ liq fosse in '}uesla faccrnda alm".'nu :mpHn tra,·oì~~nte. Le mète da raggiun- Bs1 SOnr) .ai:-cusat~ _1 aggr~tone e ~ 1 slran!l, di giudfrt t di parie . .Yessuno ~~"fasor~~,~~~n°ee~ n~i ~~L~t~~= ~n.ta_to orrs;cid;;; ~hl II acc_u.sf. · Guflar!o infalli puO dubila,,. che in tulla la fac• z!oni è da sciocchi. ,·oi ne iotendele la ra– <:t~1~1• :~eri~aoo'~ e,gger• ita tano, a.sci- cenda Ltlbania non ha ogit-0 che per gir,n,._ \'oi .sapete però anche che Je pro– • G1i··italiani rasc'i~li!simi sono pat:-iolti- i~p,~JSIJ_deU'ltal!a. Il dominio chr_ hn messe del duce non vengono mai delu.se. .E camente ... dooaziona!iuati. l ltal1a m .llhanw l'Ccede qu.,./fo di ton il duce nel suo discor-so dell'ascensione i, Gl~~~;~i~s~iaf!~i!tr~~~u~a i suoi _awe~- ~:;i°r~:lfc,J:t;,i~;Jfc!a J;;ii~=ep~b 1 t~t;:;;: ~~!": b~Ì:~;~ tu~n~~~:!~O!~m~ sari d1 a,crl~ az;re~1to e tentaLo d1 ucc1- ne del Traila.lo di Tirana n&n rtgf}I! !liti t;a non so!lo si.ate afftlate .soltanto pe:- dere_per ~ti~ polllieo. neppure come formaJiçmo diplomalÌc1J. "gr,mu~a;-! le sparute schiere dei nemici ~1 ac,::u;at1 nezano. . / democratici sinctri. si dr,m!lndano an- ~t!'"~rn1!7l~ ~;~_.~tdnt:e~, t~ eg!Ì ~~:~~ o;;rt~~~p;;;e ~~ ~~~a,d~ gos~ia~i: - D?r;_e_ $~ ,,oo ? Che è della dei nemici d·o1t:-·A1pe•. inditio di vno~imiglianza. Il mendacio .sai- Socitla delle ·' O..::tQnt • QuP<:te paro!-'! t:enMro continuamente ta fuori dalle contradditioni, dalras.surdi- Ora quasi a rispc,nl/cre a quesla do· iol~rrolte dagli applausi deliranti del'udl .. là del rocconto. manda in.Ieri-iene la stampa fasci.sta ila• torio. 11 giudice .?buffa e conte.sta. L'accu:a- lfo.na a sostenrre rl,e il tempo della So• Sabato sPra il generale de.Ila militia on~ lor;, .si_ impappina .sempre pill. città d.ellt Sa::.ioni è pas ... ato... che si va Slarace - ,•ice segretario generale del Tesl!mon, non <:i sono. cersn la ripresa dell'unica pratica in• P.:'.\".F.- in piana di Porta Romana (a e ~oG_~~dl~\.. s:r:~~: .fssg{:iion~~:e~i!~~ terna=fonale po~sibile. quella dell'equi- ~~l~~~àu!';li~oder~'ra~i:.to l'anniv-ersario 11 1?;udu~~Hi!?'l'lll!proclama estranee ed librio e delle allean::.e particolari. Qur- Tra ra!tro ba d<>llO: ~~~;eJi f;ittj~~td~~f ~~~~:ineer~:~ i~IJ r!:~ 0 ;;e::li:i;: 0 • cfie l~~eo~~ ~~u~'t • La vitlO:-ia di Yiltorio Yen<?to è stata, le dollrme e la pratica del fasci~mo. scossa delfo • politica di Locarno •· f3:e~;:;~1;~e~:~;eu~f':-~ ~~roJ~: pe;o~n ~; 01 ~~:~~!m~~oni~~f~~ ~e5e<:ac~~ .Yoi sappiamo quell'J che e~!a lesi t:11- ~~f~ l~f:~~~oilu:~~!~ ~~::::: ti.nuerete nella .-o::::traattività fascista sa- 1~· V.1d~~ilica f"Il'eqr:/'f1~ria ,r.,;a. poli- dietro il quale la gioventll d'Italia. c-Oh!"a.- };e!7 I~i':,Loh::~ 1 f {~~~!t!n~a 28 dt~::i!rna. ~: le~po, ; d:N::;rcp~r:i~~: ;~~l~n~ ~~~ ed~!f1adoJt~it!!i 0 r~~~ ';rr~;:~ te delle Pc,tni::.ea quella rotlura, e d-!l drata e marcia ,·erso 11talia imperiale,. Due. membri del fascio sono stati ucei3i a_Broux Borou~h. Pa.re vole.s.sern parte– cipare alla mamfe.=t'.U1onedel • Yemorial .Da)'•· Il f<ollodoloroso è t.utlora. avvolto 'nel mi3Lero. La potitia ricerca. L·opinlone pubblica. esige una punizione. Si chiede perfino una procedura rapida per i delilli commessi sul suolo americano in s"gtlilo a conflitti del vecchio mondo. il W~~i,e!hi~~~ ; ,i~~~a°i; !~~ sa pub esse'.'·i quit in America, per i fa– scisti i quah orgamuano manifestazioni di partilo inev1ta.b1lment.ede3lmale a provo– care una reazione ? C'.oma reduci della guerra, lulli quelli. che banno parteci– palo al grande confi1tto, banno il loro po– sto nel corteo del... • Memoria! Dav •· )la nel corteo del • lfemorial Da,·• Don v'è posto per un 'organizz.az !one ·ra.!cist.a 10 quanto tale •· ~us...~lini for ever. Dell'ultimo • dante..~o • dis.corso d!!l– l'on. Mus.solmi hanno interessato questa ;~J:niu~n°~~\: q~i~:~r!IT't~~:~~a!~~ irride ::i t..uUii pro;etli per la pace e pN– elama pubbheamente i suoi piani per una Ilali3. futura a!'mata fino ai denti •. 2. La sdegnosa indilferenza. verso la Corona con cui ha proclamato la s:.ia volontà di stare a! i;o,•erno 10 o 15 anni am~ora. m: ìi~~e1~ir~n:er:{/~~ p~~ {-'i[t~rio~~!= nule Hl potrebbe non esisl'Jre addirittura, tanto poco conia nPI di.scorso de! Duce•· FA a.gqiungo : Qua.alo al .popolo italiano., rsso conta anc-h,:,m&:nodel Re, se è pos-si- ?~:.- u~ ;1~~drialo: ~~ ~~it':-o~~~r~~= g-ramma, :unb1tio.socome ~aooleone, ri,•~to veno i CPsari come .suoi ll'lodelli, romito di una sconllnata fl:ducia nella sua buo:ia ste!la - è permesso t:lomandarsi : - A che mira que.sruomo '? 11re \'illorio Ema– nuele è ormai un'ombra evanescente in uno sfondo 1ndislinlo, piuttosto un ricordo anzicbè una realtà esistente. Ancora un ~~n~ ~~:r:r~o(a 0 ~·!~Wae~r·t~~~~ ad aC'ClamareBenito I, Imperatore di un nuovo Impero romano e fondatore d1 una nuovo dinastia•. momento di promuoverla. L'ultima e- Più ollre rora.tm- e ha soggiunto: • :~~~:tiri~e è :',~1:~a t~f,n!::i~~u-i::!~ • ~on è • l'Italia imperiale• una im~ rllq ;~ipt~ee 1Ue!~~a E 7 !:/!!~: : ~:n: *=!~1!J!~~r.::;~r:r~ si chiama « 1914.-1018•· La grand~ piano quanti nemici e fal!i amici <lerido– guerra. no que.sto nostro sJaocio sulle vie di R~ Però la • crisi di Locorno • non e ma n.-gabile. La tem,.raria insurre.:.ione del Anche il oenerale Badoglio, &Ilo St.atò la stampa {<Ucisla per il rilorno alla :~:~:•, t~i~~!1:~~on 1: 0 :'t~~- condannata. potili.ca di equilibrio no-n è ria di Mu.ssolini. che una drUe tante prc,t·" rhe si possor.o Il quale è certamente Il vincitore della: dare. Il riavdcinamenlo franco-tedes,:o baU.aglia del Piave. ~ {!~a ha"J~::~ fnO::fe i~~~ ?a 0 ~t~ -------+------ Cio'che puo' capitare agli stranieri che vanno in Italia è regressione. La • crisi di LocarntJ • ha lt su.e cau• se. T...a politica locar-nica, comunque .'tia indiri:.::ala a scopi di pace e di colla.· bora--ione, a eliminare la superficie di allrilo Ira la Germania e la Franci'l, tra la Gennania e la Poù,nia ; comu:-.• que eua abbi!! for::;alo l'adesione dei demoCTalici e d""1 &ocialisti, è pur sem– pre una politica di accordi particolari. Di la la. Stla d,b<Jle:;.:.a.. Tale debole~'? at:rebbl' potuto corregger&i se la politi. ca degli accordi di Locarno e di Toin, si fosse vi9oros11.menlt imp1J.stata n,.·, macchinismo della S1Jcielàdelle .Ya.:foni. a,:-vianda a quel • ProlocoUo di Gin~~ vra • eh.e 0l·eva proposto jfac Dc,nalà. Invece non fu cosl. Lo sJesso Briand. non si diedr, alcuna cura di meltere g!i accordi di Locarno sotJo l'tgida di u11..i. sempre più polente e umpr11 più rispet– tala Soci.eki. delle .Va.:;foni.. H conlrarùi, si direbbe chr le Poten:;e locarnichr. litle piU o meno di avere lro.nsatlo certi pllnli spinori tra di loro.. si si!ino con– vinte che non hanno bisogno di una Sc– cieM delle _i\.ltJ-ioni. E pertanlo le Poteri• :;e ltJcarniche che sono le Polen=e e!J"'– monich"' in-vece di dare for:,a e risal!.o alla Societd delle Na..:.ioni si accordarc,– no a to9lier9liela, sottraenda alla sua ;~t:lt:';~i::.;ir~a d°l_ff!s~:~e dJi ~~f!r 0 gt B;1~!~f: ~~:of~n~z~rta Oal Daily • Mrs. Bodle,-, partita in idroplano il 3 g\ugno da TuniSi per Antibes con doe viag-· g~atori francesi, un pilota ed un mecca– DICO,ba dovuto ammarare al largo di Ca– f.liarl. L·appareochio sarebbe atrondato se 11pilota. s:gnor Ponse, non fosse 9\.&topie– gato sull'ala durante due ore. Quando fl– nalmentP i \'iaggiatori furono rimorc'b..i&&.i nel porto di Cagliari; furono messi in .t.ato dì arresto e chiusi m una ea..~rma, sema che vems.se loro coace5se. l'sutor-inazio'D.e di comunicare coi consoli di Fn.ncia e di Gran Bretagna. • :\li-::. Bodley non polè cambia.re i pro– S;;i vest~li inzuppati d·acqua, perçbè i sol.. la Wo~~~~ ~r~1f 0 :~~a~~:la~IT1e~; i~lanle. Quando, infine, i naufruhi furono soc– corsi dai Con.soli. era.no circoodaU da una. folla oslile che lancia\--a persino de.i ea.ssi conlro di es.si . • Yrs. Bodley ha indirizzalo un reclamd ~ Forn,n Offit;e contro Il contegno inci– \'1lc delle autonlà italiane, che. cos:lituisce u_nfenomeno incredibile nelranno di gra– zia 1927. • I due viaggiatori francesi, signori Ba– b_eaue Si~ra. haO?o potuto, a loro voi~ rientrare ID Francia. sorpresi ed 10dignali per es-sere stati l:-allati rn que.st.omodo a. E all'e;tero, alloro? Ecco il pun~o secon– do. I:a_tione.dei ruoru::citi. An_tilntto. poi– chè noi abbiamo una h~rlà d1 movimento cbe non è consentila in Italia. di qui dob- ~~~nfti'~~;ira:~.~~~:t~ i adid:}~3:~~ darli assalti degli .a,·i.-entu!'i'!ri di tulli i Il_ fa!ci1mo è, lt"11;aecc~:;ir:,n~. H più colo!'i. t~':'i,~ 1 1!:ro';,a~"f::~{:,,~~;;1:::::'J ~ = ;:;: incidenti più grat.-i che hanno messo in pericolo la pace in Europa- E fac.~n– dc;la da mtdialrici e da arbitre, an.c. 1 ,e dove erano parte in causa - come ne:– l'ullimo incidenle alban.ese•jugosl.:1to -si sf or;arrmo di accomodare esse ciò che meglio avrebbe fatto la Società de:– le Na..-ioni. ch0~~~)~ t~taf:1'11'~~i; !t / ~1~ie, ~r c~i~d~u~tffiP°~ou•:: glese. !~~':~fe":a;~;r:rJf~~~~;~~it:e.ilp~~= chè l'Italia è nel mondo e vive di rappor-li internazionali, noi_dobbia~o_ r:ire tutto il ia,·oro - d1grandissima uhhlà -:- di chia- ;tbcbl~~~~,ter:~ &rofc:~1:m;e~~;\~~~ no che ::.nelle spirih acull e 10ge~ pre– parati danno sul fascismo dei ~iuditi io- ~~~i~n~;~l~:O~d~~~~tf~o~~t~~I~! gna ri;r conosc_ere le tragiche .,e....;tàdella s1luat1one italiana, creare aUorno al ra– ::cismo un'atmosrera irre!>òpirnbile di dif– fldenza. di so:pelto, di inimiciti:i. che af– frelli la sua caduta e serva domani quando saremo alle prese con il tremendo lavoro della ricostruzione. Ci sarebbe un punto terzo, che si ricon– nette al primo. L'impoJla;ionr prolica del– la lotta 1ul t"rreno clrlla for:.a. lla di que– ,to è ovvio che sarebbe stupido discutere m pubblico. \iene rallra domanda : e poi 1 l;nili per abbattere il fa_.:cismo,d'ac– coro.o. Ma se l'unione deve sfasc1a.rsi il f!~~ 0 r!~ ;~i~=e~ri~~\~!tf 0 3ePi~~ttr ritcs:or;rfJt 0 c!en:!~e alcuni punti che siano il perno di un accordo concreto e se– rio fra le forze di sinistra cbe vo;liono dare la libertà - la libertà vera, non la parventa - al no.:tro popolo. Coliit•ente repubblicana. E' chiaro che col fascismo de,·ono cadere tuUe le forze che lo hanno aiutato e .sostenuto con ogni meuo. Primissima : In monarchia, com– plice della camicia nera. Poi bi.sogna ta– gliare le unghie. u~a volta per s_empre, e con metodi radicali. a quei fort11iz1 rea– zionari m cui si annida la ro\·ina di un paese : plutocrazia indu~triale, succhiona e gue1Ta1ola - borghe!ia a~aria, feuda– le e ttlrograda -, ca.sl~ milil:l.ri awentu– riere, m&J:~lralurn sernle : io genere tutti i • compl1ci e gli au.silialor1 • del regime fa!'cista. E' questa ropera di un got-erno pror– t:iic,rio, che deve avere il formidabile e in– grato com~ito di soffocare i conati di ri- Cfi~:.acor::~J~ii;:;~agi~tf:i~~g!~~ 1 ;~ 0 1~~; legali, di preparare. entr:o un termioe breve. la Co;:lituente repubbheana. Il che ''l.101 dire che il popolo è chiamato a dare la Eua ~"nlenza e a ricominciare la costrutione della ca~a "U fondamenta nuove. Perchè C.Ostilueote repubblicana 1 Se la Crl~htuente è la lib<>rlàche ha il popolo di gro_nunciarsi - obietta qualcuno - essa t~obi~~~~~~rr,o!~!~~~: ad;;~~o:;r~:~ ~lo è necessario che noi che c&-Uturnmo le ~f:0eg~b~~~~ ~ Sea{ ~i:i1 1 .\~10~e~~~= pariamo Ilo d·ora a impn.::tare la Co.sti.tuen– ,.. ~u di una base repubblicana, che d1chia– riamQ cioè che l'Italia di domani .sarà r-e– pubblicana. Percbt? Yi parrebbe di offendere gli Conclu.sione: di.s.cuLiamosu QU!?!'Li pun- .:a; non Ju, la 1c1ua della libercuione di li concreti. ~e verrà del bene. C11iarircmo una moltitudine comJJ il bolscevismo; rao- l~tii~eÒu~J~~;1;md~~eìcg~n~iu_:~1~o~igd~~~; pr,;:s~nta1olo tcn ritorno ver,o antichi ii– pen...~realla pelle delro!'SOprima che l'orso i.!~":.:ni~i Jl'J::~;~;~l: an;::: 1 :~rfr::t:::r:i: sia ammauato.~aturale ! :"i 1enl~di illogico bolo e il 11.10 caratlterc è la foU,a. Con un e d1 strano. Chi non fa que.:to si tro,·erà coipf.J il fascinrw ha tolto all'Italia tr.1tla ~~~r:::\~o~~:~~~ Defr~ri~gri:~d!~ :~ond,,~;~ n!:;:-9;;n:::t ifl r~iè !' ftr:;_ che SI agita, ogni propoo;1loch" '-I matura lia e 1icurc:.:anel mondo. Protc1tare con– ognt sperania. che si coli i,.\. O@TI-i volont:à tro il f~cinno, t1porne le ingiu.rtui~ e che ~1 atl:-e~: è una prq,ar--a1one per 11 I gli orrori, la-corarea ro_-ce1ciarlo. è il pri- momento dec1sn-o. ma dovere ver10 la lib"'rta umana_ MARIO PISTOCCHI. JOID H. HOUIIES --------- - - -- ----- .. -- .. ---- -- - ----- . - ---- -- -- - --- ... L'ITALIA FASCISTA: PRIGIONE NAZIONALE Qui non imporla giudicare se i sir.– goli incidenti furontJ Tegofoti bene. Qui .si d«e dire che furono regolati lu'li ;:f:e, l!rc::e;~-~f ud!'J~ ri:~!~ aJ:il; .Ya;ioni~ e in accrtscimento del poltre eqemonico delle poten;e particolari. Jei~ $!!~':'a ~cfi~~~~io'::'ii:/ aZt~d:!1:::, quando plaudfrano prima a Locarno e poi alla Germania che enlrat:a a in~.. •. r,rare il corpo dtUa Socield d~lle lùt– :;ioni. Essi si attenderono che si aruicu– se a lrion.fare la politica delfunilà e11- Topea, e non la polilim di dit•ision!: e di equilibrio tra le parli: 1\'on basta la solu:;ionr p_aeifica-dipl(J• mnlica degli incid.,.nti. Ciò è meM chr nuJlfi se il m,.tr,do chr t:i si adopera mrntre ri.<1:nll'e p'1rificamente qualch, incidente. lascia dielro di sè 9rrmi -fi altre di,:;isioni, di allri incid.enti ; se ci riconduce a11a politica di equilibrio in– çece che porlarci alla polilica di uniiè europea. L'aran~ta drlla .<1:lampa f scista. ·etc preoccupa t.:ivamcntr la stampa dCmo• erotica fron,-tse. è l"indice pi1i t:it:éice dtll'l"Trore che si è commesso e si con• tinua a commdlrre. ) Ogni diminu:;ione che si infligge alla \ i:~~f~! ~=ff~t:::r~ts~:.\-~~c;~~n:i~ -~ !~c,~:!;t~nC':J/;1/{a'::;~;/s~~;o;:tol~~ -......._ :::_- ~~i~rs~~~~t:ero cnn.çllelodl'lle sessfoni .__ ~ .Yon sarebbe tempo di agire -cigorn• ..::=:;P__,, samrntr pPrcJ1;. ili S()tiPlil dPlle .Ya..-i-,ni cuendo f"Ome è un or9antJ drt pensie.m democratiro d,ll·uni/ti. turr,pell tragf1'1 onche dqll-, Pot,.~e r/i(' i'1. cr,mptJnr,,,nr; ---......... ,.t~+\'"-1-~•j ;it 1 "duce ", l'ordine è perfetto, il rispelffJ e il pr~.,;figir, rui l'.<=<1:a IM di• rillfJ. ,: di cui quelle liannc,, per obbli.9,;; del Trallato, il doure ? l'Unione Antifascista di Modane aderisce alla Concentrazione La =1?radel 21 giugno n;n: me .-\.ntifasci– sUl di Yodane. .sopra propost:i d?! .suo .se– gretar-io. Romolo Ros.si,deliberava sol~nne– mPote di aderir?, ella Concenl.az10::?e di Az:on'! .\nl:f~cista. C(l:TI<> quella eh"'! ri– <:pc,ndea~pieno a;h ic!eal: per cui la• C– nione • SI l!r& CQ:i~itt.:,ta. I comun.st :. se:gatndet g:: ordini ricç,uti dai loro dirigenti, mr:,·a:10 dallTnio::?e. Xni s:i.lutiarno con :.:. r,iU .t"!'~:1,1P sim– f''ll ia -ine~to •.:otod<?ìco,:TlmHÙ,nidi '.\lo– J:.ne rhe Yen;,n;.0 !tC 1Jn1r-i al:a ;?:-anrie fami2lia ~nVasc'..::!l dera Cc,ncentr-azione e ne 'iriamo i m'2;·0:-1 a.1;.p:c: p~:-la l0Ua CO!nlH"IP. « NOUS NE SOMMES P.AS EN IT.ALIE J... » . Quel deputalo Taittinger, generalinimo d1 uno de1 quattro fascil'mi fronceri, e~ quale aria. ha ribattuto una interT'l,l;ione di Blum, d11.rante le inte-rrog.a.:ioni1ul • pericolo comunilta • ! sta~L:":.;,,/:::t~pendo 11.n oratore fa,ci- sotin/~1 ur la matraque ? Lt pour Mus- - Xous ne sommes pas en Tt.i,;Ue. l'iout !Omme~ t>n France I - rilJ!Ole il de– putato capo delle • 6iovineue Patriotti– c~,. • e re~~ttore capo di un gi0n1al..e pa~ r1gfoo 11ff1ciosodel f4$cismo italil.UW. _ runtipatica. aUe:;osa. CTCtinadi1fama... :;ione drll'ltalia continua. ~i:~hoa ~7:'i,:e~r~:1 ~,%:ù~.: hf°:li ~~~;-~~1 non 1tm0 come gli l'flgleri e gli Barbari &ono.Popolo inferiore. Hanno b~09no di quel regime - le ne ricordi il Signor drpulalo Taitlinger - che No– pril~Ofl~ lii i:oleea risen:arc eternamente ai f.raneesi, che I.o .mbirono per diciotto anm. ch:'"f!~:{a?fli~~~!'J f:io/u7%ti Z'J,~!: pq prr,nun:;1ano : - è un regime buono per l'Itaha - ! .Yo. Il na;ionali$mO t uguale in tutti 'i pa"'•i. BoritJ:ro t: t:uolo. /,.a protesta der:e andare contro. chi diffonde la dtffama– =ion'! ddl'ltal1a, il fa.rci$m0 • t:aloriua– tore • . Se u.nn.prole!ta è permcisa, t:er.!o i 91~niah france!,, ci permettiamo di ri– c~wmar(' liti giornale amico. In vn~ cor– ris1,!mdPJ1:a da /JeljNJdo 1i diuutet:a del– la p,;;litica fascista confc,,uJendo il fa.rci- 1rn,;;crm l'ltf!'ia e q_uena_eoncerte 1tori!! d~, ft:r dormire in p11!di'. dt battaglioni ita– tw,11 , mpr•~ tn fuga dman;i oi baltaglfr,.., ti! crooh ... /.,(I. corr1•pf111d'JU!1.'. $periamo ,a ... ru P?SIOfll P"r errore. Diamine ! QNOI .. c- 1~re1!0, tmdic gloriosiuimo, non ha ... co– n,;-,,._,ut~ /1_,g~e '? Qu!l]i. generali "°" •ano .s~att s«mf1tt1 e qt.ctth 1oldnti, dopo la icon– f1tt'!, Mli IMQ dati 1,-ittoriosi1 Il giornale om1co qu,.st"!co•e st? le può fare ìUrutrare. ~1r lt'om~;udta;f;~è/~"ai[:or; ,~or;J=~ fnnb~ronat,:- dt qr.u1khe "fi(idale della ma- ~;:,n?~1! s;;.~':t~d;'t 1: f~:i{,}:o e~:~: ;~2,;1n la p-0!iticae le idee democratiche~

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