la Fiera Letteraria - XV - n. 20 - 15 maggio 1960

Domenica 15 maggio 1960 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 SU UN ROMA 1 ZO «ITALIANO» Dl !ARGIA DAVE 'PORT * BIBLIOTEC.-1. STRA.'.\TRRA DI PIETRO CUlAT'l'I * L'ombra diHenry James Romanzieri americani Ho 11 sospetto che la paro– la stessa, Fitzçerald., si.a sta– ta totemizzata. 1nt11sa v1a via del m.lto Lo. cui Jo scrtt-– tore è l.m.-oerso. Per gli ame– rlcanJ egll è una spec.!e d1 ldo10, dl prtndpe della leg– genda, cw non manca nep– pure. a completare li.tlu– strazione. una prlnetpcssa consorte quanto lui rarolosa nella persona di Zelda. la Compagnia di panie. d"a,·– ,·enwre e d1 sventure. s1one del '29-30. O d;tvçero là dove la velocità è reli– gione il temix;a corre a.ssaJ più alla S\·elta. fuggendo nel' passato remoto e dunque (a.– elle alla mitologia. e ps!co}oglco dt srolgi.meoto d'Una nuo,•a clvUtà. tura d'esperienza che portò ad una \-era e propna nca– pltolaz.;one della cultura eu– ropea (moritura); e in _uno ..ca,·a:icamento della ttadlZio– ne. per andare ptù indietrO nel tempo americano. alle sue orlg'..nl. Come per He– mingv.,ay scava scava. han do,-u:o tirar fuon Tooreau per sp~egare alcunl la t1 del .$00 st.i!e. della sua e amen– canità >. cosi per Pitzgerald. non è azzardato, a.ss: eme ano stesso 'lboreau. fare U nome d"un Poe come d"un maestro d1 \'ita e d1 stile. maestro d1rcl d'l.m classlco romanU– clSmo. lucido e d1spera to, che nel dixepo.i.o d1vent.a tn;islu– ctdo e maUnoonicO: quas.l U suo tramonto * di GLAlJCO CA.IIBOfl" L"America vigOrosa e velo– ce. praticona e sentimentale. innamorata d'ognl manlfe– st.aZione di forza e d1 poten– za. ebbe ln Pitzgerald ed I suol amici I poeti. Furono essi a e,·Ideozia.rc un tumu.J– tuante contenuto int.eriore. ad imporlo. Il culto della ,•Jolcnza dl Hemtng\\·ar. la pas&tone del succ~ di Pitz.– gerald. Il senso della Babele di Dos Passo6 SODOcarau.erl tipici americani. 5Cmo l'Ame– rica moderna. I dollari, la potenm. l'oro luccicante. la bevuta enorme. traboccante, la donna bell!Muna: quesu i contenuti sentimentali e I temi d1 PltzgcraJd. il fan– ciullone che stupi Pangi di tro.at.e. di mattane. Al suo! rcmpl nacque la leggenda deu·c americano a Pangi •· • Se Henry James risuscl· tasse ne!fa carne (come è risuscitato nello spirito. per la !etteratu..-a degli u.lt ~mi decentt) dovt-ebbe senz.a altro incontrarsi con 1a conna.z:otta:e ).lar'C:a Da– venport. che ha t,;.ibb:icato quest'anno. per i tipi di Scr.bner's a New York. un romanzo d: vena pretta– mente jamesiana: The Con– stant lmo.ge. L'aristocratico espatriato riconosce.ebbe certo la prop:":a e immagi– ne costante~ nelle S\·elte pag:ne che la Davenport JX)pola d.: figure a lui note sofo fn parte, movent:si in uno scenario che gli a.'"lni e g!-;: e\-ent: hanno profonda– mente tras."Onnato. L'Jtal!a g:~nci:es;f~~~tà =i: con t:a:ito di automobili fianuna.."lti. d.: sgusci.anti Lambr-ette, di arnel":cani– smo ch!as:soso e di !':"»-endi– caZ:oni proleta..rie. noo è più l'Ha.Ha id:U:ca e mi– steriosa di James o quel– la favolOS3 di Hawthome; non è nemmeno l'Italia mi:– toiogic-a di Maòa.one de Stael. l'Ital.:a roma.."lL:ca di Stendhal. Sono passate sul suo longi!ineo corpo due guerre mo..'ldiali, coi lo."0 strasC:co d1 ri\-olUZ.:oni. sommosse. convulsioni di a:sse-:tamento: ogni: volta le fer:te sono state tampo=ia– te. e respans:one indu– str:àe ha cambiato la fac– C::a di tante città. Mcopren- . do via _v?.: le dca:rici di ogn: conflitto. Eppure, co– me dicevamo, tutto ciò non imoed.:.:-ebbe all'autore di DaiSl/' Mifler di cogltere, nell'immag::ae che de!rita- 1:a contemporanea traccia la signora Davenport. la co-– sta:1te a lui cara. Perc:b.é la Jta:ia del:a Davenport non è peraltro que:.:a di He-– mingway. d: Dos Passos o di Horne--Bur:ns. La Oaven– port sa che esiste un Pl"lr b:ema. sociale, un'Ital:3 de) la povertà e anzi de!!a miser:.a, sa che due guen-e hanno scosso alle to.."lda– menta la strUttura morale de:la nazione. e Si rende conto del coettic:ente di precar::,età che entra a com– porne l'.:..mmagine; la scel– ta de!!a - classe r..cca non costitU:Sce da -parte della scrittrice wi atto di falS:– ficaziO!'.le stor.:ca, di comp:a– cenz.a capitalista, be.nsi un modo di mettere a fuoco certi prob!emi d'amb!'ent:a– z.ione. D:etro 3.e supert:ci smagl!anti della vita di lus– so che l'alta borghes:a mi– lanese conduce si fa senti– re. co.-ne già dietro le fac– C:ate del mondo raff::nato di Ritratto di Sign<>re, io u..-gere di istanze L,isolte. l'interrogath-o de:la sto:-:a in d:ven:re - anche se solo di sfuggita e senza pretese di profez::a. Ma la Dav-en– port non cerca. ne:Ja classe prh·i!eg:ata delle fam!glie indust.r:ali. soltanto i s:n– tomi classici. Il suo ritrat– to del!a· :\llia.'10 moàerna non è catasL"'Ofico. è anzi un ·omagg:o a!:!a vita!ità di un popolo che sa godere e sa sopratutto la\-orare, so– s!.enuto da tl."la tradizione (di fondo catto~:co-medHer– raneo) che pone la fami~/'l al e-entro de:la vita :"ndivi– duale e co!letttva. Queste caratterist:che l'autrice le r.trov:a dapp?rtutto. tra i ricchi e tra i poveri. e quando confronta con que– sto modo di \'"lve:re il suo. la New York dei di\-or'Zi a catena. è a tutto vantag– gio della trad:zione italia– na, che pure essa ha scru– tato anche ne}~e sue con– traddizioni. nelle sue de– bolezze o :pocr..sie d5: adat– tamento. L'ombra di Hemy Ja– mes avvolge benevo.1a la eroina del.. roma:iz.o, Har-– r:et P:ers. una giovane di– vo!"Z.:3ta che passa a Mi– lano l'inve..-no più memo– rab:::e della sua vita. Ric– ca. fine, be.Ila (ha gb: oc– chS grigi e i capelli neri carne Isabel Arcber del Ritratto di signora), non trova dillico!tà a !nt:rodUl'– si nel gran mondo milane– se. e giu.'"lge a conoscerlo in tutte le sue pieghe. Que– sta. co.,oscenza non le vie- ~ee ~:;o:.::,~~o d ; esperienza più pe:rsonale che s: possa concep:.re: lo a.more improvv:-.so e illimi– tato per un uomo che, no– to:rèamente ded:do aHe av– ventu."'e galanti, questa volta non sa control!are ]a prop:r3 passione e p!"<r ,-oca cosi uno scandafo in :famig:Cia. Carlo DalveT::o, tutto fuoco e mal:za, po– teva tac;:mente degenera– re nello stereotipo delfita– l:ano com·enz.'.ona.1e. ~ la Davenport ce io ha mostra– to nelli sua fondamentale innocenza. frammezzo a1- 1a secolare esperienza di u:1 mondo che sa accetta– re : com;>romessi quaoò.o non :ntaccano i va!:ori cen– t.raji della vita Amanti di passaggio sì: passiom pe– n:::o1ose, no. HaIT:et e Car- lo passano da!l ·estasi a-!!a amarezza quando i loro sotterfugi sono smaschera– ti e la famiglia di lui pas– sa al contrattacco. A.. ,che qui era facile cadere nel melodramma, o pe&g:o, oel– l operetta. E prop!":o qui la lezione di Henry Ja– rr.es ba gìovato alla dfsce– po:a. Pina, la mog!ie ge– losa. ci appare nel!a sua umarntà. senza effett! e di colore>; la S:gnora Nora. madre di Carlo, è la voce della saggez;za mondana. che sa capire anche con– dannando. e la scena àel co!loquio fra lei e Ha:IT':et fa onore a!la sensibà:tà dell'autrice. Harriet parti– rà in anticipo, ben sapen– do che il suo amore non dovrà sconvo!gere irrepa– rabilmente la vita fami!..:a– re dj Car]o, e sorretta da questa decisione può af– frontare il d..i..reci:e incon– tro con la rh-ale, che ce– dendo a un compren.s:b:.le impulso, dopo. tanto tem– poreggiare, viene a sfidarla fn casa sua. Dall'avventu– ra indlmenticabi:e i due amanti emergono rassegna– ti. addolorati, e con un bag...gl!o cl: saggeu.a nuo– ,·a. Essi hanno imparato a cap::..."'ese stessi e il mon– do, a distinguere il tran– sitorio dal pe:manente. Car.o non è un protestan– te che, tutto d'un pezzo. debba trasformare un amo– re extra-coniugale :n un divorzio; la sua fedeltà al– la mog".tle è paradossale. ma autentica. Il matr.monio come avverte severa la si– gnora Nora.. è un ,-alore di per sé. con o senza amo– re :romantico; su queste ba– si si è perpetuata Ja SOC:e-– tà che Ha.-:-:et ba impa– rato a conoscere e ad ama– re netta sua vivacità. nel suo ca:ore uma.'10, nelle sue ::lesaurjbi.;j risorse di um~ re. di fant.as: a. di recupero morale. Questo mondo spo..'lta:neo e rafEnato al tempo stesso sa vivere, sa sopravvivere, sa salvaguar– dare !a propria umanità, pe!''Ché conosce le prop:"::e radici; il mondo indi"":dua– lista della società che Har– riet ritrova a • ·ew York è atomico, informe. srad:ca– to. Harriet cercherà di v'.n– cere- la situaz:one aeoeltan– do (quando e se verrà) !a occasione di mettere le sue rad.-ci, di crearsi oe!Ja fa– miglia un centro indisLrut– tl\-o di inerenza. L ':nterhl– dio ital:.ano, an.zk: hé risol– ,-ersi (come tante vo~e suc– cede nella realtà) in un amorazzo facilone. !e ba insegnato a meg}io cono– scersi Così ancora una vo1ta ve-– d:amo svolge."S:i il dilemma jamesiano dell' i.nd :.,":duo fra due mondi mcompati– OCE, sebbene :n te:mini d:– ,-erst da quelli che il pu– ritano Henry avrebbe con– cesso ai suoi personaggi. L.:i :l":!lunc!a di Ba..-riet pre– suppone una pi~ <ii consumata gioia. dl\•e.~– mente dalla rinuncia di Isa.bel Arcber, e Harriet non soccombe all'EW"Opa come fa Da:sy Mil!.er. Pro– fonda conoscitriee de:l'Ita- 1 :a. la Davenport ha am– bientato -l'azione in una Lombardia perfetta. :.n cui ogm particolare del pae– saggio urbano o campesrre o montano è amorosamen– te identificato. La sua Mi– lano è paragonabile a::-a venez.:a. a!Ja Roma. ana Firenze di James, e anzi vanta maggior prects!one. Le scene di società alla Scala o .nei sa;on.i de!!e ca– se prh·ate sono tratteggiate col tocco etmosferico del maestro. James:ana è tutta ia pag'".na iniziale. ne:."-a s:Dtassi, nella sequenza nel iessico furbfto ma dan– zan!e; jarnesiana )a de– scrizjooe del pettegolezzo di società (penS:amo per esemp:o a The Awkward Age), tutto reticenze e sfu– mat.w-e con pennellate cru– de:i; meno jamesiani in\•e– ce i d..=-a1oghi Gmorosi. in cui la ret:cenza cede al."'a slX)n– ta.."'le:tà de:J'espressione di– retta, più viC::...'la al tono di Hemin.gway :n Per chi suona la campana. Ed è per questa freschezza di tono che i1 lib..T"0 S: sah·a. Non è ce."1.o un cbestse:1er» ,-o!gare; ha pregi di forma, anche se qua e là l'autrice ba ceduto a soluzioni fa– cili nello sti!e (quell'o:-o– logio ne:J.a scena fra Har– I':et e ia madre di Car~o. quella \-i,S:.one notturna ctroppo t,e::a per rendere passib:J.i le parole> nell'e- I pisod!o deJ!a pr.ma tuga a Be...-gamo!); e sviluppa il suo tema con onestà, CO:J perl.z;a, e immediatezza. L'immagine eonante è mu.Jt:pJa: è l'immagine del– la sposa e della famigca, è l'immagine della donna amata, che non cadrà nel– l'oblio, è l 'im.m.agi.ne de!.:.a Ita!;a come tipo di cultura. è. !nfine. l':mmagine del propr":o destino finalmente riC'ODOSCÌmi!nto. c«to Pltzgerald. anche tn virtù deUa .sua vita di me– teora. lucente e prec1pito.sa . ci viene ora da lontano, aral– do d'Un momento storico e cUlturnle che se ln qualche modo precede e prelude aJ– rattuale. ln altro senso gU è lontano e diverso come la glovmeu.a dalla maturità. E Fi~erald è lo « scrit.tor gio– ,·aoe • per antonomasia: per– ché non seppe e non volle inveccb.!are. e perclté rappre– senta. compiaciuto e forza- ~-!:J!~~~ :e.u-~~: * Truman Capote è nato CL.\UCO CA.\ffiON Benry Jamcs - Fittgerald - Truman Capote - Schwan - 83rt Han tanto poca storta. gli americanl. che rlescooo a ttaspOrtare nella leggenda un pa.s&\to per noi del tutto prasstmo e concreto. per quel ch'ora cl t1guarda uno scnt,, tore morto nel 1940 e che conobbe la massima rort:una nel loro anni d"oro d1 poco precedenti la grande depres- l'Omero. Ci fu un tempo nel quale fece moda al punto d.1 creare tipi sulla tal.sa.riga dei suol personaggi, fu seo– ti!o come inte..-prete. &eguito come D'Annunzio. come By- ne.i.la c,:tà del Ja.ll. :Sew TRADOTTO IL RmIAJ'(ZO TESTDIO:';"IA iZA DI SCHWAR.Z-BART * ron. come I grandi a!fasct– na.tori. ''L'ultiino dei giusti,, c: Scrittori come Piagerald.. Hemingway e Dos Pas...c:os rappreseota,ano. al centro di tutta la moderna espe– rienza letteraria amer!ca!l.3 - seri.e Allred Kazm - gll evangelisti della tragica Di tanto in tanto giun!;e dalla Francia qualche testi– mo::iianza letera.-ia. che nae– cende le 6peranze intorno ad una rinascita della narrativa d'oJt::-alpe. di continuo av,.-i– lita e vilipesa dalle assurde proposizioni critiche che gli agitatori del -DOU\·eau ro– man.. \'anno predicando da tempo (e una riprova deJ19 errore ce l'ha fornita qual– che settimana fa il "mae6tro .. Robbe-Gril.let. proprio qUi a Roma. ali'-. incontro ... in una autoconferenza). Non si trat– ta di qualche nuovo mo,•i– mento letterario. nato sotto l'inS<'gna della coerenza e della purezza ideologica. poi– ché nella Francia del dopo– gue..-ra non si è avuto un solo tentativo puro, dal mo– mento che lo stesso esisten– zialismo era qualcosa di 6pu– rio e d'1mpreciso. chiaramen– te sostenuto sul SOCCOniO del pl't"SUppos:o dlosofico. e pra– ticamente risoltosi nella \"iO– lenta reazione di Sartre. Sono invece casi isolati. che convincono e t::-anqu.illiz– zano. into:no alle possibilità di sa.!dare la profonda frat– tura t:a due. generazioni. che pure a\·evano in comune la dolorosa esperienza di san– guinosi con!litti. Ancora og– g! ci si chiede perplessi se effetth-amente 6ia da rite– nersi dissolta con la scom– parsa di Gide, Veléry o Clau– del la generazione dei m3e– stri. o se innce quegli scrit– to:i. meglio dei nostri con– tempo::-anei. si adattassero al– le ragioni e alle E!6igenzedel loro tempo. Lo stesso Gide, d~ resto. pur nella 61..18 posi– z:o:Je giacobina e ~belle. non ruppe mai il contatto. né re– ciE:e il filo di una tradiz!one letteraria. che è tuttora un3 miniera inesauribile di temi stimolanti e di fermenti dia– lettici. Oggi un mutamento c'è stato. e per giunta torte e stridente. se si pensa alla e\·oluzione di un :\fau,,4ac. che ba rotto senza rimpianti i ponti col Pa6Sato e lasciando la comoda pol:::-ona della le.t– teratu:"a non ha esitato a far- 6i gio:nalista: ma anche al– t.re trasformazjoni appaiono sinto:natiche. a chJ te guardi con occhio critico: André ?dalraux. che dal mordente impeg:::io de -La condition humaine .. è p8S6ato alle mc-– dilazioni sull'arte. e Joban– òeau, che alla morte di Gide a tutti parve il nuovo del.fi– no delle lettere francesi.. A proposio de ...L'ultimo dei Giusti•· n romanzo àl André Sebwan-Ban vincito– re dell"ultimo "'Gouncou.'i '"• E'dito di recente in Italia da Feltrinelli. il critico Maurice );adeau ha dichiarato che quwo libro ...appartiene a quella letteratura che vote,·a Gide. quella che prendendo il lettore cosi com'è, a un * di \l'A.L'l'ER iUAURO dato punto della propria e\'O– luz10ne. lo innalza a una tal vetta donde ogni cosa gli appare sotto una luce nuo– va ... E se a questo giudizio aggiungiamo alcuni dati di fatto. 240 mila copie \·endute in Francia tra l'ottobre e il novembre del 1959, giunge– remo soddisfatti alla per6ua– sione che- certi fenomeni edi– toriali non Tiguardano solo i libelli della Sagan. ma an– che i buoni libri. cui il pub– blico ancora rende giuetizia ...L"ulttmo dei Giusti,. è una storia di ingiU6"lizie e di persec-J.Zioni. poichè descri– ve il martirio del popolo e– braico attra\·erso i tempi. del– la lontana leggenda del rabb:– no di Jo:rk. Yom Tom Lé\·y. che nel 1185 sac.-i.fica se stes– so e i suoi correligionari per non cede:::-e agli anglicani. giù attr2Yerso i secoli. illuminati da un Giu.sto. un ...Lamed– Wa.f ... fino alla più recente discendenza del vecchio rab– bino Lévy. lfardocheo. suo figlio Beniamino e il nipote Hernte. una famiglia che in– calzata in Polonia dai ...pro– J?rom,.., passa nel primo do– pogue::-ra a Stillemtadt. in Germania. .J."U.ltimo dei Giu– sti,., He:nie, comincia a 6CUO– la a subire le prime perse– cuzioni razziali. si ri!ugia in Francia. ce:ca.ndo di 6!uggi-– re alla sua natura di .. Giu– sto ... ma la sua formazione no:J gli eonsente di restare estraneo all3 sventura dei suoi: Jmirlt ira i depor:ati di Auschwitz. nella camera a gas dO\·e morirà ..sci millo– :ii di volte .... poicbè nella sua eonflui.Sce anche la morte degli altri. Questo lo 6cbema di una storia che si a,·vale di una folla gigantesca d!. pe.sonaggi. tumultuanti e di continuo inseguiti dal terro– re della tortura e dell'atten– tato alla dignità umana, del tutto affrancati dall· ... esem– plare .. lettera.rio. \i\-·o e bal– zanti allo stato puro e pri– mordia!e di document!'I: ...Io non sono stato in campo di sterminio... ha senno Schw-a..-z-Bart. ""Non bo ~..61.o coi miei occhi la "selezione .. dei condannati. Si tattava di dimostra.-e il carattere stori– co di quei fatti, mal noti co– munque al gran pubbUco. Ma non è oerto nell'inserire tali testunonianze dirette nel mio libro, che io bo a\o-uto degli Fcyupoli. A.Dzi. gll scrupoli mi sono venuti quando s:i è trattato di in\·enta..-e. di pro– ~ej?Uire la narrazione roman– Lesca. di rl\•h-ere quei fatti per mezzo dei pe:-sonaggl del romanzo. 03 principio. avrei voluto fermarmi al campo di Drancy: e poj bo sentito la necessità assoìuta di seguire il mio eroe fin nella camera ~ gas. Quelle pagine sono 6ta– te scritte i."'!. una specie di de– lirio, pe.rcbè se mi sentivo appU.Dtoautorizzato a far sto– na. a riprodurre brani di testimonianze di deportati. una 60:ta di o::-::-ore sacro mi impedka di "'!are della let– teratura•. E' per questo che quando la finzione romanze– sca cedeva il pa..so alla sto– ri3 dei campi di sterminio. io ho lasciato. fin do,·e mi era possibile. quelle testimo– nianze allo i1Statobruto. Cen– tinaia di libri sono stati pub– blicati sul campi di concen– tramento. Avrei potuto amal– gamare le varie descrizioni della .. ~ione », rifonder– le io una maniera romanze– sca. :Y:a non mi 6entiYo p::-o– prio il diritto di ...!are della letteratura-. a quel punto. Al neo-preZiosis:mo !onna– le dei Butor, Robbe-Grillet. S3rrnute e compagni, dun– que. André Sc,hwarz-Bart con~rappone l"impiego ài una :igorosa ...dimensione stori– ca ... olt.-e l'affermazione che. come si modificano i :appor– ti tra gli uomini per la lo– ro e\·oluzione inlema. cosi ...cambiano i rappa:-ti !ra il romanzo (e.be è uno st:'U– mf"nto per afferrare. per co– noscere il mondo). e il mon– do stesso... ViSione storici– stica quindi. per cui anche le pagine più intensamente reli– giose del libro non perdono mai di vi.sta la drammatica realtà; del momento: m3 al tempo stesso impegno sp!n– tuale nel riperoo:-re::-e ...tutto ciò che è legato alla vita e alla storia di un popolo. tut– to ciò e.be non è fatto di in- recente esperienza belli.ca cidenti.. ma to::-ma la ri.Spo6'..:.a ratta dall'America.. Erano l che quel popolo dà. nel 6UO e glovanJ tristi>. e:i giovani insieme. alla vita. al probte- delusi e brtllantJ •. e I belli e ma metafisico dell'uomo-. dannati>, le controfigure dt Per quC6to Carlo Bo ba scrit- tutti quegli a!trl giovani tri– to che la lettura di ques:o stt e brillanti In Europa. .'\!- libro risulterà assai più do- dous Hu.xley e Lou1s Aragon_ Joros.a per un cristiano che Rrnest Toller e Wtifred non per ull ebreo. che certe Owen. che descrh·e,ano una brutture le ha ormai situa- Europa amara e in ronna. te ncl duro bilaoc10 della sua e una società occidentale ln storia Al cattolico, questo sfacelo•. E questo vale an– libro parla come \·ooe umana che 5e si sappia che proprio a tuHe le facoltà di appren- Pit:.gera!d scrisse 11 suo pr1- àimento e a tutta la sua se:i- mo romanzo; Al di qua del a;ibiiità: nella natur 3 del Paradìso sotto una tenda da ...Giusto.. 6 1 assomma e si campo americano; anche se a.;sorbe tutta la sofferenza scri\·erà più tardi. nel rac– umana. nel suo sacroficio so- conto L'rùtrma bdla: e La no il sell60 e il valore di una guerra me l'ero lasciata sfug. affermazione uniYersale. ne1- ~;. La ~~~n ~! la sua presenza si giustifica dell'imbarco a 1...ong Island la lotta i1Secolareper la giu-- « con gh elmetti d'acclaJo stizia appesi al fianco •• al mo- li :-apporto che lo scritto- mento stesso m cui >enì\•a re stabilisce è dunque !:a dichiarata la pace 1n Euro- f~0~~~~-~~u~! ~!:~ pa ~:e~l =~· mancata e– ;~:C, df~~o!tt!~:n~ dul ~J; spericnza. che sarà l"orgogl1o e dell"esaltaZlone àella \'e:i- ~~ ~~~~ 0 ~°'{~ tà e deu·amore al limi-.e est:::-c- mai superata da F1tzge..-a!d.. mo. Sul pja:l.o !Strettamente al qua.le la guerra occorre,·a letterario. non sta:-emo qui per r.scattare uno stato di ad. enuncia:-e i li:niti. conc:-e- d.isagfo, per avverare una ~i e strident!. insiti nella ':.et- rottura netta col ps.ssato !~~~~~~e ra~:~:i:ia:: già ansenuta intimamente. ?.?: trascurando il far.o a:-ti- un Pi~~~~- perteci- s.1co: ma non è da escludere pò. la senti da lontano. :Ma. e.be Ua.,a tale reazione abbia lontana O tfcl.na che fosse a':-uto le sue ongini ~ il ~o quell'esperlenza dl •fine; stimo!~ propno_ nell eva.;_1rn d'un capitolo storico fu ns- formahsmo de1 romanzi.eri suta dalla gerierazione dl che oggi. in Francia do:nina- Pìttgera!d. >issuta e sendta no la situazione. .Ed è ftn I come crisma ufficiale della troppo noto che un certo ti- sua novità ri\-oluz.lonana. po di antiletteratura, ne ge- Erano 1 nuo\·L la \'ita comin– nera un al~. cbe se non al- eia\·& con klro. E ln>ero con r.o ; ,os.si :ede il pregio di ca- essl l'America cominciò. gto– la.-si nell'uomo. dì SC3varne \'ane e nuo\•a. ad imporsL gli errori. . dapprima timida e pr0\1n- WALTER ~U.URO c!ale. come luogo geografico Giorgio Scalco: Vas.I e bottiglie La sua musa è. net roman– zi come net raecontL una « tristezza dorata > che si ci– ba di domeniche sontU06e o malincon.!che. tro\\'a 1 suol pe.~naggl nel mondo ma.– gnfflco del dollaro. Rour– wood.. U grande e falso ma bello e ricco mondo attorno al quale Pitzgerald ,·ort:icò esras1a to finché non ne fu arso vt,·o. Malinconia e lus– so. bellezza e timp!anto: Pitzgeraid è ln questi « ViZ! • di giovinezza. ed egU ru pro– prio U giovane da leggenda rom&!ltlca.. che non seppe abbandonare 1 suol sogni. che v1sse sognando e !ollendo. quasi senza toccare la realtà dalla quale sentiva d.l poter essere soltanto otieso. La sfortuna lo colse im– provvisamente. al eolmo del– la fortuna: da buon ameri– cano cominciò a bere, e fini alcooll.Z2.ato. dlsU'llttO da Holl.}"\\"Oode dalla fine dei e suo > mondo. ancora gfo,·a– ne e già sopran·lssuto ri– spetto a quell'America che egU a,-e,•a sentito e goduto <e già temuto) ouova e ve– loce, che ora \-elocemente lo SO:tnontava. E non 3\'eva 11 polso di Wl Hemingway per resistere. per adattare a sé li tempo_ Anche Dos Passos è U!l sop:-avvfssuto. D!. Pitzgera!d appare ora presso llondadorl. nella tra– duzione sotto ogni punto dl \ista note\-ole di Bruno Od– dera. una raccolta d.1 28 rac– conti scelti dall'amico e coe– taneo lfalcolm Cowley tra ie oentlna!a che Fiu..gerald ,·e::i– ne scrlYendo dal 1920 al '40. e soelU con un criterio di– remo di rlcostruzlone storica. dell'Uomo P11Zi"ernld e. tra– \'e!"SO di lu.L del suo mondo. Sono due decenni americant che rtvh-ono, lUumin.at.l e naturalmente romanticizzatl dal particolare stile di Pitz... gerald. I_I SU? stile: è fatto dl par– tec.1pasone persino scoperta. e.ccorata. e di dis1ncan:.a– mento. come se Pitz.ge.rald vivesse reJlcementc li .i;uo mondo e inSleme lo vedesse già ra.och!uso nell'album dei ricordi. cl piangesse sopra lucenti lacrime di rimpianto; e ratto. ancora. di tenerezza. tino al sentimentalismo. e di un realismo lucJdo. a \'01- t.e spietato; SCO?Te\-Olee leg– gero intanto che smaltato. '1treo. Racoontarc con natu– raJezz.s e intanto racoootarsi con tormentata lucidità: PUzgeraJd risolse Il dl,•a.rlo tra oggettlro e soggetti.o. t.ra racoonto fantastico. av– Ye:i.turoso. pieno di latU. e narrazione psicologica sca,a– ta nella propria esperienza.. travasando ln prosa a bolle di luce gli oscur1 del senti– mento. Senz'altro. uno stUe meraviglioso. che irretisce nelle sue \'Olute. e un potere unico di sOgnare la realtd.. di .elarla e colorarla e pre– sentarla bella e fugace nel– l'irrealtà del sogno. Fu que– llo il ruo magieo réalimlo nel quale le donne sono sem– pre belle. sempre piene d.l imprevisto. grazia. mistero. trasparenti prf.ncipesse d1 ra– rola, e gli uomm! sempre t.ristl. complessati. languenti. Si parla\•& sopra di « rot– tura • tra quella generazione cui appartenne PlU&e-rald e la precedente. deJ realisti: la novità cons!steu.e in un ·a per- Un inedito di AzoI"in: Non fat•e niente S i _a n da oa. ~vvicinando, !'. e-r Mar- gli fosse mancato il àialogo, aurebbe dialogato con tiro da Madrid. Già non sapeva che /aTe,di lat;arare. E giacché ho parlato del ca– hn Pa.scual, tl momento dt non fare sé sreuo. E qu.esto vaneggiare del suo pensiero e _che pemare. Fuggiva daU'u.suale rrava- mino, non voglio lrakuciare di dire qual-- • niente. ~e l'era b~n guadagnat?; smebbe .srato pii) faticoso. più affannoso, più angu- gho e .si_ved~~ imme~ nei e ~ra~agli »; il, cosa che si riferi.sce a questo caso. qual– pero . a M?rtin P_a.s~a;f interessa.va_ ~ut) stioso del placido e vacuo chiacchierio in cui non plurale e qt11 prt) ternb1Ie eh.e ti srngol.are; co.sa di moira curioso. )fartin Pa.scuat ~ ~~~ 1'!':q:~,~~ :':!~iaA:~:~ ~~n:~~ si di_ce nulla.: Infine, M~tin pa.3~J arrivò al vii- tra~ag!i sono a~--ioni. _affan!li. p:e~- lpoco dopo_ es.sere arrivato al villaggio. voro - a non lavomre. Questo diritto lagfllo; era più moUe. p1u fiacco di quando era par- ~:c:~• ~=::s~. ~°!';-1 d~':ea~~~~;;,-. ~~ceca~~- ~n!~ -~~-na~ss~:do c~~~~~ non gli importava; lo attirava il pro- ------------------ che • at:e&a fatto un pane sottile come càiu.sa per tanto tempo la casa si ro-- ce.sso Psicologico; lo affascinava il • co- un'ostia;.. rebbe dowto puiire il camino-' sicura- me ». A qu.esto mome,;to memorabile , , ti t d • b 11 l\'elt'attTa.versare la soglia della casa mente ci sarebbe stato uno spaz._~camino .Martin andava preparando.si da tempo; aes ro I cose e e nel Testare .iolo, cominciò a vedere nel uillaggio. Non sarebbeTo eSUtiti a g,adualmente dimin-uiVG, riduceva. mi· ,, chiaro: il nemico lo Portava con la sua New York; Martin Pascual pensava che ni.~aoo i~ lavoro. Non voleva troo~si. persona; non a.-orebbe potuto sbara...-zarsia New York tutte le cucine fossero elet- all unpro~-viso._ bnucamente, repen..tma- Azotio • maestro in coseltrama intricatissima soltan- del suo nemico. Non voglio esse-re enig- tri~e. Pertanto, non ci sarebbe stata. mente, dinan..., al fatto - tt?n'!rtant~. belle>, c'.:ome lo definl Eu-jto per a,·ere l'opportunità matico: il nemico di cui parlo è l'im- fult.ggine. è ~ia.ro. Senza cucina. COn la pauroso, _.sepermetter~ che cosi m, espn- genio Montes. è uno dei di descrfrere minuziosaruen- magina=ione. Neuuno ha parlato della fiamma. con 1 l fuoco, non sarebbe esi– ma - di "?" fare mente. Lavorare era, maestri dell3. lettera te l'aspetto di un3 cucina, immapi-na:tione tanto esp,-essi-vamente stito focolare. E: chia-ro che in questo ca– sen:a dubbto. quello che faceva. nel!a spagnola del No,·eccnto Diti~ e ~~a •• mentre! i!) tanto efficacemente quanto Fra'II Luis d~ ~ si tTatta di focol.a-re materiale; però, ~~di 0 w~~~i!efo ~~rli to:re forse più noto, rra i gio– rani. e U meglio pagato. ha fatto la trafila classica dei :noHi me..:ieri scent.-ati. da ballerino a fattorino a rat-– rucch1ere. Il successo glt \-enne. strepitosO. fin dal racconto !ungo che anche in Italia si lesse. anni fa. come una rlvela:tione. Altre ooci altre .stanze era un Ubro nuo– >O, l'opera d'un poeta senti– me:ota!e e luc!di.ssimo. che aveva il fascino persino con– turbante della morbidezza. del mistero alla Poe (io mo- ~~~t~)~t,:•ut~: J 1~ pose subito per 11 dono del– lo stile. per 11 suo modo di fare della pa~i.Da una oosa trasparente. un gioco d'om- = :1:a~c:f1tit ~i~ :~":1k> scrittore non srela\·a ma piuttosto aboozza,·a. !asc1h.D.– do al lettore 11 compito di dar Joro un nome. Da allo– ra. questo òtile ha fatto iscuo– la, la siru.az !one psicologica d"Una ado:escenza ancora aoerba e misteriosa ha t: v– vato in America ll!la pleitr.de d.1 prosecutori. specialmente tra le donne. Dopo quel primo romanm. tranne Arpa d'erba che sm. dal titolo impone,·a U pro– seg-.tlmento d1 quell'aunos!e– ra. dJ quella musicalità. Ca– pote si è dedicato al gfor– na.llsmo. ha !atto l'inviato speciale 1n America e fuori. raccogliendo .-!.a rta I pezzi: migliori in COl.Ore locale e Si sentono le muse. quest'ul– tima raccolta nata da un \"iaggio lD RLIIESia. Ora tor– na. con Cola...-ion.e da TII– Jany lGarzantJ 1960). più maturo e più scaltro. al rac– conto lungo. che pare la mi– sura esatta del suo resp!'ro d.l narratore conciso. D ,-o– lume contiene in coda alcu– ni brevi raccont.L che .sci,-o– lano compiaciutamente nella fiaba per adUltl: l'interesse Yero è dato però. e lo stile è precisato nel senso d'Un magg'.ore impre\·lsto « rea– Usmo •• dal racconto che in– titola 11 volume. do.e sJ oonfe."Dl& U Capote uno dei più orl.ginall. fantasiosi nar– ratori dell'Ultima le.a a.zm– rlcana, il Jea.Ur della :;cuoia del sud. che ha in Pawkner l'autore,.·o!e quanto apparta– to maestro. Colazione è una pagina di memorie romanzai.e: capote narra i suoi difficili inizi tet– tenar:.. gli a.."'O.bienti e le pe:-– sonc dela sua giovinezza. ~ non sono questi inlz:i in sé che lo int.eressanO. non la sua personate vicenda. quan– to coloro che la vissero in– sieme a lui e che la distan– za degli anni ba consegnato alla nostalgta. al mlto. Il racc:onto, in prima persona. ma senza una pecca di psi– cologismo da e ricerca :t prousdana. corre dletro le ,foende di una figuretta fem– minlle, Bolly, figlia delle donne matte di Pitzgerald.. moderna e spregiudicata. un'anima bambina con quel tanto di l.rresponsablle e di folle che la fa si.mbollca di una. cert.a gtovinezza ameri– cana e. !n assurdo. d'una eterna gio,1nez:za. Con06Cia– mo Hour ad apertura di rac– conto. ai.uaveso la fotogral'ia d'Una 6Cultura in legno afri– cano, e la seguiamo, sul filo leso dei ricordi deU·autore. in una parentesi della sua blzza.'78., caotica rlcenda. fi– no a che cl saluta congedan– dosi da noi e da Capote con un bacio al rossetto stampi– gliato su una cartolina. forma che foss.e. con guadagno o senza Conta ormai ottantasei an- c:eru maturu m,·ernali, li G oda Lo • lo • in una forma o nell'altra ques·a mate-- guadagno. con fervore o ~nza feroore, ni essendo nato nel 1874, latte bolle sul fornello! Si p ran L · N li so ?~- ,aj(oo Marttn rialitd at."7ebbe influito sulla sp/ritualiuì con fermez::a o con incostanza.. Nella po- Monò'V:lr, presso Alicante tratta di un" esage~one, _ascua ' e a .so 1 me d.e _a suo C!U_a sul focola-re inui.sibile intangibile M~ poloso città. nel mooimento mondano. ~a, maJgrad? la rispe_tta naturalmente, ~tt:3:,tia . !o nco~ava ~far~n l_eparole dt F'TaJILms tìn fece un giro per l~ soffitta - . u.esto nel brulichio della gent~ era difficile bile età raggiunta! possied ~~otoindi~ ~=!~~ !1' 11 t~magma..-ione. •Molte. volte se . ne è un altro episodio -. e poiché inQquel– non lavOTare; un incidente qualunqu_e ~~ra diuna ~on:_; ~- qua1e sia il temperamento ça ~d, casa ~e tt"? .sduavo. fug_gtto, la il tempo .si era messo ad acqua. os– - letre-ra. visi_:a, tel.efona~ .- lo obbh- mostra cru':::rn~t~ il bre- lenerario de.I nostro autore. sen=a perme~so,_ e pnma eh.e nu.s':am.o servò. che pioceva dal teno; c'era qualche gava. ad esphcare un'attrv1tà !71enrale: ,·e inedito che presentiamo Le preoccupazioni stili- ad accorgerci dt dif_ve sta. ha _fatto ti gt- sgocciolio. Dagli sgoccioli dedusse che .Ma-rtm Po.scuoi. pertanto necessuava dt al tenore. Azotio _ il • stiche che caratterizzano ro dei mo nd0 "· L imma.gmaz1one - arr c'erano delle tegole rotte. Avrebbe do– i.solamento, di. solitudine, di silen.;-W. Se \·ero nome è José Martln l'opera di Azotio sono det- giunge Fray Lui.s - è anche una fa- vuto • ritegolare » il tetto. I francesi non ne andò in u.n villaggio; egli credeva che Ruiz _ è una singolare fi- ~te ~fa impe~enti ryt.gion! coltà molto avida e bra..'11-0sadi pen.saTe hanno questo verbo; invece di e ritegola– in un villaggio av:rebbe troc:ato quel eh~ ~ra di sc~ttorc. ~oman _-dordine.di Egli ha f13t~ ~nto ~li ~ pone_ dinnanzi, alla ma- re" d!CO"o • m_ètT~ de nouvelles tuiles à cercat:a.. Non lo d1.ssuasi; lo accompagnai Zierc e saggista, egh fu il t«:11ta~ . ~Utal_"C 3 u ntero de1 cani goloSt che tutto vanno as- un toit ,._ Comtnctava MOTtin Pascual a nelle sue ultime ore di Madrid. A Mar- teori~ della famosa e ge- ~:ali ~ se~-~~o~u~~!: sa~ando e sconvolgendo e in tutto vo- ~are. ne_U.a sua immaginazione .. il tìn piacevano gli idiotismi.; piacciono an- ner:mone del.~•· . troUo, imbrigliandone la ghono mette-re il mu.so. Se durante cin- castigha~o e_ il fr?n~ese. Se il francese che a me. Diceva i'fortin che doveva d~ =:<~~:!a s:1r:1~- vi~~ce esuberanza_ en~ li- quan~ seuanta anni J'imma.gina.:-ion.e e-ra p-r~o, Il ca.stighan~. con la sua ab– « troncare n male alle rodici>. Io non zione letteraria (e Rivas IJ?lU ben. de_termmau. ~ aveva tramato in Ma-rtin Pa.:cual, non bo ~dan.za. Ct?n la su!1 -ricchezza. portava vado cori lontano. Si mis.e nella sua au- Larra >, .. La ruta de do Slccbè egli O 3 ~parc, og~, ero credibile che ora, nella solitudine. ali anf'.ibologia.. Martin Pa:i:cual Jacendo tomobil.e, e a metd cammino - l'ho .sa- Quijote>, .. Don Juan > ~do ~odcll~~~relet~ cessa.!ISe di tramare. Martin Pascual.,. a~t~-ir:ne· ~DTeb_be potuto. come qual– punto d.a hU stesso - ebbe già i suoi .- ~turas espafiolas >, • An- spagnol3. nella .sua ca.sa di campagna, sa-rebbe :a.s, -~ tro c e ~i aveue. po~to la si.e~ dubbi. Il Timor.so, che intossica le co- toruo ~rin.>, • Los valo- Lo stile controllatissimo, stato quieto, riposato. con le ma.ni in d tt 1 ~on.e, 0tro 1 .~':3'.!,. agh 1ncorw~ 1~u scien:e, cominciò a scrutare nel suo spi- res _ literanos >,, • En immune da pecche, sempre mano: l'im.maginazion.e aVTebbe laOOTa- e ':"°"e an 1 ovvtco. E s~e nd ~s,. dm– rito. Attenzione ai rimorsi! Sospettò che ~ Y Franca•, e Lo attento e preciso di Azori.n, to. Avrebbe chiuso gli occhi O avrebbe ~an...-i J:i 1 t.a_voto,. con un. fasc~o. di carte. for.se la solitudine per il.~~ intento ~ ~~We, ~~:.t• a~to :aar.:~~~ } 0 ~:uei~gum:~to i 1r~erii:ti - se ,!.sistev~no _mo- ~a~~~=-tu~:;inm;~gt::~~e:~ Con e,·idente cura Capote si mantiene. pur confessando di esserne stato innamorato e d.l restarne lontano ammi– ratore,, a giusta distanze. dal– la. sua crearu..-r-a: la quale del resto è COSÌ Vi\'&ce_ pirotec– nlca. che a lui basta rianda– re cogli occhJ chiusi alle sue mattane. e descriverle. per imJX)l'Oela come un perso– ~ggto tra i più ,;v1. scop– pietta.nt.1 dell'ultima na.rra– tl\'8 americana. che fu un tipo forse un po' troppo e eocentrioo >. troppo bizzar– ro. nel quale n gusto del fan– taStoso. che è dl Capote. fi– nisoe pe_... compiaoersi. Un po' troppo bizzarri anche I per– sonaggi di contorno da Sali,· Tomato il contrabbandiere & Rusry l'ebete miliardario a Beli. U propr:!etario del bar. anch'egli tim.Jdamcnte inna– morato d.1 Holly. Più umana in•ece la figura del marito. ma appena delineato e subi– to oentrlfugato dalla ,'1.olen– ta aggres.sl \·a presenza di Holly. un tipo che ci farà di,-orare le pagine delle .sue avventure. col rischio persi~ no di farci saltare sopra le fine:zu dello stile di Capote. sopra oerte sue notuioni sot tUiss.ime. Ma Capote ha !,nteso plut.t06to. st&\-olt.a. unmeN:ere i suoi lettori in una soopp!ett.ant.e camtta– lata d.l fantasia. In complesso. Colazione da TiOany è un racco.nto sug– .2estivo; una pro\·a di più. e giunta a buon punto d.l ma– turazione. per riconoscere in Tnllnan Capote una delle penne più estrose e più. sen– s!blli dell'Ultima generazfo-– ne, la etù maniera non a\·rà forse diritto a un intero ca– pitolo di storla !ettera..-ia. ma ne avrà senz'altro uno d1 ri– guardo t.ra t docwnena cU questi annl dJ ricerca. sarebbe stata t.anto p-roptZ1a quanto tl studiatissimo, pri,-o di qll3.1 maestri fiamminghi che sa- scennl nel vdlaggw -; I immaginaz1-0ne faceva auolutam.ente nien·e Se i· traffico. Se non avesse at."Uto le conver- sia.si enfasi. Di lui è stat pevano racc:biudere tant <Wreòbe lav0f1Jto ancora. Awebbe po- mente laoo-rava. · ' · mp ice- sazioni noiore, uggiose, della città, si .sa- detto che arrivò a1 punto di cose in UDO spazio così tuta con.templare le fiamme nel camino. • AZORIN Tebbe dintto al .soliloquio interiore; se scrivere UD racconto limit.ito •· e r'immaqinaz-..one non a.i.,ebòe ce.saato (traduz.. di "incenzo De Tomasso) PlETRO CIMATI!

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