La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 10 - 5 marzo 1961

Domenica 5 mano 1961 I I\ FlFRI\ I I· 11 VHI\HlA MEZZO RUSSO E MEZZO AMh.RICANO: UN DOPPIO ESILIO Dove Ja letteratura fa ancora spettacolo e costume * Vladimir Nahol~ov * di tìlACQIIQ A1\l'l'01\11l'I Può sembrare un paradosso l'arTerma,ione che Vladimir Nabokov è (amo30 e nel contempo poco noto, pure ciò risponde alla piu esalta ,·erità. Da quando nel 1956 ha pubblicato Lolira pochi ~ono. gli auto~i aei quali s1 e tanto parlato quanto d1 lui. Le mov1- me1\tate vicende del romanzo hanno a lunio alimentato la cronaca fino a quando tre anni dopo ln,e:hiltct·ra. Francia ed Italia decidevano di daq{"li via libera Allora le edizioni di ::\londadori d1 ~lilano. Gallim~rd di Parigi e Weidenfcld ~nd Nicolson di Londra anda– rono a ruba, mentre piovvero i commenti specie da parte di quanti non a,·endo mai udito prima il nome di Nabokov gli µrestarqno -gratuitamente 111tenzion1 molto lont:me dalle sue dando al romanzo u1ùnter– pretazionc del tutto errata. Nessuno o quasi si preoc· cupò di parlare dello :-crittore e sembrò accoriersi che ce ne fos5e uno. )lolti anzi allora e dopo s~ranarono gli occhi increduli ogni \·olta che sentirono parlare di \"ladinnr ):abokov come di uno scrittore di grande merito e del più serio impegno. né si mostrarono facilmente disposti ad ammettere che Latita andasse inquadrata nell'opera dello scrittore e quindi letta in un altro modo. ):on negarono certo l'importanza del libro ma J?li diedero ~~st~~~-ifidi1~n e~~;ea~:~ng!:!!~er~~k~ :r J~ ~~t~fali~à del nostro tempo. Proprio per lo straoniinario successo ottenuto su Lolira continua a pesare rombra di un equh·oco. E' d'uopo ammetterlo francamente pri!11a di denunziarne l'assurdo. Cerlo il soggetto d1 Lolt10: la pas.sione ossessh·a di un quadr~J?enario. H_umbert Humbert. per una ragazzina dodicenne. e p1attosto scabroso e maj!giormente ancora lo e l'atteggiamento provocatorio di Lolita. la ninfetta. \"erso il. suo tanto più anziano amante e quello quasi comp!acente od interessato della madre. Affrontando per primo questo tema Vladimir Nabokov si e mostrato molto audace. \'a però subito agJ?iunto che in contrasto assoluto con romanzi recenti di autori che vanno per la ma~· ,giare - non soltanto in Francia clo,·e tutlo e sempre sembrato ammesso od anche in Inghilterra dove s1. e finalmente insorti contro la pudibonderia puritana m~ anche da noi m Italia - abbondanti di allu~1oni anahs~ e descrizioni di situazioni erotiche ed amplessi di o~m ,c:cnerc con dovizia di particolari intimi alqu_anto dis,zu· stasi. Nobokov in Lolito non si permette mai uno scarto non indu.eia in scene atte ad _eccitare l'imnrnj?inazionc del lettore. )J'on vi e m lui né la comoiacenza di Ra,·mond Queneau in Zazie d(rns le Metro \·erso _la_ sc~rrilità del linguaggio ne quella di alcuni romanzieri nostri. e fra i più noti. verso raccurata insi~tente pillura re:-'ista dell'amore fisico. Il rite,!?110dell'autore la sua bravurn nel suggerire la progressiva evoluzione di una passione morbosa senza mai cedere alla facilità di scene ardite non :-tupirono però quanti - e- non erano molti - conosc~van~ ropera precedente delh, scrittore )J'aboko,·. Pcrchr essi sape~ ,·ano da anni che egli andava annoverato Ira gh scrittori più seri e più naturaln\ente dotati del nostro tempo. un narratore che ove un singolare d~stino ~o,~ gli fosse stato avverso, oggi conterebbe fra I magg1or_i non soltanto nel suo paese d'ori~ine. che lo scoprira ma~ari fra un secolo. ma o,·unque in Europa ed o~trc· oceano. Se attorno a Lolita è stato fatto troppo <:h1~sso e per ragioni che non sempre erano le buone, d1 Vlad1m1r Xobokov scrittore non si è invece parlato abbastanza ne se ne e parlato con conoscenza di cose. Il destino singolare ed avverso <:ui si è accennato da non dimenticare quando si vuole valutare l'opera di \"ladimir Naboko,· C questo: nato_ a_ P1etr?b~1rgo nel 1899 cd appartenente ad una fam1gha del\ ~ri_sto· crazia che nelle ultime due generazioni sa .era d1st111t~ per una presa di posizione decisamente h_berale: egh a,·eva vent'anni quando nel 1917 la nvoluz1one ~ O_t~o· bre costrinse lui cd i suoi a cerc:ne salvez~a nell es1ho. Abitarono per vari anni a Berlino dove _1I padre che fu ministro con Kerensky perì vittima d1 un nefa~do delitto politico. Fino al 1940 Vbdimir ):n~oko,· nsse prima a Berlino e poi a PariJ?i nell'nmb1ente _dcgh :rr~~~i~rs1~àe~tèa~~b1~rJ~ 1 ;~ Afi1~ s~~~~\o ide11~ 1 ~~~~~d? guerra mondiale varcò l'~\tlantico e si :;tabili definiti· ,·amente negli Stati Uniti. . Ora questo girovago che avendo pe_rduto a d1ciott~ anni la patria si ,·ide _costretto a sogg1ornare.1~ paesi tanto diversi aveva, fm dall'adolescenza. fortissima la ,·ocazione delle lettere ed egli fu sempre cd è tuttora anzitutto uno stilista cioe uno scrittore per il quale 1 1 modo d'espressione Ja cadenza del periodo e la scelta dei vocaboli contano moltissimo. Più di o_gn1 altro avrebbe avuto bisogno cli vivere nel :-uo paese a contatto colla sua terra sentendosi provocato e µorlato dalla letteratura cui i suoi scritti appartcne\·ano. tm:ec_e dopo aver lottato strenuam~nte durante _vent'anni 11 più jnteressante. e con Bons Pastcrnak il maj?g1?re. degli scrittori russi della sua J!.Clleraz1on,.. ~1 e_ visto costretto n cambiare stnunento ed a scn,·erc diretta· mente in inglese. Vladimir Naboko, e pndrone :iss?luto della lingua straniera che ha appre:-::o sin ~la fanc1ullo: ee:li sa adoperarla con virtuosismo come J?W fu il ca.:o del polacco Joseph Conrad. ma essE"ndos1 fino a quarant'anni come scrittore esprc:-:::,;o i_n rii~so ri:•ente ine,·itabilmente di cotesto 1mportant1-s.:-1mo mutamento. Giunto troppo tardi per poterd _e:ettare ~adici. n~llri lette 1 e in,2lesi od americnne egli <' 01!~1 un o-.µ1te j!radito e rispettato ma non può e:-::scre di -più. . Perche mentre tù1 Joseph Conrad non e-:5endo!-1 mai espre~so come scrittore in un·a1tra linJ::'.ua appar· tiene di pieno diritto alle letter•• bnrnnmche ed a quelle sole. Vladimir Naboko,· h_a la_ meta del!~ sua note,·olis!-ima opera letternria :-cntl:\ lll :·l1,:-o _e_ 1altr~ metà scritta direttamente in in~lc::e. In. dcfimtiva 1!11 \'iene a mancare il neccs~nrio appo1?g10 dell'una e dell"altra lelleratura. Volendo tirare le somme biso~na tattada rkonoscere che per natur? e ,·oca?.i_on.? nmane anche se si esprime in un'altra lingua. scnttore russo e come tale malJ?rado gli ardui ostaco_li ~~e-_il fa_to !ta. messo sulla sua strada. rimane uno dei p1u !-1g111f1c-at1n del suo tempo. AJ?giune:iamo subito che. ~e1~1pre 111contrnsto. con qu;into hanno potuto credere 1 frettolns1 !et.ton d1 Lolita. \"ladimir ~aboko,• e uno scrittore piuttosto * Notizia1·io --\' «Alessandro Manzoni» 1961 L l,"'nione editon c11uolici i1alian1 bandisce per la quar– ta :,alta il premio L'ECJ •'Ales• sandro .\fan.:oni •. per un ro• mon.:o. dotato di un p_rimo premio ind1~·1s1bile d1 lire l milione- e dt un secondo d1 L. 500 mila. Ad esso possono partecipare tutti pii scriuon italiani con opere 1ned11e- che aspi nno od essere se-pnalal<" per i1 loro contributo po_St· tn:o ad una conce.:1_one tflCO <' cru1iana della n1a e dei suoi t·olori. Il termine di presen1a.:1one d<"ile opere ,cade il _31 di~ c<1mbrt 1961. 11 premio_ sara proclamato ntl couo d1 una manift-,ua.:1onr promoua dal– lTECJ ne-I 1962. Alla Sture-1n10 d'-'I premio VECI (Via di Porta Anr,rl!· ca 63. Roma), può ,nere n• ch1rs10 ti bando dt concor- !IO contrnenft' i1Hr11;:1om e norme dNt11pliare di parte· cipa;:ionc. A conclusio:1\! ~ielle mam• fe.:-taz1or.i italo•i.,akistane in– dette a Milano dal Centro S. Fedele. \'enerdi 2si febbraio h~ a\"uto luoJtO la proiezione del film J=.po, lluc .::aL·era ts,•ej!lilt:. ~ i,!iomol. prodol• 10 dal!11 Cf'ntury FJm. con sottot1toh in francese. pr<'· sente S. E. Samiulla Khan Dchlavi. amb;,,scia1ore del Pa– kistan. Ha presentato padre Silvio Sprin~hetto s.j. 'I- t.:na intere~.;,mte mostra delle opere del p;ttore G Battista Caputo dal 2i feb– braio alr8 mano alla ~alle– na Pater dt :\1ilano. prei:en• tata da Umbro Apollon10. Tutta Parigi compra libri alla fiera delle celebrità Vladhnlr Nabokov difficile punto portato a fare concessioni. oril!inale ma anche cerebrale. molto diverso da Franz Kafka ma non meno di lui dominato da un'angoscia metafisica che sotto !onne diverse si trova nei suoi romanzi più importanti. tanto in quelli scritti in russo sotto lo pseudonimo Sirin che ricorda un altro aristocratico russo. il grande narratore ~likhail Salt:vkov che volle chiamarsi Scedrin: Lo DifcsC1 di Lugi,1. iiustamente considerato un capolavoro nel suo ,Rencrc. Camera Obscurn. Re D011110 e FcrnlC' ed il !>Ìn_golure lnl'ilo nl S1Lpplizio. r~centemente pubblicato in in_i?lese da!redi· tare Weidenfcld in una versione dell'autore col titolo l1111ita1io11to a Beherulina. quanto in quelli più recenti come Tlle Real Li/e o/ Scbastinn K11ight e l'ultimo in data Bcnd Sinisler ( Weidenfeld and Nicolson edit. London) senza dimenticare i racconti di Nabokov's Do.zen (Willir1m Heinemann edit. London) In ogm.10 di que5ti romanzi ed in altri ancora - perché Nabokov pur non essendo affatto un autore prolifico ha lavorato durante tr~ntacinqne anni sE:nza tregua come ossesso da . ur:i demone e solt:mto spmto dal bisogno di esprimersi, 1 suoi libri non avendo fmo a circa quinàici anni fa mai potuto avere un successo commerciale - il prota.e:onista è sempre un angosciato un tormen!ato un uomo che non sa evadere dalla prigione, da lui stesso o l'eredità o le circostanze eretta attorno a lui. Se si riprende la lettura di Lolifa ci si può presto accorgere che Humbert Humbert ha forti le,eami di parentela con Cincinnatus C. con Adam Krug; Sebastian Knight ed altri protagonisti dei ro· manzi di Nabokov. Di ,·alta in ,·olta l'intreccio. le circostanze. il modo. di vita dei personaiRi cambia. il loro tormento è apparentemente un altro ma in essenza il tema ossessivo rimane quasi come il marchio dell'ors poetica di Vladimir Nabokov. Per avvicinarlo forse il curioso interessantissimo volume autobio,zrafico Concl1tsive Evidence ora uscito in francese dall'editore Gallimard col titolo Autres :/\~:l~e~ap~~n~~:~: P~~~~i!~~t~ 0 ~! ~~~ ~~~~~l~~eq~l~~t~ fra i più ori~inali i più sinceramente artisti di og,R1. Per vin del doppio aspetto russo ed inglese dell'opera manca tultora un saigìo uno studio approfondito che segua la sua evoluzione di scrittore dal lontano inizio berlinese tino ad op:,ei. Lo speriamo tuttavia e lo aspet· tiamo perchè fra tanti autori che cercano di imporsi e-olle ~rosse tirf.ture o col chiasso fatto attorno ad un loro libro provocatorio Vlndimir )J'aboko,·. l'autore di Lolita C uno dei rari ad a\'ere tirato sempre dritto per la sua strada mirando soltanto a creare un'operà letterarifl che ,e:h sta a cuore. * di .\:\T0,'\10 COIC'l'E PARIGI, febbraio La ressa cl butta a sali– scendi, in un doppio muli· nello, davanti a François Sagan, affincata da due gio· vanotti, uno anonimo. ma dall'aspetto guappo, con il panciotto e la cravatta a farfalla. e l'altro·con tanto di nome, Jacques Chazot. come risulta dai cartellini appesi lungo gli stalli. so· pra la testa dei personag– gi che ci scorrono davanL. Chazot è un ballerino, ci strilla agii orecchi una del· le tre signore letterate con le quali facciamo il giro del Palais des Sporls, alla Por– le de Versailles, dove ge– neralmente s: dànno par– tite di pugilato ma dove ora I 13 scrittori si misurano con il pubblico vendendo e dedicando le loro ultime opere, per tutto un porne• riggio, durante cinque ore. in occasione della fiera an· nuale del libro organizzata dal C~E (il comitato nazio– nale degli scrittori francesi _ progressisti senz.e andare troppò per il sottile). Gli scrittori, che è po:;si· bile vedere soltanto dalla c:ntola in su, sono aiutati nella vendita e nel taglio delle sguardie da artisti del cinema e del teatro (ci sono Baby Morlay, Marina Vlady, Carmen Pitoerr, Do• minique Blanchar, Georges de Caune.s. Colette Renard. Abel Canee eccetera). Fran– çoise Sagan ha il magro petto stretto in un maglione scuro sul quale pende una catena d'orn. i capelli ca· stani con rlflcss: di tuorlo d'uovo, gli occh, grandi e mobili e come drogati, che solleva raramente sulla fol· la, le guance rosee in cui si disegnano due fossette al sorriso appena percettibile che le muove. Nel secondo mulinello, la sorprendiamo a giocare. a lato della pila d! Ch<iteau en Suède, in– sieme con il ballerino, in una sorta di complicità da scolara che voglia divertir· si ad ogni costo in barba a) professore: Il giovanotto aveva accennato con la •bi· ro~ sgraffi intorno alla !o– lografia della scr:ttrice sul ris,·olto strappato da una copertina, e la scrittrice sl impadronisce ora della ..bi· ro» e del risvolto e continua l'opera di caricatura su se stessa. mettendosi bam. al· lungandosl in maniera grot· tesca la bocca, proiettandosi sulla fronte altri ispidi oo– pclli. Scg11iamo in maniera bizzarra l'ondeggiare deUa folla, tra le hostess dal na· stra verde che guidano i vi– sitatori stranieri più spa• ventati, tra venditrici di si· garette che gridano come si trovassero ad una fiera vera e propria. sotto le ori· fiamme bianche che pen– dono dal soffitto circolare come un tumulto di stalat· titi, in mezzo alla musica trasmessa dagli altoparlan· ti (qui si vedono anche di· ~chi: Lèo Ferré, un can– tante non più giovane e non alla moda ma che è molto apprezzato dagli in· tenditori, vede scendere da un minuto all'altro tutla la .sua riserva di dischi co· stituita da un .;Aragon• e da un cPoètes, vos papiers •). 11 comitato farà affari d'o· ro. I libri vengono venduti con una celerità impressio· nante. Abbiamo giusto il tempo di girare il capo all'altra fila degli stalli. a smi.stra, in direz:one di Ver– cors che si immagina lungo da come è piegato, ironico e triste dietro gli occhiali, con il sigaro spento tra le labb,·a; e in direzione di Béatrice Beck, l'autrice di Léon. Morin prCtre, la ter– ribile dama del ,-~émina, che si è guastata irrimediabil· mente con le altre colleghe a ceusa delrattribuzione del Françolse Sagan noto premio femminesco a Louise Bellocq, la quale, se· condo lei, scrive malissimo Ed ecco sulla nostra linea Christiane Rochefort con :1 suo .Riposo del guerriero• e con l'ultimo -•Les petits enfants du sièclc». La don• na deve stare sulla cresta dei suoi quaranticlnque an· nl, et:ì decisiva. Non è bel– la, anche se ha gli occhi azzurri; t capelli sono stop· posi e come sporchi, un ce· spuglio trascurato color sa– le e pepe; indossa un ma– ~llone scuro di lana rriohair Je:m raul Sartre, Il proreta dcli' eslslcm.lallsmo, 11u uno dondo d'occhi allucinati Da "La cocuzza., a "Notturno d'albergo,. * Slmon de Beau\"oir screz,ato di fili d'argento. ricordo di tutti. Con Claude Quasi si indov'.rra, a ve- Roy. con il quale ha messo der!a. la sua predilez'.one :nsieme un libro di testi• per certa materia grigia a mon:anze sul mar:to, !a ba:;e di conati sessual. e di donna alza di tanto in tan· .!iCOncezze che rompono la to lo sguardo sulla· folla monotonia della vita. il tut• E s:amc nel fondo della to condito da un pervicace sala. Il giovanissimo S:nè, intellettualismo a buon mer- minuto e biondo, che non cato. Tant"è: si tratta del· si crederebbe critico cosi l'autrice più fortunata del· tagliente del costume e del- :.. nouvelle vague . L"edi· la storia contemporanei-; 1ore italiano ha scritto sul· schizza in un battibaleno ;a fascetta del ,Riposo del gatti e generali sulla sguar- gucrrlero• che il libro ha dia del suo • Codice pena· fatto arrossire la signora le e dcll'ult!mo album del· dc Gaulle. Non ha fatto l°Express. Presso i! poeta arrossire propno nessuno. Claude Sernet, una del'.e Ha gelato inutilmente tut· tre :;:gnore ci presenta :1 11 E peggio ancora ha ge· direttore letterario d'una lato l'ultimo romanzo. do- casa editrice, che deve aver ve si racconta la storia captato poco fa il gipOlo piena di «belle parole di...J che si porta appresso. un una ragazzina del popolo tipo forte e b:ondastro. (un altro genere di lolita) Sartre è a due passi da noi. che si abbandona a molte• Fermiamo a tempo la si· plici esperienze sessuali gnora che vuole presentar· con i ragazzini del quartie- celo. Non bisogna disturba• re: atmosfera Improntata al re il filosofo, che pare ag:- peggiore Zola, senza l'im· tare duri pensieri ed è as· missione deU'alcollsmo che sorto e nervoso nel tic ci invischiava fino alla go- delle labbra; ~gli de,·e es· la nel primo romanzo. ma sersi rasato subito dopo con una lunga dose di po- pranzo perché ha chiazze puli~mo scadente e disu· ros1.e sul volto; due ragaz.- mano. E dire che questa ze gli passano Intanto t donna si occupa, nella sua •Sequestrés d'Altana» da casetta con giardino a Mé- firmare. Immaginavamo di nllmontant. dell'appetito del vedere un Trlstan Tzara merli e delle cinciallegre vecchione: invece eccolo qui e dei passeri, al quali dà fresco e giovanile. come un riso al latte e mele cotte. naufrago che sia affondato Oh il volto di Anne Phi- per scherzo e risalga poi l!pe ! Vi traluce lo spirito, a galla facendo il verso a lo spirito vi è quasi palpa• tutti. bile Intorno agli Immensi E' invece da venerare occhi. Nulla di appariscente Elsa Trlolet. di cu; colpi- nel fisico, che è anzi umile scono i grandi occhi az• e dimesso; ma che e ch!ero zurri nel volto incantato. d'una luce tutta intima. A immersa in pellicce nono· guardarla. si ammira an- stante il calore della sala com di più, per riflesso, surriscaldata e riempita il grande attore scomparso, ora da gente che va appai· morto puro e giovane nel lalandosl in alto, sopra i seggi digradanti intorno. Poco distante è Aragon pa· calo e sorridente. con I ca– pelli candidi, che firma Les poètes . E poi, riper- correndo il cammino verso La doppia Roma di Cassieri l'uscita, Miche! Butor, stem· piato e con gli occhi grigi, che ha lasciato per un poco la narrativa e ha scritto una •Slor:a straordinar:a . un saggio originale su Bau– dclaire ispiratogli da un sogno che il poeta dello ""Spleen de Parls• confidò all'amico Asselineau. E poi Jcan Cayrol. il direttore della rivista Ecrirca, l'ami• co degli scrittori alle prime prove. E poi Hcrvé Bazin, con le mascelle pronuncia• te e come schiacciate in una morsa, lo sguardo acuto die· tro gli occhiali. che non si sa se abbia finito di aver guai con la fami~lia (la terribile madre che gli ispirò VtpE?rc au poing è morta da poco senza la· sciargli neppure una lira dei settanta milioni in ban– ca che aveva risparmiato menando una vita mi:;era• bile, ed ora egli ha stam• palo A u nom du fili in cui si impietosisce sulla -sor– te d'un padre di famiglia che riesce ad accettare e ad educare un figlio messo alla luce dalla moglie adul• tera). E poi Plerre Cascar. a cui stringiamo la mano. Maurice Druon Insieme con Geneviève Cluny, il poeta martlnichesc Gilbert Gra• tìant con a lato due splen– dide figliole del suo paese che hanno un fazzoletto rosso attorno al sommo di lucidi capelli scuri (come si vede, non manca neppure il colore esotico). E poi e poi: è :mpossibile tenerli tutti sotto gli occhi. Bisogna avanzare con la folla che spinge. Ma giusto e fianco dell'uscita è una figura di donna straordinaria: Simo• ne de Beauvoir, ancora gio• vane, con appena qualche !ilo bianco tra i capelli scu– ri, serene come una dea antica. Con l'immagine di questa coscienza raggiunta e di questa serenità rlsalia• mo le scale dell'immensa costruzione. La prima cos,a che mi colpi ne La cocuna di Giu· seppe Cassieri (Bompian1, 19601 fa l'a:-monia subito raggiunta tra misurata scaltrezza di stilista e ar– dita invenzione linguistica. il tutto rifuso in un impa• sto che è lri galvanizzazio– ne del mestiere di scrivere. I! romanzo m'ha fatto ac· corgere quanto è raro or– mai il p:acere di leggere. Le parole di Cassieri non sono gli usuali. previsti. traspa· renti strumentini sui quali poter scivolare svelti e di· f sattenti. ma entità solide. corpose, luccicanti, che val– gono e s'impongono per se stesse. compongono frasi c_he hanno sapore. colore. Il l!bro si legge bene a voce alta. si può •dire,; c'è un piacere speciale a sentirsele in bocca, queste parole. ton– de e saporose come cara· melle. La sorpresa è continua. sfacciata e raffinatissima, goliardica e cavillosa: e gli aggettivi sono pennellate a olio: tutto il vocabolario partec:pa a questa prosa col meglio di ieri e d: oggi, sino a un inedito slang che esperimenta la trascrizione di inediti rapporti dell'uo· mo moderno con se stesso e il suo mondo. La parola preziosa non è mai un inserto freddo. ca– duta di peso dal dizionario dei s:nonimi o da qualche preziosarlo, ma è venuta espressa e matura dalla ne– cessità e dal piacere del prosatore. Come non suc– cede molto spesso, special– mente di questi tempi, si ri– svegliano e godono i sensi: dall'udito, sempre in cam· pana di autentiche novità sonore, agU occhi: e le pa• * role e le giravolte espressi– ve di questa esaltata fan– tasia (dove il curiale va in burle e la burla è curiale) sono scritte a rilievo, co· tarano la pagina. Il rischio, per ìl lettore impulsivo. é quello di divertirsi troppo alla giostra stilistica, di fa· re indigestione di caramel• le. Ma è bene dire che, esaurito il rodaggio delle prime pagine, lo spettaco– lo linguistico ci diviene co• sì naturale che. pur non perdendo mai di vista la Inesauribile esibizione. ci caliamo docilmente nella vicenda, allegri però e ben disposti, sicuri che non si <li I•IETIIO 01.JI ITTI amore di donna, solo de• cidendosi per l'eroica ac• celiai.ione della volontà della natura, tenendosi in– somma la cocuzza pelata e ~ettando a Tevere, di not– te. come un ladro, il ciuf. retto gialliccio e !neon:;.• !)lente degli ultimJ capel– li. rachitica testimonianza dell'inutilità d'o,1?ni cura. tratterà - garante il titolo - d'una delle solite storie. Il personaggio è, subito. una novità, un'invenzione: la sua calvizie, un argo• mento che fa .soffrire lui. poveraccio. ha tutta l'aria di voler divertire noi. L'in· vito è, sin dall'inizio, ad una saporosa malignità. Dal personaggio, l'impie– gato ossessionato dalla cal– viiie progrcdicnte, passia– mo a scoprire la compa– gna, une femmina a tutto Giuseppe Cassieri sfoglia com piaciuto la sua • Cocuzz.a,. 1u un calmo sfondo marino tondo, estroversa e miste– r:osa. tutta curve di belle bestia e sorprendenti tunnel psicologici: una donna fran– ca e inafferrabile, innamo– rata e autonoma. Attorno a loro c·e Roma d'oggi, il sottomondo burocratico, gli La caduta dei capelli è uffici che non servono a ~ue:;;·ost~:~:r~~~~rc;~o~• c:; niente. le anticamere, lo strapiomba per improvvisi scirocco; c'è un palazzo con trabocchetti nei regni bui tutta la sua storia, dalla popolati dai complessi. dal• guardiola della portiera al- le paure, dal demonietti di l'ultimo inquilino, svelata una fantasiosa introspe• plano per piano da un fic- zione che finisce per dar. canaso impudente che non ci in quest'uomo pelato e 1;spetta blasoni e onora· impaurito qualcosa che so- bilità, penetra in ogni ap· miglia .sempre più, burla a parlamento, a scoprire il parte, all'uomo moderno. segreto geloso, la magagna coi suoi incubì, le sue ma· camuffata. E c'è soprattut- ~~~• a~taf:no~ d;et;~~~~~; 1 : to, a fare la trama, una Ro· delusioni. Burla a parte, s'è ma di b1doniSli •• meri- detto: ma non del tutto: ed è dionale, dove l'induS t ria qui la bravura. Cavilloso, della • patacca • tesse una burlone. grottesco. crude• tela fitta e ,·ischiosa, le, Cass\eri si applica tut- elaboratissima nei partico- to a divertirsi con una m;- ~~~~~e v;ed~~f~~a e at~ti\n~~~ !;~~~~farec~~vi:!~ ~~~e':t~~ La cocuzza del personag- ma capovolte. e pare non gio entra ed esce, Illusa e pensi che a divertirsi. )1a sempre delusa, da studi di mettiamo in sospetto il di· medlconzoli, frati sapienti, vertimento, sospendiamo la medici americani: che le recita e smontiamo gli or• rendano i suoi capelli, che pelli buffi: ci accorgeremo almeno fermino la tortura che nell'impiegato ossessio– della continua caduta. E il nato c'è l'uomo d'oggi os– suo sempre più ossessiona- ;-;essionato da quel <:he sta to proprietar_io sente di· pardendo, e che nessuno gli scorsi, riceve palpeggi, pro- impedirà di perdere, per– va pomate, -subisce elabo- derà solo del tempo a spe– rate radiazioni, e sborsa rarlo; nella sua calvizie quattrini su quattrini. L'in- progressive una storia di granaggio dell'assurdo l'ha progressiva spogliazione di preso: se ne libererà, e In- se stesso, inarrestabile, cui • sieme si libererà dell'incu- alla fine bisognerà che fac· bo che gli sta alienando eia bubn viso, cui dovrà professione, carattere e arrendersi; nella sua, infi- ne. la donna moderna, au• tentica, più viva di lui. del– l'uomo. curva e quadrata insieme. innamorata e ;\U• tonoma: la gatta intelltgen– te, il qualcosa di nuovo che vien su dal vecchio mondo in sfacelo. Un po' dì suf– fragettismo c'è, in Cassieri. Ed ora rovesciamo il gio– co dei simboli che abbia• mo montato (troppo tragi– co per La cocuzza) e potre– mo, sempre senza Inven– tare niente, scoprire in quel gesto notturno di but· tare a fiume l'ossessione, l:berandosene, l'invito a un J.?~Stosimile e uguale per tutti: gettare a fiume le va· ne. costose speranze. I do· kri che ci fabbrichiamo da ~liii, ossessionati da miti f.-J!<Ulli,dopo avere tentato _s::ua:-ig1oni miracolose, :m• possibili. se non altro, per. ché noi siamo gli ammalati :mmaginarii. Ma si, lutto potrebbe andarci bene se ~olo smettessimo di fare le vittime e di farci :;ugge• stionare dal primo furbo vestito da dottore, Questo mi pare che Cassieri voglia dirci: e usa del suo senti– mento comico della vita, una qualità preziosa, per l'iderci in faccia, cl mette davanti un personaggio da burla per burlarci, ma an• <'he, siccome ogni favola ha una morale, e La cocuzza e una fa\'ola consigliando con una strizzata d'occhi a non farci ingannare dai ciarlatani del miracolo, a tenerci le nostre cocuzze, a non sopravvalutare i ca– pelli, a sbarazzarci del fil· lii.io psicologico che ci fa perso naggi di un melo· dramma, ci falsifica e ci fa (Continua a paa. 4)

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