La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 41 - 15 ottobre 1961

f Domenica 15 ottohre 1961 LN FIERA LETTERA~TA FIORITURA CO 1A 1 00 Di A LETTER TURA i\UUJ'ARI TA ''Sc1·ittori, ,,rendete le arDJi!,, pa,~o/a d'ordine nella Germania Est ( U XO dei 11iil ù111om111ici a.-.pelli di quella che è oggi In ,,;,n 11cl/a Germania Orie11tnlc n,:ua,tla l'attcs:– s:1a111cnto11//iciale ,·cno la letlt!ratura 1111/ilari.Ha, a11c11giamenro d1e è camhinto ,,ii, di 1111a ,·olla dal g,oruo III cw le for:e .<onc11che d'occ11pa:1011e cost1t111- ro110 il s:01•e1110. D_a_ pr111ci11iu 1•i erano solta,uo _le opere, (ortcmeHte m1t1111111Ian\t1C'hc, d1 gid aftermat, e be11 1101t \t.'ntlori di. sll,istra In St!guito le autorità dcfla Germama Orientnle si all111earo110 con la politica stati· 11iHa c<:1,:endo llhri che inueu,ia,;_,;era alla 1111crra " ili nome della cmHa _,;ociali,ta \la ;t l'e11Ie.~imo Co11gre<,o dr/ Partilo comtmi.,ta so,•it"tico si ritirà sulle po,;i;,•111 del rui,wto ed il ri\ttltnto (11 un cert<J mtmero di or,ert' di rndi~c1111h1lr ,•alorr lellaarin di cui, pul>. le autor-ità dtlla Gen11a111aOr-ie111ale poco ,:r-adiro11nla libtra impo• ~ta::1011ee l'oh1et111,11à.IJul 1957 fi r avuta ltJ fioriturn rli 1111afe11crat11ra di tOHO decisamente militari.Ha 11 cui carallae è ben ,inteti:,zato nel titoln di w1'a,1to· ln,:1a reee11temt11U p11hh/ic:atu · • Prcnclclc le anni I • /,a T,:inmalf\ta Sahinc Brandi, alla qualc .,i dei•c il ,,rf'\CIIIC SaS?gio, ha ,,;,.,ttto a 1,m,:o nella Gcn11a11!a Orientale ctl è ,ma rirofn11da COII0!.cit ricc della 11111 rccc11te lc11cratura tetlc,ca). N F: , Ln Fattoria degli Animali> di Gerge Orwell il sesto C("lmandamento della fll'pubblica degli ani– mali "tabili\'a 1ll un primo tempo: e Nessun ani male de\·e ucciderne un altro•· )la. dopo che si fu reso necessario liquichire una banda di polli. oche e pecore controrivolmionane. lo stesso comandamento \'enne modificato nel modo seguente: e Nes:.un animate deve ucciderne un altro senza motivo!•. tella Costituzione della Repubblica Democratica T2desca la propaganda militnric:tica d1 quali-iasi tipo veniva definita e un cri– mine punibile a1 sensi del Codice Penale>, Il Partito wmunistn cfolln Germania Orientale ha però in seg111to saputo trovare un espediente. per ritornare sulle pro• pric posi1.ioni. analogo a quello descritto da Orwcll. S<>n1a ,rnnullarc la precedente affermazione. ha enun– cia\n. in unn semplice postilla alla Costituzione. che il ~rrviz10 n,il1truc è , Il tassativo dovere nazionale dei C'itladinì della Repubblica Democratica Tedesca>. T1e niesi pii1 tardi esso richicdc\la cat.?j?oricamente la crea• 1,1one di una erflcncc letteratura militaristn Al tempo rn cui organizzò le sue forze armnle. In Germnnia Orientale non possedeva. in pratica. nessuna letteratura milit:111stn. se si eccettunno le opere di i-critlori di sini-.1rn p;ià da tempo affermali che pòrta– rcmo. per cosi dire. in dote nlla letteratura delln Zona Ori<'ntnle. i loro scritti sull'argomento della guerra; op<-re. cioè. qu;11l tnllngrado > di .Theodor Pllevcr. "-li Caso ciel SerJ?_ente Grlscha > d1 Amold Zwc,~. •Guerra• d1 Ludwig Renn, e Ballaglia d'inverno di Johanncs R. Becher. e , Madre Corai:cgio > e e II Pro• cesso di Lucullo• di Bertolt Brecht. Questa tradizione si era oramai intcrrottn. Pliever cm fuggito in Occi dente: Zweij! e Henn evitavano da tempo di trnttnre i problemi scollnntl del momento e scrivevano mc• morie di ~iovt>nt11: Hr<'h<'f. di\'rnuto Mìni~tro d<'ll,1 Cultura. attravcr'-nva uni, cril-i che aveva qunsi annui lato la sua poten1n crl'ativa; Br~cht. che era stato costretto a riscri,·<'re su comando del Partito c Il Pro– cesso di Lucullo>, non pubhlicav.1 i,rmaì plit nlentt:'. Senza eccezione. questi autori ernno divenuti accaniti avvcr~arj dclln jtuerra e non eran1> qumd1 in 1trndo di dare alcun posill\'o contributo r.l riarmo letterario della Germnnia Orientale. Nel 1030. Stalin nve\·n r<'!<pintn In propoi-tn di Gorki d1 pubblicare una rnccoltn di rnt-c-tmti antimìUtnrbtici con queste parole: e Per qunnto riguarda In narraLiva che hn per tema la guerra. tali opere dovrebbero venir pubblicate solo dopo accuratissima scelta. Il mer.:ato librario nbboncl.1 di Jettcrarìssimi racconti che descrivono e gli orrori della guerra• e cercano di instillue l'aborrimento per OJ?.nitipo di conflitto (non soltanto per quello lmpcrrn– listico ma anche per qualsiasi nitro). Quc!<tc sono opere borghesi-pacifistiche di non grande valore. Noi nbbinmo bisogno di scritti che conducano il lellore dnlla considerazione degli orrori della guerra imperia– listica alla constatnzione della necessità di nbbattcre 1 J?.Overni Imperialistici che tali guerre organizzano. Inol– tre. noi non siamo. in fin dei conti. contro ogm e qualsiasi guerra. Slamo contro la guerra imperialistica perché essa è una guerra controrivoluzwnnrrn. nrn siamo favorevoli alta guerra di hberazionc. alla guerra nnumperialistica. rivoluzionaria - quantunque tnle j:!enerc di guerra non sia. come oi:mmo sa. scc, 1 rn da ..orrori e massacri". ma ne comporti nnch'cssa come ogni altro conflitto•· la ge11erazio11e perc/11/a I N QUESTA nuova fase, la Germani_a Orientai~ ~•ide ~:t~~~:~11~; 8 a,~~~~flitc~rl~n 81 ~~;~ ~~= 1 i•ts:fe~~~~:1s:i~~~ * di SA BINE BU,ilNJH' pregevole da reggere benissimo il confronto con la letteratura della Zona occidentale. In esso Thi.irk de– scri\·e la propria \'ita durante il periodo da lui tra– scorso con un corpo di paracadutisti sulla frontiera orientale e le delittuose missioni speciali oltre le linee russe nrtidate a lui ed ai suoi compagni. li suo stile, scc\·ro da srumature sentimentali. riesce a volte insop– portabilmente duro e le sue descrizioni sono terrifi– canti nella loro spietata precisione. Il suo talento di narratore non viene meno neanche nelle scene in cui. per motivi di convenienza politica, egli introduce nel racconto. naturalmente in nobili atteggiamenti. gli uomini dell'Armata Rossa. Una delle scene più sugge– stive del libro è quella che ritrae un gruppo di paraca– dutisti intenti. pur nell'infuriare della bnttagli3 circo– stante. ad ascoltare l:l musica dell'organo in una chiesa semidistrutta dai bombardamenti. li /ale11/oe la •abbia G LI A\'VENll\IENTI dell'ottobre 1956 hanno co-. munque dimostrato che cosa può accadere quando si tolgono dalla gabbia che li imprigiona degh scrittori e ti Si lascia liberi di seguire il proprio talento. Il Partito comunista della Germania Orientale si af– frettò a riportare ad un conveni'!!lte grado di ra~red– damcnto le acque del disgelo ed a ricondurre la situa– zione letteraria a quello che essa era statn prima del Ventesimo Congresso. Gli autori dell'appena fiorita let– teratura militarista furono ener:;::icamente richiamali all'ordine. Un importante giornale della Zona scrisse: e Gli sforzi e le lotte di noi tutti sono oggi dominati dnlrintlusso dei due astri della guerra e della pace. Per lo scrittore socialista. però, \'i è oltre queste due scon– volgenti parole. un'altra fondamentale antitesi: impe• rinlismo o socinlismo. Egli non può pronunciare la parola pace senw immediatamente pensare: "socin– lismo'' •· I libri che parlano soltanto di e sangue, soz– zure e morte> sono dannosi, continua\ln l'articolo, per• ché ostacolano e la pugnace solidarietà delle masse>, li primo ad essere attaccato fu Hnns PfeifTer. da un cm romanzo un critico a\leva raccolto la parola Gcworfensein, accanendosi a tr:Hne deduzioni come questa: e Geu·orfenscrn? Vi sembra che questa parola abbìa un suono familiare? Infatti. essa proviene dal vocnbolnrio degli esistenzialistì •· Un n.lLro critico nve\'a disseppellito il fatto che nl reportage del 1952 sui sepolti vivi nella galleria sotterranea era già stata dnta espressione letteraria da Rudol( Hngclstange nella sua , Bnllnta della Vita Sepolto•· e Ila egli ( PfeifTcr) ve– rame~te tratto ispirazione_ per il suo rnccont_o do _un vecchio servizio giornnlist1co? > ~i chiedeva 11 cnuco del Partito. Un terzo articolista 1ffermò che era e cosd risapuln che la versione di PfcttTcr del tema dei sepolti vivi avrebbe potuto essere pubblicata nelln Germania occldentnle senza sollevare le proteste dei critici bor– ghesi•. Il rncconto di Martin Gregor-Dellin e L'uomo con il cronometro> irritò invece i critici del Pnrtito princi– palmente perche era impossibile. a loro avviso. con la migliore buona volontà del mond.>. stabilire se in esso si rosse voluto prendere di mira Wnshington o l\loscn. Il ,:iornale Neue Oeur.sche Litcrarur nvevn - è vero - afTcrmnto che nel racconto l'iniziatore della guerra atomica era un americano. ma il Neuc Deuuchland era subilo intervenuto tuonando C~lnlro l'autore perche ;o~~~\l~~; /a A~is~~~:~! 0 tri~ \o;~\~c PC:~:!~li;:na~c~:11~ regolare i conti con lui. Grcgor-Dellin si era già tra– sferito nella zona occidentale, cosicché contro il rinne– galo eclissatosi ru scagliato il 5cguente anatema: , Non si può che deplorare che gli sin stata nondi– meno data In possibilità di propagare npertamentcc la sun id~logia >. '.\'cl racconto di Eg:on Gilnther i critici videro il principio della e decadenza _in_letteratura>. Gi.inther venne accrnrnto di aver , m1st1c1zzato • In ~uerrri col trasporre il problema dnl campo della loLta di classe n quello della psicolo~ia e con l'Attenersi nd una inutile obiettività e lealtà cercando di penetrare nel pensiero dei suoi eroi, mentre l'unico e solo criterio da osser– vare avrebbe dovuto essere quello delln convenienza pohlicn. Un'analoga accusa fu lanciata contro Karl Mund• stock. che si era spinto ancora più lontano cercando d1 immedesimarsi con il modo di 5entire di un uff\ciale delle SS. Sarebbe già bastato questo a disgustare il Partito. se per giunta Mundstock non avesse scoperto che nella mente del suo eroe era in allo un •processo di trasformazione>, cosa che rendeva del tutto Inutile per il campo comunista quel personag~io. Per di più. poiche egli aveva rappresentato il suo eroe intento soltanto a ,perseguire il suo interess~ personale - un amore proibito•. -i critici fecero ~tragl' non solamentt> di quest'opera di Mundstock, ma del suo intero reper• tono di racconti di guerra. c:Quesfo novella non e la prima prova concreta dell'interesse ch'egli (Munstock) nutre per i criminali e i parassiti tipo Conradi. Gia nell'altro suo libro «Fmo all'ultimo uomo>, egli ci aveva presentalo un'intera coHczionc di personaggi di questa fatta>. Inoltre. il critico !acevn giustizio sommarJa dei primi racconti dell'autore affermando che ,già c'era in essi qualche reminiscenza dei gelidi eroi di He– mingway>. La socie/ii com1111isla /,a bisogno di fronzoli I L PARTITO prese lo spunto da quest'ultimo rac• conto per inveire contro quel ,linguaggio crudo> e quello ,stile pesantissimo>. con te quali espressioni si vole\·a indicare lo stile realistico. tipico dei narratori americani. che molli autori della Gennania Orientale avevano preso a modello all'epoca del disgelo. Uno stile senza fronzoli non piace al Partito comunista della Germania Orientale: In società comunista ha in– fatti bisogno di un continuo sfog~io di bellezza. In realtà non è tanto ìl realismo a carat erinnre i racconti di Mundstock quanto un oscuro psicolo~ismo: ma poiché egli a\'eva descritto la guerra cin sc-enc di terrificame veridicità>. il Partito gli rimprovera,•a lo stile crudo e condannava la lingua da lui usata definendola cgergo soldatesco Il cui preteso timbro "rude ma sincero" è in sostanza soltanto inumano>. Come se non bastasse egli commetteva lo sbaglio di tentare ,coscientemente o semicoscientemente, di SO\'rapporrc alle sue idee uno ''stile". dimenticando che In forma è indìvisibile dal contenuto. Lo stile non può :,;mercinrsi senza l'aggiunta di un'ideologia•. Hnrry Thi.irk, il cui stile è autenticamente aspro. subi un attacco ancora più violento. Il 5,uo romanzo ,L'ora degli occhi morti> irritò a tal punto il Partito che quest'ultimo ne condannò l'autore mollo più seve– rcmenle di quanto non avesse condannato il genio ma– lefico nel quale si a.dditava l'ispiratore di Thilrk. \·aie a dire Norman .Mailcr. ,Egli non ha tenuto conto del folto che, mentre potevo esser lecito a Mailèr ingigan– tire l'insensata distruzione dei suoi personaggi fino a proporzioni inaudite. egli non può permetterselo: non ha cOnsidcrato che il rifiuto dclltt guerra cin sé>, che forma il sostrato ideologico del lìbro di Mniler, non può bastare nd uno scrittore della Gennania socialista che trattn di una guerra condotto contro l'Unione So,•ietica>. Abbandonala ogni speranza di ottenere qualcosa dai suol scrittori di professione, il Partito risolse il pro– blema con una trovata d'ingegno. Inventò il soldoto– scrittore: armò, cioè, di J)enna tutti i soldati dello L\sercito Popolare. La ,rivoluzione culturale degli ope– rai e contadinh !u estesa alla s(era militare e lo slogan, di conseguen7a militare anch'esso •Prendete d'assalto le velle della cultura !> risuonò arditamente per gli spiazzi trn una baracca e l'altra. Chiunque, finite le ore di i-ervizio. lasciava il !ucile per br:mdlrc uno mntltn era rapidamente ammesso a far parte della redazione dl un giornale militare. Questo non !u che il primo passo di una trasformazione cdal soldato lettore al soldato scrittore>. Il Partito ne esigeva, però. ancora un altro: chiedeva ai propri militari ,un nttcggfomento concreto. coerente, partigianesco• perché, come ogni !ucilc dir– ferisce dall'altro, cosi qualsiasi descrizione dell'adem– pimento di una missione millturc deve rivelare chia– ramente il carnttcre di esercito di classe, di esercito socialista. dell'Esercito Nnzionnle Popolare> Gli a11/ori-reclu/e dell'eroi.11110 co11crelo N EL 1957 Il Settore Stampa del Ministero della Difesa Nazionale. in SC'f,!Uitodenominato Servizio Pubblicazioni Militari. fondò Il Circolo Letterario Centrale dell'Esercito Nazionale Popolare. E' qui che il Partito fa addestrare allo dlsciplin::i letteraria socia– li~ta. aWdandone la prcparaiione a scrittori. Insegnanti. esperti di letteratura. i suoi autori•rcclute. I docenti tengono conferenze trattando temi qunli <il pcrsonag– ,::lo tipico>. ,l'eroe concreto•. ,lo spirito di corpo>, cle caratteristiche nazionali>. il csocinlismo>, cii realismo•, (Contl,;-a pag. 4) Pag. 3 JL1961E' L'ANXO DELS[Of.ENTEXARIO * Il mago Tagore * di ANORE l\IA ROI~ V I SOXO molte raj:tioni per parlare OJ?"gidi Ta~ore. Siamo nel 1961. l'anno del suo cen– tenario. I rapporti tra l'Asia e l'Europn non sono mai stati più mi!'itcriosi ne più importanti. Ma c'C di più: due libri di capit::ilc importanza sono nppcna stati rpubblicati In Frnnclo: la corrispondenzn intcr• corsa tra Tagore e Romain Rollanc1 ed il diario d, quest'ultimo. o per mejl:li0 dire·. brani scelti d::i quel diario cht> riiuardano la India lo ho. nella mi::i gio\'en– lù, ammirato appassiona– tamente Romain Rolland. sia per it suo Jean Chri· stophe. che per le ..ue vite di Tol.stoi. di Beethoven. di ).tich('lanJ?elo. E l'ammi– ro ancora. Rolland ama\•n gli eroi. ~li artisti che tu1- to sacrificano alla proprin arte, i profeti che tutto han sncrillcato nlla loro missione. Per mc. egli stes– so appnrticnc n que~li eroi. nvendo nccettnto. per dHendcre le sue idee. In iperseCttzione e l'esilio. Cl capita,•a di essere in disac- cordo con lui ~ui doveri del momento_ C.\ propoi-ito dei miei Dinlonhi sui Co– mandamenti. mi ave\'a scritto una bellissima lct• tera in cui si mescola\·ano elogi e dissensi). )la non dubit.'ti mai del suo corai– ~io. della sua buona fede, ne del suo icnio. Romain Rollane! si era appassionatamente interes– sato al pcns1('ro indù Avendo in orrore la ,g:uer· ra. la violcnzn. l'aspra ri– cerca delle ricchezze. \'i tro\'ò dei fratelli e dei mac:1;tri e ,·orrci > scri\'eva. e che orm'.'!1 l'intelligenza del· l'Asia prendesse una parte ~emprc pi\l regolare cd atth·a nelle nrnnHe~tazioni del pensi.ero europeo. Il mio sogno sarebbe che un ~iorno si potes"-e vedere l'unione di questi due Emi– sferi dello Spirito•. ·\ questa unione. Rolland pensnva che Rnbindranath Ta11:ore, il cui lirismo a\'c• ,·a commosso l'Earopn. po– tesse contribuire pili d1 qunlshsi nitro. Nello stes• so tempo. giO\':'lni indiani proclamarnno che Romain Un'cspruslonc tipica di T:tgore Rolhmd rivelava loro il \'C~o Occidente. l'Occiden– te di Socrate e di Spinoza. tli Dante e di Shakespeare. di Beethoven e dj Totstol \'oi siete per mc•· '-Cri– veva uno di loro a Rolland. il primo ..crande ideatore dcllc1 Fraternità Europea .. Sinte. \'(li e Tn~ore. i grandi sacerdoti di questo nuovo C'ulto • E' dunque naturale che \"Ì sia '-lata unn corrispon– dcn,a tra Rolland e Tago· re, e che q11est'ult1mo. dal suo primo da~gio a Pariei dopo la guerra '14-18. ab– bia dt'iddernto incontrarsi con Romotin Rolland Jrwr– nal dì Rnlland - 19 apri– le 1921 - \'i-.1ta di Rabin– dranath T~,zore con suo fiPlio \hit:i. a , Autour du )!onde>. :i. Boulo.J!,ne·sur· Scine. E' mollo bello. per– sino troPJ)<'I.alto. dai linea• menti regolari. di quella tinta cnlda C'he dona la \'ila al sole d'oro Ta!lore :t\"C'\'a. infatti. una bellezza eia Pnclre ~terno e la lun– ~a barbo d'un Profeta e Tutto il suo ,·olto irradia unn ,gioia piena e tranquil· la che si traduce 1n tutte le sue parole. Parla unicn· mente in~lcsc. )lia sorella fa d,1 interprete Ii suo nspetlo e quello d'un ma,11:0> Que-ito J>rimu contatto risultò molto fa\·ore\·ole Rnll :1nd amò la dolcezza dei modi. l'affascinante j!cntilezza di Tagore. l\Iat– grndo la sua cortesia. lo si sentiva convinto dellatsu– pNiorità morale e intellet– tuale dell"Asin , L'Euro– pa> dis:-c Romain Rollanrl. e è come un buon artigiano che ha fabbricato un otti– mo strumento musicale. l\ln In mu~icn mm sa com• 1,orla. La musico s:pclta nll'lnrlia • e Sostiene che il popolo indU realizzerà Il 1mcifismo Ideale ... e che In "non-r<>-iisten1.a" !-la per cs~crc eretta a principfo d1 azione CO:iciente da parte di Gandhi• _..\l che Rol• land replicò che In non– f<'Sistl?nza era una forza PN un polo Immenso come quello drll'Jndia, ma che non poteva rlsoh·cre i pro– blemi elci popoli europei :;empre sotto la minaccia di scompnrire Tagor-e e la bellezza modo di sentire di una e genera1ione perduta•· un modo d1 sentire che ,n-cva trovato un'analol{a esprcs.– sionc e divulgazione in Occi~ente •. dopo le due guerre mondiali. attraverso gli scritti d1 uomi111 come ile mingmay e Rcmnrquc. ~lailcr e Jones: .dei giovani cre– sciuti ail'ombra della guerra che punfica\·ano i loro cuori dall'indignazione e dalla disperazione generale in loro dalla terribile esperienza. In morte di Lucian Blaga Tagore cantò pc, Rot– lnnd i suoi poemi, di cui nveva composto personal– mente le musiche. La mu– sl("o Furopca lo commo\'e– l"A poco.Co,ùcssò che. noi suo paese. se nve\•a molti discepoli come artista. ben pochi (o forse ne:;suno) condividevano il suo idea– le di riconciliazione tra l'Oriente e l'Occidente. Bi– sogna ricordarsi che il 1021 ern. per l'India. un tempo di lotte ,per l'indi– penden1a e di esasperato nazionalismo. Tagorc. pro· !eta della fraternità uni– \'Crsale. vi si trova\·a in ,2rnnde solitudine morale. Durante quella prima visi– ta e te altre che seguirono. Rollane! comprese che mal– grado il mutuo rispetto, un profondo nntagonismo. nel– lo stesso tempo di dottrina e di natura. divideva Ta– gore e Gandhi. Hans Pfciffer, nato nel 1925. combattente della se• conda guerra mondiale. autore rli drnmmi di succe:-so e scolaro di Ernsl Bloch, il profossore di filosofia del• l'Università di Lipsia dimesso dall'insegnamento per le sue posizioni poco ortodosse, scrisse il racconto • La caverna di Bab1c Doly •. Questa storia traeva spunto da un servizio giornalistico, in seguito sconfessato come inventato dì snna pianta. sec-ondo il quale alcuni soldati tedeschi sepolti vi\'i in Polonia durante l'ultima j?Uerrn erano risaliti all1,1 sup_e:tkie ~ella. t~rra dopo essere rìmastj per ben sei anni 1mpng1onat1 111una ca~ verna sotterranea. li racconto d1 P(eiffcr desc_n\·e 11 lento scivolare verso la follia e la morte d1 sette uomini rinchiusi ln un deposito minato della Wehrmacht. Due impressionnnti racconti apparvero sul M_1rtol– deurschcr Verlag di Hnlle. L'autore d'uno di essi era lo stesso direllorc del giornale, .Martin Gregor-Delhn, nato nel 1926. , L'uomo con il cronometro> dcscrwc gh ultimi istanti prima dello scatenarsi di una gl1erra atomica. L'anatomia del mondo !n procinto di dls~ol· vE-rsi è concentrata per l'ultima volta. nei fl~lll~ant1_ e frammentari pensieri dell'uomo che tiene li(là 1_1 _dito posato sul fatale pulsante. E' u~ ani:;osc1oso prec1~1tare di parole. nell'orrore dell'imm1m.•nte calastrofc._ mter• rotto soltanto dal suono monotono del conteggio alla rovescia L'autore del secondo racconto era Egon Gi.inther. n_ato nel 1927 e figlio di un operaio r:!ell'Erzegeb1rge in Sas• sonia. In e Raso al suolo•· egli descriveva il modo 1_11 cui un fanatico nazista induce una folla al h~_c1aggio di un a\•iatorc americano. Il racconto ~ un impres– sionante analisi del procc_sso d1 trasformoz1one dcl- l'uo:a0r1 1 ~1~;~:~::nJt 1 ~:;1 1 ~;0. nato nel 1915 da rami• gha operaia e con coscienza_ di dao:.se >. dechcò due rac– conti all'analisi delle proprie esperienze sul fronte del Mare Artico. , Fmo all'ult1mo uomo> e e Morte _sulla frontiera• descrivono scontri cruenti e massacri fr~ la ne\"e. e disperati tentativi d1 sfuggire ~gli orrori della guerra nfug1andos1 oltre 11 confine. m Svezia. In un terzo racconto. e L'ora ù1 .D1etn_ch Conrad1 >. 1Iundstock descrive l'mtimo conrl1tto d1 un ufficiale delle SS che, innamoratosi di un3 ebrea p olacca. giunge attraverso questo .sentimento a rcr.de: rs1 como . della intrinseca crimmallla dell'ldeolog1a naz ista e ne nmanc pro{;';:a~~~n:~~~~~~!tofnembri di questo _gruppo di scrittori di raccont. d, guerra che sia rlus1cto a _dar vila ad un vero e proprio romanzo e Harry T.h0rk, nato nel 1927. e L'ora degli occhi morll • è 11 li– bro più Impressionante della . giovane le,tteratura ml– lltctri~\8 della Germania Onentale, un opera lanlo A rumnciazione R ALLEGRA.TI. fiore di melo: Gua rdati in torno. Non vcdt que.sta polvere d'oro questa nuvola d'oro? prizz.ano I fili, òunque. prlzzano da un pennecchio di realtà e di sog,no. Non c'è creatura che chieda. Il polline cade .nel calice: e tutti. tuLtl lo aoco}gono. i fiori. come un carbone ardente, C"hebrucia; e lo soffrono tutt!, Indicibilmente, invinc;bilmcnte. con dolce rofterenza. Rallegrali, o fiore. che sei come una coppa. e comprendi! Non sai, non sappiamo nessuno <"hisemina il fuoco. Non conta. rallegrati! Pure. vedi? un angelo sono: e tu sei un fiore: e se mi domandi. non pos:;o stringermi ne.?Jaspalle: cd dlora li dlooeh'è il vento. il vento, non altro; invi.~ibilc. principe senza corpo. !)rincipc senza mani di questi giorni. di tutto. Rallegrali fiore di melo. e non temere Il tuo frutto! Trad.: Dario Canago Prospettiva N OTTE. Sotto le sfe:e. sotto le gra.nd1, le monadi dormono. Lagrime senza suono nello spazio. Le monadi dormono. Il loro movimento - la lode del sonno. Trad.: Mircea Pope,cu Pan S OPRA la rupe. coperto d! toglie secche. giace Pan. è veechio e cieco, le sue palp~bre sono òl "elce. lnvono egli lenta di sollevarle. i suoi occhi sono chiusi come chiocciole nel tempo dell'mvemo. GU cadono sulle labbra calde gocce di rugiada.: una Luclan Blaga in una carlcatu ra di Marce! Jancu due tre. La natura disseta Il suo Dio. Ah, Pan! Io Io vedo: egli tende 1 a mano. a!!erra un ramo e sfiora con careZZ.J.leggera le gemme. Tra i cespugli ceco che viene un ag:,ello. Il Dio c!cco l'ode e sorride, perchè Pan non conosce gioia più. grande del prendere tra le palme dolcemente la plC'C Ola lesta degli agnelli cercando sot.to l riccio~! di lana mol"bidl e corti le loro minuscole corna. Silenzio. Intorno, dal !ondo della loro sonnolenza, le casvemc sbadigliano. Anche Pan sbadiglia, poi si distende e dice: Grandi e calde sono le gocce della rugiada. gonfie e pesanti sono le gemme. Che sia la prlmave1.-n? Trad.: Dt' Màclteli-Vrànceanu * I N UN A SOLITUDINE ltlcg11osa sr è. spento a Buca- rc.st forse il più grande poeta. romcno_ co11tcmpora– neo, L·cr1amc11tc rl p111 fcdcfc alle rag10,11 pcrct1111. dcf- ~:~r:,c~r:a,~1ui \'l~lle::uc~ft'::,~tcp1?ci~~':it1~i';~la~~;:: :~J r~~'i umano. Era nato a. Umcram, in Tronsilvama, nel 1895. ~~•ei,l:'~~c~~!':Jj ~:J:~~s~~;~,,~iar~~"~',~er~~,i~a 1·~,~!~~,!~= ~:~:~!fil 'j~;;:::::;r:~1t:,,s~ t'r:~~~t~lad'~!~,~~~c"cJe~;~,/~~~ tori cd animatori tiella rivfata tratliz.1011alisfa G. ndirea. Pensatore origi11aliss1mo, U1cia11 Bfaga lascia 1m ;:,~~e;;:~bbi 1 ,~~~~is;~; j'. ,12fg!s!:"':9;,/,fli ~~C:,jòe i /~!~si,~:;~; e co11Jh111 1 ,ulp111 lmc1 tic/la . ~, w poc.ua e alc11111 dei tcmi fondamentali della vropr,a filosofia. La voce di l11cia11Bfoga tacque dOfJO il forzato ri– tiro della Romama dal lllO onuo11te curovco, lat1110 e cristiano. E l'ostinato, eloquente silcm.10 ass1111sead– dir,tlllra valore di protesta quando, v_erso il 1947-19"8, alla cultura romc11a e alla stessa poesia vemre imposta dall'autoritd pol1t1ca ti dogma di lato, che anche a Bucarest prese il_ nome cqwvoco di e realismo socialr– sta >. Fu dcmmz.1ato p11bbl1camc,11c, 11clla , Gaz,cta. 1,– rcrara > del 19 febbr'ltO 1959 dal scgrcta~10 dcll'Umo11e :,~1~ 1 it ;~~ 0 di :::~::,,a~;; ';;et~:~ 1 ,::,do 1 '1,~:°}m!c:~,~~· br:,~= colava ancora III cerca di Dio, e 11clla sua opera 111a11- cavano • tracce cli rivolta socialc > e i11tcrc.sse per Id masse popolari. • Preso dircttamente di 1111ra, con scnso d1 aperta mi– uaccia, Blaea dovelle , impcgnarsi > in qualche modo per 11011 ,,utlcrc a11c:llc glt 111cancl11tli traduttore, chc, graiie all'amicizia di scrittori 111c110 di lui ancor-ali a salde convin:ioni morali, gli erano stati affidati, pcr– mctttndoeli di sopravv1vcrc stentatamente 11cll'ut11mo dcctmuo. Ma ccrtamente la f1eura e, ancor più, l'opera filo– sofica, drammatica. linea dr Ll.1c1a11 Dlaga mcnta110 p1u 1~n~;', 0 :i:~~f1~ccri~~!~ae~;;;;,vo;::~ifa c:ub~~or;;/· lset~,::;: ~~e ''Jf"!~,:e!~o:!":r2i ~i/i:~c:,7e 1 ~~,1~ 4 z~~'/es:~~~:~!e s:~ 1~: tore scomparso. Un injllese. Andrews, Rmico nello stesso tempo di Tn,l!:ore e di Gandhi, li descrisse a Rolland. Tago– re, di fomiglio principesca e ricchissima. era un in– namorato della bellezza: Gandhi, di origine popola– re. d'una razza priva di fnnlnsia, possedc\•a un grande senso pratico. Al– l'Univcr:::ità di Snntikine– tnn (fondata da Tagore). Andrews nveva sentito una discussione tra i due ,(!:ran– eli uomini dell'lndin. Gan– dhi difendevo gli idoli perché. diceva, In massa non si nttaccn a Idee astratte. L'Europa metteva delle aquile sulle sue ban– diere? Bene. Gandhi vi nvr•ebbc messo un arcolaio. Gandhi accettava e persi• no lodava il nazionalismo e Bisognn passare dal nazionalismo per arrivare all'internazionalismo•. Rol– land paragonò Tagore a Platone, Gandhi a S. Pao· lo, e Sl •· disse Andrews, e sl. G::indhi è identico a San Paolo•· Raccontò ,µure che Gan– dhi era andato un iiorno o visitare l'Università fon– data eia Tagore. I professo– ri desidernvnno farlo assi• sle~e a delle lezioni, ma e,:h_ si preoccupò solo del– l'li;::1cne . • I cuochi sono (ConthrnLJ paa:, 4)

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