La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 46 - 19 novembre 1961

Domenica 19 noYemhre 1961 T,\ FIFR,\ GLI SCRITTORI * E LA LIJBEJR.'Jl~À Rassegn" di storia: di GIORGIO DI GIOVA:\'l\l * Madariaga el'isolamento d llaSpagna e Sal1Jemini il Risorgimento O GXI VOLTA che Blasco Tbaiiez (da aio,·anc ru un iran e tribuno• del popolo) s'abbandonau a fanta– sticare sull'ancnirc della Spagna, durante le nostre riunioni al Care dc la Rotonde a l\fontpamassc, Mi;:ucl dc Unamu_no <:i china\'a H:rso di mc (lo accompaiJla,·o tutti i ;:1om1, e credo di :.wcr goduto della sua fiducia) e bronto– lau con quel suo fare irritato: e Perché pretende di par– lare della Spagna, se sono già parecchi anni che l'ha la– sci:ua e non la conosce più?•· Si era nel 1925. Il diuatorc Primo dc Rh·cra a\'c,·a esi– liato il grande Basco nell'isola di Fuertcvcntura, alle Ca– narie, da do,c egli era fuil'.aito su una na,c francese. Blasco IbaflCT. dal canto suo, s'era affrettato a lasciare la sua magnifica proprietà di \lcn1one. ad abbandonare il suo lol\oro di romanziere, per ,·cnirc a rinforzare le nostre " riunioni di cospiratori • a Parigi. \13 l'ammirazione più grande anda,·a a Unamuno, la piu \'iS?orosa personalità spagnola di questo sn:olo e una delle più possenti di tutta la s1ori:i intellettuale spagnola. Eppure. soesso egli si dimos1ra,·a parziale, e il giudizio che th"' di Blasco era arbitrario. Si tralla\'a di un giudizio simile a quello che, anni dopo, udii esprimere dal geniale Valle Inclan, a Madrid. I grandi scrittori che erano rimasli in Spagna, poco conosciuti al– l'estero, non pcrdona\'ano al romanziere di Valcncia la ,·ita son1uosa ch'egli mcnarn in Francia, il suo trionfale viag.aio intorno al mondo. e meno che mai l'unh·ersale rinomanza di cui ROde,·a. Riporto alla memoria questi ricordi perché ascoltai un analo(!:o rimpro\'cro a Sah ador dc Madariaga, da parte di certi intellettuali che risiedc,·ano in Spagna, duranlc i loro brevi .l-OS?giorniall'cslero: « E' da troppo tempo che vhe ruorì della Spaina •· Con questo ,olc,ano dire che non • vhe • il dramma della Spagna di oggi, che è taglialo fuori dalla sua c,·o– luzione, che non condhide i sen1imcn1i, le aspirazioni che si sono formali e si s,iluppano sotto la corazza della di1- tatura? Si. certo: ma tale rimpro\'cro non mi sembra fon– dato perché san=bbe ingiusto sostenere che, pur fuori del– le frontiere, egli non scn·a la buona causa del popolo spa– l!nolo l<itorno e tradimento Prima di dimoSLrarlo ,orrei far notare come, d'altro canto, gli intelleuuali spagnoli emigrati rimpro,·erassero a Ortega y Gasscl, Pio Baroja, Gregorio Ma.ralion - i gran– di scomparsi cii questi ultimi anni - d',::s:,~rc tornali a Yhere nella S:>agna fran.:hi,ta: consider.wano 11 loro ritorno quasi allJ stregua d1 un traJimen;.o. Que:,1a opinione, oggi, è s1a1a complc1amentc modifi· c-ata. in quanto a poco a poco s'è impo~ta una compren– sione di quell'a1teHiamen10, specialmente pcrche quegli uomini seppero , i\'crc e morire fedeli a se stessi. ricon– ciliati con la tradizione liberale spagnola. Che .\fadariaga abbia , 1 issuto e vh-a il dramma della Spagna, forse più intensamente di chiunque ahro, lo di· mostrano il suo pensiero e la sua azione quotidiana, al pari della sua re11i111dinc e del suo dismtcrcs~t: ammi– rc,oli lo, che lo cono:,eo intimamente ....·hc ,ono in con1inua rcl:uione con lui, sento il do, ere di proclamarlo. Spagnolo fino alle midolla, Or\lOglioso difensore delle più emincn1i ,ir1u spagnole, egli non ha mai mancato di le,·arc la ,·ace contro i pericoli e le ,iolcnzc che minacciano di distrug• gere il suo paese, e che, anzi, l'hanno in pratica distrulto. La sua sincera e ,·isorosn nbitudine di din= a ciascuno ed a tu Ili la , entà, gli ha auirato a \'Ohe una impopola· rilà qua<;i generale. Con quale dirillo egli si ergeva a mc– d1a1ore, a giudice di passioni ,catenale, di estremismi li– herticidi? E' accaduto anche a me. che comba11c,·o a uno òegli estn=mi, di rimpro,·crar'ili la '-Ua moderazione e il suo rquilibrio. Vole,amo da lui un e tutto o nulla~. par– ziale e c-ompleto. Pur ~1173 condiddcre tutte le sue op1 nioni di allora, capisco Ogi,!i che il suo atleggiamento fu giusto e ragione,·olc, e col passare del tempo e so ha con• tribuito a rafforzare la sua autori!~. e gli ha conferilo una missione, quella che egli sta adempi~ndo e che ogni aiomo di più è chiamalo ad assumere. Mentre gli illustri uomini che poc'anzi ho nominato do• ,·e,•<mo tacere o parlare sollo \'OCC, e chiudere in un cas– setto i loro scritti in atlcsa di giorni mi9liori: mentre gli esponenti della generazione succcssi,·a \'ede,·ano sfumare le loro illusioni so110 il regime e crea\'3no la fa,çc di transi– zione; e1;li. ponendo a frutto la rinomanza di cui la sua opera aode,·a in tutto il mondo, pensa, a ad alta , ace ed agfra a nome di tutti. . . . Una tale opera e un tale atteggiamento meniano irall– tudine, e non biasimo. Biografia di ,\ladariaga Nato alla Coruna, il 23 lualio 1866, e pcrcio aalmano come Fr.mco (si può perdonare qucs1'uhimo. alla Galizia, in omaaaio a Madariaga), Madariaga ha trascorso fuori della Spag-na la maizgior parie della sua \'it:i. Nel l!XKI e~li enlra al College Chap1al, a Parigi. Sci anni dopo, entra al• l'EC'Ole Poh'technique Françaisc e, SUC'ccssi\·amentc, prose• i,?UCgli slu-di all'Ecole Superieure des Mines. Oi\.enulo ingegnere, nel 1911, Ja,ora in una compagnia fcrro,iaria della Spagna 'ìcltcnlrionale. Nel 1912 si :,posa a Glasgo\\. La ~ua , ocazionc lcllcraria, alla quale egli con– sacre1'à tut-la la , ita, nsalc al 1916: egli conosce bene la letteratura e la , 11a ~ocialc e politica ina:lesc e france.se (da d!lora non ha ce~sato di approfondire quest e cono– :;;ccnzc). e sollo uno pseudonimo dedica loro, a Madrid, una serie di intcrcs~anti e brillantissimi articoli. * cli JlJLIAX GOllltlJ\I e in Perù. Indubbiamente in certune sue affermazioni e C'Onclu<ioni si riscon1ra un eccesso di ispanismo e uno -.carso rispe110 per le glorie lcgicndarie: ma non ili si può negare una profonda e particolan=ggiata conoscenza dello ,traordinario personaggio di cui narra la vita, e della SU3 epoca. né un vigore di biografo•slorico nell'affennan= quel– la ch'egli ritiene essere la ,·crità. L'• Apogeo • e il .. Declino dell'impero spagnolo in Ame– rica •, rnpprescntano un bilancio, sen7.a dubbio incompleto (considerando l'ampiezza del tempo e dello spazio studiati). ma acuto e ricchissimo, suggesth·o come un it'rande allrc– ,co. della colonizzazione e della decolonizzazione ispano– amcricana, coi successi, le ,·irtì1, gli errori e i dife1ti della paina. U11alussuosa sistema::;ione Que~te opere sono siate raccolte in una lussuosa edizio- df~hi~:~~a .. 1 L!~~~~~;i~~a 3 dafÌ~cs~~a~~ij~c, A~;~~~a~~- guita ad essere oscurata, agli occhi di quasi tutti i suda– mericani, siano o non siano colti, dai \'CCChipn=giudizi che sfortunatamente ispirano i libri delle scuole e delle uni– , ersità di lingua spagnola. E' s1rano questo modo che si ha di unire in un fascio di interessi morali comuni il mondo ispanico. l'unico isolato e pri\'O di diritti tra i grandi gruppi che si stanno fonnando nel nostro tempo. Più oltre, i\la• dariaga aggiunge: « ell'epoca delle grandi famiglie umane soltanto il mondo ispanico seguita ad essere disperso, in modo tale che il continente di Colombo oppone agli Stati Uniti del nord gli Stati disuniti del sud •· Che in lui non vi sia una briciola di spirito colonialista, in contrasto con l'« assurda \'olontà imperialista• dei primi anni falangisti, lo dimostrano in modo chiaro cd C\'identc le affermazioni seguenti: e La Spagna appartiene all'Europ:i, :alla famiglia europea. La famiglia ispano•africana dc\"e fare a meno di lei. . Il caratten= spagnolo è ciò che piu nuoce all'unità dei popoli ispano-americani ... •· Io)?u~w .• ~.~r:~~'; r~~h-!~u:ili~~:e e~~· h!'°~re~i1~tc~SiS~1~~ Spagna lo e squadrone dei "desconquistadores" • formato da San Martin, Bolivar. O'Higgins. Artigas ... Queste parole sono stale scri11e nel giugno del 1956; da allora, la fami_glia europe a e la famiglia africana hanno proceduto con <1cu– re1.za, e la famiglia ispano-americana sembra che abbi_,\ deciso d'organizzarsi. L'unica nazione che resta al ma~•– ne, come un corpo estraneo, pur essendo al punto di con: tluen7.a di tn= continenti è la Spagna, la Spagna isolatasi dal resto del mondo da ,entidue anni. Assieme a molti dei suoi ~aggi e ad alcuni dei ~uoi romanzi, c'è un'altra opera di Madariaaa destinata a rima– nere: .. L'\ Spagna•· Questo libro, pubblicato nel 1931. non ha da allora cessato d'essere ristampato, e ogni nuo,•a cdi- 1ionc è apparsa ampliata e aggiornata in senso antiditrn• tori:ilc. E' il libro cli Madariaga che conta il maggior nu– mero di tradu7ioni Mi preme di indicare alcuni punti su cui non sono d'accordo, a proposi10 della guerra civile. l..'\ condann:l Ji quella ,;angumo,;a ecatomlk! d3 parie di co· loro che pon si ,entirono obbli&ati a.d inlencnirc dire11a– men1c è pili che naturale Fd è un fallo che le nuo,e ge– nerazioni la condannano e che ogaigiomo non esiste più un solo spaanolo che sembri disposto a una nuo,·a guen-a ci· , ile. S1oricamentc è impossibile non riconoscere che la Repubblica fu proclamala sen1a che fosse \'ersata una poccia di sangue, che essa lasciò qua-.i inta11e le fone di destra, che provocò degli scontenti nei vari se11ori sociali. e che li rcpre<.<,e. Il pre.1.20di (UIIO questo fu la solle,•a1io• ne militare-falangista ~iutata d~I fascism_o e d~l. na~i,;mo: Come rc<;tare impaniai!, o rela11\a.men1e 1mparz1ah, dman71 a f::1111 come questi? L'esaspera7ione rivoluzionaria. deplo– rc,ole fmché si \'Uole, fu preparata da una profonda ar– retrate1Ja economiC'a e sociale. d., lunghi periodi di rea- 7ione, dall'insoddisfazione dell'individuo spagnolo e della ma,;,;a, dalla loro speranza nel proclamare la Repubblica, dalla delusione che segul e, finalmente, dalla controri,·olu• zionc militare fascista Uno scrittore in disparte Lo stesso Madariaga ricQnosce, nell'in1roduzione ai capi– toli storici della sua opera, di essersi mostrato più sc,cro ,crso la sinistra che Yerso la destra, perché in ddinith"a .. L'awenire dipende dalla sinistra•. Quello che è certo, e su cui bisoana ii;isistere, è che Madariaga s'è ten.uto in disparte. al disopra di coloro che comba11e,·ano, ciò che, considerando il suo successivo attcgaiamento, ali conleri– sce oui una eccezionale autorità. L'\ prima parte del suo libro sulla formazione e lo s,i– luppo di quel mosaico di popoli e di lingue che costitui~cc 13 Spagna è di una grande riccheZ7.a interpn=tath·a e cri– tica: l'ultima parte, con le agaiuntc che egli \'i ha appor– tato, è tale che nessun liberale, nc'.'isun democratico. ri• fiutcn=bbc di ,;oltoscri,·erlo. Due anni fa il franchismo commise la mah-agia a1ionc di scegliere (rammenti di quest'opera, abilmente separati dal loro contesto, per mettere inneme un ,·olume che. tra– dotto in parecchie lingue, fu distribuito dai senizi diplo– matici ,;paJZnoli perché scnisse da base ad una confula• 1ionc del -.ocialismo spagnolo e del pensiero dello sresso Madariaga. Libe,:alismo di Madariaga ti suo primo libro, e La guerra \'iSta da Londra ~. ri-.a- le al 1917. Il suo primo imporiantc sagaio le11erario. e Shcl· Que,10 ,·olgare atto di pirateria è risullato dannoso sol- Jc, e Calderon •. è del 1920; in es.'-<> egli s1udia l'inOuenza tan10 per il ~~ime dittatoriale. ti saldo liberalismo di Ma- della letteratura classica spagnola sulle lcltcre inglesi. Ma dariaga gli conscnie di comprendere tutte le tendenze dc· il ~uo primo ir.tnde libro. scritto in tre linauc (inglese, mocrnliche ,incluse le più prop:redite socialmenle. Di con· francese e spaanolo), col quale sj afferma 13 sua fama tro, egli è sempre stato. cd oggi lo ~ più che rf!ai, as,!iolu: internazionale. e • lngll!Si, francesi, Sp.i~noli •· tamentc intransiaente nei confronti d1 tutle le d11taturc. d1 Giò fin d'allora Madariaga è lo Spavnolo unhcrsalc le tulli i totalilarismi qualunque colore assumano. cui "edute e la cui statura intellettuale crescono d'anno in Le sue aspre critiche alle fone repubblicane e in primo anno. La Spagna arretrata cd arcaica non ha nulla da luoao ai socialisti, duran1e la aucrra ch•ile, a,·evano per perdere. e mollo da guadagnare, dalla profond:' assimila: principale fondamento la loro dcbolcna nei confronli del· 7innl· Of'l<'~ta da Madariaga delle cullurc, dei progressi l'infiltrazione comunista. Egli giustificò, durante la se- poli'k• e ,c.ciali dcll'ln1Zhil1crrn e delb Francia, e del loro cond3 guerra mondiale, l'allcan7a militare tra le democra- apporto alla Spai;ina. 1ie occideniali e l'URSS di Stalin; non si stancò di esa\- E, al tempo s1esso, egh ha molto con1ribui10 a ri,·clare lare l'eroismo del popolo russo, ma non potè mai capire a qucs1i altri due paesi. i ,·alari rcn:n~nenti della . pagna. i compiacimenti di queste democrazie e le loro ripetute L'assimilazione e il trapianto dc."llospinto europeo m quel- C'Onccs<.ioni\'erso i me1odi e le conquiste dello stalinismo. Jo spainolo, durante la maggi~r p~rtc dei ~li XIX e 11colpo di St:ito di Praga gl'ispirò parole di fuoco~ e cosl XX, 1anto in letteratura che tn filosofia e m arte, nel pure la repressione di Budapesl e l'annessione del Tibet da diritto e nella pedaaoii!ia, non è stara fo~e presa come re• parte del nuo,·o imperialismo cinese. io13 da Sanz del Rio. Gincr dc Lo<: Rios, Cossio. Ortc2a. Come tutti i ,·cri democratici, Madariaga e stato con· Araquis1ain? (Questo naturalmente, sen7a 1rascurare. la lo- tro Ba1is1a al fianco di Fidcl Castro. al quale iO\-iò una ro opera oriainalc). Il modcmo liberalismo spagnolo. nel lettera aperta per me11erlo in guardia conLro il pericolo ~enso oiù ,·asto e profondo della parola, è tutto segnato comunista· l'allineamento di Cuba sulle posizioni di Mosca da queste jZrandi pcrsonali1à, e da poche ahrc. Con le sue e di Pechi'no e l'infiltraz.ionc comunisla nei paesi dell'Ame• peculiari ed_ originali caratteristich~. Madariaga è oni il rica latina aii hanno ispirato un libro che do,-rcbbc uscin= fibc°~ie. contmuaton= di quella tradizione uni•·"~ ..Ji-.1ica e frap~~nM~d~~~aa qualsiasi concessione dire11a o indire11a [j,i lavoratore i11/aticabile zio~~·~~~p:e 1~~1osufitl~pcp':gi;mai'.et~tal~;:._rc6~t~.e p~;~~! f)a quando Madariap pubblicò 11 suo pnmo hbro. nel 1917, non è passato anno_ sereza che una .o ~uc ~uo,c opere ,cdessero la luce, sta m spagnolo, sia m un :iltra linÌ;h è un Ja,ora10~ infaticabile .. E la s.u~ opera ~bbrac· eia tutti i generi: b1ogralia; sto:1~. poht_1ca. ~agg,o. n.~~ manzo. dramma. la\'Ori rad1ofom_c1. poesia ... _ln~ltre .. i•' anicoli e i saggi ch'egli ha pubbl)cato SLI;molti g1orn~h. e rl\'istc. sono mnumcrC\'OIÌ. L'ass1e~e d1 questa att1,·1tà testimonia una ,ersatilitd ~traordinana. un do~o acuto _del– l'osservazione. un ,ivo spirito critico. una contmua tensione crea1h•a, una cultura enciclopedica. _ . . Come in qualsiasi ,ero e \'aria _sc:1ttore. cs1s1ono. 1f! questa massa di scritti delle open= ,d1 c1rcosta0;7;a, e qumd, peri ture: ma anche fra quc1tc ve n ~ una, la PIU docuf!1e~· tata, la più ,iaorosa, la più travaahat~. che ~ter.ì: et n– feriamo, al .. Ciclo spaanolo •. a quel!, che eah stesso de· finisce i suoi libri ..americani •. Rompendo, liberamente cd .-udac'-:mentl!, _con la. scuola trndizionalc spai!lola, Madariaga snluppa !n . • Cnstofoi:o Colombo• la tesi cominccnte e docu~cntauss1ma dcli on– aine giudeo-ca~alana del a:rn.ndc s~opntore .. 11 suo e Her– nan Cortes • s1 colloca. a mio a,•,uo, nel nstre_tto i!"'JPpo dt irandi bio~fic scri11e nella nostra epoca, 111cui t~lc genere abbonda. Dc,·o riconoscere che poche opere bio– grafiche m'hanno a11ra110 al pari di que-.ta. . n suo monumentale .. Bolh ar • ha solleuto. accese cry– tiche nell'America latina. spede nel Venezuela, in Colombia al to1alitarismo rapprcsc-nta un tradimento dell'uomo e della libertà. Per il suo unh-ersale prestigio e per la sua azione per– s;c,·erante e infaticabile, Madariaga rappresenta l'av\'ersa· rio più pt:ricoloso del franchismo Malrrado le sue mol– teplici occupazioni - libri, articoli, conferenze, le innu• mcre,·oli organiz7.azioni alle quali app artiene. i rapporti epistolari che in1ra11iene con me1.zo mondo. le le11ure - egli tro\'a sempre il tempo per pa rlan= coi tanti spa· gnoli. i,!io,·ani e ,·cechi, che \'engono a trovarlo ... Nei paesi dell'America latina, come a Pang1, Londra, Oxford, Berlino, Roma, Milano, Dusseldorf, l'ho s:entito di– fendere. in cinque linrue, la causa del popolo spagnolo in modo assai brillante. L'unica schiavitù pt:r questo gran· dc liberale è rappresentata dai suoi programmi di viaggio, che sono stabilili con un anticipo di sei e tah-olta di do• dici mesi. Recentemente si è battuto per la causa spagnola a ew York e Wa.shinaton e ora si accinae a un ,•faggio nelle Filippine. in Giappone. in India. A 75 anni di età Madariaga siode di una salu te splendida; testimonian7.a di una straordinaria giovinc7.za morale. L'ingenuità dei grandi uomini \'i e in lui. insieme alla sua profonda maturi1à, quella sorta d'ingenuità particolan= dei arandi uomini. • La Spa– ina ., dice,·a Miguel de Unamuno • non è soltanto mia ma• dre. e anche mia figlia•· Ho udito molte rnlte io s1esso questa frase dalle sue labbra, a Pariai e a Hendaye, al• l'epoca di Primo de Riyera. Una affermazione tanto straor– dinaria e tanto orgo1i1:hosapote,·a farla soltanto un uomo eccezionale. Senza dubbio vote,-a siiIJ.ificare che se la Spagna lo a,e. , a creato, se a,·c,-a fa110 d1 lui un ,-ero uomo e se segui– tava a insufflara:li la \'ita, .egli, a sua ,·olla, a,-c,·a come persona contrihuito a forgiare per la Spagna un'anima nuo,·a contro b quale le dittature non aHcbbcro pre,·also. Ma Unamuno era la con1raddizione e l'indhidualismo falli persona e non tro,ò posto - un posto da cos1ni11ore - nella Spa@'.na che 'iCgul. Per quanto sia grande l'ammira- 7ione che nu1ro i·er,;o Madariaga, non applicherei a lui la fra-.c di Unamuno. Ma ciò che è cerio è che egli è profon– ciamento spagnolo, che non ha mai tagliato le propriC: radici spagnole e, per il fauo stesso d'essersi arricchii~ dt ,·alari uni\'crsali, può rendere si:randi ,;en·igi alla Sp:igna rutura. o<..,;iauna pav:na riconciliata con se stes'ia, capace di riannodare i legami fra l'ien e il domani, di sormon– tare l'abisso della auerra ci,·ile e i lunghi. amari e sfi· brnnti anni della dittatura « Noi, i \'incitori di ieri. siamo i ,·inti di oagi •, ha dello con terribile sinccri1à il poe1a e~ falangisl.'.\ Dionisio Ri• druejo. Ma, io sostengo che il ,icro vinto fu la Spairna e che oegi bisogna sah aria, rimetterla insieme. E ricordando la «Spagna im·ertebrata • di Ortega y Gasset, aggiun· i:erò di e ,·erlebrarla • solidamente e democraticamente. Insomma, in opposizione alla guerra eh-ile - o inch•ilc .– bisogna creare le condi7ioni della pace ci\'ilc e d'una \'1ta in comune nazionale e libera per tulli gli Spagnoli. Per il suo pa~sato. per il suo att:gi11amento presente, per tulla quan1a la -.ua personalità. Salvador dc ~-fada• riaga mi sembra il simbolo ;,iì1 puro e più :iutentieo. colui C'he meglio pub realiv.are runiont" -.0110 questi ideali. Ma la Spagna appartiene geograficamente, culturalmen– te, cconomicamen1c, politicamente e strateaicamenle al mondo occidentale: in questo secolo di grandi .. famiglie umane•. intercontinentale e uni\'crsalista, la sua cdifica- 1ione e la sua intcgra7ionc sono possibili soltanto in fun• 7ione di una nuo,•a Europa, dell'Eurafrica. dcll'Euramcri– ca: guarendo la Spagna dalla a11ualc pe'ite totalitari?, traendola dal .. dc-.er10 • in cui si tro,·a. a cui è staia n· dotla, come dichiara lo ,;tesso Dionisio Ridruejo in ~n <;aggio ancora inedito, e impedendole di cadere nella funa comunista L'Ila personalità simbolica Non si supera un abisso spalancandone un altro, e nes• ~uno dubita che a questo equi\'arrebbe una caduta nel comunismo, s,·enturatamente fa, orita e preparata oagi in Spagna dalla soprawivenza del franchismo e dai ciechi aiuti che queslQ ha rice,·uto e ancor oggi :ice,·e da parte delle democrazie. Col suo fondamentale anli1otalitarismo, col 1,uo co<:trut– ti,o europei~mo. col suo unh·ersalismo così nell'ispirazio– ne come nei rini. Madariaga simboleggia, meglio di aual– !'liac;ialtro Spagnolo ,•h·entc, questa grande causa. In considerazione dell'omaggio a Sahador dc \tadaria– ga per il ~uo 70. coi:nplcanno, Albert Camu~ lc~sc un nobile e giusto discorso. Il mondo angosC'iato ;ncva_ appena ,i~su~~ il dramma ungherese. Camus 1ro,ò accem, 1mparcgg1ab1h per condannare i camefici dell'Est, e an,,loghe espressioni di bia~imo contro il diltatorc spagnolo e contro tullì i suoi amici e prote11ori. E concluse con quc,1e parole· ..Comt. dimenticare che fra tanti tradimenti, ,oi <.ictc rimasto fedele alle nostre romuni ragioni di ,ita? E come, di conseguenza, potrem– mo non essere ten1ati di rioetere insieme, sta~cra, quello rhl! Tur\lhenicv morente scri,e\'a a Tolstoi: «Sono s1a10 felice d'essere un ,·ostro contempor.mco •· Ma noi siamo <,1a1ipiù che ,·ostri contemporanei (ci -.ono dei contem– poranei dei quali non siamo affatto fieri): abbiamo preso parie alle \'OSlre ango-.c.! cd alle \'OStre spcran1e, le ,·o– ,trc sconfillc sono state le nostre, C'OSÌcome la libcra1ionc che lutti allcndiamo la don-emo al ,·o,;tro esempio e alla ,-os1r:1 azione che -.cguita ad operare per la comune cli- JJnità •· . Quali parole più ò'ppropriate potn=mmo O\'OlgC"reOS?IZI a Sah·ador dc MadariaFa, quale augurio per i <;uot sellan- 1acìnql1c anni? S IAMO sempre stati del• l'a"\'iso che per onorare \'era.mente un pers.onag• aio o un fatto del passato, ri~fev~b~~Ì1~0 s1~ri~todelfaraiJ1~ tura e della ci\·iltà, la cosa migliore da farsi sia non g1d bandire caroselli di luci car· tacei e declamatori, nonehe concorsi per alleaorie statua– rie, quanto piuttosto potcn· ziare e, laddo,e mancano del tulio, i<.tituire eattedn=. bi– blioteche, borse di studio. Ora. tirando le somme. non si può dire che ciò sia stato fatto in occasione del primo cen1enario dell'Unità d'Italia. o quanto meno non in modo conforme alla serqua di qua11rini che si son spesi per celebrare il moto uni• tarlo in un'incredibile /ùrt~ tra il folcloristico e l'acca· dcmico. ti risultato ~ peno– so: ma che da\'i.cro il Risor• gimento non possa 1ro,are addentellali nella coscienza colle! ti, a ma debba, ,·ice• ,·crsa. mcrostarsi soltanto nelle forme esteriori della rettorica? Per nostra ::onso· !azione, tra i clangori d1 1an- 1i impron·isati retori risor– gimentisti, e al di la delle sagre paesane e cittadine del– le cose piit futili e ridicole - inserite. con la solita furbizia, nel cosidde110 e qua· dro delle manifestazioni per l'Unità d'l1alia •. come dire. qucsla ,alta, gratis et amo– re -, ci sono pcr,:enutc voci sincere e appassionate; ope– re di studio. in cui gli autori hanno trasfuso, in uno con la S<"riclà scientifica, mtere'-· si della ,·i1a presente e bi'ìO· gni morali. E Ira que~te, ci corre l'ob• bli~o di segnalare uu Oori• lcgio di saggi che, anche se indirellamente, 111 quanto concepiti in tull'altra tempc• rie culturale, hanno molto largamente riscattata la di– gnità della scadenza comme– mor.tti\'a del Ri<;or&imento. \'osi:liamo dire della pubbli• ca7ionc in allo, per i tipi dell'Editore Fchrinclli. dcl– l'Opt'ra omnia di Gae1ano Sah"emini. di cui .sono recen· tìssim i due \'Olumi: gli crit- 11.ml Risorgune,110, a cura di Piero Pieri e Carlo Pisched– da; e il primo tomo degli Scritti ml Fascismo, a cura di Roberto Vi\'arelli. Di. que– sti ultimi. che si raccoman· dano alla meditazione di quanti non considerano a– \'ulsa J'a11i,..ita pri,·a1is1ica da,li obblighi morali ,c~o la ,·ita oraani7.7.a1a della so· LUNF!RJIO Dli. * PO.ESlt.lJ. cieta. si parlera a parte e in altra occasione. Quanto agli studi sul ~•– wn:imento diremo subito, per so!tolineamc il valore storiografico. che cs,;i coinci– dono con l'oriaine ste-.sa del– la interpretvìonc scien1ifica della nostra 37ione dì affran• camento. Tant'è \'ero che. si– no aali ultimi decenn.i del· 1'800, la Storia del R1sorai– men10 .:ra c<.-.cnzialmente sto– ria di ;ndi,·iduì, una patria p:allcria. in cui ili artefici dell'epopea a,·e,·ano da esse– re collocati sugli stalli ~ciii Di~:i ~~~~\io~~~:i!;~i~~: certa mitologia stucchevole e , ana. e La storia pura - a, rebbe d.:::110 quell'acuto teo• rico della Storiografia che fu il \faturi - si ferma,a trOP· po agli uomini sinaoli e tra• scurava le idee. le cla,;si po– li1ichc e sociali, gli Stati re– gionali e l'Europa•. Sahe– mini agi come soh·entc da miti e. per la prima \'Olta, a costo di apparin= iconocla– sra. e !-Olle,·arc recrimina• ,doni e sdegni, cosrrinsc la S1oria del Risoraimen10 a scenden= dall'olimpo della m1- 1olo2ia nell'agone della di· ,.,cussione nazionale e critica. A '>rima , ista il programma di ·re,·isione poteva sembra– re demolitore. ma i risultati che poi si poterono ragaiun– j!ere ne hanno sanzionato la lcgittimita: Sfrondato dai ca• -.e.ami del patriottismo, il Ri• sorgimento, lungi dall'immi– ,~rirsi, -.i arricchi,·a e, al tempo SICSSO,si anda\'a di• latando come fatto della sto· ria moderna. certamente 11 più sign,ificati\'O del XIX se– colo. Il primo or;ag~io (il quale ha anche cara11crc di pam• phlet: ma quanta della pro• duzione .!.loriografica del Sal– ,·cmini non 1icn conto di queS?li interessi presenti che rendono contemporanei alla coscienza un fa110 del pas– !.ato?), U ori,:it1i della rea– :.ione, è del 1899. Come dire che rie!'ltra in quel fcn. ido periodo della cosiddetta cuoia economico i!iuridica, in cui \idero la luce, come archetipi, La dignità c,:n·al– lere,;ca e i \fognati l' popola• ni. V'era alla ba~c della ri• cerca dello storico una filo– sofia: quella del matcriali– '>mo storico, capace di ri• pensare la storia secondo ca• lf'iOric mentali; nonché tut· t'un impegno ideologico suf– ficiente a elaboran= gli an-e• nimenti del passato \ulla. scoria di esigenze spirituali Il dire ci,rile di Cattafi N ELLA scheiwil\criana col· lezioncina del e Luna– rio• si colloca, come decimo numero, l'ul1ima se· lc7ionatissima raccolta di ,cr– ~i d1 Bartolo Cauafi. e Qual• cosa di prt!ciso • ~i inu1ola il volumclto, non 3cnza un esplicito riferimento ad una intcmione del poeta concre– tala nei dicianno,c compo• nimenti. Qualche cosa di preci!>O,di pcrcntoriamen1e ,aglia10, che , iene colto nella flu11unnte zona delle espericn1e umane. cd è restituito come matrice prima o insostituibile all'cscr• cizio di poesia. Una opinione del mondo - anz.i di un mon– do di assillante e concrcrb• sima auualità -, ritagliata dentro i confini di oani pos• sibilc gnoseologia.. Un'appcr• cez.ione singolare, ma in pari temp,.. e per certi 33pelli con– di, isa da altri poeti della ge– nerazione di Caltafi e della generazione più gio\'anc, 1ro– , a \'OCein queste liriche. Una \'ace anch'essa, a suo modo. singolare per secchezza di toni, per precisione di rac• cordi lirici, per la sicurcn.a e le,•igatezza della discorsh a modulazione. E la scansione del dettato, nella picnc1..1.ain– tera del registro ritmico, s, ript:rcuotc dalla lettura di un suo agio fonico, che è tale per naturale disposizione e per scaltrimcnto di culturali fn=quentazioni. E' fra l'ahro una sensazione di piacere au– dith·o che, in virtù delle pre• cisc simmetrie prosodiche e della fluida articolazione sin- 1a11ica, il lettore riporta e si co,·a dentro. Un'immagine del mondo ritagliata nell'oggi, si è detto. Suggeri1a da un tempo che può essere a ,·olta a ,·olla autobiografico o storico, e che può perfino essere l'una e l'altra cosa simultanea• mente. A questo punto verrà ov\'io chiedere: si fratta di una rappresentazione da ricon• durre alla categoria della gioia, dell'ottimismo, o n~n p1u11os10 a quella ben p1u ricorrente nei lirici odierni dello sconfono, dell'aridità e insomma dell'infelicità esi• stenz.ialc? Un'irrazionale do– glia. un rinnovato mal du sii.cl~ che, scaturito da una cond izione di crisi e di tran• sito, ,•a contagiando ogni co– sa, oani moto dell'interiore vicenda dei sentimenti e della riflessione che vi si appiglia? li panorama di una filosofica disperazione che in laraa mi· sura gra,·ita e può rice\'ere stimolo e coraggio d·esempio dalla lezione - non diremo .. messaggio• - della \'irite e cora1i1:aiosa aridità monta• liana? E' proprio in quest'ultima, in certo senso aggiomatissi· ma, 2CC)grafia morale che si innesta la tematica più re• * ,li IJOllTOLO 1~E1I TO ccntc di Ca11afi. La diffusa ~cnsazionc di una fondamen– tale sterilità del \"Ì\'erc è, d1 queste poesie, il lt!II motu•, tutta\•ia dominato dnlla riao– rosa norma compositi\'a d1 cui Cattafi possiede il çgrc10, Il senso di un fallimcn10 pressoché totale delle anriche giovanili ragioni di , ita, un disseccarsi di tutte le fedi - quelle «ci, ili • sopratlut– to -; un'infelicità «storica• da cui ci si ~nte inclu1tabil– men1c premuti e soprallatt,; il rim•enimento di una radice assurda, perché irrimcdiabil– menlc irragione\'olc, dcll'esi• siere nel presente; il"ldefini– tiu un paesaggio di inulilità e di fan1omat1chc apparizioni e abitudini, di meccanici ge– sti e figure: questi dunque 1 1ra11i ispira1h·i di maggiore incidenza, i quali danno il 10110 di una partecipazione - anche se alla rovescia. an• che se non costrulliva e per• 1anto ncgali,a - o.ll' epoca che stiamo vh·endo, Ma pur questo, della decifrazione e della resa del tempo in sii• labe e in parole afflille, è un momenlo essenziale della dia– let1ica intima da cui i giorni nos1ri sono in\'cstiti e con– trassegnali. E' anch'esso un modo di non inerte adesione al tempo di una crisi e di una transizione di civiltà che di rado la storia degli uomim ha potuto registrare in fonna cosi acuta e radicale. Cattafi «dice» (non «can• ta •) questa nostra el~ sto• rica con amara e disincan- tata, 1alora con pietrosa ,·oce. E lo fa in , ario modo, da diffcrcnli angolature ,mcn– tl\c. Adombra e reincarna ~– ' ente la temporale \'crità nel– la liricizzatg, sug2es1ione dei !'limboli. attra\'erso il aioco lampeggiante e rarefallo del• l'an:ilogismo di più con~u– mata av,eduta.z.a e di piu tagliente ~ca, o fantastico. Il dolente destino di un'epoca dell'uomo emerge così come distaccato e storici7.zato, sub specie poetica, per cflcllo del• l'acuminala mcdiaz1onc dei simboli, delle emblematiche figure. E la paa:ina rimbalza -.u un piano di innegabile in• canto, anche visi, o. Altre ,alte. ma piullO.!.to d1 rado, è la rappresentazione dcll'Ogiello e chilo.• nella sua tanaibile e concretissima im– mcdiatcu.a, colto e reso per il tramite di un eloquio rin• erudito e scarnificato, e :ut– ta,•ia non meno vibrante di inlima fon.a poetica. Si legga • Pistole! automatique • C..:nteno modo di :iccosta– mento al tema è rapprcscn• tata# in questo Cattafi. dalla punla corrodente di un lucido ironizzare, che è nell'intona· 7ione ancor più che nel fra• ,eggio, talora punteggiato da cadem·e gnomiche. Ma al di là degli interessi • ch•ili •, enucleati su una condi7ione storica che è da identificare con una fase la• boriosa e dolorosa di trapas– so di culture, è altrcsl pre- ~ente in Cattafi, e 110nmeno ,·alidameote operanle, l'impc· gno dell'occasione autobio– grafica. il gusto per ~li og• 5:l'.'ttie i gesli di una quo1i– diani1à dimessa, anche se la naturale inclinazione pessimi– ~tica introduca ncll:'l prhala confidenz1ali1à di questi !ipun• li le acerbe note di un'ironica tris1ezza hi ,eda e Arcipcla· i.?hi •l. oppure insinui le r.'i· denti ombre di una malinco– nia protesa fino a un'insolita dolcezza di 1occhi, i quali culminano, in .. Roc:c ad A.•• nel prcsenlimcnto di una co– lorita freschezza e ,cgctalc ~novinczza che si rinno,·er!l in una mclafisica !ilagione: la ,tagionc della ,·a'1a e affct· 1uo~a memoria: Anclrt! nel s:ambo belle:.:a I ,,ell'mqureta hmgl1t!:,z.a che allatta foghe " spme... ✓lnm11rale. A.)so- 111iglta110 al to:.:o carciofo, alla nana ,·erdura. Di bassa ra:.za, buone a bere l'acqua e/entro il bordo d'una ta::.:a di latta, l'insetto c:landesti· no che le rode, passt!ram,o, petalo con petalo, su altre prode, I alte, belle, leggere se le coglie I 1111 aflt!ttuoso lume di memoria. .. Qualcosa di preciso•• di• remo per concludere, è uoa pro,a valida. Infatti ci viene incontro, pur tra qualche cpi• sodica forzatura dell'inven– zione o del discorso hrico, C'on una somma di elementi posi1h·i, anche e sopr:ittutto 3c commisurati alle pure ra– -gioni estetiche, si 1.:he (ad onta della esiguità quanllta• li\'3) del lutto adegualo ci risulta. a lettura ul11mata, l'autorc,·ole suffragio del pre– mio '"'Carducci 1961•· Paeaaggio in To,cana (30.8.1961) del momento. I facili critici po1ran~o ;anche contestare al Sah·emmi un fine pnmmau• co. ma. cost facendo, si_~r– ranno anche nella cond1z1one di dimenticare una ,·olta d1 più che la ,;toria non ha si- fani:t~~. ;1°~~\ 1 ~~. di,~~ 1a storia reale soltanto a!lor• che nasce sull'atto che ,;i compie. • Dichiaro - sc_rlS'~e Sal\'emini m Storta e Sc,en=.a (Firenze. La ~uo,·a Itali ... 1948) che la mia mente è tappezzata di pr~enzio?i -:-– religio'!tc, filosofiche. K1ent1- fiche. sociali - e che 10 fac• cio uso costantemente delle mie pre,·enzioni nei miei sru· di. lo non mi \.er2o;mo di questo fatto perch_é le pre· ,·enzioni non sono 111conc1ha• bili con la ricerca. scientifica•. L'esame della rcaltA iraha– na conte.mponnca (siamo al tempo della reazione conser• ,-a1ricc del '98) porto il Sai• ,·emini a demohrc il falio concetto 1eolo;ico che 1ut10 cio che pro,·eniva d•I Risor• gimcnto fo.'!oscst~to ,·oluto per il mcKJio: e 111\"CCC era da credere che la reazione (chi mai J'a,esse detto) do• ,c,·a ascri,·ersi. nelle sue cau– se prime, proprio al pt:nodo eroico, pronubo il compro– messo, ,·erificatosi a scapito della prima. tra ri,·oluzione e conscn·azione. \fa la neces– sità dj una piu radicale rr, i• sionc della nostn storia ri· sorwimentale sarebbe di\'en– tata più esiiiente con i Par– llll 1111lanes1 nel X/ X St!COlo ( 1899). Qui. analizzando con molta spn=z1udicatczza la consistenza dcli• democrazia nel R.iso~imento. il Sah·emi– ni i)Ote dimostrare come !a par1e moderata si ,;en·1. =ii <.uoi fini conscnatori. della iniziatha repubblicana. Il la– \'Oro, dal punto dì , Ì'ila mc- 1odologico. è di rrande im– por1anza. in quanto per f;;i prima ,·olla ,·eni\"a 1cn1a1a un'indagine 'iulla compoc;i• zione sociale de, panit1 del Risoryimento, con ciò ecci– tando la ricerca in un campo che. a tutt'oggi. ,;e si astrae dalle indagini indireue del• l'Anzil1011i, e dai la, ori tro;>– po sinletici del .\lorandì e del Ma1uri, non e stato an• cara, ;>cr mancan1.a di s1udi specifici sulle singole n=gio· ni. sufficien1emente esplorato. Sempre considerando le fi. nalilà della democrazia nel corso del Risoraimento. ~I Sah"emini a,·e, a potuto sta• bilin= .:he quella aH,a .!i fronte a se un equazione 3 due incognite: cacciare J'Au– '-tria e fondare la libcrta. Ora, se il problema cosl imposta– to non pote,·a cssett risolto dalla logica intransi~te del Cattaneo e del Ferrari. ben pote, a .:sscrlo dall'illoi•Cità del Maujni • .:he, difatti ... .:ib– blig.) la mon:irchia per '>au– ra della re;,ubblica .i ri<ol. ,ere la quc-.tione dcll'ind1· pendenza •. lasciando m un secondo lempo ai scgu~ci di Cattaneo e del Ferrn.ri Ji s, in colan = la ,~nda incOFHi• ra de.ll' equ.u.1onc. .\lanini, dunq ue, m c~lio del C3tlanco, al quale, d'altronde. il Sai· ,cmini '-i 'lCTili,·a più ncinr, idcoloe:icamcnte, ,i impone– ,-a all'allenzione dello ,1udio– <.o.Perchf! dal punto di \ÌSI 1 dcll:i , alu1azione storica. le dnttnnc ·.alJZOnonon i:-cr -.e stesse. ma per .il "ii;nifitiUQ che :r.anno dCqu13tan:. quan– do, cioc. si traducono nelle azioni pratiche degli uomini. E a Mazzini, malgrado che la sua relii11.>ne fosse troppo mi– stica e il suo pen,icro assai spesso mcon,eguente. <.petta· ,a « la gloria di a,<!'r im• k~ 1 :: :i, 1 ldc;;}~~l~:1\~" q~:= h..- tutte le altre han do,uto .. ,lh·cntarc subordinale e tri– butane• Che mlinc il Sahemin, riu• -.ClSSC a non -.marrire 111.11. in -lmanio a simr,a1ic ideo– logiche il r..-oncret.:, ~iudiz10 ,1orico, e non si lascias-.e 1r• rctire dai fascinosi richiami della <.toria a tesi. è dato ,e· dcre da quan10 ebbe a scri– ,·erc a proposito del Cattaneo e del nrogramma democrati– co. Si leawano, a tale prooo– sito, l'intr:xluz.1onc che det– tò, nel '22 alle Pm ~l'llt! pagi– ne del Cat1anco e il sai!\!io L'Italia politica ud SUO· lo X t X per il ,·olume mi• scellanco: /.#'Europa nel St!CO– lo Xl~~ ~i \'Cdrà C'Onquanta equamm1tà, nel mentre riu• sdn a cogliere la fen-agine dt"Jl'ordinamento amministra– ti,o. acccntraton: e illihemle, spiegasse le ragioni del f~l– hmento, dovuto anche a m– trinscca <.fiducia, dell'azione democratica. Siamo, a questo punto, nel pieno del proces• so ai miti del Risorgi.mento.

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