La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 28 - 9 luglio 1961

Domenica 9 luglio 1961 t~ FTERA LETTERARIA LETTERA DALL' 1 GHJLTERRA * Ricordie bibliografie sonospecialità inglese * tli GIACOUO S I E' GlA' DETTO altre ,·olte t:hc ali inglesi ec– cellono ncll'arle di scri– Ycrc di ~e SICl)Si e di altli sia nei libi i di ricortli. in c,·oca1ioni di periodi oramai pas-.atì, nel rìtr.i.llo in piedi cos111uito da una ,·era auto- ~fS,!"3:~:is~~,a~~~a iJod~lcco~: nelle larghe tenute di campa– gna e numcro3e quanto ai fi– gli. Chi ha dimcslichczza col– la narrath-a inglesi di ieri cd a, 1 an1'ieii !->ie fatta un'idea di queslo mondo oggi pr.tti– cnmcntc scomparso. Violet Powcll ha tentato di fissarne un'immaaine proprio perché non eSÌ!:ilCpiù ed essendo la moalic di Anthonv Powel\, uno dei mag~iori scrittori bri~ 1 tannici del nostro 1ernpo, lo ha fatto anche colla malizia cd il scnsc o{ 111w1or che han– no reso ramoso l'nutore di Prom ,, \'iew a Dcath ed il ciclo non :incora compiuto di The Mus1c o{ Time. FRANCO ~IELLO - •Vaso• - Galleria Antares • Roma LETTERA DA .N\.IL * NO Chicago di Sandburg Mentre sto tranquilla- mente (forse lroppo tran– quillamente) pcnsan_do di unbastire un'an10Jog1a con rclati,o • saaaio • sulla • poc,ia dello smog• nel dopoguerra; mentre medilo ,apra le promes!:ic, quante volte non mnnlenute , di una pocc;ia che definb.ca, in e \"e– rita e bcll cu.a ~ o p erlomeno con for?a, il mondo in cui io stc,,o vh-o; mentre leggo e prendo noia, s.oprn a\ ari 1.tccuini, di nomi. idee, spun– ti e titoli, a caccia di un·a1- ti\ ilà poetica che non ~ia crepuscolare, né pietistica, né retorica, né propagandi– stica, né cer\'ellotica, né a,anauardistica in ritardo di mc1.10 secolo (ma, forse, pretendo troppo), mcn1rc laccio tu110 ciò, e pacata– mente di~pct-o, mi arri\ a sul trl\·olo una tnccoltina di • pocms • dì Cari Sandbura. Americano, dell'Illinois. Di Sandburg conoscc,·o soltan10 •Erba•• una tragica e mi– steriosa lirica dare l'erba parla e chiede, scmpliccmcn· * tli lll/lSElrO CREillASCIII te, di cs,erc la,;;ciata al suo l<noro, che è quello di co– prire i morti di cento bai• 1nglic (cominciando da Au– ..ierlil7 e Waterloo), affinché ~iano na-.co,tì, d1mcn1ica1i, perduti nella memoria dcali uomini; affinché quando i \'iagaialori chcderanno al capotreno Che luoao e quc– s10? Do\'c si,1mo, orJ? ", ,a– r'a ancora l'erba ad a,erc • diritto alla p,1rola: ~ lo <.,ono l'erba. J.,.,,datcmi al la,·o ro •· Un:1 bre\ i,31ma poc,ia– epigramma, un po' sulla corda di Lcc Ma\ter, trio;tc e ton.-a come sanno e... sere tri sti e ton i gli americani quando mancano tornlmcnte cli • luce mcdi1crranca • ma ne ... ono. perciò, alieni della relativa retorica. Certamente era poco. Po– chissimo. li ri\,oho del \'O• !umetto, che è curato e tra– dotto da Frnnco Oc Poli, mi dà noti1ic intcrcs,anti, ri– prese da • ì\lodcrn Americ.:111 Poetn.· •: • Cari (August) andbur, nacque da uno ..,\cdc,c incolto a Gale,burg, Illinois, il 6 gennaio f878. I a ,ua educa,ione fu del tullo acc1den1alc: a 13 anni ando a la,orare da un lauaio am– bulante e nei ..c:1 mc,i ,c– a_uenti fu. in rapida ,uc_ccs• s1one, aan.onc di barbiere, macchinhia di palcosccni– -.co. mano\·ale in una fabbri• ca di mattoni. apprcndì<1ta 1omi1ore da un \"a,aio, la , ap1a111 in alberghi di Dcn– ,cr e Omaha ,bracciante nei c:ampi di grano del Kamas. Queste \arie atlil"ita lo pre– pararono, come nessun m– :o.eanamcnto anebbc potuto r~-~e:i~a ci~d~5t~iar~.ta del· vc:5azionc sempre attenta ad c,•1tarc argomenti d'indole personale li parlano ::i con– fessarsi JlCr 1'icri110. Oin:mzi al fof:liO hbnco perdono le inibizioni pronte ogni istante a frenai\! le loro parole quan– do :,i ll'0\1ano di f rontc ad un amico m~ntrc noi italiani, inclini a raccontarci con do– "izia di particolari, abbiamo già detto tutlo, tante volte, g_uando ci troviamo al rn.,o– lmo mentre le inibizioni ci ,·cngon~ quando dobbiamo fhsare 1I ricordo sulla cnrta. Gli inglesi -.,rnno lacihnente tro\'are il tono giu-,to e, i– tando la compiacenza , ..:rso •e stessi e la tendenza a rin– carare la do..,c quando si tralla degli altri che si nota qualche ,oltJ nei fr.inccsi, cd ~nchc l'cccc..,sivo riserbo e la ipocrisia che, falle le dcbi1e eccezioni, :so,·cntc gua3t;mo i no-.tri scrilli aulobio~r::1fici. A cote:,.ta catcgoda di libri interessanti per la ric\"oca- 7ione di un ambiente appar– tiene quello di Ocrck P~,t– more Pril-ate Hfaton· (Jona– than Cape cd1t. London). Forse per gus1arlo in pieno occorre a\"crc cono,cmto an– che l)OCOla Londra del pe– riodo fra le due guerre che rie,•oca, l'ambiente lcllcrario– mondano nd quale ha sem– pre vissuto. Ocrck Patmorc è il nìpolc del pocla cat1olico Covcntrv Pntmore, uno dei maggiori avuti dall'Inghilter– ra verso la fine del secolo scorso. Fin da ragaz;.,o ebbe quindi accesso sia agli :11n– bicnti le11crari sin a quelli dell'alta sodc1à. Ricordo Ji a,·erlo incontrato a Londr~l una trentina di anni fa circa e di a\"ere cenato quah..hc \"Ol– ta con lui. Era un• aio, ;.mc mollo attraente, elc.:nntc. col– to,. di modi cortesi. Ci 3iamo poi persi di l"ista ma l'im– magine che ne serbo nella memoria dopo tanti :inni è grade,·olissima. Anthonv Powell stesso non appare ill Fin! out of Si.,:: ma ~i ha l'impressione che molti 11cr-.onagg1 dell'opera sua maggiore si:1110 !'iati ispirati dalle frequentazioni di quc– ...ia famiglia e dell'ambiente che con 1an1a dignità e gra- 7ia rapprc!ienta,a. Esso tut- to ~mmato non è molto lon– tano da quello di Private Hi– storv di Ocrek Patmorc che An1fiom· Po\\cll ha pure fre– qucnlato, mn è pur con lutti gli inco1n-enienti cd i dram– mi il la10 solido. sereno, ge– nuino, profondamente umano e perciò fecondo anche per l'arte mentre l'altro ne è so– ,cnte In controfigura brillan- U1 INVERNO A PRAGA CON DOMENICO JAVARO 'E * L,sciamo da parte In rou– tine prorcs-;ionale, troppo on ia. Lasciamo da parie se, , cramcnte, le ~pcncn,c della sua vita lo hanno portato ad co;scrc il poeta dell'America indus1rialc. u questo filo, mi ,errebbc troppo facile l'appunto a troppi poetanti che hanno a,uto fra le mani piu la car- 13 stampata che l'espcricnta umana. Vediamo piu110~10 Sandburg ,e se e ,·cr amcn1c il poc1a dello • smog,. V.SA . Il poema Chicago •. o me– glio sui1e in ,arie parti. poc· ,ic l1::ga1cda un filo,. o _co– me c;1preferisce, lo dichiara halio del piu largo e ,ento– so pionierismo alla Wh1t– mnn, dinamico, pieno di di– fetti. sregolalo, generoso. Chicago e al centro: • cnn– natricc di maiali per il mon– do, cos1ruttricc di macchine, :.crbatoio di grano. tu che aio– clu con le forrO\iC e traffi– chi i prodotti del Paco;c: tempestosa, rov.a schiamn,- 1.nntc, ciua dalle larghe :o.palle•: e il poeta è prop1;0 come la ci11à: 1empcs1oso, ro1.10, schiamazzante. scrit- 101"Cdalle larghe .spalle m.-rc r inchiu<,o, e ~en1re I~ bre1.la dcll"C'\t soH1a su dt 1101 e 1I mo, imento .senza JlO"'iidelle onde del 1.-go.sul• I;, n\a irrompe c·on .-.cmJ?re t rc,ca mono10nia, ch1cd1a– m01.. i in,,cm~: che co-.a e _11 ,ero? C:hl· CO a !!iapp1,1mo I~ e tcl •. Il Kr.tndc la~o d1 Ch1c.11m.pur , i sto ~on .tmo– rc,olc-u.a. non e qu1 un_ c_le· mcn10 ~mati,o. m.:1s1 111- kg:ra nella \il.i e nel~ poc– ''" di Siindhurg. \;on ce me• di;:11ione lc11craria fra . I~ citt,l. l,t lolla, gli -.cannato1. I j!r3tt.tcicli - e il poeta. E ,n qu1•,1;1 salut.1rc mancanta di inlcrcaf)('dinc fra \e e IC? ;.1mhicn1c. S.tndburg _non puo ne Q<,;mn;irc né vilipendere: ma 'tOlt.111to ,·i,cre e ac• celiare il grande m_O\.imcn- 10 del1'111dm1ri,1\in:a11onedel -.uo p;1c,c, un proccc;,o che ha quako,.1 delle_ forte na– turali. d1c lo 3pmu;e. come (Zii ahri, in una corrente acncralc osc_ura, tcrnbtle ep· pure crl1u,1a,man1e. \'erra la auerrJ contro la Germa· ma hitleriana, e Sandburg, ormai \ccchio. prcndcra una prcci...a po\ilione, anche m quc\to ca,o 1n _perfetta ad_e– ren1.ct .tll., n.utone-fam1gha, t,1 cui ,olont.1 e espressa 1anto d:alle .piccole _ la,·and.a1e quanto da, ma,;;c;1m1 d1n- iCS!~Jb~i:!~1· in America. ~ Se insisto su que!:ilO, c;ulle pn."Ziose qualità d:, lui dimo– s1ra1e nei rappotti pcr-.onali, è soltanto perché sono pro– prio le stcs,c qunlit,l, In 3IC~– ~a genlilcua d'animo, il de– siderio di rendersi utile o gradevole agli amici che gh nuociono come autore di un volume di ricordi. Non I::: M– fatto vero che per tenere un diario intcress:111t..: o per !Scrivere un buon libro di memorie sin necessario rico1- 1"Crc alle malignìla c-d alla maldicenza. Ma è \"Cro in– ,cce che occorre essere un po' catth·c\li. Il dcsider:o di C3Scrc gentile con tulli cd una tcndc nztt nito ,nubismo pericolo.sa in quanto induce Ocrek Pa tmorc a lasciar,1 abbagliare dal falso Jucdchio di un ambiente mondano. che ha tuuora le sue roccaro1 ti ~ Parigi c sulla Co,ta Auur– ra, sono i due punti dcboh di Pri1·a1e /-listor). Fatalità del nuovo mondo molto ..,,im,110. '\cl 1914 la poc,ia ""Ch1c.1~0·:.pubblicata ..,ulJ;, fnmo-..1 nn..,ta ·poc- 11'\•·. Hn ... e i duecento dolla– ri del premio Le,;n,on. in– cncando a tuua l'America che un nuo\'O poc1n era na– to • • Chic;.1go rnlpt il pub– blico, e i critici. per la. sua cora1H;io!ia e \'Oluta "anttpoc– licita". per la ,un forza e ragione _non ultima - pcrche !:ii in,cn, ,1, r..:on un linguag– gio nuo\·o, nella cntusia– ,mantc re,1\1.t che tu1•: sta– ,ano ,1\endo cosi ~n,c Oc Poli nella prdanone al– l'edihone del • Gallo "· Per uno scrittore br11anni– co di rilic\'O g1un10 ad un certo traguardo di et3 e di fama è cosa nuturale evocare i ricordi della ,•ita vissuta. Alcuni spccialincntc inclini a sorh·cre in primn persona co– minciano gi:t ad un'et~ an– cora giovanile. On circa ,en1ì anni gli inglesi sono poi por– tati pili del salilo ancora a ritornare nella memoria al passato, a farlo rivhcre ne– gli scritti qlm3i come una l·~~i~~~~z;,~n~cr 1 "'e7f~~;c sfi:; del dopoauerrn. L'Inghilterra ha subito a modo suo, ci,oè senza ur1i ,iolcnti, lolle ac- ~~~it~nea s~i~-~,~~i~~~ j~ 1 s~~= .stume. Fr., In mcntnlilà e ~li usi del 1910 o 1 930 e quelli di oggi , i è un prccipi1.io. La lcttcra1ur::1 n e dJ te:.ti– monianw. l\ta non 1., lette– ratura soltanto, Basti citare due fatti che appai tentano alla cronacn let tcmrin ma in un certo scn!:io ne esulano: il processo finito colla rinbi– lirn1..ionc di l..tulv Chatrc,– lcy's lo,·cr di O. i I. Lawrcn- ;J1/~ui~bfi~~,;~~~~ ì~ccr~~;tl1~ terra di l.o/lta di V!ad11nir aboko,·. Ambo a... solu1:1mc11- tc imJ)(.),s1bili prima della guerra perché rwrcbbcro fat- 10 inorridire In mag~ior.inL.a della popolrvionc e ... ca1cnn10 una rn.11Cg5Ziatadi Pl'OICSIC tale da poter ro,csdare il minis1cro. Se le autobiografie cd i li– bri di ricordi dcali scrillori ~~gf:1<;;~0i~~cr''C:~~~~o idic~!1 1 ~ Il libro non m;.mca pc1 O di qualit.\; an,ilutto è di utl.l leuura gradc\'olc scn,a nku– na prelcsa di 11nit.irc uno o l'altro scrittore di 11rJndc no– torietà mostrandoM piu forte cli lui poi on re dei rapidi incontri. degli abbo1.1i di I i– lrntti di molte pcrsonnlit3 lct1eraric, artistiche o mon ciane del periodo fra le due guerre, in ln(Zhiltcnn come in America cd in Frnncin: Al dous Huxlev, Ro,;amond Lch mann. Sori1crsc1 Maugh'lm, Thomas Wolfe cd acca1Ho a loro Nancv Cunanl <.·d I l.1 1cl La,cn·. due fra le pn1 inquietanti riaurc fcmnumli della Londra di allora. ror-.c dnl punto di , is1.1 dclranc 11 guaio r:nag~iorc di Dcrci... Patmore e dt essere ~1310 11-oppo ricco di doni dhcr...i, quindi 1roppo ,c1-...a1ile scn- 7a per qucslo mai pc1-:,e,c1a– re in un dctcrmi1rnto\s~tto1c cd cece] lei c. te ma 31 tificialc, multicolore come ln schiuma d1 una bolla di sapone. In un ambiente mollo di• ,crso il racconto fatto anche ..,u un tono ben di1Tcren1;:di Cccii Oav Lcwis in Tlte 811- ried Da_~ ((hn110 e Windus cdit. London ). Qui non è piu un 011h1der ad 3,·cr.: 13 paro- 111 bcn!:ii un Jc11crato, un pCk.-... 1,1 cd un autore di roman1i s;\alli fra i più rapprcseniati_ \ 1 dcll!l .-.ua J.lCncrnz,or,c, 11 quale nel ci\·ile è orofe~sorc di lc11cr-..! in~lc'.'>ial\'uni,crsita di O.,ford. Il libro coni3po11- dc in pieno a coteste qu:.ilifi– chc c"'endo .-.1.•rio,pac~to e hen mcd11.110 in ogni parti– colare. E,,o narra la , ita del· !'muore dall'infamia al 19~0 f!Unndo - come si dicc\"a al- I im110 - rlnghiltcrra impe– gnala lotalmcntc nella gm:r- ra hn lc111,1mcntc iniziato la ...11:1 pncifìcn ri\'Olu1ionc in- 1c1na. * l L ROMANZO dl Doml'nlco Ja\'aronc Un hwrrno n Praaa (Vallccchl. 1061) del quale .. La Fiera Lc-ttcrnria n anticipò rcccnt<'mcntc il ca– pitolo 111trodutth 1 0. l! la fe– lice conclw1onc d"un sogj;lior– no in Cecoslovacchm (nel 1959) cht' l'autore raccontn nella forma naturale della primn persona La ram <'SP<'· ricnza - che fa di."'! roman– zo il primo. di nutore italia– no. ambientato in un pat'se comunista - potcvn autoriz• zart' Javaront' a rt'nder con– to d1 una sua ,1:111lonc nll'in– r<'rno. o In pnrndli;o, O!l!lia a propinnrr al kttorr lt,1!111110. ~ià tanto frn~tornato dni ru– mori della mitologia politica, una condonnR o un osanna, cosl ini:rnzlnndosl r Sl'rvrndo l'uno o 1·a1tro dt',1d\ schiera– menti ldcoloJ::lcl eh<' i;pnrti– scono 11 b<'nr r Il mnl<' drl mondo !\Cj;l11t'ndo nkunl lr01> po nC'lti (' dl.'flnltlvl confini ):COArafkl. ,li 1•1E'l'RO CHI l'l''l'I Scrittort' di sinistra, Java– rone pott',·a decider('. tra condanna c O!'iiil\na,p<'r que– sfultlma. potcvn lllum\narsl di retorico sole dclravveni– rc; in tal modo il suo libro s,u-ebbe di colpo e senza dan– no entrato a far p.'lrte. raro ma subito scontato, dcll'npo- 101-tetica politica. Fortunat,1- mentc per lui. J;:1varonl' non ha viaJU!.iato oltrecorlin;, pC'r trovare conferme a QUC'Iche di generico e pericolosamen• te stereo11po crediamo di sa– pere un po· tut11. ma ha la– !.Ciato che qul'l mondo. la su:\ cente. la sua nont~. ,:lt ;111- dassero incontro c, Jdl si aprissero. sl'nta fonaturl' Non è stato spettatore lntt'– rt'ssato, timoroso di contami– nare con imprcvistt' l'SPl'· ril'nte la purezza di una <'O· no-;cenza presunta, né è stato. il turista pronto a innnmornr!:ii come pronto a conrront:lrt': ma con candida umili:\ si subito fuso, uomo tra uomi– ni. cosl cii<' nt'l romnm:o t•l{ll tli-:urn persona.11:giotra pl'r~o– na,:,:i. ha partecipato e vls– !luto i rischi e le avvrnturC' di un,1 realtà ìn form.1done. li mita11dosl a .llarantlrci cht' si PiHori d'oggi Italia-Francia On mct,\ lualio a metà ollobrc a, rà luogo a rorino nel le -.aie della Galleria Ci, 1,n d'Ar1c Moderna, la <.ct11macd1- zionc <!ell.1 mostra Pi1ton d'Oggi - Francia-Italia•· tralta veramente d1 una so– cietil nuova. e questo non tan– to in OS!lcquìo alle sue con– vlntioni politiche quanto ri– ~pt'llando quelle che ~li sono p;in,e lnconfutablll C\ddcmte. \"t'dremo In se)tulto con quali e~lti D1 quella soclt>h\ nuo,·a Ja– ,•;1ronc-non ha raccontalo. pe– rò, che qualche episodio, e per bocca d'altri, indiretta– mcntc>: l'h11 pml!osto fatta cam1>c,::~iarc> sul fondo. come prt'Sl'nllmento. coml' nebbia mbll'rlosa oltrt' i nc>ll1primi plani dt>lla sua narrazionl'. quasi comt' filt111i1à.con un chl' di pnuroso A suoi pcr– son;1,1t,:i. a !.UOambiente, e~li ha scelto una :-c>rtedi visi e di sltuRzloni eccc>ntrichc ri– spM\o n qurl mondo. visi e si– tunzionl elw ricordano con pc1sun-.i\'n ln:o.hten,a figure e ambit'ntl (i('\ln muglca nnrra– tlvn slava r russa dell"Otto– crnto. Quanto quel nuovo mondo l! (' vuol essere rcah– Mn.dc,fln11orlo,li\"l"llantc. tan– to I pc-rsonagi:i:I r le situazio– ni di Ja\"aront' sono avvolti da un alon(' lndt'flmto. !-0110 mqulMantl. sono ..eccentrici M. Soprattutto cl colpirà In fl– .llUradi Sve!k. il prota(Zonista. un l"Sserr cmgmatico. eccitato t' in!lll"m<'parnliuato da una sua caparbia ~ paS!Sione iso– latn .. eh<' può farct>lo sem– brare un profeta. !.Oloe mal• visto come tutti i profeti. ma cht' lnftnl' ci apparirà l'eroe di unii l'StrC'ma. ch1mt>riea e or~OStllOSRrorma di Indivi– dualismo. condannata a ftnire nel nulla In un mondo (quel- 111.. socll"tà nuova,.) che ha bi1:ultà di dar<' il cuor<' al paHato e la m<'nll" al futuro. di tornare a vlvl"rt' n('\ .. pas• sato ». finito il vlagj,1.\0.dopo averne constat11tn <' conscnli– ta la llquldazlon(' StOl'ICR In Sveik. nt'I suoi astratti ideali che Impediscono Il !IUO inserimento nl"lln soclt'là. c"è una libertà di credl"!'l" l" di soffrire cht> la soctetà nuova impedirà. c'è un vitalismo e c·e una solitudine che Il nuo– \'O mondo non perdonrrà. t' 11:iàora. in lui. non p{'rdona. Ja\·aronC' accetta la condizio– n e e la fatalità Il viauio r Il ' -O.il. .il.iorno t.:11 hnnno tolto oJ?ni i llusio nl" contrnrla l11ù pt'rò cht> un·acccttazlont' obbJl,::alil dall"e~serc <'.S:11 uno scritto– re di sinistra. S('mbrn che n questa concluslon(' lo porti la r;isseinatn. sofft'rta eonstlltn• zionc di u11dl'sllno Cht' non si J)UÒ VlllC('r('. Più dunqut' che au~ph•nre il , nuovo mon do ... Ja\larOlll" pnrr 11',:url t•O– mc uno eh(' si prl"pnrn n su– birlo. chr Intanto lo sub\scr sp1rltunlmentC', comr parnli:d dcll.l volontà Un i11ut'rno a Praua. ronmn– zo re-111istfco r alluclnato. per– vaso da una alrg§,!lantc~ fil tranlc> malir1l"Onla. (' un libro che scnu documrntarel sulla reallà d·o1trecort1na. nm:I vo– lutamt'nte occultnndoln die– tro una ,•lct!"nda Irreale. die– tro penona~11i misteriosi. fa respirare al lc1torc rarln pl'– santc. ra.tmosrera d·lncubo di quel futuro eh<' si prc-para t'd a.ttuR Ad orlentc dt'lla nostrJi civillh cui Ja,aronc cede in nome dt'll:t fatalità. cui altri possono non CC'dcre in nomi." contrarlo: In nome di un de– slino meno cupo. più umano. La lezione di Wh11man, che anche da noi e a c;uo tempo passata, ma come un colpo di \Cnto subito mca• naln10 nei piu squi!-.1li filtri lcucrari, in Sandburg non ha p1-c,o fahe picahc. Per cui egli rimane .,, di ar,ma gros,a, ma in , ir1u dt au– tcn11cita, e J)Cr quante cri– tiche si possano muo,crc al• In mancnn1.. a di f1nc1.1a , cr baie, ai suoi tagli da bo!:ica– iolo nel ,erso-prnsa, ai !:iuoi riferimenti matcriali1.1.a11 li• no alla brutalità, e alla ,un pc!:iantc adesione al soagelto, Sandburg rimane, dicc\'O, Poeta. La sun enfasi non è ideologica, è l'cnta-.i del• l'America che scopre se s1cs• ,a. E Snndburg. I ianco con• tro fianco come un balL"not· 1cro alla sua mamma ba– lena, ha reg131ra10 nelle ,uc 676 • hllc pagine dei "Com– plc1c Pocms" • il ,asto e n1moroso respiro della Cl\ il– là in cui è nato. • P1ccolo amico •. dice Sandburg, .. hai ronzato in- 1or:no ai libri, hai lcggiuc· eh iato t giornali, be, uto bir– ra con gli nv,ocnti, ira ali educati frcqucntn1ori dei dub~ hai allungato l'orccclno ai discorsi dì lingue istruite. Tendi l'orecchio a mc, per una ,olla ,l'icni con mc a pnsscgginre lungo le dis1c:,c di !:iabbia di questo grande 01.l. ccr1amen1c. i tempi ,ono c.:amhiati. \lolle intcm• pcran1e populis1ichc di Cari Snndbura: e, .un,ano con uno ,iridio ,a;radi10. \ta il ,uo ,ulc. che e mancanza di ,11le. non c1 appare ~ro!i!iO– lano: Ho "Cnllo con meto– di d1,cr,1 ,crh.-.c, e tn unn ~I andc , ,1ric1.i d1 ma– niere: 1;1ramentc ho a, uto paur;1 rli aff ron1are , iag2i per terre e per mari do, e po1cs\l incontrare fresche scene e nuo, i c.:anti. Per tut– ta la mia , 1u ho cercato di impurnrc ti lcgacre, ,edere. ,1,colt,1rc, e ., !:ir..:ri\ ere ~. Che 1 tempi '<i;mo r..:ambiali o no, che la rcalta delle ione m– du3tri;11iu;11c nbb1,l a~sunto ;"petti sottili, sfugacnti, • psi,oloa1ci • oppure no. che l'I talla non ._.a (Zh 1at1 Lni- 11; a•accortlo. \I.i il critcno dclrimpar.irc a lcagcrc. ,e– dere e a'-Colt,1rc, prima eh<! .1 ..,cri\erc, non dirci che ab– bia perso di .a11uali1a. Tan10 p1u che anco1a dal •rozzo• S,tndburg ci \ iene un \'lns• -.,mo scn....o d1 rclia1os1ta. di , 1bra11one che dai ~rattacieli e dnllc 3tradc della cilta. e perfino da quel m1scualio di , iolen,a e di umilLa che , ie– ne d.u luoalu d1 traffici, può ..:dire un grande senso di 1i..,petlo per i • sorrisi e le lacrime • d1c escono • dal– l'anima del gr,\ltaciclo •· di loro s1c-.-.i e dcll'opcrn creata od ancora in progrc ... - so cd nitri - ad c..,cmpio Jocclvn Brool,,.c- pc:r lo stile e la prcscnt.tt.ionc lii uomini cd e\cnti che li pongono n:..– sai in nito in un'obicllha , ... Juta,ione letteraria, quelli di scrittori occasionali o mino1i intcrcs,nno soprattutto per il modo in cuj s,mno rie, ocnrc figure e eitcostnn,e del pa,– ::-ato. 1 leggono un. po' come si o:,:,cn ano ,·ccchu.::,tampc do,c le fogge cd i modi di \•ita del pnssato !:iono slalc accuratamente disegn ale. T ut– to djpcnde dalla grat.in e 1'in1elhgcnza dcll'au1 ore. P er• ciò ,anno scar1a11 hbri come quello aonamCnte polemico di JC'ssica .Mìtford. Piu modesto quanto all'a,– sunto in1cndcndo CS!:ic1·c sol– rnn10 un'au1obiogralm e 1,1 storia cli una famiglin scnn la continua prcscnrn di cc– Jcbcrrimc personalità artisti– che o moncl::me è F11•c0111o{ Six di Viole! Powcl ( I lcinc– mnnn eclit. London). la w:ran– dc scmpliciw. la grazia e lo umorismo1ipica111cn1c britan• nico di Lad\• Violet P.:mcll conferiscono al suo hbro un pregio pnrlicolare ncll'c\"oca- 11onc dcll'ambicnlc lamiliarc Figlia del quinto conte di l.n personalità di Cccii Da, I e,, i, è nppar!:in c;pc:.so ric– ca eh contr.iddi7ioni. On un Inta il )?OClaappartenente al gmppo innornlorc di W\"stan Audcn e Stcphen Spend..-r ,o– lcnticn ini'>PCIIO:o.O\'Cr~o I ,alori tradi,ionali. Dnll'altto ,0110 lo p,t!udonuno ~icho· J,1, Blakc d1 gi<1ll1 s.::dtti con 1,1111;1 inlcllia:cn,n e 1;1le cma dri dare loro, ,ia pure in mai - i!'lllC, un poslo nella lc1tcra- 1ura. Da un la10 rintl.'llct– tualc I ibelle ..,,mpa1ina11tc colrcstrc111a-sini,1ra, come molli nitri m lnaluhcrra ne– gli anni trenta - dall'altro lo c-.imio 111·olc!:i,orc di 1.:-tterc ;u\ O,ford nel dopoguerra. In 1'11c 811,.ictl Da\' rautol'c h,1 cercato di Irarrc una ,in– tc~i di c:OdL°'.'lli cd nitri cle– menti pC'r presentar..: di -.e '>lc:.,o un ritratto somiglian– te. Del ,uo ~io,·nnilc comuni– ..,mo dice che a, cva un fondo cd un n,pcllo religioso; \.I in– lcrpret.tto come tale. Verso nkuni compagni, Stcphcn L'occa,ionc delle cclcbra1ioni del Ccntcnar10 dell'Unità d'Italia h.l sug~crito al Comirnto orgnniuatorc che è pre– sieduto da donnn ì\l,1rcll,1 Agnelli, l'opportunit.t di da1e a questa cdi1ionc il carattere di riepilogo dei fotti pittorlc1 salienti che nei ,uoi dicci anni di allhità. sono ,tali ri\e– lati o so1101ine,11idalla 1ip1ea manifcs1a1ionc lOrinc-.c. L,1 1uostrn ,wr.l pertanto carattere antologico e prcscnlcrà le opere di circa quaranta nrti,ti francesi e di altrettanti ita– liani scelti tra quelli che hanno figurato nelle mostre prece– denti. la sua rnglont' d'C!isl"re. la sua r-------------------------------1 ~~~gf~rd q~~ìl~ a1;~1~:~:~1 cd:I~ l'aristocr.uia in~lc~c residenti pender in 1>nmcolnrc, e leg- 1-tcrmcnt..: polemico; di Rcx ~~a~~~r ~1~l~~i~~~l~li~i~~rt~r~ 111..,il'mcun libro che nella 1kca aallcria di scriui au- 1obiogralu..i mglc,1 conlcmpo- 1,mci h., un suo posto, e non degli ullirni. Le du~ rclro!:ipctti\'c •mrnnno dedicate, l'una a Massimo Cnmpi(Zlì. l'altr.1, e .,,li-:\ per In prima \'Olta in Italia e lor..,e da moltissimi anni in Europa, a Balthus. Sedici opere di ccccLìonalc ,·Rloreco:-.tituiranno un pre– zioso omaa1,?io ai 11randi mac3tri cd una occasione di incon– tro con i ma(Zgion c;1pola\Ori della pit1ura moderna, come: • Lcs c;n alicr-. -.ur la pi aie di Gauguin. • La pendule noi– re • e • L'llomme o;uchapcau mclon i. di Ccnnnc; • le Cro– to,· • di Scur,1t, • Ponrau dc Cipa Godebsld • di Toulousc Lnulrcc; • Le, Al\-.camp, • di Van Gogh. e La mére cl l'cnfnnt • di Picn,..,o; e La dcs,;;ertc • di ,\1atissc, e altre d1 P1ssaro, Rcnoir, Ocgas e l:trillo. « YENTO rn GABBL\ », RACCOLTA DI PROSE DI Y.\RlA 1 PlRAZIONE * ll!larotta fa1Joloso e beffa,•do * e OME in tulle le nitre opc1e di i\larottn, anche in questa uluma Il Vento ili Gabbia (Cancsi edi– tore), non mancano le oc– casioni in cui l'autore, illu– minando il ..,uo stile d'una forza f.m1as1ica non comune riesce a narrare con un ritmo memorùbile, a descri– ,crc con immau;ini fresche traendo la su.t morale da una certa nnc33ione sulla esi– :,tenz.a. di iUAUl~O PIAZZOLI.JA . rictù tutta npparcnte della esistenza nella beffa di tono aristofanesco si accompa– gna alla poesia. E mentre il dolore, , eia sottilissimo, at1ra,·cn:a ogni \'icenda nar– rata con eleganza, il .sorriso e la risata, sembrano in\"cce la proiezione amara della morie, che si presenta a noi a guisa di e Vento in Gab– bia•• per farsi soltanto se– gno consolatore. Il libro rncco~lic trentasei r:~~1s:/ \~~~ì br~~!i~I. dcli' abisso sca\'ato fra ~li ordini di\"ini e le conclus1oni beffarde a cui gmnu;e l'csì- 3lcnza. E anche in quc,to racconto, come ne • • Gli Alunni del Sole• e ne • Gh Alunni ~cl Tempo• i per~o– naggi ir.,·cntano un dialoao che è quello degli a11on ap– parsi sopra una scena_ che è ,·era e assurda, umonslica e tica: umanamente \Ì– ' a in ,•ir1ù della parola. Nel racconto • I Giustizie– ri •• l'autore ci fa un'alluci– nante rappor10 sul conares– so internazi onale < leali alti esCCUIOridi giustil.ia: i bo!:\ più famosi del g lobo. Il rapporto si svolge in unn spieta1a a1mosfcrn do,·e il giudizio sulla vita e sulla morte è coslruito sulla c,o– cazione fredda e spa\cn10,n che ogni boia fa del suo pas– salo di giustiziere. E' ui_1a tetra rassegna di Sl_lpplm narrata in modo lapidario, come sanno fare i arandi scrittori anglo-sassoni quan– do trattano l'orrido in una cornice di ,crosimile. ln questo racconto, ì\larotta e incisi\"O: con uno stile asciu1~ 10 riesce a distillare l'iro– nia dal terribile. il groue– sco dalla struttura e memo– ria dei pcrsonariai. la po- 1en1.a csprcssi\"a dalla pre– senza dei vari suppli1i C\'O– cati con astratto di,tacco dalla morte. E' un raccon10 che, per il suo fantastico ri– lic,·o e per la sua metafi– sica spicia~ezza, resta indi– menticabile. !oso e moralista. Un arguto accm allarsi di sentenze e motti che sono tanti giudizi scanzonati sull'assurdo e sulla \ ita. Oo,·e im·ece In ,cnn umoriSlica si delinea con im cn7ioni genuine e nel i-acconlo e Uniti in matrimo– nio•· Qui le situazioni, pur :,ollc,·atc sul piano del ca30 limi1c, formano un intreccio spiritoso che è sempre il -.cgno d'una fantasia fecon– da, sempre pronta a giusti– ficarsi. Nel e Viaggio Straor– dinario all'Isola dei Registi• con ali altri tre racconti scri1- 1i nello stesso sfondo fan- 1ns1ico, Maro11a ci dà il qua– dro di una umanità defini1i– vnmcn1c alienata. Qui la sa– tira alla cil"illà moderna si incarna in una serie di in– ,cn1ioni nnrrath•c, sempre nuo\'e e tutte sorprendenti. L'uomo ,cllcitnrio del nostro tempo ,·iene beffato e collo– ca10 in una realtà che lo imprigiona e lo annulla pro– prio ,ul punto in cui la sua più ;.tlta aspirnzione si ,·a– nifica nella farsa. Sono pa– aine che di\'crtono e fanno rinc11crc. Quasi tutti i temi tra11ati ne • li Vento in Gabbia• sono frammenti di un umco tema, legati, per ironia ed c~tro lirico, alla storia se– arc1a di chi seme l'ansia di approfondire la vi1a per ri– \'clnrne le fatali contraddi• zioni. tro,ano, deliniti in modo epi– grafico, sul punto di s,anirc. In molle d1 QUCSle pagine, formalmente perfette. Ma– rottn. ancora una ,·olla, si nbb:mdona a un genere di nari-azione che la,cia sup– porre s, iluppi in chime di satira potcmc, dove la esor– tazione a capo,·olgcre la se- praul «' Il suo fine. proprio nella dlstru1.\onc l" llvell:nio– nc dl'lll" personalità E slnmo urlvatl al nucleo ldl"olo~lco di Javaronc. a sco– prire li suo pensiero: egli ce lo comunica. a pa,z 181. 11en– za veli ... c·è una strada giu– sta e una strada sbagliata. ci dice. Chi. pt>r propria insuffi– clrnta si appella ad astratti 1dl"all, ha scelto quella sba– sillnta ... Svclk. 11 so§,!natore a!iitrntto. e qul"lli come lui. con i quali Ja,·arone trascor– re l'lnvt'rnO pra~hese. che co– nosce ed ama. sono destinati a caderr .. sotto la spinta de– i:i:li avvenimenti I quali. se non sempre procedono di pa– ri passo con le nostre idee, hanno una loro fatale ragion d"cssere ... Javaronc ha dunque vissu– to a PraAn uno deEtll ultimi sussulti del passato, ha ama– to gli ultimi disperati rappre– srntanll di una mentalità. dl un·animn, che non ha più StiU!ltlflcnzlonc stonca. Il suo cuorl" può essere con loro, la sua simpatia può \'Olgersi a loro, ma la sua mente non ha dubbi: essi sono destinati a scomparire. 11 futuro sarà un altro. La nuova società. an– che crudl"le e spietala. è ln– dubbiamcn1e 1wo1•a. J;l\'aro– ne t.' sicuro di questo. accet– ta In fatalità e la dislruzione; e -accetta per se stes.s'J l'am- occasion,11i o surrcali:.ti, in cui Marotta, fedele al suo btmto e ~111a sua idea del– l'arte come feudo miracoloso della imcntlrn libera, segue Yiccnde e personaggi con l'unico intento di scr\'ìrsi del dato reale per collocare il mondo in una dimcn3ionc poeticamente ironica, a ,al– te bcfT.lrda, quasi sempre 1occa1a d.t un umonsmo amaro. Nel lungo raccon10 • Filosofia nel Vico un1.1a– tclla •. lo scrittore crea l'ur– to tra due tipi di rinessionc: quella che 1ro,a le sue re– g_olc a,;;trallc nel!~ me~ita: z1one deall art11ch1 s.1p1cnt1 e quella che scaturisce, , i– ,·a e palpitanlc, da una uma– nità che. pure alienata nella morsa del suo umile desti– no, ric$Ce a dar rilie,·o al buon c;cn~o frus1ato dal do– lore e alla secolare miseria, da cui a11inQ:c una sua sa– p1en1.a immediata e piena di umon. Jn queste stupende pagine, Maro11a scopre che i conti non tomano tra la fiss1ta di profondi conccui e la vi1a dei diseredati. i quali yoaliono rendersi conlo Nelle e lnten.·iste allo Zoo• incontriamo il Marotta fa,o- In tal modo, assume ri– lic\'O satirico e poetico ogni immagine. Ogni frase sca,·n nella ,·crità; i personaggi si cercano nel tempo e si ri· ENRICO PRAMPOLlNI - • Sinfonia tragica• « 1944) Una definizione della poesi * ,ti .IDTU.l.\"O Gt'ERTU.H U N ERRORE (dedutthistico, ciac tipi– camente lilo!iofìco) è 1i.,con1rabile prc-sso I.i, 111:liaior parte dei nos1ri cuhoti di sludi estetici: l'errore di pcn.,arc che sì debba ncc<!:i ..nri:1mentc p1;ma for– mulare il • sistema •• e dn questo scendere poi alla visuale cstclica. Si prenda ad cscm_ pio un ,olumc antoloRicO qunh1asi {I), che ;~Jfti~oi\' 11 :u1~~f:\·ecbC~!~clt:!i~·~naci:Ì~~i~~r~i di essi deduce; i!li nitri. che ,cauono altro ml"todo, quasi sempre non sono lìlo!>ofi. ma clitici o narrr,tori. Anche il C1-occ, com'è noto. insistette fino a\l'ullimo su ciò: senza •sistema•· niente cs1ctica. Persuasione, c,•identcmentc. e vi,io di filosofo, poiché il Poe, il Baudelairc, il Flaubert, per far solo qualche nome, ebbero cccellcnt1 idee este– tiche, e furono spesso anche eccellenti cri· ~~i,si~~~~~a ~lo~~ft~~~ ~s3fi~rc ~~ctf~am~~~ era e dcdo11a "· ma piullosto indo11a dalla diuturna diretta cspcricn1a del fa110 poc· 1ìco. Il Croce all'op"{>0!:110 ha dedotto, da buon hcgcliano; ha 1gnornto, all'ini1io sia dcii'« Estetica• che del e Bre,iano •• ogni escmplificn1ione empirica, a1ricchcndo solo succcssi\"amcntc, con la polemica e l'appro• fondimento, la formula enunciata. Sappia– mo però da lui ste'-<iOche egli si è dedicalo intensamente alla filosofia non sul principio della sua ,•ita di studioso, ma in un secondo momento, per J'esiacn7a di sis1cmare e giu– .s1ificarc le sue precedenti esperienze di critico e di c-rudito. E si può ben dire che la sua estetica risultò poi cosl rcconda non perché dedotta dalla filosofia generale dello Spiiito (che del resto la segui!), ma perché appunto ricca del contatto vivo con l'arte e d'una. somma quasi incredibile di cspc– rien,e. (2). Essendo insomma. la cosa in oggcllo, In poesia. non una faccenda di ragione, ma di sensibilhà, oani disco, so su di essa non potro essere semplicemente deduttivo. iA poesia 11011 si dimosira, si sente; e se \"O– aliamo raaionan•i sopra, è necessario che prima c'intendiamo su quel che sentiamo da\anti al !allo concreto. • lo debbo sen- 1irc immcdia1amcnte piacere alla rapprc• 3entn1ionc dcll'oggcrto. e il piacere non pub essere .inculcato da ra,:,ionamcnti. Sebbene, come -.11ccl!umc. i cri~1ci "°""ano ragionare piu plausib1lmcntc dc, cuochi, hanno con que!->liun comune destino. Non possono at– tendersi la conferm:.? del loro giudizio dalla forza degli argc,rr.cnti. mn soltanto dalla riflcs:.ionc del ,oga<:tto -.uJ pl'Oprio s1ato (di piace1e o di di..,pinccre) • (3). Perciò occorrer.'a non ai:1 dedurre, ma indurre, ini- 1iando con unn -.er!e il più po,;sibilc estesa :!,,ecr~~~!'J/•dacn~~r''ch~~;.~~~~;~nii·is~1Ìiia cl~~ l'unica dcfìnizicne possibile della poesia é quella che si pone a co11cl11sio11e. Solo poi si 1cn1era una illu-,1rnz1one filosofica ed un inquaciramcn10 s1orico. Del resto, qucslo è il procedimento se- 1Jt11toda molti trall.atisti, da coloro almeno che a\\cr.tono ~•csigen,a d1 • obbedire allil natura prima d1 c:omundnrle "· S:,ho che la loro e spc,so quella c:hc Bacone avrebbe chiamato la e ca!IÌ\a c~Jl(·ncnza •. l'induzio– ne n:iancl1c,olc: .-.i ,cnono di 9ochi esempi. oua:.1 sc:npre cli uno -.olo, per poi balzare direttamente al c<.nct..llo i;cnernlc. Induzione buona è Slala imcc:c ad C3. qudla del Calo– gero, In cui c..il•tica abbonda di belh cd acuti c~cmpi. E il snavio \tt • 11.principio pocti.:o • del Poe, rimane il caso più illustre t1 conlo11:11 e ,u qu~"~•••, in. Toaliamo dLnquc prcfl1rio dal. Caloscro (4) le nostre ci1:,11oni di p<'Cti: ci1sporrcmo di un buo n ma_tc riulc d'esr,cric.n1.a, consacrato come- materi.dc genuinamente pectico da una 1r ad111one ..ccc..l;.n..:, e nello ... tesso tem• po awicrcmo con lui, Calogero, un discorso es1remamcntc intcn·s,ante. \'cd1amo: l 'all,ero " c11i tct1de11 1ti ,,argoletta ,,;ano, ti 1•ertlt! 111elogra110 dm hc1 ,·er,,11gli fior . . E' nNa la tcoda del Calolitcro. Eali parte dal Kant della 1cr1a Critica (bello è ciò che piace seni;. intcrc-.,e); ~cccrta che ef– fc11hamcn1c d~,an1i all'opera d'arte l'ani– mo intcnne11c h.l su., spinta pr,11ica, si fer– ma, contcmpl,1 ,crcno; ,uolc poi rendersi conto di come m, cng.1 quesla •sospensio– ne• _dcll'interc-.-.e pratico, que,ta e cpoché • C!->tct1ca;e conclude che cw:i. è possibile 1,:~1:~i ~{,'~q~!lii\J~n:l~n~u~1àW~~~~~n~~ ~~I~ l'animo: e quc~to si chiamerebbe appunto • equilibrio lirico• o, ~,•mpliccnwnlc, l'in• cantagionc della poc~ia. Oru, in • Pianto an- ~~~~b~cq~~llib~fla1~i~iii~;i e~~ ~"o~csàt• ~; ~~ 1 iÌ::e~~~r{gnf ~lmr~;1:~~i :d/~~ri;to~mJ~tt~a\~ ~~I ~ol~r~. ~~n ~~,~~~pckt1~• n~lusr~s~~~r_: dalla ,·ici.:ndn i!)fmita e sempre ri30q:cnt~ delle cos:. Vcd1nmo ancora: Tra111on1at11 è la luna e le l'ltiadi: a me;:zo la 11ot1e, l'ora scorre: etl ~o gi(!CCio sola. 11 dolore .d1 ano, l'amante ,;olitana, sa– rebbe qui 11 pathO!-> londamcntalc; equili– brato e sospeso dal -.cn",Q cosmico della notte e del tempo. Ancora: l\'011 1nil tmu.:1111lc tlal c,mto ti! micie re titilla ,•oce ~om·c sam10 rcggcl'mi le membra: {oHi, oh ' che .'.lii {i.ore dcll'o11da co,/~~-"l: 1 /~,c~~~!f' 1 e, [lra~vo/a, (conllnun 7pnglnA fi)

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