La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 46 - 19 novembre 1961

Pa!!=.2 TA FTF.RA TF.TTFRATII<\ Domenira 19 nov~mhre 196] Ritorno diHuxley (Continua dn pagina I) Poesia di Esenin devortato per cinque anni a Karaga11da, in Siher,a. Souo stato liberato d11rm1· re l'a11111fatiaconces,ta do· 110 la morie. di ta/111 ... Quanto alla 1 1 ersio11e uffi· ciale della 1111airrcspama– bilità... solo ,ma perso,ia rleficienu dal p1111todi ,,1,çta mo rale o mentale rmò fare a me.no di nrrivare a 11110 .i,t at o di estrema indi~na~io· ue 11cll'Umo11e Sot•rettca. Se 11011 fosse co.i,l, i Com,misti 11011ai•rebbero nessun mo· tit•o per cluudcrc le loro frontiere: questo era 1'11111· co modo per tener so1:1:etto la popola:;ionc 11sm1do i me1odi stalinisti. Adesso i metodi sono cambiati, ma ,,on in modo radicale. Il ptmto principale è che a11- che la rdari,•a libertà che è stata ottenuta (1m li1•ello di libertà che sembrerehhc n una persona di tm altro raese la forma più vergo· gnosa di scltiavitìl) 11011 è .stata conq11istata dalfn so· cietd stessa, ma è stata co11- ce.~sa dal governo, o per e.,ser più precisi, dnlta "set– ta" comwrista, per speri– mentare ,ma specie di aio– co del gallo col topo ,it:i riguardi del popolo, piutto– sto che III vista di 1111 t,,,o di governo più civile ... (Continua da pagina I) Ilpadre d lla fi19sofia sc entifica! Cronac I JI fC-;-;-;IIICIIO da ridi111cnsiom11·c Che \.1 dt,t nelle 5?randi cillà. che i bombardamenti prop,1gandi,tici, che il la\"oro a catena abbi,ino aperto brec– ce nella co,cicnr,t dei più è fo~c vero. \I,, dobbiamo an– cora dimcmion;irc le propor- 7ioni rc.,lmcntc nuo\·c, inedi– te. del lcnomcno; l'uomo co– mune. l'uomo medio è sem– pre ~tata • Piitro mcnlalmcn– le e 1cndc ad obbedire alla I leg5?c del minimo <;forzo a I (John Bur-. : Stona della ti– herrà d1 P~IHÌUO, Fcll_rincllì)! mentre mmor.m,c att1,·e m:11 come og~i. e mai come nella misura dei no,;tri anni. sono stat,e all'crrn. l:.' YCro che il potere tende all':mtocratici– smo e che non arretra da– y;mti ad alcun meno, ma non è meno \'ero che soprattutto le nuo,•c ~cncra1ioni si sia– no in molti Ca<;iimmunizzate alle alchimie mentali, che ab· biano imp:ll';llO a reagire, mn– ~ari soltan10 con la nc\'rosi, con il non allineamento al– l'ordine i;tabilito e, nelle zo– ne nlw.mente industrializzate. con la conoscen7n diretta di quelle <;tesse tecniche condi– ziona1rici. Dirci che per ,·i:1 spon1anca e natur.tlc, si stiano raffor– zando nella coscienza del– l'uomo le doli di ,·igilanza, di analisi del lingua~gio im– boni1orc. di non-credulità, di sprcgiudicatezn. di prudenza di rcsistenn attiva, di fon– damcniale non conformismo. Come non trornre, oggi, no– bilmente superati i tremori e le proposte di lluxlcv? La co\Cicnza del perico)o É 0 ~o~!rt~ 3 na 5 •V~cifia;i~~: e Chiedo a quanti in Oc• cidente nelle cui mani pos- 5Qll0 cadere quesr, 1•ers1, di ricordare il fato clte "" at– tenderà se alcuni di eçsj ,·erram10 pubblicati... Non ,·aglio però sfuggire al mio fato perché non ,,osso che esser fiero della mia cow dotta quando sento di m•er messo in imbara:.to gli i1,o• criti e i vili. Sarò quindi felicissimo se le mie poesie Un fiore di primavera UNA foglia di primavera, dono del vento [brado, sboccia, virgulto incolto, intorno a una finestra [di prigione ... Non fui io a dire una volta che la natura non ha bisogno di vivere più di un giorno (o due? ... Non fui io a proclamare il desiderio di amare e vi-vere in modo nuovo il mio [slancio? Non credevo un tempo che la mia scelta era [soffrire, e che non m'importava nulla di tutti i fiori [della primavera? Una volta un fiore di grano mi giunse tra le [mani, lo accostai alle narici, :na non aveva profumo; nllora lo lasciai andare, e inerte stette al suolo come una ragazza assassinata nei cespugli ... Adesso mi duole di quel fiore! La sua vergogna, la sua amarezza ,adesso è ciò che io sento; e qui, in carcere, ho compreso lo sgomento c:he gli uomini sentono di fronte alla natura (nuda e semplice! Proverò l'astuzia - e quando sarò di nuovo . (libero, salterò sopra ai fiori felici e li farò a pezzi! E riderò, riderò ancora, perché il dolore è la sola bellezza che conosco. snram,o pubblicate in Occi– dcme; e se doi•essi essere arrestato, per qualsiasi ra· gione, i•orrei a,i:;i clte tulio ciò che 11n/e la pena di pubblicare fosse dato alle 22 Agosto 1950 st !'?.fo~i c• libertà di stam– pa in Russia, ma chi può dire che ,ro,z ci sia libertà di pe11siero? •. FRANCESCO ME.I L 'ANNO 1953, a Los An– aeles in Califomla, mo– riva }fans Reichcmbach, uno dei magriori eSP,Oncnti della filosofia ~cient1fica e dell'empirismo contempora· neo. A distanza di circa dicci anni appare in Italia la tra duzione del e Thc rise of :,~:ci~~c detYahiW1S:J'o??'a • sci~1;:'. tifica, traduzione di Dome· nico Parisi e Alberto Pa'ì~ui– nelli, edizione JC'I .\luhno, Bologna). Hans Rcichembach fu at tento indaaatore di molti problemi filosofici e condus– se vasti e profondi studi nel campo delle ,;;cienzc: dai pro– blemi della probabilità e del– l'induzione ai fondamen1i della causalità e <lclla mec– canica quantistica. dalla ma– tematica pura all'analisi del– la conoscenza scientifica. • The rise of scientifìc philo– sophy » è l'ultimo libro pub– blicato in vita dall'autore e, pur nella sua dichiarat!l fun· 7.ione di opera in1rodu11iva alla filosofia della scienza, contiene in sintesi tutti i te– mi del pensiero di Rcichem– bach leaati tra loro in ma· niera unitaria dalla• dcstruc– lio • del sintetico a priori kantiano. Nell'intento di dimostrare che la • speculazione è solo una fase transitoria della fi– losofia, propria dei periodi caratteriziati dall'emCIJCrc di problemi intellcttuah e dalla mancanza di corrisl'on• denti mezzi loaici per nsol· \ 1 erij • e che • esiste cd è sempre esistito un tipo scien· raliz1azione, per esempio, quella di accu,;;are la gran– de città di nnonimia, di a– strazione, di solitudine per l'uomo moderno? Ci sembra invece che proprio nelle gran· di città l'uomo si a lleni ai contatti, si s\'cgli, si sbo1.zi: non solo: ma scelga, indh• i– dualmente, la comunità in cui inserirsi. mentre nei piccoli centri di provincia egli è co– strcllo ad accettare l'unica e– sistente e a conforman·isi. Rassegna delle riviste 'J'cdeschc e Ne11e Snmmhmg •, rivista pedagogn:a che continua la e Sammlung » di Hermam1 Nohl. Il rito/o ha sig111ficato pregnante dato il ,•olore tede– sco di • raccolta• e e racco– glimento•· Nell'imroduzione ( I. mtmtro, febbraio-mar:.o 1961) è csprt!ssa la \'Olontà degli editori d1 contrihurre alla ricostm:ione dell'odierna 11111m11ta intimnmente disfat– ta. La rivista s, pubblica a Got1i11gn nella cui Unn•ersità Noh/ s, 1 olse il suo lavoro di pedagogo e filosofo, difcepolo del Diltchy. Ln grande fabbrica La i:rnndc fabbrica è già essa stessa una comunità in cui sono pO<ii!ilbilirapporti umani spesso ampi è compie– li; la a:rande accu"iat.1 del nostro tempo, la fabbricn ap– punto, crea un cemento pro– fondo fra individuo e indi,+ duo sulla ba<;e di non con– venzionali interessi: l'amici– zia, la solidarietà, l'amore, i;:li scambi intcllc.tlliali. Le Hu– man Relatiom non c'entrano: ,è al di là di que ..le che si s,·olge ln viln nella grande impresa. Se la superorganiuazione tende ad annullare l'indi\'i• duo, og;d possiamo avvertire, da certi se~ni premonilori, come l'individuo sia difficil– mente annullabile, o meno annullabile di quanto lo fos– se ,enti-trent'anni fa (data di nMcita delle arandi ditta· ture europee). La realtà del– l'uomo, anche di quello che con\'enzionalmcnlc chiamia– mo • di massa», è più che mai molteplice, ricchissima, infinitamente cangiante. Gli strumenti tecnici di coercizio– ne assumono un tono e un colore di\•e1-soa seconda dcali individui e dei gnippi che li subiscr,no (oltre che di quelli che li usano); le rcgolamen· tarioni. la disciplina, i cnrlcl· 1: inibitori, gli <;logan. i tabll. la cultura industriale sono ,·eleni che pnralizzano: eppu– re anche nd essi ci si può mitrida1inarc attra,'erso lo spirito critico. Errori e mifi Secondo Hu-.:lev l'eccesso di organizzazione imposta dai massificatori nasce dall'appli– cazione alle comunità umane (composte di sogge11i di\·ersi !ciet?rc~~bi~~e p~; 11 k>ro 1 eJt lura tendono a ridurre il molteplice a unità compren– sibile. Ma un equivalente er– rore ,·iene commes,o anche da(!'li awersari della psico– log:ia applicala, quando ten· dono a formulare una legge generale dell'uomo-massa. di· menticando che ciascun indi– ,,iduo acquisisce in modo di– ,·erso le sollecita1ioni proprio in ,•irtù de~li clementi 1rri– pctibili che formano e de1er· minano la sua personalità. Anche i paurosi effetti delle proiezioni subliminali risul– tano poco meno di un mito: lo dimostrano &li ultimi espe– rimenti americani ,;;econdo i quali il pubblico acquista un prodotto. o compie un gesto. soltanto se ciò fa g,ià parte delle sue inclinazioni. Al pessimismo di Hu:de,·, probabilmen1e, i critici delb civiltà di massa opporranno, in futuro immedi3tO, una vi– sione più particolareggiata dei ""ri aspetti del problc• ma: cioè al ,·ivo, al reale, secondo gli aspetti singoli di ciascun paese; menlre ai poc• ti e ni narratori resta il com· pito di un'analisi ancora più in profondità, nelle diJTeren- 7iazioni da ambienle a am– biente, da individuo a indi– Yiduo. Il libro di Huxley re– sta perciò un messaggio e una esortazione. Anche se, ~io,·a ripetere, l'uomo (nono– stante lo sporl, la televisione e le canzonelle: i tre bau-bau di Huxlev) ~ ancora oggi più \'icino allo spirito che acne– rò la posith·a ironia del Mo11do 111101·0. INISERO CRE.\IASCHI , 'A NTAIOS » (Stoccarda, " bimestrale) i una ri- 11istache si prcscma con tm carattere m genere costante e ben delermmato: problemi religiosi e 111ornli ne costituisco,w ,I nucleo .i,o– staniialc. D1 qt1esto ne so110 garanti le 11erso11ul1tt1e/egli edirori: Mircea Ellade e Ernst /ii11ger. Di w1 articolo del pri• 1110(fascicolo tli settembre) riporto il s,mto e il sig11ifico– to. e Gli Americani ì11 Ocea– nia e il nudismo escatolog1- co •· Sottotitolo: • Il muli– s1110 i,1 Espiri/o Snnto •• wrn isola delle Nuove Ebridi ove 11egli onni 1944-1945 nfliorò, per opera di ,m certe Tsek, ml culto curio.i,o. ~ Distmg-_ gcte llllti gli oggetti che 1·01 possedete dai bianchi, coiì anche tutti gli strumenti che ser\'0110 a costruire stuoie e cesti, bruciate le ,,ostre. ca– se ... Non la,·orate pii, per i bianchi. Uccidete tutti gli animali domestici, porci cani gatti ecc.• era det to Ira l 'al– tro 11elmessaggio d1flu.to dal fondatore. Gli adepti al tlLIO· ,·o culto a,1rebbero otte111110, i11 bre,•e 1•olgcr di tempo, im– mense qua11tild di merci e la vira eterna. Sogno di ricche:– :e e felicitd sen:;a fine nella passi,•a attesa di 1111 immi· ne11te paradiso i11 terrn sono caratteri esse11:inli a tutti , cosiddetti cargo-cults: 111ovi- 111e11timillennristici cd cscn– tologici dell'Oceunia, tra i qunli quello di Espirito Sa11- to mostra trarti a11corpii, de– cisi e radicali. Le origini di questi culti ,·e11go110 co.i,l spiegate. Due aspetti della civrlttl oc– cidentale - ,•emtla lii CO/I· tatto con quella dei natn•i pu opera degli Americani du– rante il secondo co11flrtto mondiale, e degli Europei m genere - hanno part1colar– me11te impressionato l'anuno degli indiaeni: le grandi nan da carico - cari0S - costeg– gianti la Melanesia, e la tlot· trina escatologica del cristia– nesimo diffuso dai 111issioP1ari. Questi aspetti tanto dii'ersi sono stati fusi dagli abori• geni con credem.e proprie (1/ ritorno 1rionfale dei morti su imbarcazioni carie/te di beni, cui si accompagna il ri11nova- 111entodel cosmo e l'i11stau– razio11e di 1m'età aurea) de– termi11a11do 11110s1ra110 sin· cretismo pngano-cristia110, e odio contro gli •Americani» e j missionari: i bianchi hall• 110 usurpato quello clre è no– stro. E qui si t•ede il penoso stato di crisi i,i cui sono pre– cipitate quelle popola..ioni primitive quando s'è loro d1- scl11uso w1 mondo 11uo,·o, e altro» e ta,110 superiore al loro da farli sentire schiac– ciati. Bisogno di rfralsa, per sopravvi,•ere. A11goscioso ane– lito al primigenio stato dcl– l'i11noce11zaabbondtu1:;a e li· berttl assoluta, che si placa nella fede certa in una i11m11- ne111e totale palingenesi, co– me è cerro che nlla 11011e se– gue il giorno. L'umano tra– vaglio di conquista ci per/e· :ionamento è w1 concetto estraneo ui primitivi. Nella stessa rivista Oie Gcschichte vom Machandel– baum. La storia del gmepro, tratta dal volume di Arla11d Usslter e Cari von Metzradt •Enter these encJranrcd \Voods » ( Dublino 1955) che contiene l'interpretaiione di quattordici (a,•ole di Grimm. Nella presente gli amori vi scorgono profondi sensi wna– ni e metafisici per cui è da essi definita e il più splendi- 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111• XVII SELEZIONE "SIA" (Concorsi 1961) ROMA~ZI - NOVELLE POESIE - TEATRO . Chierlern irnrnr,UntnuumtP il Tlrr,olumPntn n EDIZIONI u SIA u • Bologna. Audlnot, 10 do tra t1tlli i Miircf,en ». Ed i11vero lo stesso contenuto della fiaba: la matri111a che stacca il capo al figlio del· I' e altra » e lo da in pasto al marito (mia madre che mi scannò, mio padre clte mi mangiò), ,I risorgere di quello dalle fin111111e d ll'albero come In fenice dalle proprie ceneri, la fnmiglia che si ricompone dopo l'oscura parentesi del peccato e dd delitto, si presto nlle più impensate iuterpreta– :;ior1i allegoriche. Un nuovo vcriodico è FRANCESCO TORSEI.J..A LA FIERA LETTERARIA nel 1962 * lillPOR7'Ai\TTE « LA FIERA LETTERARIA» SARA' SUBITO E GRATUI– TA~IENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERA fNO L'INTERO IMPORTO DI ABBONAMENTO PER IL 1962. CQ1l 1 DIZIQ11"1 IJI AHB01l 1 A.JIE1l·To ABBONAME TTO annuale ABBONAMENTO annuale con pagamento semestrale ABBONAl\-tENTO annuale con pagamento lrlmestrale EST E R O - annuale • Abbonamenti cmnulativi annuali LA FIERA LETTERARIA e IL TEMPO per 6 numeri settimanali per 7 numeri settimanali • IL RAGGUAGLIO LIBRARIO • HUMANITAS L. 4.000 • 2.150 1.100 • 7.000 L. 13.600 • 14.250 • 4.680 • 6.300 CHI PROCURERA' CINQUE ABBONAMENTI ANll.'IJI rlce1•erà In omaggio e LA FIERA LETTERARIA• per un anno. I PRESIDI DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI che Invieranno cinque abbonamenll fra gli studenti e Je classi dell'Istituto avranno aratulto Il afomale per la Biblioteca scolastica. Si prega vivamente di effettuare i pagamenti sul ns. e.e. postale n. 1/31426- Via del Corso, 303 - Roma. ·di poesi < ,u G1IETAilW .S 11,VIJTI BANCO DI SANTO §PIRITO DIREZIONE CENTRALE E SEDE: Roma, Via del Corso. 173 TUTTE LEOPERAZIONI ED SERVIZI D BANCA, BORSA, CAMBIO EMERCI

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